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venerdì 31 maggio 2013

Sicilia: torna lo sciopero dei laboratori privati convenzionati

Tagliate le tariffe e i finanziamenti, l’assessorato alla Sanità avvia adesso il recupero delle somme extra erogate ai privati. Scatta subito una decurtazione del 15% al budget che va da gennaio a maggio (ancora non del tutto erogato) mentre dalla rata di giugno le riduzioni saranno del 40%. Per i laboratori di analisi è una stangata a cui rispondere con la chiusura da sabato per almeno una settimana. I convenzionati annunciano che i pazienti dovranno rivolgersi agli ospedali pubblici e, sospesa la protesta, saranno chiamati a pagare per intero esami e visite. Per l’assessorato una «protesta assurda».

Colloquio per la selezione dei nuovi manager

La giunta di governo ha deciso, ieri sera, che si passerà direttamente ai colloqui per i circa 650 idonei. La tanto sbandierata selezione si sarebbe dunque risolta con la sola esclusione di chi non era in possesso dei requisiti minimi per partecipare alla gara. Si tratta di una linea condivisa tra il presidente e il resto dell'esecutivo. La decisione, la prossima settimana, dovrebbe diventare “ufficiale” attraverso un atto di indirizzo, al quale starebbe lavorando l'assessore Lucia Borsellino.

Sicilia: nuovi manager che arriveranno, figli dello spoil system

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E' notizia di questi giorni che in Sicilia la selezione dei manager sanità deve ripartire. Ma alcuni deputati hanno fretta di dimostrare quel che sono. Ignoranti o forse stupidi? Sicuramente bramanti di potere. Ecco cosa afferma, ad esempio, Marco Forzese, deputato regionale dei Democratici riformisti per la Sicilia e presidente della commissione Affari Istituzionali dell’Ars: “La scelta dei manager della sanità sia improntata allo spoil system ed eviti il mantenimento in delicati ruoli di quei soggetti frutto della lottizzazione targata Lombardo. Trovo che si sia perso anche molto tempo, in questi primi mesi di governo Crocetta, nell’avvicendamento dei direttori generali delle aziende ospedaliere. Tra bandi andati a male e passi indietro, rimangono saldi ai loro posti personalità scelte dai governi precedenti”.   (saluteme.it)

giovedì 30 maggio 2013

Messina: tentata rapina a mano armata all'ufficio ticket dell'Ospedale Papardo

Erano con il volto coperto da casco di protezione e armati di pistola, intorno alle 16,10 hanno  minacciato gli operatori dell'ufficio ticket dell'ospedale Papardo.

Grande la paura dei dipendenti che si sono visti la pistola puntata addosso attraverso la fessura del vetro. Il vetro divisore risulta totalmente inadeguato, infatti non è antisfondamento, nè antiproiettili.

I 2 malviventi non sono riusciti nell'intento di farsi consegnare il denaro perchè è scattato quasi subito l'allarme che li ha messi in fuga.

 

 



mercoledì 29 maggio 2013

MESSINA: Otto medici rinviati a giudizio per la morte del piccolo Riccardo Caramella

Otto medici sono stati rinviati a giudizio dal gup Giovanni De Marco per la morte del piccolo Riccardo Alberto Caramella avvenuta il 23 agosto del 2010 al Policlinico. Sei medici del Piemonte e due del Policlinico sono stati rinviati a giudizio al 10 ottobre 2013 davanti alla prima sezione penale del tribunale. Deciso dal gup anche il proscioglimento per due dottori. A giudizio vanno Rosaria Pino, Francesco La Rosa, Marje Dolores Merenda, Giovanna La Fauci, Daniela Prudente e Angelo D’Anieri medici del reparto di Neonatologia e pediatria del Piemonte, Gianfranco Scalfari medico dell’unità operativa complessa della chirurgia pediatrica del Policlinico e Salvatore Lamberto medico del reparto di Radiodiagnostica del Policlinico. Per tutti l’accusa contestata è quella di omicidio.

Prosciolti per non aver commesso il fatto Melchiorre Aversa e Enrica Piera Paola Costantino. Lo scorso ottobre il sostituto procuratore Anna Maria Arena aveva chiesto il rinvio a giudizio di tutti e dieci i medici medici. La vicenda all’epoca destò molto scalpore.

Il piccolo, di soli sette mesi, morì dopo giorni in cui i medici non riuscirono a diagnosticargli il problema che lo affliggeva. A stroncarlo, secondo quanto accertato dall’autopsia, sarebbe stata una invaginazione intestinale. Riccardo Alberto fu sottoposto ad un clisma opaco che gli avrebbe sfondato l’intestino provocandone la morte. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Riccardo Alberto accusava da giorni forti mal di pancia. Fu il pediatra di famiglia a consigliare il trasporto al Piemonte dove giunse con un forte gonfiore alla pancia. I medici gli diagnosticarono un’infezione virale ma trascorsero ben 4 giorni prima che, grazie ad un’ecografia, si accorgessero della presenza di una occlusione intestinale. (http://www.stampalibera.it/2013/05/messina-otto-medici-rinviati-a-giudizio-per-la-morte-del-piccolo-riccardo-caramella/)

Navarra è il nuovo Rettore

924 voti: è Pietro Navarra il nuovo Rettore dell´Università di Messina. 1524 le persone che hanno votato nell’ultima tornata elettorale. 30 le schede bianche, 16 quelle nulle. Il quorum era fissato a 750 voti. Decisiva l’alleanza con il prof. Cupaiuolo che ha portato Navarra alla vittoria. Dugo, il principale avversario, ha ottenuto 457 voti. Ha poco più di 40 anni il  nuovo Rettore, sarà in carica a partire dall´1 ottobre salvo che il prof. e attuale Rettore dell’Università di Messina Tomasello non decida di lasciare l’incarico prima della naturale scadenza. La carica del nuovo “Magnifico“ durerà 6 anni e non sarà rieleggibile. Si spera che con il nuovo Rettore per il nostro Ateneo possa aprirsi una nuova era lontana dalle tenebre che l’hanno oscurata in questi anni. Si auspica un’era di partecipazione tra i diversi candidati Rettore. “ Sono contento, non mi aspettavo neanche di raggiungere i 900 voti, il voto è un’indicazione chiara che si vuole voltare pagina” – ha affermato il nuovo Rettore subito dopo l´elezione. “ Il passo più importante che deve compiere l’Ateneo in questo momento è riorganizzare la macchina amministrativa e puntare alla meritocrazia”, ha concluso Navarra. I festeggiamenti con gli abbracci significativi tra Navarra, Dugo e Cupaiuolo, abbracci che portano la speranza che si possa davvero voltare pagina ed aprire un’era di collaborazione e pacificazione. (nuovosoldo)

Presentata interpellanza su mancata rimozione del Rettore Ateneo Messina

I Portavoce del MoVimento 5 Stelle, eletti alla Camera dei Deputati, hanno presentato un’interpellanza parlamentare in cui si chiede ai Ministri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, della Pubblica Amministrazione e della Giustizia, di conoscere il motivo per il quale il rettore dell’Ateneo di Messina, Francesco Tomasello, non è stato ancora rimosso dalla sua carica.
Il professore Tomasello è stato coinvolto in un processo per tentata concussione e abuso d’ufficio, al termine del quale è stata emessa una sentenza di condanna, in primo grado di giudizio, pari a 3 anni e 6 mesi di reclusione, più l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

A fronte di tale sentenza, è necessario ricordare che, così come disposto dalla legge cosiddetta “anticorruzione”, n.190 del 2012, e dal recente decreto legislativo n.39 emanato l’8 aprile 2013, viene fatto espresso divieto a ricoprire cariche pubbliche per tutti i soggetti condannati, anche in primo grado, per i reati commessi dai pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio contro la pubblica amministrazione, e tra i quali rientrano sia l’abuso d’ufficio sia la tentata concussione.
Il professore Tomasello, inoltre, è stato sospeso due volte dalla sua carica nel corso del mandato che, al pari dei mandati di tutte le cariche elettive dell’Università peloritana, egli ha provveduto a prorogare per un periodo di due anni, prima con la modifica dello Statuto dell’Ateneo e, successivamente, attraverso le disposizioni previste dalla legge Gelmini.

“Riteniamo che il Professore Tomasello debba dimettersi dal suo incarico per salvaguardare il nome della storica Università degli Studi di Messina – dichiarano i deputati del M5S – Non è nostro costume celebrare processi sommari, ma lo invitiamo comunque a compiere un atto dal grande valore morale”. (nuovosoldo.it)


martedì 28 maggio 2013

Approvata all'unanimità mozione al Senato contro gli OGM


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Ogm, De Girolamo: unanimità su mozione al Senato è segnale importante per Made in Italy (21/05/2013)
"È davvero un segnale estremamente positivo che tutti i gruppi del Senato abbiano trovato convergenza su un tema importante come quello degli Organismi geneticamente modificati. Per questo mi sono impegnata per fare in modo che tutte le posizioni convergessero in un unico Ordine del giorno. Con la condivisione e la volontà sulle cose concrete è possibile raggiungere un punto di accordo. Quella geneticamente modificata è un tipo di agricoltura che non risponde alle esigenze e alle caratteristiche del nostro Paese, perché noi vinciamo solo puntando sulla qualità, la tipicità e sulla valorizzazione della nostra cultura. È altrettanto importante che tutte le forze politiche abbiano sottolineato col loro voto quanto sia necessario potenziare la ricerca in agricoltura, perché anche questa può contribuire significativamente alla crescita di un settore che già si dimostra vitale e dinamico".

Cosi il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato l'approvazione della mozione votata oggi, martedì 21 maggio 2013, in Senato che impegna il Governo:


  1. - A adottare la clausola di salvaguardia prevista dall'articolo 23 della direttiva 2001/18/CE e/o ad adottare la misura cautelare di cui all'articolo 34 del regolamento (CE) n. 1829/2003, in base alla procedura prevista dall'art. 54 del regolamento (CE) n. 178/2002, a tutela della salute umana, dell'ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare italiano.
  2. - A rafforzare la già efficace opera di monitoraggio e controllo posta in essere con il coinvolgimento del Corpo forestale dello Stato, il quale da tempo effettua verifiche per evitare la contaminazione tra colture geneticamente modificate e non e per controllare l'eventuale presenza di sementi transgeniche non autorizzate.
  3. - A potenziare la ricerca scientifica pubblica in materia agricola e biologica e, in caso di OGM, in ambiente confinato di laboratorio.


Ufficio Stampa  - Fonte: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
(da laleva)

Intossicazioni da tonno: è allarme


Resta alto l’allarme sul tonno rosso a Palermo dopo le decine di ricoveri negli ospedali palermitani di persone che, dopo aver acquistato il pesce e averlo mangiato, sono finite intossicate in ospedale. I veterinari dell’Asp stanno passando al setaccio gli ambulanti e le pescherie per verificare la qualità del pesce venduto. La scorsa notte la Capitaneria di Porto di Porticello ha bloccato tre pescherecci sequestrando 400 chili di tonno che sono risultati avariati. (Ansa.it)

Ricordiamo che il consumo di tonno rosso è, tra l’altro,  fortemente sconsigliato dalle associazioni animaliste e protezionistiche, visto il rischio di estinzione… (nuovosoldo)

Messina, Violenze su nipotini: arrestati i nonni

Avrebbero subito violenze sessuali quando avevano sette ed otto anni da parte del nonno e della nonna, e da una terza persona conoscente dei due, ai quali erano stati affidati da piccoli dopo la morte della madre, nel 2009.

Gli abusi sono stati scoperti dagli insegnanti, che hanno avvertito la polizia. Dopo un indagine, gli agenti hanno arrestato i tre indagati.
(Ansa.it)

Messina, ex Sanderson: “Il disastro ambientale poteva essere evitato“

“Alle ore 17.50, nella località di Tremestieri, mi ritrovavo avvolto da una densa nuvola nera con la mia famiglia, presso l’abitazione di mia madre. Messi al sicuro i miei familiari, percepito immediatamente il pericolo che qualcosa di grave stava accadendo all’interno della fabbrica ex Sanderson, allertavo le forze dell’ordine tutte, sollecitandone vivamente un immediato intervento“. A dichiararlo, il Consigliere Comunale Ivano Cantello, che così prosegue: “Ringrazio sin d’ora - dice lo stesso - tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine intervenute, in particolare i Vigili del Fuoco, che, con pochi uomini e mezzi, come al solito, a rischio della loro vita, si sono prodigati a fare l’impossibile, malgrado la difficile situazione che rendeva non poco semplice l’azione, tra le fiamme che intanto si erano propagate in diversi punti, difficilmente raggiungibili, contemporaneamente. Sono indignato – prosegue Cantello – perché questa gravissima tragedia poteva essere evitata. Un’area al centro di un’ inchiesta giudiziaria e sottoposta a sequestro, ove è depositato materiale pericolosissimo per la salute pubblica e ambientale, è stata lasciata alla mercé di balordi che hanno provocato un danno di non poco conto. E sono arrabbiato – prosegue Cantello – in quanto le Istituzioni non intervengono, a certi livelli, per potenziare tutti gli organici dei servizi di prevenzione e soccorso urgente sul territorio, in quanto le stesse vivono nella convinzione che tutto ciò è sufficiente a dare garanzia alle situazioni emergenziali che dovessero proporsi. Una tragedia che poteva essere evitata, se chi di competenza, in relazione alla potenziale gravità della situazione, avesse preso gli opportuni provvedimenti, anche perché non era la prima volta che un incendio fosse stato appiccato all’interno della ex fabbrica. Purtroppo – conclude Cantello – Messina e i Messinesi, come sempre, sono abbandonati a sè stessi, e quello che è accaduto oggi né è la nuda e cruda realtà, che vede come risposta un muro di silenzio“. (nuovosoldo)

La fine dell’Arma dei Carabinieri

 di Giorgio Carta – www.grnet.it – Roma, 26 maggio – Qualche anno fa scrissi un articolo dal titolo “il declino dell’Arma dei Carabinieri“. Raccontava la storia (purtroppo vera) di un maresciallo dei carabinieri, comandante di Stazione in un piccolo centro, padre di tre figli e con alloggio di servizio, che da un giorno all’altro era stato trasferito a 80 chilometri di distanza e privato dell’alloggio a causa di una sua asserita incompatibilità ambientale. Cosa aveva combinato il sottufficiale? Lui assolutamente niente, ma la moglie aveva avuto l’ardire di candidarsi (invano) in una lista civica alle elezioni comunali del piccolo centro in cui abitavano e aveva raccolto la bellezza di 4 voti. Praticamente il proprio voto e quelli del coniuge e degli unici due figli maggiorenni. Secondo i superiori, però, tale sconfortante risultato elettorale aveva incrinato la fiducia e l’immagine di indipendenza del maresciallo, che pure aveva debitamente preannunciato l’iniziativa della moglie, ricevendo il previo via libera del proprio comandante. Ma la parola data non esiste tra superiore e dipendente, quando c’è da eseguire un ordine dall’alto. Non nell’Arma, per lo meno. Il TAR Lazio, coerente con la sua famigerata tradizione, respinse il ricorso del militare, che fu però accolto dal Consiglio di Stato che sospese il provvedimento. Finita così la vicenda? Certo che no. L’Arma non sa perdere e, casualmente, di lì a poco il sottufficiale incorse in un procedimento penale e fu nuovamente trasferito.

A quell’epoca, neanche sapevo cosa fosse la trattativa Stato Mafia, ma, da avvocato di tanti carabinieri, registravo il quotidiano scempio dei loro diritti e della loro vita personale e professionale da parte di superiori forti con i deboli e deboli con i forti, ma soprattutto sordi ad ogni richiamo al buon senso ed all’umanità. I Giudici amministrativi, respingendo il 95 per cento dei ricorsi proposti contro il Ministero della difesa, dichiaravano legittimo ogni abuso, anzi condannando sonoramente alle spese di giudizio i pochi che avevano il coraggio di reagire chiedendo giustizia. Il tutto si riverberava (come pure oggi si riverbera) nell’abnorme malessere dei carabinieri sempre più inclini al gesto estremo come il suicidio.

Mi mancava, però, un tassello importante della situazione. Infatti, mi chiedevo cosa spingesse verso questo inaridimento dei rapporti gerarchici; questo clamoroso tradimento del mito dell’Arma come una grande famiglia; questa cieca e pavida soggezione degli ufficiali ad osceni ordini dall’alto; quei tradimenti dei parigrado e quell’isolamento immediato del collega caduto in disgrazia agli occhi dei superiori; quella supponente certezza che qualsiasi abuso perpetrato sui sottoposti non avrebbe ricevuto, se non in rarissimi casi, un stop giurisdizionale. In una parola: impunità.

lunedì 27 maggio 2013

Secondo uno studio shock le mammografie sono una crudele bufala medica


Studio shock: Le mammografie sono una bufala medica, oltre un milione di donne americane danneggiate da “trattamenti” non necessari per tumori che non hanno mai avuto.
04214_seno.jpgLa mammografia è una crudele bufala medica. Come ho descritto qui su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.
Il “piccolo sporco segreto” dell’industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo loro i chemioterapici. Il conflitto di interessi e l’abbandono dell’etica nell’industria del cancro lascia senza fiato.

Ora, un nuovo studio scientifico ha confermato esattamente quello da cui ho messo in guardia i lettori per anni: la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite mammografia non hanno mai avuto il cancro, ed è solo l’inizio.

Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente
Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine.
“Abbiamo riscontrato che l’introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale” scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch.
Ora, a prima vista questa potrebbe sembrare una buona notizia. Potreste pensare “Beh, la diagnosi precoce salva delle vite, proprio come ci hanno detto Komen e le associazioni no-profit riguardo il cancro”. Ma sbagliereste. Come scoperto dal team del Dr. Welch, virtualmente non vi è stata riduzione degli stadi terminali del cancro alla mammella a partire da tutte queste diagnosi precoci, e questo significa che alla maggior parte delle donne a cui è stato detto di avere il cancro alla mammella dopo una mammografia è stato detto il falso.

Così continua il dottore

“Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c’è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale molte delle quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente e serio”.
Si, lo è. Infatti, se fate il calcolo, 0,1 milioni di donne in meno con un cancro in fase terminale rispetto ad 1,5 milioni di diagnosi precoci significa che si ha avuto un falso positivo nel 93% dei casi; questo significa che non si sarebbe in ogni caso arrivati alla fase di cancro terminale.

Malattie della tiroide, c’è un boom


Le malattie che colpiscono la tiroide sono in crescente aumento per tutte le fasce d’età. Lo dicono i dati diffusi in coincidenza con la Giornata mondiale della tiroide, promossa in Italia da varie associazioni fra cui la Società italiana di endocrinologia.
Il punto di massima diffusione si registra fra i 55 e i 64 anni, in particolare per ciò che riguarda l’ipotiroidismo.

L’INCHIESTA DI ANTONIO MAZZEO: Mafia-Stato, la trattativa continua ora

Trattative per evitare attentati, trattative per difendere il potere politico, trattative per instaurarne uno nuovo. Difficile, in tutti questi anni, distinguere fra chi – fra gli uomini dello Stato – trattò “a fin di bene” e chi per fini eversivi. Comunque le trattative ci furono – e questo ormai non lo nega più nessuno – e uno dei principali “ambasciatori” fu il boss dei boss messinese, Rosario Cattafi. Che adesso sta continuando a “trattare”, riempiendo cartelle su cartelle…

Un immenso cratere in autostrada, allo svincolo per Capaci. Il gran botto in via d’Amelio, carcasse d’auto e corpi straziati. Poi le bombe e le stragi a Roma, Firenze, Milano. L’offensiva mafiosa, la sapiente direzione strategica delle centrali del terrore. E la trattativa degli apparati infedeli dello Stato. Sino alla capitolazione: la seconda repubblica di matrice neoliberista, i nuovi interlocutori politici all’ombra del biscione, il colpo di spugna sul carcere duro per boss e gregari. Vent’anni di segreti e veleni, una tragedia infinita su cui indagano senza sosta tre Procure. Per inchiodare i mandanti dal volto coperto, esecutori e protettori, spie e doppiogiochisti. Nonostante i non ricordo di ex ministri e presidenti.

Sui presunti registi e intermediari della trattativa tra Stato e Antistato girano nomi eccellenti. Alcuni sono deceduti e non potranno fornire chiarimenti né difendersi. I Pm di Palermo nutrono forti sospetti sull’allora capo della polizia Vincenzo Parisi. E sull’alto dirigente del Sisde, il servizio segreto civile, Bruno Contrada. Nella black list c’è pure l’ex capo dei Ros dei Carabinieri e direttore del Sisde, Mario Mori. O l’ex ministro Calogero Mannino che, secondo gli inquirenti, avrebbe esercitato “indebite pressioni finalizzate a condizionare in senso favorevole a detenuti mafiosi la concreta applicazione del 41bis”. E nel novembre ’93, fu deciso di non rinnovare il carcere duro a 326 mafiosi, 45 dei quali ai vertici di Cosa nostra, ‘ndrangheta, Camorra e Sacra corona unita. (stampalibera)

MESSINA: Nuovo incendio nell’area ex Sanderson

La Sanderson torna a bruciare e ad appestare l’aria con le sostanze nocive, eternit su tutte ma anche rifiuti speciali, che da tempo sono ammassate all’interno dell’area di Pistunina che una volta ospitava la gloriosa agrumaria. Intorno alle 17,30 alte lingue di fuoco e dense colonne di fumo risono alzate dalla ex Sanderson facendo scattare l’allarme. L’incendio, secondo quanto hanno accertato i Vigili del Fuoco, sarebbe partito da rifiuti accumulati nel cortile principale dell’area e si sarebbero poi propagati ad alcuni capannoni che hanno preso subito fuoco. Difficile il lavoro dei pompieri che devono muoversi con cautela proprio per la presenza di rifiuti pericolosi che possono sprigionare nell’area sostanze nocive. Preoccupazione anche fra gli abitanti della zona, soprattutto di quanti abitano a ridosso dell’area. Molti hanno abbandonato le case e si sono allontanati. E tutti sono convinti che ancora una volta si sia trattato di un incendio doloso proprio come i più recenti. Un rogo altrettanto esteso era divampato la sera del 30 dicembre scorso. Anche allora fiamme altissime e vigili del fuoco costretti a lavorare per sette ore per spegnere l’incendio. La ex Sanderson è ormai una bomba ecologica alla quale non si riesce a porre rimedio. Sulla vicenda la magistratura ha già aperto più di una inchiesta, affidate al procuratore aggiunto Ada Merrino ed ai sostituti Antonio Carchietti ed Anna Maria Arena. Nel novembre scorso la Procura ha aperto un fascicolo sullo scempio compiuto nell’area della ex Sanderson. Nel fascicolo degli indagati fu iscritto il presidente della cooperativa che gestisce il servizio di guardavia all’interno dell’area. (stampalibera)

domenica 26 maggio 2013

MESSINA, ELEZIONE RETTORE: Quorum non raggiunto. Navarra favorito

Nessuno dei candidati a rettore all’Università di Messina ha ottenuto la maggioranza dei voti e si tornerà alle urne il 27 maggio. Il più votato è stato il professore Pietro Navarra con 687 voti, secondo il prof. Giacomo Dugo con 483, terzo il prof. Giovanni Cupaiuolo con 223, quarta la prof. Adriana Ferlazzo con 79, quinto il prof. Antonio Romano Tassone con 34 voti. Il dato che emerge è che il professor Pietro Navarra primeggia in tutti i seggi lasciando a distanza il rivale Giacomo Dugo ed è dunque favorito per l’elezione visto che nella seconda votazione risulterà eletto chi otterrà la maggioranza dei voti validamente espressi.

Intanto Capaiolo si rititira in favore  di Navarra.
 (stampalibera)

sabato 25 maggio 2013

Energia, l’ex ministro dello Sviluppo Passera ci lascia un conto da 500 milioni

Nelle ultime ore di mandato il ministro proroga gli aiuti alla lobby delle centrali Cip6. Addio sconto in bolletta.

Un risparmio fino a 500 milioni di euro in bolletta che i consumatori di elettricità italiani avrebbero potuto goderne già da quest’anno. Sfruttando gli effetti del nuovo dinamismo del mercato del gas per ridurre il peso dei vecchi incentivi statali al Cip6. Invece un atto firmato dall’ex ministro dello Sviluppo Corrado Passera nelle ultime ore di vita del governo tecnico ha stabilito che tutto slitterà (se va bene) almeno di un anno. (FQ)

Messina: Veronesi e Crocetta a Messina

Saranno il decano dell’oncologia Umberto Veronesi, per la prima volta a Messina, e il presidente della Regione Rosario Crocetta a presiedere la decima edizione del convegno di Primavera, promosso dall’Ordine dei medici insieme con “Borse di studio Silvana Romeo Cavaleri”, venerdì 31 al Palacultura, inizio alle ore 17. Un confronto con professionisti della sanità, amministratori, giornalisti e politici, fra cui l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino e il sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari, per riflettere sul tema “La medicina oggi: come non smarrirsi nella crisi attuale”, scelto dal presidente dell’Ordine Giacomo Caudo, per fare luce sui molteplici aspetti che oggi rischiano di trasformare il medico in un imprenditore. Vari spunti di riflessione: a cominciare dal disorientamento della classe medica, stretta tra logiche di spending review e garanzie di qualità e risultati. La “salute” non è un prodotto e il comparto sanità non può essere ridotto ad azienda con obiettivi di budget e piani di rientro, prima ancora che di assistenza territoriale e ospedaliera. L’attenzione sul paziente sarà al centro del dibattito-talk show, moderato dal medico e giornalista Carlo Gargiulo, consulente del programma Rai "Elisir".

L'elenco dei partecipanti illustri è lungo.  Forse molti diserteranno, ma dalla premessa è chiaro che l'insofferenza per i controlli della spesa è forte. Le risorse non sono infinite, il meccanismo della spesa facile si è inceppato, seppure le lobby della sanità non hanno sofferto fortemente come i disoccupati...

Ma ora che sono che tornano a posto i conti della sanita' gli appetiti dei soliti baroni fanno sentire la propria voce. Il sistema sanitario siciliano, infatti, chiude il 2012 con un attivo consolidato di 4,5 milioni di euro; si tratta del primo segno positivo da diversi anni a questa parte, considerando che nel 2006 il deficit sanitario tocco' quota 600 milioni di euro, costringendo la Regione a dotarsi di un piano di rientro, che dal 2007 a oggi.

 

 

venerdì 24 maggio 2013

Oms: "Sei milioni di morti l'anno. Prevenzione inadeguata"

Il tabacco uccide circa 6 milioni di persone ogni anno, delle quali oltre 5 milioni a causa del consumo diretto di tabacco e più di 600.000 per l’esposizione al fumo passivo.

Il mondo in marcia contro la Monsanto


CHI PROTESTA: Monroe CanalOccupy Monsanto
CONTRO CHI: multinazionale Monsanto
PER QUALE MOTIVO: contaminazione del cibo-controllo indiscriminato della produzione agricola
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Monsanto è un’azienda fondata nel 1901 a St. Louis, Stati Uniti – tuttora sede della società – da John Queeny, dipendente di una casa farmaceutica, con un capitale iniziale di 5.000 dollari. La società, che prende il nome dalla moglie di Queeny, Olga Monsanto, diventò in seguito la prima produttrice statunitense di saccarina. Nel corso della sua storia centenaria, la società si è via via trasformata passando dalla produzione di ingredienti per l’industria farmaceutica e dell’alimentazione nei primi venti anni del secolo a società impegnata nella produzione di prodotti chimici e fosfati, sino all’ingresso negli anni ’60 nel settore dei prodotti per l’agricoltura per poi giungere, a partire dalla fine degli anni ’70, all’impegno nel settore delle biotecnologie applicate all’agricoltura.

Nel 1997 Monsanto ha deciso di scorporare l’attività chimica dalle altre attività dando vita a due società separate: Monsanto, che opera nell’agricoltura, e Solutia, che opera esclusivamente nel settore della chimica tradizionale.

Il candidato a sindaco Renato Accorinti ha presentato programma, squadra e lista


Cambiamo Messina dal basso”
Oggi, 24 maggio, il candidato a Sindaco Renato Accorinti ha presentato il programma, la squadra e la lista
Daremo centralità agli ultimi, alla cultura,  alla dignità di tutti, ed alle istituzioni come fondamento dei diritti. Diritti e non favori, con Centri culturali in tutti i villaggi a costo zero. Ė in atto una rivoluzione culturale”, ha dichiarato Renato Accorinti, che ha annunciato che, da Sindaco, chiederà all’Unesco di riconoscere lo Stretto di Messina come patrimonio dell’umanità.

Ė il momento. Cambiamo Messina dal basso”. Con questo slogan, e progetto di una città diversa, nel segno della qualità della vita e di uno sviluppo armonico del territorio, oggi, presso la nuova sede in via XXIV Maggio n. 16, Renato Accorinti ha presentato il suo programma per la città di Messina, costruito con la cittadinanza, la squadra degli assessori e i candidati della lista “Renato Accorinti Sindaco”. L’incontro è stato moderato dal giornalista Marco Olivieri. In primo piano un’altra idea di città e l’obiettivo di “abbandonare – come ha sottolineato l’assessore designato al Bilancio e allo Sviluppo economico, Guido Signorino – la logica della mega progettazione a favore di piccole, significative opere che creino nuova economia a sostegno della salvaguardia del territorio e della sicurezza abitativa”. La lista “Renato Accorinti Sindaco”, inoltre, è una lista civica composta da 38 personalità figlie di differenti culture, pronte  a unirsi e ad operare una forte sintesi culturale per aiutare Messina a risollevarsi dalla crisi profonda che l’attraversa.

F35, il grottesco che vola: spesa pazza solo per il “prestigio”

f35La condizione in cui versa il Paese è quella nella quale vengono allo scoperto imponenti  giacimenti di bugie, come se il tappeto sotto il quale erano state nascoste e ammucchiate per anni si fosse irrimediabilmente ristretto. Lo sporco mai pulito, ma ammucchiato semplicemente dove era possibile nasconderlo sommariamente, chiama in causa una complicità generale della classe dirigente che si rivela in molti modi, dal confidenziale “Giorgio” che il premierino Letta ha rivolto al presidente di Confindustria, alle grida di dolore del Pdl di fronte alle motivazioni della sentenza Mediaset nelle quali, come sempre, si vuole vedere il complotto comunista, ma che costringe anche a sostenere che Berlusconi era il vero dominus delle sue aziende in contrasto con i pretesti formali con cui è sempre stata ammessa la sua eleggibilità. Dall’assenza su Avvenire, il giornale dei vescovi, di una notizia di ampiezza decente sulla scomparsa di Don Gallo al patetico Renzi – Fonzie dove si spiaggia la politica immagine senza costrutto né senso.

No tedesco agli eurodroni di Sigonella



di Antonio Mazzeo

Droni di guerra troppo pericolosi per il traffico aereo civile e il governo Merkel decide di fermare il programma di acquisizione di cinque grandi velivoli-spia “Euro Hawk”. Dopo anni di studi e investimenti per 550 milioni di euro per realizzare il primo prototipo, le autorità tedesche hanno fatto sapere che per ragioni di sicurezza e di bilancio non si doteranno più dei velivoli senza pilota derivati dal “Global Hawk”, il falco globale schierato dalle forze armate Usa nella base siciliana di Sigonella.

Secondo la stampa tedesca l’“Euro Hawk” non risponderebbe agli standard di sicurezza richiesti dall’European Aviation Safety Agency (EASA), l’agenzia europea per la sicurezza aerea. E cosa ancora più grave, la società statunitense progettista dei “Global Hawk” (la Northrop Grumman) non intenderebbe fornire tutta la documentazione tecnica necessaria per il procedimento di certificazione EASA. Da quanto calcolato dal ministero della difesa tedesco, per regolarizzare i velivoli senza pilota e dotarli di un idoneo sistema anti-collisione sarebbero necessari non meno di 500-600 milioni di euro da sommare ai 1.300 milioni previsti per lo sviluppo degli aerei e dei loro sensori. Da qui la scelta di abbandonare l’ambito programma militare.
La produzione degli “Euro Hawk” venne affidata nel 2010 all’azienda aerospaziale europea EADS e fu presentata come un contributo “autonomo” della Germania al nuovo programma Nato di sorveglianza terrestre “AGS” (Alliance Ground Surveillance), il cui comando sarà insediato a Sigonella entro il 2015 congiuntamente a 800 uomini e a cinque falchi globalidall’Alleanza Atlantica. “Se i costi minacciano di lievitare troppo è preferibile abbandonare il progetto anche per il futuro”, ha dichiarato il ministro della difesa Thomas de Maziere. “Meglio una fine dolorosa che un dolore senza fine. Daremo in Parlamento una spiegazione cronologica degli avvenimenti”.

CITTADELLA FIERISTICA: SOTTO IL MAQUILLAGE… e prima c’era Garofalo


Abbiamo visto accompagnare questa timida riapertura della cittadella fieristica, per esempio sulle pagine della gazzetta del sud, da un armamentario retorico sensazionalistico: “riapre la fiera, finalmente sarà restituita ai cittadini grazie alla nuova, febbrile, determinazione dell’autorità portuale e del suo Presidente De Simone.”
Ma le cose stanno davvero così?
Davvero ci si illude che sia sufficiente ospitare qualche festival del fitness, una maratona e una festa della birra per sanare la ferita subita dai cittadini messinesi (privati del lungomare, del teatro chiuso per vent’anni e oggi murato vivo, di un’area bellissima che dovrebbe essere restituita sul serio e non per finta alla collettività)?
Noi che abbiamo per mesi attraversato questi spazi e ce ne siamo presi cura, aprendoli in concreto alla ricchezza e alla creatività della società, li immaginiamo realmente valorizzabili nel rispetto della loro vocazione intrinseca.Come Chalet e lungomare, la cittadella fieristica era infatti un patrimonio collettivo, uno spazio di socialità e cultura: non un non-luogo adatto solo ad ospitare le scorribande speculative di privati/privanti della ricchezza collettiva.

Perché “valorizzare il lungomare” dovrebbe coincidere con la realizzazione di un porticciolo per gli yacht dei ricchi? e non invece con un utilizzo in grado di riempire non le solite tasche ma le pupille, il cuore e la testa di tutti – di bellezza, ricchezza e cultura e non di profitti?

Noi vorremmo che i padiglioni fossero destinati ad attività culturali e sociali al di fuori dalle logiche di mercato legate al profitto (per esempio: biblioteca e videoteca aperte 24 ore su 24, open space autogestito da artisti, spazio per attività fisiche, sala danza, sala registrazione, sala prova, asilo in co-sitting, spazio per artisti e artigiani in co-working, attività di inclusione sociale, centri di formazione a più livelli, laboratori di scenografia, centri di produzione audiovisiva, museo popolare, auditorium, urban space curato da studenti e ricercatori universitari, etc..) e  che lo spazio esterno venisse bonificato dall’abusivismo edilizio e restituito alla libera fruizione dei cittadini, con un piano di conversione ecosostenibile.
Loro stanno disegnando uno scenario totalmente diverso.

Ma non riusciranno ad ubriacarci con una festa della birra: sotto l’odierno maquillage (riuscito solo parzialmente, dal momento che è possibile vedere in quale stato di abbandono versino ancora molti padiglioni) sappiamo riconoscere il volto di interessi privatistici. Per questo continueremo a porre domande scomode, a non tacere.

Reddito minimo, quanto costa e come si potrebbe fare

di ARMANDO TRAVAGLINI
Il sostegno al reddito è il punto debole più grave del welfare italiano. Le lezioni della sperimentazione del Reddito minimo d’inserimento mostrano che l’introduzione del reddito minimo garantito è possibile. Ma quanto verrebbe a costare una misura come quella proposta dalla legge d’iniziativa popolare (http://www.redditogarantito.it) appena presentata alla Camera? (…) I dati di varie ricerche (Bin- Italia, Caritas, Istat) dicono che il reddito minimo costa dai 6 ai 18 miliardi di euro all’anno. Sottraendo da queste stime quanto viene oggi speso in misure di integrazione del reddito, l’impegno effettivo di spesa sarebbe pari a 5 miliardi circa per garantire un reddito minimo pari a 7.200 euro annui (600 euro al mese). Sono numerose le proposte sulle possibili vie di finanziamento. Come ha sostenuto la Campagna Sbilanciamoci!, l’introduzione di una patrimoniale dello 0,5% sui patrimoni superiori ai 500.000 euro porterebbe a un incasso di 10,5 miliardi di euro. Mediante la tassazione di tutte le rendite finanziarie al 23% (livello standard europeo) si potrebbe ottenere un introito fiscale di circa 2 miliardi di euro.

Sul fronte della spesa pubblica, sono 5 i miliardi che si riuscirebbero a risparmiare con una riduzione della spesa militare. Se non vogliamo allontanarci dai temi sociali, le risorse potrebbero essere reperite tagliando frazioni di erogazioni assistenziali. Si tratta di quella parte della spesa con un’efficacia distributiva inadeguata in quanto indirizzata a soggetti il cui reddito risulta ben superiore alla soglia del rischio di povertà. Azzerando, ad esempio, la spesa pubblica per pensioni e assegni sociali alle persone che hanno un reddito superiore alla mediana, si liberebbero risorse per quasi 2 miliardi di euro. A questo si potrebbe aggiungere il 34% della spesa per assegni al nucleo familiare che viene percepita dalla metà più ricca della popolazione. Si recupererebbero così altri due miliardi. Se applichiamo infine la stessa metodologia alle integrazioni al minimo otteniamo risorse aggiuntive per un ammontare di 3 miliardi di euro.

Complessivamente siamo a 6 miliardi di euro. Sebbene stime dettagliate sul costo del reddito minimo richiedano analisi approfondite e aggiornate, l’introduzione di uno schema di reddito minimo appare oggi del tutto fattibile dal punto di vista finanziario. Il vero problema resta la mancanza di volontà politica. Quando, nel 2003, venne cancellato il Reddito minimo d’inserimento, il progetto venne criticato in quanto utopico e incompatibile con un’economia di mercato. Al contrario, la sperimentazione del 1998, con le opportune modifiche per una sua generalizzazione, mostrano la fattibilità di una sua introduzione. Fattibile, ma soprattutto urgente per tutto ciò a cui stiamo assistendo oggi: crisi dell’economia reale, impoverimento del lavoro, fragilità economico-sociale delle famiglie, lacune spaventose del sistema di welfare, disuguaglianze crescenti.
La versione completa dell’articolo è su www.sbilanciamoci.info

Emicrania, via la nausea grazie a un braccialetto


Un braccialetto per acupressione simile a quelli usati per la nausea da viaggio studiato da Giovanni Allais, Responsabile del Centro Cefalee della Donna dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, migliora l’emicrania associata a nausea, eliminando il fastidioso sintomo che più spesso si associa al dolore (dal 73% a oltre il 90% dei casi).

Ma attenzione, occorre posizionarlo correttamente sul cosiddetto agopunto PC6 (il punto Neiguan della medicina cinese) che si individua sul polso alla distanza di tre dita dalla fine del rilievo palmare: se la posizione è quella giusta risulta efficace in oltre l’80% dei pazienti emicranici.
La pressione esercitata tramite una sferetta dagli speciali bracciali di tessuto elasticizzato P6 Sea Band su tale punto consente di contrastare efficacemente e rapidamente i sintomi della nausea legati agli attacchi di emicrania.

Le polsiere vanno indossate durante l’attacco e così, eliminando il senso di nausea, riducono la percezione del dolore. L’azione è rapida e priva di effetti collaterali, tant’è che sono adatte a qualsiasi paziente. (italiasalute)

 

giovedì 23 maggio 2013

Calcolo ticket sanitario


calcolo_ticket_sanitarioNon è semplice conoscere la tariffa ticket da pagare per esami di laboratorio, lastre radiografiche, cicli di cure di riabilitazione o usufruire di prestazioni mediche specialistiche ambulatoriali erogate dal Servizio sanitario nazionale. Infatti oltre alle tariffe delle varie prescrizioni dovremo pagare una quota fissa per ricetta (10 € in Sicilia) e una somma variabile del 10% quando le tariffe delle prestazioni prescritte in una ricetta supera 36,15 Euro. Questo costo è a titolo di compartecipazione alla spesa sanitaria.
In qualche caso però, specialmente per esami di laboratorio, conviene pagare per intero le prestazioni senza ricetta del SSN. Come non pagare quota fissa del ticket sanitario.

Vediamo come calcolare il ticket sanitario (valido per la regione Sicilia)...

Sicilia sanità: i "nuovi" comandati

Pubblicato l'avviso con cui la Regione cerca tre dirigenti e tre funzionari in posizione di comando (provenienti cioè da altre amministrazioni). Ed ecco la sopresa: può aspirare a quel ruolo solo chi lo ricopriva fino al 30 aprile. Il dirigente generale Sammartano: "Stiamo solo garantendo la continuità". Per lavorare come comandato all'assessorato guidato da Lucia Borsellino, bisogna esserlo già. O esserlo stato, fino a pochi giorni fa. È questo uno dei requisiti minimi di ammissione ai due bandi pubblicato sul sito dell'Assessorato con i quali la Regione ha deciso di cercare tre dirigenti e tre funzionari a cui offrire un contratto biennale. (livesicilia)

Sicilia, calci e pugni per lo stesso uomo: lite passionale in ospedale

Due donne trapanesi se le sono date di santa ragione al pronto soccorso dell'ospedale di Marsala. Erano lì per lo stesso uomo, meno che trentenne, che aveva dovuto farsi curare dopo un incidente stradale.

mercoledì 22 maggio 2013

MESSINA: Default, torna l’incubo del dissesto. Colpo di scena a palazzo Zanca

Il commissario straordinario Luigi Croce getta la spugna e affida al consiglio comunale, ormai in fase di smantellamento, il compito di prendere una decisione. Messina avanza a grandi passi verso il dissesto e, se carta canta, lo si evince chiaramente dalla lettera che l’ex procuratore capo ha inviato ieri all’aula, ma anche alla corte dei conti. Non c’è scampo: sembra questo il succo del discorso. Basta l’ultimo capoverso per capirlo. Croce scrive di non ritenere possibile superare in alcun modo le gravi criticità che segnala nella missiva e che riguardano, in particolare, la persistente e cronica crisi di liquidità. Quindi invita il consesso a prenderne atto e ad adottare urgenti e indifferibili provvedimenti consequenziali. Il commissario straordinario ricorda carenze e criticità del piano di riequilibrio finanziario e decennale, la mancata attuazione delle misure correttive dettate dall’amministrazione, il continuo ricorso ad anticipazioni di tesoreria per affrontare spese urgenti e indifferibili, e, infine, quindi la mancata approvazione del contratto di servizio dell’Amam, sui cui – aggiunge- il piano si fonda essenzialmente. Detto questo, è impensabile ritenere che il destino del comune passi nelle mani di un’aula che sta per chiudere i battenti e che tra un mese li riaprirà con 40 nuovi componenti. Probabilmente non accadrà nulla, quindi, perché la dichiarazione di dissesto dovrebbe essere proposta dal commissario con una delibera che andrebbe appunto approvata dal consiglio comunale. (stampalibera)

Una proteina ferma il diabete

È stata identificata una proteina che pare avere il potenziale di fermare o invertire lo sviluppo della patologia nelle fasi iniziali, prima che le cellule preposte alla produzione di insulina vadano distrutte.

La proteina, denominata CD52, potrebbe costituire la base per nuovi trattamenti atti a curare o prevenire non solo il diabete di tipo 1, ma anche altri disordini del sistema immunitario come la sclerosi multipla o l’artrite reumatoide.

La ricerca, pubblicata su Nature Immunology, è firmata da Len Harrison, che commenta: “la proteina CD52 si candida ad essere in futuro un agente terapeutico per la prevenzione ed il trattamento delle malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1. La soppressione immunitaria effettuata dalla CD52 è un meccanismo precedentemente inedito che il corpo utilizza per autoregolarsi e proteggersi contro le risposte immunitarie eccessive o dannose".

Lo studio ha dimostrato che la disattivazione delle cellule atte a produrre CD52 accelera lo sviluppo del diabete. (da italiasalute)

Le pernacchie a Brunetta si scontano con la galera

121628Anna Lombroso per il Simplicissimus
Una nobile tenzone tra inopportunità, una formidabile gara di cretini, una sciagurata contesa di intenti autoritari, di istinti censori, di volontà punitive. Nei giorni scorsi l’iniziativa di Zanda  e Finocchiaro indirizzata a rimuovere ostacoli elettorali in nome di una Costituzione manipolata e tirata da una parte e dall’altra quando serve, ora rispettata puntigliosamente per impedire diritti non sufficientemente esplosi dai padri costituenti, ora capricciosamente aggirata come un vecchio attrezzo desueto, quando si tratta di sovranità dello stato e di popolo.

Oggi invece, grazie a una  cavalleresca partecipazione alla giostra delle idiozie largamente suicide, a  un festoso harakiri, a un rilancio di baggianate, si viene a sapere che il Pdl sta elaborando un provvedimento che prevede il carcere per chi disturba le manifestazioni dei partiti in piazza, non solo durante le campagne elettorali ma in tutte le iniziative politiche.

La bozza sta circolando in queste ore alla Camera, messa a punto da Ignazio Abrignani, che secondo quanto riferisce l’agenzia Dire, l’ha sottoposta al vaglio del capogruppo Renato Brunetta. La proposta di legge, che verrà depositata nei prossimi giorni dopo il via libera di Brunetta, in pratica introduce un reato per punire chi fa azioni di disturbo e organizza contestazioni durante qualsiasi manifestazione politica, non solo quelle elettorali.
Il pensiero corre alle rimostranze  a  Brescia, agli sberleffi a Udine, che si sa il senso dell’umorismo difetta a tutto il ceto dirigente, la satira li disturba, le espressioni di piazza li mettono di malumore, adesso poi che tutta la stampa è di regime, l’opposizione un orpello del passato dimenticato e sepolto,  la critica un esercizio ottocentesco delegato a irriducibili comunisti.

martedì 21 maggio 2013

La regione Sicilia è la più povera d'Italia

Qual è la regione più povera d’Italia? I numeri non lasciano spazio alla fantasia, si tratta della Sicilia. A rivelarlo è uno studio del Servizio Statistico regionale , dal quale emerge che le famiglie in condizione di povertà relativa sono oltre 547 mila (il 27,3 %). Un dato allarmante, se si considera che dal 2010 le famiglie relativamente povere crescono del 2,3%. In stato di povertà assoluta ,poi, sono ben 180 mila nuclei familiari e la quota di persone al di sotto della soglia di povertà relativa è in Sicilia del 32,2% dei residenti (contro il 13,6% della media nazionale).

Una situazione scoraggiante, dato che la nostra terra manifesta inequivocabilmente la più elevata incidenza di povertà . A parte ciò , vi sono altri indicatori che descrivono in maniera esaustiva l’attuale condizione siciliana e tra questi, quello di “deprivazione” ossia il numero di bisogni a cui una famiglia si trova costretta a dover rinunciare.

 

 

Europa-Cina: è guerra commerciale?

Pechino minaccia di portare davanti all’Omc la decisione della Commissione europea di tassare i pannelli solari e gli apparecchi per le telecomunicazioni provenienti dalla Cina. La Germania , che da sola copre metà delle esportazioni europee verso la Cine, teme il braccio di ferro e chiede una soluzione amichevole.

 Secondo Le Figaro: è arrivato il momento che l’Europa smetta di lasciarsi ingolosire dall’immensità del mercato cinese e pretenda, come fanno gli Stati Uniti, un minimo di reciprocità. […] L’interdipendenza delle economie mondiali spinge per la soluzione amichevole voluta da Berlino. Ma per ottenerla è necessario alzare i toni e rinunciare all’ingenuità. Considerando la crescita rapida della potenza cinese, presto potrebbe essere troppo tardi. (da presseurop)

Massimo Russo non è più assessore alla salute

"Certo che l'ex assessore Russo continua ad avere un comportamento ingombrante. A me ad esempio non è assolutamente capitato di impicciarmi del ruolo del mio successore a sindaco di Gela. Ma, ognuno ha il suo stile. Russo vuole che la Procura indaghi sulle nomine dei manager? Mi associo alla richiesta. Così la Procura scoprirà che il 90% dei commissari che attualmente governano la sanità siciliana, sono stati nominati dall'assessore Russo". Lo afferma in una nota il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. 

Un quarantenne su quattro vive con la “paghetta” dei genitori

Il 32 per cento dei giovani pur di lavorare farebbe lo spazzino. Più di un quarantenne su quattro si mantiene grazie alla `paghetta´ dei genitori che aiutano finanziariamente i figlioli fino ad età avanzata. Analisi realizzata da Coldiretti/Swg.

 L’aiuto economico dei genitori continua anche per più di un giovane occupato su quattro (27 per cento) che non è comunque in grado di rinunciare al supporto finanziario dai familiari. «La famiglia è diventata una rete di protezione sociale determinante che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno», ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.

 A conferma di ciò - aggiunge Coldiretti - il 51 per cento dei giovani vive con i propri genitori e, di questo, solo il 13 per cento per scelta, mentre il 38 perché non può permettersi un alloggio proprio. (da La Stampa)

 

lunedì 20 maggio 2013

Sicilia: selezione manager sanità deve ripartire

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Gli avvocati della Regione, come anticipato questa mattina da Repubblica, hanno definito «viziata da invalidità» l’attività svolta dalla commissione, formata da tre esperti, che ha stabilito i criteri della selezione. E' però valido il bando di fine dicembre, e restano in corsa tutti i 600 partecipanti di cui si sono accertati i requisiti.
«La preoccupazione è che questi criteri impediscano il cambiamento — aveva detto Crocetta — favorendo chi ha fatto già a lungo il direttore generale». Vecchi e nuovi manager della sanità siciliana, tra sprechi e corruzioni

Sicilia, la rivolta dei laboratori di analisi privati: esami solo a pagamento

Da giovedì prossimo i laboratori di analisi associati al sindacato Fenasp faranno pagare per intero gli esami, anche ai pazienti esenti dal pagamento del ticket. Appena pubblicati i decreti dell’assessorato regionale alla Salute, con cui viene recepito il decreto Balduzzi che aggiorna il tariffario dei rimborsi è scattato lo sciopero.

Secondo le prime stime delle associazioni il nuovo tariffario sarà una mazzata, perché non consentirebbe di coprire i costi di esami e visite. «Nel nostro caso – dice Mimmo Marasà, leader di Ctds – subiremo un taglio di circa il 30 per cento». In sostanza, significa che la Regione rimborserà ai laboratori circa il 30-40 per cento in meno a prestazione (non per tutte però).

Nuovo tariffario nazionale prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale

domenica 19 maggio 2013

Sanità, Forzese (Drs): “Via i manager"

E' notizia di questi giorni che in Sicilia la selezione dei manager sanità deve ripartire. Ma alcuni deputati hanno fretta di dimostrare quel che sono. Ignoranti o forse stupidi? Sicuramente bramanti di potere. Ecco cosa afferma, ad esempio, Marco Forzese, deputato regionale dei Democratici riformisti per la Sicilia e presidente della commissione Affari Istituzionali dell’Ars: “La scelta dei manager della sanità sia improntata allo spoil system ed eviti il mantenimento in delicati ruoli di quei soggetti frutto della lottizzazione targata Lombardo. Trovo che si sia perso anche molto tempo, in questi primi mesi di governo Crocetta, nell’avvicendamento dei direttori generali delle aziende ospedaliere. Tra bandi andati a male e passi indietro, rimangono saldi ai loro posti personalità scelte dai governi precedenti”.   saluteme.it

sabato 18 maggio 2013

Inquinamento, “danni e alterazioni del Dna” nei bambini che vivono a Sarroch (Cagliari)

I bambini di Sarroch (Cagliari) “presentano incrementi significativi di danni e di alterazioni del Dna rispetto al campione di confronto estratto dalle aree di campagna”. E’ quanto si legge in una ricerca epidemiologica condotta da otto ricercatori e pubblicata su Mutagenesis, rivista dell’Università di Oxford. Lo studio, sette cartelle fitte di dati e analisi, è stato acquisito dalla Procura di Cagliari. (FQ)

 

 

 

Amianto killer in Sicilia, ddl all'Ars per tutelare la salute e il territorio

Ottocentocinquanta morti accertate, 80 all’anno, circa 15 mila casi di persone contaminazione soltanto in Sicilia. Il killer si chiama amianto.  Aumentano tumori per esposizione all'amianto...
Nell’Isola (unica regione d’Italia insieme alla Calabria, dove non esiste ancora una legge per la tutela e la prevenzione dei rischi) ora si prova a rimediare.

Il ddl si intitola “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”. L’iter legislativo è già iniziato, il prossimo passo sarà l’approvazione in commissione Ambiente, per poi approdare alla commissione Bilancio, e infine a Sala d’Ercole. Il presidente Digiacomo si augura che si arriverà all’approvazione entro un mese. 

Il ddl prevede la mappatura, bonifica e il recupero di siti e impianti dove è stata rilevata la presenza di amianto.

 

Salute: più di 3 milioni di italiani colpiti da diabete.

Secondo i dati Istat 2012, analizzati dal centro studi dell’associazione medici diabetologi, gli italiani con diabete sono oltre 3.268.000, con una percentuale del 5,5% sulla popolazione nazionale. Erano poco più di 2,9 milioni secondo i dati 2011. Sempre secondo Istat, la percentuale di persone con diabete era del 4,9% nel 2011 e del 3,4% nel 1993, con un aumento di oltre il 60% negli ultimi 20 anni.

La classifica vede al primo posto la Lombardia con oltre 533 mila malati su una popolazione di 9,7 milioni, in linea con la percentuale nazionale; al secondo posto la Campania con oltre 334 mila persone con diabete, ma con una popolazione pari a poco più della metà della Lombardia. La terza in classifica è la Sicilia con 290 mila abitanti con diabete (su 5 milioni complessivi)

Sono dati che dovrebbero far riflettere sui stili di vita e sulla propensione dei medici di curare tutto con i farmaci, che inizialmente sembrano una soluzione sopportabile poi con gli anni sopraggiungono altre patologie, altri farmaci, qualità della vita scadente e costi crescenti anche per la società.


 

Sicilia: riduzione delle auto blu e di servizio


auto-blu-sanitaLe auto blu della regione Sicilia risultavano 450, un numero certamente spropositato e secondo la nuova finanziaria passeranno a 13. Gli unici a poterne ancora godere saranno il presidente della Regione Rosario Crocetta e la squadra di dodici assessori che compone la giunta di governo e qualcuno ha già rinunciato (l'assessore alle Attività produttive Linda Vancheri).
Però ci sono un gran numero di auto di "servizio" che potrebbero prenderne il posto. Le auto aziendali sono tantissime, non scompaiono d'ufficio, ma c'è l'obbligo di mettere in piedi delle convenzioni in car sharing, non potranno superare la cilindrata di 1300 e comunque dovrà essere regolamentato. Speriamo di non vederci sopra, ancora, dirigenti scarrozzati da casa a lavoro e viceversa. (saluteme.it)

Siamo sicuri che sia giusto? – Crocetta: “Proroga del Governo per 20.000 precari siciliani”


Palermo 17 maggio 2013. Il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta  ringrazia il Governo nazionale e il Presidente del Consiglio Enrico Letta, per  l’approvazione del decreto che proroga fino al 31 dicembre il rapporto di lavoro dei precari siciliani. La misura, che riguarda circa 20.000 lavoratori,  consente di cominciare ad avviare un confronto con il Governo e le  organizzazioni sindacali, per individuare soluzioni definitive per il problema  del precariato che si trascina da oltre 25 anni. La prossima settimana il  presidente Crocetta incontrerà a Roma il Ministro Delrio, per cominciare ad  individuare percorsi che portino alla soluzione definitiva del problema.

Il comunicato che abbiamo pubblicato è una buona notizia per 20.000 precari, ma dubito che abbia suscitato la stessa sensazione per i giovani disoccupati che si vedono precludere ogni opportunità di concorso pubblico per accedere alla pubblica amministrazione.
Forse sarebbe opportuno valutare l’origine del problema precari nella pubblica amministrazione. È certo che i precari non sono stati scelti per qualità culturali e professionali o meriti; bensì per parentela, per amicizia – diretta o indiretta – con uno dei tanti politici che hanno costruito dei “vivai elettorali”.

Qualche domanda sorge spontanea, questi precari erano ignari o sono stati conniventi (per legittimo bisogno) con quei politici truffaldini?

E adesso che il “giocattolo” si è rotto per evidente inutilità (vedi formazione) si può legalizzare quella che è stata una pratica furba e raggirante la legge?

Credo che il presidente Crocetta ed il ministro Delrio, prima di trovare la soluzione, debbano chiedersi se la stabilizzazione dei precari sia coerente con la legge o se, viceversa, non sia un altro schiaffo per chi non ha accettato – o non ne ha avuto la possibilità – di essere connivente con i politicanti truffaldini.

Da molte parti si sente dire che molti di questi precari hanno goduto abusivamente, per tanti anni, di un lavoro, spesso inutile e dannoso per la società.
Come dargli torto.
GT (da nuovosoldo)

Aumentano canoni per concessioni di beni demaniali marittimi


“il canone base annuo, relativo alle concessioni di beni demaniali marittimi, specchi acquei e pertinenze demaniali marittime [...] è aumentato del 600% rispetto alla corrispondente misura dell’anno precedente” . È il decreto del presidente della Regione Siciliana n. 509 del 3 aprile 2013, emanato “su proposta dell’assessore al Territorio ed Ambiente di concerto con l’assessore all’Economia” . Un atto che sestuplica il “pedaggio” che i privati devono pagare alla Regione per l’uso del litorale siciliano: dal lido balneare al pontile delle raffinerie, passando per porti turistici e attracchi di barche, ristoranti, alberghi e attività di acquacoltura.

L’aumento si applica subito ed ha valore retroattivo: dal 1° gennaio 2013, “ferma restando la maggiorazione del 4%, del 7% e del 10% relativamente alle aree a bassa, media e alta valenza turistica”. Ma quanto si pagava per il demanio marittimo in Sicilia? La risposta più semplice che arriva dai palazzi della Regione è: “ Poco, in media 0,90-1,50 euro al metro quadro” .
(da: lasiciliaweb)

venerdì 17 maggio 2013

Una nuova arma contro il tumore del pancreas


Uno studio dell’Università degli Studi di Milano in uscita su PNAS scopre un metodo, sicuro e privo di rischi, per trasformare le cellule della cute in cellule che producono insulina, senza alterarne il DNA.

Straordinarie le potenzialità nella terapia del tumore al pancreas e del diabete. La prestigiosa rivista PNAS pubblica uno studio dell'Università di Milano che apre nuove prospettive di cura per i vari tipi di diabete e per il tumore del pancreas. (italiasalute)

mercoledì 15 maggio 2013

Taranto, arrestato presidente Provincia: “Minacce a chi non favoriva Ilva”

"Pressioni e minacce di licenziamento ai dirigenti che non si dimostravano propensi a favorire l’Ilva". Con questa accusa il presidente della provincia Gianni Florido, l’ex assessore provinciale all’ambiente Michele Conserva e l’ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’Ilva Girolamo Archinà (già detenuto dal 26 novembre scorso) sono stati arrestati. Tra le ipotesi di reato contestate dalla procura nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente svenduto” anche la tentata concussione per costrinzione (di Francesco Casula - FQ)

La mafia dietro il marchio Bagagli, negozi sequestrati

Provvedimento della sezione Misure di prevenzione del Tribunale. Sotto sequestro sono finiti i negozi di Palermo, Catania e Bagheria leader nella vendita di scarpe, borse, valigie e accessori delle più famose griffe. Passano in amministrazione giudiziaria anche case, terreni, conti correnti, macchine e persino un lussuoso yacht. Secondo le indagini della Dia, il titolare Filippo Giardina avrebbe come socio occulto il boss Salvatore Milano.

Bocciato il mare siciliano

Perde punti il mare siciliano e perde anche una bandiera blu, quella che segnala le coste più belle e più pulite. La Fondazione per l'educazione ambientale infatti ha assegnato solo quattro bandiere blu alle spiagge siciliane: sono quelle di Menfi, la più longeva d'Italia con sedici segnalazioni consecutive, Lipari, Ispica e Ragusa mentre viene esclusa Pozzallo. Una bandiera blu in meno rispetto all'anno scorso, quindi, e due meno rispetto al 2011. Da segnalare il divario con la Liguria che con un litorale pari a un quarto di quello siciliano ha ottenuto ben venti bandiere blu. (repubblica Palermo)

Nuova terapia per epatite C, senza interferone


epatitecIl nuovo farmaco è ancora in sperimentazione. Si tratta di un cocktail di farmaci, privi dell'interferone,  che sembra riuscire a eliminare il virus dell'epatite C. La sperimentazione ha dimostrato l'efficacia di questa nuova terapia orale contro il virus di genotipo 1, la forma più diffusa e resistente ai trattamenti.
Ovviamente gli entusiasmi devono essere repressi trattandosi di farmaco in sperimentazione, potrebbe rivelare effetti indesiderati gravi o non trascurabili. (saluteme.it)

martedì 14 maggio 2013

“Io non vado se non viene lui”. L’indignazione di un lettore

“Leggendo l'articolo di domenica 12 maggio, intitolato A lezione di vita da una classe di quattordicenni, sono rimasto allibito da quanto accaduto e, pertanto, vorrei poterlo commentare insieme a voi, per far sì che questa vicenda faccia più rumore possibile”. A scriverlo è un nostro lettore, Maurizio Incorvaia, che invita anche tutti gli altri commentatori ad intitolare il proprio pensiero con la frase “Io non vado se non viene lui”.

“Quanto accaduto a questa famiglia è sconvolgente – scrive -. Un genitore crede di potere affrontare qualsiasi cosa per il bene di un figlio e questi, invece, viene tradito da quelle istituzioni che dovrebbero sostenerlo in questo compito. Peggio quando questo figlio da sostenere, a maggior ragione perché "diverso", viene escluso (io non ho altri termini) da quella comunità che, invece, dovrebbe, con più forza e con più coinvolgimento possibile, salvaguardarlo. Dall'isolamento innanzitutto. I nostri figli diventano lo specchio di quello che noi siamo e se i nostri valori sono valori fuorvianti, non oso immaginare cosa ne sarà del loro futuro. Che importa conoscere il nome di quella scuola, di questo o quel professore, il problema è più profondo; intrinseco nel suo grottesco meccanismo della logica della prevaricazione. Quando una persona disabile non viene rispettata e sostenuta, è tutta la società che deve sentirsene responsabile. E' il fallimento di un sistema che già di suo non si regge sul rispetto per gli altri ma sulla sopraffazione. D’altronde, in Italia, non riusciamo ad abbattere le barriere architettoniche, parcheggiamo dove capita e non ce ne frega nulla delle esigenze altrui, figurarsi una gita scolastica”.

lunedì 13 maggio 2013

Una proteina ringiovanisce il cuore degli anziani


Si tratta di una scoperta potenzialmente foriera di nuovi trattamenti per le disfunzioni cardiache legate al logorio del tempo.

La proteina in questione è GDF-11. I ricercatori l'hanno iniettata in alcuni topi anziani con pareti cardiache simili a quelle sviluppate dagli esseri umani in età avanzata. La proteina ha ridotto la taglia e il grado di sottigliezza del cuore, ridando all'organo le potenzialità del tempo passato.

Sulla rivista Cell, gli autori Richard T. Lee e Amy Wagers hanno spiegato: “attraverso i risultati del nostro studio siamo stati in grado di dimostrare che una proteina che circola nel sangue è correlata ai processi di invecchiamento associati alle disfunzioni cardiache dell'età. Iniettando questa proteina nel corpo di topi anziani, siamo stati capaci di invertire l'invecchiamento cardiaco in un periodo di tempo estremamente breve. Una scoperta straordinaria ed eccitante che apre una nuova finestra di ricerca su una delle più comuni forme di patologia cardiaca". (Italiasalute)

Berlusconi contestato a Brescia. Ma in tv va in onda un’altra realtà

Dal terrazzino di un amico che si affaccia su piazza del Duomo osservo lo scontro tra militanti del Pdl e anti-berlusconiani. In mezzo il cordone degli agenti in tenuta anti-sommossa. Poi però accendo la televisione e mi sembra di vivere in un'altra realtà dove i contestatori spariscono e rimangono solo i volti dei supporter di Silvio. (FQ)



domenica 12 maggio 2013

La truffa degli F35: nuovi difetti e ali fuggite in Israele


f35La vicenda degli F35 non ha fine e sempre nuovi assurdi capitoli si aggiungono al cahier de doleances che li riguarda. A questo punto – il loro acquisto in numero più o meno elevato – si potrebbe configurare come una truffa ai danni dello Stato, un inganno per i cittadini e un intollerabile affronto per tutti quelli che vivono drammaticamente l’impoverimento e il taglio draconiano dei servizi e del welfare. I soli benefici andrebbero infatti  solo a chi è stato adeguatamente ricompensato per una scelta così “appropriata” e così lungimirante almeno per la propria pensione.

Il primo guaio consiste nelle bugie che sono arrivate dal ministero della difesa, all’inizio del 2012, riguardo alle ricadute industriali e occupazionali derivanti dall’acquisto: c’erano da costruire 1215 ali per un valore di 6 miliardi di dollari e diecimila posti di lavoro per compiere l’impresa . E’ vero che già allora si aveva la sensazione di cifre gonfiate anche perché molti Paesi riducevano le commesse, è vero che anche allora si aveva la consapevolezza di una operazione priva di senso visto che tra i finanziamenti del progetto (2 miliardi di euro abbondanti) e 798 milioni di euro pubblici per lo stabilimento di Cameri, quei sei miliardi di dollari  un po’ fantasiosi si dimezzavano, è vero che sempre più fonti giudicavano il nuovo costosissimo caccia come una ciofeca volante, ma in un periodo di crescita esponenziale della disoccupazione fu quell’argomento a salvare la faccia di un Parlamento che disse sì all’operazione contro ogni evidenza. Fu l’alibi vincente .

Rifiuti e roghi tossici, in bici per dire stop


bici rifiuti tossici
Una passeggiata in bici per dire stop ai rifiuti tossici, nell’agro aversano in provincia di Caserta. La manifestazione che si è svolta questa mattina “Stop Biocidio” è stata organizzata dal “Coordinamento Comitato Fuochi”per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei rifiuti tossici abbandonati nelle terre locali e che con regolarità vengono bruciati con il risultato di dare vita a ben più pericolose esalazioni: qui si muore di cancro più che in ogni altra parte d’Italia.

 

 

Angioplastica senza stent all'ospedale di Caltagirone

Eseguito per la prima volta in Sicilia, all'ospedale Gravina di Caltagirone un'intervento di angioplastica con asportazione di placca senza l'utilizzo di stent, denominato aterectomia direzionale.

"Rispetto all'intervento di angioplastica tradizionale - spiega Domenico Barbagallo, direttore sanitario dell'Asp Catania - quello eseguito garantisce al paziente la drastica riduzione della possibilità di recidiva: 5% a fronte del 30% con stent. Siamo soddisfatti per il conseguimento di questo risultato sia sotto il profilo del miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, sia sotto l'aspetto professionale, sia per quanto attiene al rapporto efficienza-economicità della nuova metodica".

"I vantaggi dell'intervento eseguito - osserva il primario del reparto, Giacomo Chiarandà - si colgono anche in rapporto all'intervento chirurgico vascolare a cielo aperto. Il paziente era sveglio e non è stato intubato, la ripresa sarà rapida e rapido il suo ritorno a casa. Non tutti i pazienti però possono essere trattati con tale metodica. E', infatti, necessaria un'attenta valutazione preliminare".

"Sotto il profilo tecnico - sottolinea il medico che ha eseguito l'operazione, Daniele Giannotta - abbiamo condotto un intervento di aterectomia direzionale grazie all'utilizzo di un aterotomo direzionale, uno strumento che consente di "asportare la malattia" superando così la necessità dell'impianto di uno stent. Il miglioramento della prognosi e le aspettative di salute del paziente sono sicuramente molto alte".

sabato 11 maggio 2013

Messina: CUP provinciale


CUP_cartelloPartirà il 13 maggio 2013 il CUP delle prestazioni sanitarie della provincia di Messina. Il nuovo sistema di prenotazione – gestito da un solo CUP (centro unico di prenotazione) - prevede un numero verde di riferimento per tutte le aziende sanitarie della provincia. In Sicilia è il primo a prendere il via. Mentre ancora si attende il sistema di prenotazione regionale: e-Servizi software milionario...
Il sistema provinciale attivato mette in rete i 7 ospedali dell’ASP 5, l’AOU "G. Martino", l’AOOR Papardo Piemonte e il Centro Neurolesi Bonino Pulejeo. In questa prima fase il servizio CUP "provinciale" potrà prenotare solo alcune prestazioni: risonanze magnetiche, ecografie ed elettromiografie.

Ospedale Civico Palermo vara carta etica, ma il testo non c'è online

E' il primo codice etico di una pubblica amministrazione siciliana: l'Azienda ospedaliera Civico di Palermo ha varato una carta dei diritti e dei doveri morali che indica le responsabilita' etico-sociali di ogni membro dell'ospedale e ditta in contatto con l'ospedale. Il codice definisce regole e valori ispirati ai principi della legalita' ai quali ogni dirigente, dipendente, collaboratore del Civico e ditte esterne sono tenuti a rispettare, a cominciare dal denunciare richieste di pizzo.

Peccato che ancora non è rintracciabile il testo sul sito  aziendale...  Non bastano le brochure e l'attenzione mediatica.

venerdì 10 maggio 2013

Supercar con targa straniera: il trucco dilaga in Italia

Ormai il fenomeno è tanto diffuso quanto percepibile: imbattersi in un’auto di pregio, grosse Bmw o Audi, spesso supercar come Porsche o Ferrari, con targa romena, polacca e ucraina è diventato discretamente comune nelle città italiane.

Se, in un primo momento, qualcuno ha pensato a un improvviso e diffuso aumento del tenore di vita dei cittadini provenienti dall’Est Europa, presto ha dovuto ricredersi: nella maggior parte dei casi, si tratta dell’escamotage messo in atto da molti per aggirare l’infinità di tasse, di burocrazia, di multe e di problemi che oggi vanno in scia al semplice possesso di un’automobile, specie se di lusso. Il motivo del trucco è semplice: circolare, da cittadini italiani, con auto immatricolate in Paesi dove non si paga il superbollo e dove le tariffe assicurative sono meno della metà delle nostre conviene, anche perché si riesce a sfuggire dal redditometro e perfino dall’autovelox.

Come funziona? Il caso più diffuso è quello del prestanome: un amico, un parente residente all’estero o magari un dipendente (in Italia la comunità romena ha superato il milione di persone). Non sussiste un esplicito divieto a guidare l’auto, per esempio, di un proprio operaio, anche tutti i giorni. L’unica limitazione viene dall’articolo 132 del Codice della strada: “Gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero e che abbiano già adempiuto alle formalità doganali … sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine”. Peccato che, non essendoci più “formalità doganali” tra i paesi Ue, stabilire la data ufficiale d’ingresso in Italia è affare impossibile. (...FQ)

 

 

La bicicletta del futuro: molle al posto dei raggi



Sono le ruote Loopwheels, realizzate dall'ingegnere inglese Sam Pearce. Al posto dei raggi hanno un sistema di molle in materiale composito di carbonio che dà alla bici una maggiore stabilità. La ruota cambia forma lasciando invariato il centro di rotazione e garantendo minori vibrazioni e maggiore ammortizzazione su strade dissestate e in presenza di buche o dossi (a cura di Eleonora Giovinazzo)

L'inquinamento uccide

Se si vive nei pressi di siti a considerati a rischio, la probabilità di sviluppare un tumore sale del 9 per cento per gli uomini e del 7 per le donne. A dirlo è un'indagine condotta dal Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell'ISS e dall'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM).
La ricerca ha riguardato 23 dei 44 siti di interesse nazionale catalogati dallo studio SENTIERI, che coinvolgono circa 2 milioni di persone. Nel periodo preso in esame, dal 1996 al 2005, sono stati registrati 57391 casi di tumore fra gli uomini e 49058 fra le donne.

Non c'è niente di nuovo se non una conferma...

 Ciò che invece dovrebbe preoccupare sono i nuovi dati del Noaa, uno degli enti americani già accreditati, che riferiscono di una concentrazione in atmosfera di 400 parti per milione. 

Bruciando carbone e petrolio abbiamo riportato l'orologio del pianeta a oltre 3 milioni di anni fa, un'epoca in cui l'homo sapiens non esisteva e i mari erano più alti di 30 metri.

Dovremmo ridurre le emissioni ma le stiamo aumentando...

L'arresto di Digeronimo, Borsellino: "Revocheremo l'incarico"

"Ho saputo da poco del procedimento nei confronti del commissario straordinario del Policlinico. Attiveremo subito la procedura di revoca. Mi sembra il minimo vista la circostanza". Poche parole piuttosto nette che mettono fine all'esperienza del manager di stanza all'azienda ospedaliera universitaria del capoluogo etneo. Al centro delle indagini è l'attività di Digeronimo come presidente della società KalatAmbiente Spa, che si occupa di raccolta rifiuti nel calatino.

Il commissario era stato scelto per ricoprire il delicato compito al Policlinico proprio dalla giunta Crocetta, dopo un'iniziale incarico - durato pochi giorni e senza che avvenisse l'insediamento - all'Azienda sanitaria provinciale di Siracusa. (da  Live Sicilia)

Autostrada insicura, a giudizio 5 ex commissari e dirigenti del Cas. Si tratta di Benedetto Dragotta, Matteo Zapparrata, Felice Siracusa, Gaspare Sceusa e Filadelfio Scorza

Attentato alla sicurezza dei trasporti è il reato di cui dovranno rispondere i cinque imputati per i quali il giudice per l’udienza premi lunare del tribunale di Patti, Maria Pina Scolaro, ha disposto il rinvio a giudizio. Le cinque persone finite alla sbarra in seguito all’i n d a g ine che ha portato nel [...stampalibera]