Rassegna stampa (news selezionate da staff saluteme.it) di salute e ambiente in Sicilia
venerdì 1 febbraio 2013
Attenti alla plastica alimentare
Utilizzare piatti e bicchieri in materiale plastico per contenere cibi e bevande calde da consumare può essere nocivo per la salute. Infatti la plastica a temperatura elevata cede alla bevanda o all’alimento una quantità di agenti chimici.
A rincarare la dose c’è uno studio, in realtà statisticamente poco rilevante, condotto presso la Kaohsiung Medical University e Kaohsiung Hsiao-Kang Hospital (Taiwan). Per tre settimane sono stati esaminati due gruppi di sei volontari, maschi e femmine: un gruppo doveva mangiare della minestra riscaldata a 90° in piatti di porcellana, mentre l'altro in piatti di plastica. Per ogni partecipante alla ricerca sono stati prelevati campioni di urine ad intervalli di due ore per una durata complessiva di 12 ore. L’esame è stato successivamente ripetuto invertendo i gruppi: chi aveva mangiato in piatti di plastica utilizzava quelli in porcellana e viceversa.
L’ipotesi della ricerca teneva conto della presenza di Melammina, un composto organico usato per produrre un tipo di resina ampiamente usato nella fabbricazione di utensili e generalmente considerato sicuro, che incrementerebbe la probabilità di formazione dei calcoli renali se riscaldata con gli alimenti sia a microonde che in forni convenzionali.
I ricercatori hanno scoperto che le persone che mangiano in contenitore plastici presentavano un aumento significativo dei livelli di melammina nelle urine rispetto a quelli che mangiavano da ciotole di porcellana. L’esposizione prolungata alla melammina, secondo gli studiosi, potrebbe alterare la composizione chimica all'interno dei reni, portando alla formazione di calcoli renali.
Già nel settembre del 2008 in Cina ci fu un incidente in cui della melammina venne ritrovata nel latte per neonati e fu causa di sei morti e 50.000 ospedalizzazioni. E’ stata anche collegata l’esposizione continua a basse dosi di melammina con la formazione di calcoli nei reni e in altre parti del tratto urinario sia nei bambini che negli adulti.
(da italiasalute)
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