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domenica 24 novembre 2013

Sicilia e-Servizi minaccia licenziamenti

A partire da lunedì prossimo l'ex pm Antonino Ingroia prenderà le redini di Sicilia e-Servizi, la società per l'informatizzazione della pubblica amministrazione. Ieri è arrivato l'ok dell'Avvocatura dello Stato al percorso tracciato dal governo Crocetta di liquidare la società e nominare un commissario, iter che era stato bloccato dal socio privato, con la delibera del Cda congelata in un ufficio notarile.

 Intanto, gli amministratori della società, in vista della scadenza del contratto di servizio con la Regione a fine dicembre, hanno inviato il preavviso di licenziamento ai settanta dipendenti. Proprio stamani la commissione Bilancio all'Ars ascolterà in audizione l'amministratore unico di Sicilia e-Servizi, Antonio Francesco Vitale, il direttore Dario Colombo e Giuseppe Bosco, amministratore delegato di Sicilia e-Servizi Venture. Convocati anche gli assessori Luca Bianchi e Patrizia Valenti, oltre ai rappresentanti sindacali.


 Il socio privato di Sicilia e-Servizi ha infatti comunicato ai sindacati l'avvio della procedura di mobilità per i 76 dipendenti, che curano i servizi informatici dell'amministrazione regionale, "per cessazione attività". In una lettera inviata alle prefettura di tutta l'Isola, ha ricordato che dal prossimo 23 dicembre, terminando l'attività, ci sarà il rischio di paralizzare le normali attività degli uffici regionali.

Se non è un ricatto o una ritorsione, ci assomiglia parecchio! Gli stessi soci privati, in ritirata strategica, dovrebbero spiegare dove sono finiti i tanti soldi.... Si parla di circa 30 milioni in pochi anni, sufficienti a pagare stipendi per 20 anni a tutti i dipendenti assunti (senza concorso pubblico). Uno "stipendificio" dalle uova d'oro per i soci privati, che di servizi ne hanno prodotti ben pochi.



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