Così, nella grande arnia mondiale, le api regina hanno deciso che bisognava realizzare la grande arnia europea massificata. E tutti dentro. Così si può accentrare meglio la produzione di miele. Ma siccome siamo in democrazia, non si poteva semplicemente farlo, no: si doveva preservare la libertà di scelta di miliardi di antennine. Così hanno detto: o traslochiamo adesso, o il miele non basterà per tutti. Tradotto: o fate come vi diciamo noi o morirete di fame e di stenti. Le api operaie, dopo attenta riflessione, hanno deciso che si sarebbe fatto alla maniera dei fuchi. E chissenefrega se non ci avevano capito niente: avevano pur sempre deciso. Così, almeno formalmente, la democrazia era salva.
Per Ape Regina Mario, assumere il controllo dell’alveare italiano è stato solo il primo passo. Resta comunque da costruire la nuova arnia (non importa quante api operaie ci lasceranno il pungiglione) e poi c'è da organizzare la migrazione. I suoi fuchi (il Corriere della Sera) oggi a Roma incontreranno i fuchi di Ape Regina Angela (il Die Welt), per consegnare ai due un appello formale perché questa benedetta arnia si costruisca in fretta. Ape Regina Bonino dice che la nuova arnia, una volta pronta, darà alle api operaie più rappresentanza, e dunque è nel loro interesse massacrarsi per realizzarla presto. Ape Regina Mario, dal canto suo, non perde occasione per ricordare ai fuchi Bersani e Alfano che “se viene meno la coesione politica tra di loro è probabile che crolli anche la fiducia dei nostri interlocutori all’estero. Con le conseguenze che tutti possiamo immaginare [Repubblica, oggi, p.7]”. Tradotto: se non eseguite i miei ordini toglierò il miele alle api operaie e dirò che siete stati voi. Perché qui non è che tutti possono sbattere le alucce come gli pare: c’è una cadenza e va rispettata, come gli schiavi sulle navi negriere.
Nessuno si azzarda a far notare che tutto sommato, ad avanzo primario e a quota interessi in percentuale del Pil, l’anno scorso eravamo messi meglio del 1980 e fino a 2 volte e mezzo meglio del 1990, senza che per questo nessun Ape Regina Napolitano sentisse il bisogno di organizzare il grande esodo di massa. E nessuno si chiede se per caso tutti questi travasi di miele tra il Fondo Monetario Internazionale e le arnie periferiche in crisi non siano solo un modo di smaltire i derivati tossici rimasti comunque in pancia dopo i 7700 miliardi di dollari con i quali la Fed ha salvato le banche americane, in cambio di miele vero, prodotto con il sudore delle ali. Un modo, insomma, per tutelare le riserve di pappa reale.
Nel frattempo, visto che abbiamo i costi medi di esercizio dei conti correnti bancari più alti d’Europa (e ti pareva), cerchiamo almeno di fare in modo che le api operaie pretendano che l’azzeramento delle commissioni bancarie (presentato con emendamento dai fuchi del PD, e mica da Ape Regina Mario come volevano farci credere) non venga lestamente abrogato come tutti i fuchi stanno industriandosi di fare alle spalle di tutte le larve del mondo.
Tenete alte le antenne! byoblu
Nessun commento:
Posta un commento