La ricerca si basa su un campione di 105 donne, alle quali è stato chiesto di dare un giudizio di merito su alcuni corpi maschili realizzati al computer e con caratteristiche diverse riguardo non solo la grandezza del pene, ma anche l'altezza, le spalle e il girovita. Le donne non erano informate preventivamente su quali modifiche di volta in volta apparivano, e dovevano giudicare nel giro di pochi secondi.
La conclusione è chiara, secondo Brian Mautz dell'Università di Ottawa: “per lei un uomo è tanto più affascinante quanto più alto e 'dotato'". Un altro aspetto fondamentale è la forma del corpo maschile, più attraente se simile a una “V”, con spalle larghe e vita stretta.
I ricercatori sostengono che a determinare i risultati sia una sorta di “memoria storica”. In epoca preistorica, infatti, non si usavano vestiti, e le donne sceglievano l'uomo con cui accoppiarsi proprio basandosi sulle dimensioni dell'organo genitale maschile. La maggior “consistenza” del pene era inconsciamente associata a una maggior probabilità di rimanere incinta.
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