Pagine

giovedì 23 agosto 2012

ATM e costituzione nuova Società: Il presidente della Commissione Vigilanza Popolare, dr. G. Rodi, chiede l’intervento della Procura della Repubblica di Messina

Con la presente, in relazione alle notizie relative alla costituzione di una nuova Società in sostituzione dell’ATM (Azienda Trasporti Municipalizzata di Messina), ex art. 8 legge 47/1948, si chiede la seguente precisazione:
L’intervento dei “grillini” lo si ritiene condivisibile anche per il fatto che una struttura, che da anni versa in costante e continua crisi economica, è stata sostenuta e supportata dal Comune e dalla Regione Siciliana con la corresponsione di relativi contributi economici volti a sanare, in via provvisoria, le parziali retribuzioni dei dipendenti. A ciò si aggiunge che, con precedente intervento dell’odierno Presidente della COMMISSIONE VIGILANZA POPOLARE, ed in virtù delle statuizione della Suprema Corte di Cassazione, il Comune di Messina non risulta avesse provveduto a farsi corrispondere, dalla stessa ATM, la ex TARSU (oggi TIA 1) sui parcheggi a pagamenti gestiti dalla stessa ATM di Messina.

In tal senso si ritiene opportuno ricordare come, la stessa Suprema Corte di Cassazione, avesse statuito (sentenza n. 13100 del 25-07-2012) che la ex TARSU è dovuta dai gestori dei parcheggi a pagamento per la sottrazione di aree pubbliche destinate alla collettività. La nota, in tal senso inviata al Comune di Messina dalla Commissione Vigilanza Popolare, ad oggi (22 agosto 2012) è rimasta INEVASA. D’altra parte non può escludersi che, a beve, possa intervenire la Suprema Corte dei Conti già da tempo adita dalla scrivente Commissione Vigilanza Popolare. Tra l’altra, il mancato recupero della ex TARSU da parte del Comune di Messina in uno alla volontà di costituire una nuova Società, oltre a costituire un palese danno erariale, potrebbe celare la volontà di far cadere in prescrizione i crediti vantati dal Comune di Messina nei confronti della predetta ATM.

Il problema che dovrebbe essere maggiormente attenzionato dall’Autorità Giudiziaria in indirizzo e se, il carrozzone ATM e la nuova trasformazione in Società in uno alle palesi volontà di salvare la ex ATM nonostante i palesi debiti, possa essere sinonimo di avvalersi di un serbatoio di voti. Ciò anche in virtù delle prossime elezioni nazionali e regionali che si terranno in Sicilia. Per tale motivo, nel chiedere il formale intervento dell’A.G. in indirizzo, si chiede un più approfondito accertamento giudiziario del caso. Non si formulano accuse e non si sottente alcunchè, nei confronti di nessuno, ma, d’altra parte, non si giustifica come un “carrozzone” viene tenuto in vita quando, in altri casi (vedesi, ad esempio, F.C. MESSINA PELORO), la stessa Procura di Messina ha chiesto il fallimento di una Società che presentava una consistente massa debitoria. Lasciamo, quindi, all’Autorità Giudiziaria ogni valutazione del caso. Resta sotteso che, qualora riscontrata la presenza di reato o reati penali, si chiede la punizione di coloro che saranno ritenuti responsabili. Si chiede, infine, di essere informati sugli sviluppi della presente ex legge 241/90 (recepita con l.r. siciliana 10/91) ed ex art. 408-409-411 c.p.p.  (nuovosoldo)

Nessun commento:

Posta un commento