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mercoledì 14 dicembre 2011

2011: i primi nove mesi fotografati dall'OsMed

Nei primi nove mesi del 2011 la spesa farmaceutica territoriale lorda di classe A-SSN è stata di circa 9.370 milioni di euro (154,6 euro pro capite), con una riduzione del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ogni mille abitanti sono state prescritte 965,4 dosi rispetto alle 954,2 dell’anno precedente (+1,2%) e - guardando al trend di lungo periodo - rispetto alle 580 nel 2000. Questa la fotografia scattata dal Rapporto OsMed, illustrato nel corso del XX Seminario nazionale di Farmacoepidemiologia, che si è svolto all’ISS nei giorni 12 e 13 dicembre 2011.

Quindi: lieve aumento delle quantità di farmaci prescritti (+1%), diminuzione dei prezzi (-5,2%), modesto spostamento della prescrizione verso specialità più costose (effetto mix +0,1%).



Come al solito, i farmaci per le malattie cardiovascolari sono i più prescritti, sia in termini di dosi (47% del totale) sia di spesa pro capite (36% del totale). Seguono quelli per le malattie digestive e del metabolismo (15% del totale sia per i consumi sia per la spesa); quest’ultima categoria è anche quella che ha fatto registrare l’aumento più elevato nella prescrizione rispetto al 2010 (+3,2%).

I farmaci equivalenti rappresentano attualmente circa il 32% della spesa farmaceutica e il 55% delle "dosi definite die". E' da sottolineare come nel corso del 2011 abbiano perso la copertura brevettuale molecole ad elevato consumo come il valsartan fra i sartani, la levofloxacina fra i chinoloni e l’enoxaparina fra le eparine a basso peso molecolare.

Le Regioni che consumano più farmaci? La Sicilia con 195,6 euro a persona/anno; la Puglia con 178,6 euro ed il Lazio con 177,3 euro. Meno medicine a Bolzano e a Trento, così come in Toscana: rispettivamente 111,9 euro, 121,5 euro e 127 euro pro capite, valori che si assestano ben al di sotto della media italiana di 154,6 euro. Il Molise è l’unica Regione in cui la spesa è aumentata rispetto all’anno precedente (+0,9%), mentre Calabria (-13,4%), Puglia (-7,6%) e Piemonte (-5,6%) sono quelle che hanno fatto osservare la maggiore riduzione.

Mentre la prescrizione territoriale di farmaci è sostanzialmente stabile, a livello delle strutture pubbliche (ospedali, policlinici universitari, IRCCS, ecc) nei primi 8 mesi del 2011 la spesa mostra un incremento dell’8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (78,9 euro pro capite). La categoria terapeutica a maggior spesa è quella dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori (29,6 euro pro capite), seguita dai farmaci antimicrobici (14,6 euro pro capite). Queste due categorie costituiscono insieme il 56% della spesa per i farmaci erogati dalle strutture pubbliche. (pensiero scientifico)

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