Rassegna stampa (news selezionate da staff saluteme.it) di salute e ambiente in Sicilia
giovedì 31 gennaio 2013
Soluzione fisiologica fatta in casa
Una soluzione fisiologica (o soluzione salina) è una soluzione di cloruro di sodio (sale da cucina) in acqua purificata.
In tempi di crisi, freddo e poco tempo disponibile, potrebbe essere utile fare la soluzione fisiologica in casa, per un uso comune: alcune pratiche di igiene di irrigazione nasale, aerosol, ecc.ma non per sciacquare lenti a contatto e terapie intravenose (fleboclisi), visto che il procedimento casalingo non garantisce la sterilità, nè livello di osmolarità adeguato. (saluteme.it)
Pillola Diane potenzialmente mortale
Allarme su una pillola anticoncezionale, la Diane 35. Il farmaco, ideato in realtà come rimedio contro l'acne, sarebbe associato ad alcuni decessi per trombosi venosa secondo quanto riferito dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del farmaco francese, l'ANSM.
Secondo i dati, in Francia negli ultimi 25 anni la pillola avrebbe causato quattro morti, anche se il quotidiano Le Figaro parla di 7 donne decedute a causa di effetti collaterali dovuti all'assunzione del medicinale.
Diane 35, prodotto da Bayer, è in commercio dal 1987 come trattamento per l'acne, ma la presenza di ormoni sintetici, estrogeni e un derivato del progesterone, ha fatto sì che venisse poco a poco indicata anche per evitare gravidanze indesiderate. italiasalute
mercoledì 30 gennaio 2013
Muos, il cantiere non si ferma Crocetta: gli Usa in tribunale
Il cantiere non si ferma nonostante il divieto della Regione. Il
governatore annuncia il ricorso alle vie legali: nella giunta di domani
verrà dato mandato all'ufficio legislativo per proporre immediatamente
il ricorso ai sensi dell'articolo 700 del Codice di procedura civile. (da repubblica.it)
Sanità, senza Cup regionale è il caos
Nel 2010 l’allora assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, aveva assicurato l’attivazione del Centro unico regionale delle prenotazioni per le prestazioni sanitarie, entro il 2012. A fine gennaio 2013 non c’è nemmeno l’ombra. La stessa Commissione d’inchiesta parlamentare sugli errori in Sanità ha denunciato la situazione di stallo, dovuta alla cattiva gestione della società partecipata regionale che avrebbe dovuto realizzarlo: Sicilia e-servizi spa.
Il Cup regionale è l’unica soluzione al problema delle lunghe liste di attesa: ad esempio si aspetta fino a 465 giorni per una colonscopia. In Lombardia, invece, il Cup regionale, attivo dal 2008, è accessibile direttamente dal cittadino, ma anche dal medico o dal farmacista, col vantaggio che viene scelta la struttura in tutta la regione in grado di assicurare la prestazione richiesta nel minor tempo possibile. (da Quotidiano di Sicilia)
Il Cup regionale è l’unica soluzione al problema delle lunghe liste di attesa: ad esempio si aspetta fino a 465 giorni per una colonscopia. In Lombardia, invece, il Cup regionale, attivo dal 2008, è accessibile direttamente dal cittadino, ma anche dal medico o dal farmacista, col vantaggio che viene scelta la struttura in tutta la regione in grado di assicurare la prestazione richiesta nel minor tempo possibile. (da Quotidiano di Sicilia)
Crocetta - Cas, revocherò altri appalti
"Con un provvedimento velocissimo il dottor Frisone, dirigente del Cas e responsabile unico dell'appalto di 8 milioni 130 mila euro da cui è stata espulsa la ditta Ventura Spa di Barcellona Pozzo di Gotto, ha pensato di risolvere in modo eccellente la 'continuazione' dello spreco". La denuncia è del presidente della Regione Rosario Crocetta.
"Il direttore dell'ente pur di dimostrare l'indispensabilità del servizio, - dichiara Crocetta - si è inventato un affidamento in somma urgenza per 90 giorni a tre ditte: la ditta Drago di Tusa, la ditta Isgrò di Barcellona Pozzo di Gotto e la ditta Buscemi, al costo di 15 mila euro per avere in cambio circa 5 furgoncini che in passato sono invece costati soltanto 3500 euro di affitto al mese, essendo gli stessi adoperati dal personale interno assunto per svolgere tale mansione. Ora non solo il Cas non utilizza il personale in modo corretto, ma penalizza l'amministrazione di un costo terribile di spese. Anche se tali funzioni non potessero essere realizzate da personale interno, potrebbero essere gestite dal corpo forestale che ha a disposizione mezzi e uomini. Ho gia inviato lettera al Cas per revocare l'ennesima vergogna e informerò gli organi competenti del tentativo in atto di danno all'erario, che viene perpetrato all'interno di tale ente regionale".
"Il direttore dell'ente pur di dimostrare l'indispensabilità del servizio, - dichiara Crocetta - si è inventato un affidamento in somma urgenza per 90 giorni a tre ditte: la ditta Drago di Tusa, la ditta Isgrò di Barcellona Pozzo di Gotto e la ditta Buscemi, al costo di 15 mila euro per avere in cambio circa 5 furgoncini che in passato sono invece costati soltanto 3500 euro di affitto al mese, essendo gli stessi adoperati dal personale interno assunto per svolgere tale mansione. Ora non solo il Cas non utilizza il personale in modo corretto, ma penalizza l'amministrazione di un costo terribile di spese. Anche se tali funzioni non potessero essere realizzate da personale interno, potrebbero essere gestite dal corpo forestale che ha a disposizione mezzi e uomini. Ho gia inviato lettera al Cas per revocare l'ennesima vergogna e informerò gli organi competenti del tentativo in atto di danno all'erario, che viene perpetrato all'interno di tale ente regionale".
lunedì 28 gennaio 2013
Il cavalier B. e la figura di M.
Che Berlusconi ogni tanto dica ciò che gli passa per la testa è ben noto: gli scappa e al contrario della pipì non ci sono pannoloni che tengano. Chiedo scusa per l’irrispettoso paragone, ma bisogna ammettere che entrambe le manifestazioni sono ormai prodotti di un catabolismo nel quale è difficile separare le perdite dai pensieri dal sen sfuggiti: si tratta comunque di escreti, essudazioni del’apparato neurogenitale. Ma il problema non è questo: è che purtroppo l’Italia è il grande lines seta ultra dove si depositano.
Non riesco davvero ad indignarmi per le idiozie politiche di uno che si fa tirare per sembrare un cinquantenne, ma ha il cervello di un centenario a cui non viene fuori un’idea nuova nemmeno con le flebo di Gerovital: potremmo dire con François Villon a luy n’avons que faire ne que souldre. Si potremmo dirlo se l’ultima uscita su Mussolini che ” ha fatto anche buone cose”, come nella solita vulgata da fascisti che però non ti sanno mai dire cosa di preciso perché hanno una loro storiografia scritta nelle sale biliardo, non superasse i limiti della decenza, non fosse la macchia che arriva ai pantaloni. E pazienza, mica possiamo pretendere che Berlusconi abbia letto De Felice, o Cousin o Hobsbawm che abbia un senso della storia che vada oltre il bianco Sarti. E tuttavia, buone cose o meno, il ventennio fascista è stata la cosa più lontana non soltanto dalla cultura di sinistra, ma anche da quel “progetto liberale” con cui ci ha rotto le zebedei nel corso di due decenni. Con tutto il coro di intellettualini, professorini, giornalistini, onorevolini e cretini che hanno fatto mostra di crederci e che ancora ripetono a pappagallo questo rosario.
Così una sorta di pastrocchio amorale e bottegaio che parla di libertà intendendo la licenza dalle regole, di rigore purché sia per gli altri, di giustizia se non viene mettere il naso fra i tuoi scheletri, di concorrenza purché sia fasulla o faccia cartello, è divenuto il progetto liberale italiano. Che appunto essendo un controsenso, espressione solo degli istinti oligarchici e autoritari di destra, comprende benissimo le “buone cose di Mussolini” quali che esse siano. Magari chissà quelle specie di embrioni di stato social demagogico, che invece adesso si aborrono come indebita spesa per lo stato.
Francamente tutto questo, non dico le esternazioni di paron Silvio, che ha la sua roba da difendere e non ha altro pensiero, ma questa sorta di “ideologia italiana” costruita da sicofanti, profittatori, opportunisti, maneggioni, mediocri da esposizione, servi a ore, ancorché insalottati e presenzialisti televisivi, è assurda, idiota e repellente. Lines pensaci tu, ma ci vuole qualcosa per flussi abbondanti, anzi drammatici.
Il simplicissimus
Non riesco davvero ad indignarmi per le idiozie politiche di uno che si fa tirare per sembrare un cinquantenne, ma ha il cervello di un centenario a cui non viene fuori un’idea nuova nemmeno con le flebo di Gerovital: potremmo dire con François Villon a luy n’avons que faire ne que souldre. Si potremmo dirlo se l’ultima uscita su Mussolini che ” ha fatto anche buone cose”, come nella solita vulgata da fascisti che però non ti sanno mai dire cosa di preciso perché hanno una loro storiografia scritta nelle sale biliardo, non superasse i limiti della decenza, non fosse la macchia che arriva ai pantaloni. E pazienza, mica possiamo pretendere che Berlusconi abbia letto De Felice, o Cousin o Hobsbawm che abbia un senso della storia che vada oltre il bianco Sarti. E tuttavia, buone cose o meno, il ventennio fascista è stata la cosa più lontana non soltanto dalla cultura di sinistra, ma anche da quel “progetto liberale” con cui ci ha rotto le zebedei nel corso di due decenni. Con tutto il coro di intellettualini, professorini, giornalistini, onorevolini e cretini che hanno fatto mostra di crederci e che ancora ripetono a pappagallo questo rosario.
Così una sorta di pastrocchio amorale e bottegaio che parla di libertà intendendo la licenza dalle regole, di rigore purché sia per gli altri, di giustizia se non viene mettere il naso fra i tuoi scheletri, di concorrenza purché sia fasulla o faccia cartello, è divenuto il progetto liberale italiano. Che appunto essendo un controsenso, espressione solo degli istinti oligarchici e autoritari di destra, comprende benissimo le “buone cose di Mussolini” quali che esse siano. Magari chissà quelle specie di embrioni di stato social demagogico, che invece adesso si aborrono come indebita spesa per lo stato.
Francamente tutto questo, non dico le esternazioni di paron Silvio, che ha la sua roba da difendere e non ha altro pensiero, ma questa sorta di “ideologia italiana” costruita da sicofanti, profittatori, opportunisti, maneggioni, mediocri da esposizione, servi a ore, ancorché insalottati e presenzialisti televisivi, è assurda, idiota e repellente. Lines pensaci tu, ma ci vuole qualcosa per flussi abbondanti, anzi drammatici.
Il simplicissimus
domenica 27 gennaio 2013
Spending review tedesca
Nel suo budget per il 2014 il governo tedesco prevede di risparmiare 6 miliardi di euro per evitare un nuovo indebitamento. I tagli più sostanziosi riguardano il ministero della difesa, seguito da quello dei trasporti.
L'Italia preferisce acquistare F-35 e sommergibili dai costi insostenibili (anche per il mantenimento!). In una nazione dove si comincia a patire la fame gli impegni dei corrotti non possono essere disdetti...
L'Italia preferisce acquistare F-35 e sommergibili dai costi insostenibili (anche per il mantenimento!). In una nazione dove si comincia a patire la fame gli impegni dei corrotti non possono essere disdetti...
Ecco gli “impresentabili” del prossimo Parlamento. Quasi tutti candidati PDL, Lega e UDC
La soglia stabilita è quella del rinvio a giudizio: nell’analisi sono stati quindi presi in considerazione solo i candidati che hanno raggiunto lo status di imputato e che non ne sono usciti assolti (la prescrizione non è stata considerata come assoluzione). Salvi, quindi, i candidati che sono «soltanto» indagati.
La fotografia scattata assegna il «primato» a due partiti, in base al metodo con cui viene effettuata la graduatoria.
Considerando Udc, Fli e Lista Monti come un unico gruppo (al Senato si presentano sotto lo stesso simbolo), il partito con il tasso più alto di candidati con guai giudiziari è il Pdl (5%), seguito a brevissima distanza dalla Lega (4,8%), con la coalizione che sostiene il Professore all’1,4% e il Pd a 0,8%.
Massima pulizia (secondo i parametri sopra spiegati) per gli altri partiti che dovrebbero eleggere deputati o senatori, vale a dire Sel, Rivoluzione Civile, Movimento Cinque Stelle e Fratelli d’Italia. Se andiamo invece a separare i tre partiti del centro, emerge chiaramente come gli unici candidati «con macchia» della coalizione siano tutti dell’Udc: vale a dire il 7,7% di quelli che saranno eletti in Parlamento. (Speciale elezioni su La Stampa)
In queste ore è emerso un candidato inquisito di Rivoluzione Civile (Rifondazione Comunista in Friuli - non rientra nei parametri di cui sopra) Ingroia ormai non può fare niente, ma ha chiesto che il candidato prenda l'impegno di dimettersi immediatamente dopo l'elezione.
Considerando Udc, Fli e Lista Monti come un unico gruppo (al Senato si presentano sotto lo stesso simbolo), il partito con il tasso più alto di candidati con guai giudiziari è il Pdl (5%), seguito a brevissima distanza dalla Lega (4,8%), con la coalizione che sostiene il Professore all’1,4% e il Pd a 0,8%.
Massima pulizia (secondo i parametri sopra spiegati) per gli altri partiti che dovrebbero eleggere deputati o senatori, vale a dire Sel, Rivoluzione Civile, Movimento Cinque Stelle e Fratelli d’Italia. Se andiamo invece a separare i tre partiti del centro, emerge chiaramente come gli unici candidati «con macchia» della coalizione siano tutti dell’Udc: vale a dire il 7,7% di quelli che saranno eletti in Parlamento. (Speciale elezioni su La Stampa)
In queste ore è emerso un candidato inquisito di Rivoluzione Civile (Rifondazione Comunista in Friuli - non rientra nei parametri di cui sopra) Ingroia ormai non può fare niente, ma ha chiesto che il candidato prenda l'impegno di dimettersi immediatamente dopo l'elezione.
Lezione di vita in corsia
Una mattina qualunque in una corsia d’ospedale a Palermo. Il professore entra in una delle stanze di degenza attorniato dai suoi giovani allievi. C’è un nuovo paziente: un arzillo vecchietto con gli occhi azzurri che appaiono ancora più grandi dietro le lenti da presbite. Il professore s’avvicina al letto e lo saluta. Comincia la raccolta dell’anamnesi che, come ha più volte spiegato agli allievi, rappresenta “metà di una diagnosi”.
L’anamnesi lavorativa è ricca di notizie. “Ho lavorato per molti anni al Cantiere Navale. Entrai ch’ero ancora un ragazzino con la qualifica di saldatore”. “E’ mai stato esposto all’amianto ?” chiede il professore. “Tutte le tubazioni che dovevo saldare erano rivestite da copertine in amianto fissate con il nastro adesivo. E quando svolgevo il nastro per riparare i tubi si sollevava una nuvola di polvere bianca. Dicevano tutti che ero il migliore tra i saldatori e l’ingegnere un giorno mi portò a lavorare all’estero. Ho lavorato per cinque anni in Brasile e poi in Cile e in Argentina. Ma non ho mai imparato né il portoghese, né lo spagnolo perché non era necessario: ero circondato da Italiani”. Gli allievi hanno appena appreso che ci fu un tempo in cui gli “extra-comunitari straccioni che vengono qui per rubarci il lavoro” eravamo noi.
“Passiamo all’anamnesi fisiologica e all’indagine sulle abitudini di vita” - continua il professore – “Quando ha cominciato a fumare ?”. La risposta del vecchio è un trattato di sociologia. “Quando ero ragazzino non c’erano soldi e, dalla zona di via Monte Pellegrino dove vivevo, ce ne andavamo in Corso Vittorio Emanuele a raccogliere le cicche che i signori buttavano dalle loro carrozzelle. Svolgevamo la carta e quel poco tabacco rimasto nelle cicche serviva per confezionarne di nuove che fumavamo di nascosto”. Gli allievi si guardano tra loro riflettendo sul fatto che in questa città solo pochi decenni fa ci fosse tanta miseria.
L’anamnesi lavorativa è ricca di notizie. “Ho lavorato per molti anni al Cantiere Navale. Entrai ch’ero ancora un ragazzino con la qualifica di saldatore”. “E’ mai stato esposto all’amianto ?” chiede il professore. “Tutte le tubazioni che dovevo saldare erano rivestite da copertine in amianto fissate con il nastro adesivo. E quando svolgevo il nastro per riparare i tubi si sollevava una nuvola di polvere bianca. Dicevano tutti che ero il migliore tra i saldatori e l’ingegnere un giorno mi portò a lavorare all’estero. Ho lavorato per cinque anni in Brasile e poi in Cile e in Argentina. Ma non ho mai imparato né il portoghese, né lo spagnolo perché non era necessario: ero circondato da Italiani”. Gli allievi hanno appena appreso che ci fu un tempo in cui gli “extra-comunitari straccioni che vengono qui per rubarci il lavoro” eravamo noi.
“Passiamo all’anamnesi fisiologica e all’indagine sulle abitudini di vita” - continua il professore – “Quando ha cominciato a fumare ?”. La risposta del vecchio è un trattato di sociologia. “Quando ero ragazzino non c’erano soldi e, dalla zona di via Monte Pellegrino dove vivevo, ce ne andavamo in Corso Vittorio Emanuele a raccogliere le cicche che i signori buttavano dalle loro carrozzelle. Svolgevamo la carta e quel poco tabacco rimasto nelle cicche serviva per confezionarne di nuove che fumavamo di nascosto”. Gli allievi si guardano tra loro riflettendo sul fatto che in questa città solo pochi decenni fa ci fosse tanta miseria.
In 1.500 contro l’elettrodotto della Terna. La Regione: “Lavori sospesi”
PACE DEL MELA (MESSINA) - Terna sospenderà i lavori dell’elettrodotto Rizziconi-Sorgente nei tratti dei comuni di Pace del Mela e San Pier Niceto, e parteciperà al tavolo tecnico regionale per fornire i chiarimenti e le garanzie richieste e valutare ogni possibile eventuale intervento migliorativo a salvaguardia della salute e dell’ambiente.
La notizia arriva dall’assessore regionale all’Ambiente, Mariella Lo Bello, dopo che ieri mattina circa 1.500 persone insieme con associazioni ambientaliste, comitati di cittadini e sindaci di alcuni comuni della zona tirrenica hanno manifestato con un corteo da Pace del Mela fino a San Filippo per protestare contro la realizzazione dell’elettrodotto.
I cittadini dell’area tirrenica chiedono da tempo che si modifichi il tracciato della struttura di Terna che nel progetto in alcuni punti sarebbe troppo vicina alle abitazioni. Per i residenti questo potrebbe provocare danni alla salute dei cittadini che all’ambiente. (da nuovosoldo.it)
La notizia arriva dall’assessore regionale all’Ambiente, Mariella Lo Bello, dopo che ieri mattina circa 1.500 persone insieme con associazioni ambientaliste, comitati di cittadini e sindaci di alcuni comuni della zona tirrenica hanno manifestato con un corteo da Pace del Mela fino a San Filippo per protestare contro la realizzazione dell’elettrodotto.
I cittadini dell’area tirrenica chiedono da tempo che si modifichi il tracciato della struttura di Terna che nel progetto in alcuni punti sarebbe troppo vicina alle abitazioni. Per i residenti questo potrebbe provocare danni alla salute dei cittadini che all’ambiente. (da nuovosoldo.it)
sabato 26 gennaio 2013
Messina: Truffa all’Inpdap, pensioni a falsi vedovi
Assegnavano pensioni di reversibilità a persone che non ne avevano titolo e poi cedevano il quinto dello stipendio senza i necessari presupposti. Un sistema ingegnoso, quanto fragile visto che a far cadere l’organizzazione sono state alcune incongruenze non sfuggite al procuratore temporaneo dell’Inpdap di Messina che dopo aver raccolto le lamentele e notato anomalie nella gestione di alcuni casi, ha informato la polizia, che in un paio d’anni di indagine, ha fatto piena luce sulla truffa, divisa in due parti, prima ai danni dell’istituto di previdenza e, poi, a cascata, su alcuni istituti finanziari.
A finire in manette 12 persone, otto delle quali poste ai domiciliari mentre risultano indagati a piede libero 4 promotori finanziari messinesi. Secondo i riscontri ottenuti dagli investigatori, la mente del gruppo era il 56enne Angelo Genitore, dipendente dell’Inpdap fino allo scorso febbraio quando fu licenziato. Approfittando della sua posizione, avrebbe convinto i complici a presentare false autocertificazioni con defunti pensionati, per lo più uomini, non coniugati così da avere la certezza che l’emolumento dopo il decesso potesse essere riscosso dal falso consorte attraverso la reversibilità. Sovente il beneficiario di una pensione era delegato alla riscossione di un’altra dello stesso gruppo. Secondo l’accusa, infatti, Genitore avrebbe agito con l’aiuto di altre tre persone. Il 57enne Rosario Grasso, il 42enne Mario Miceli e la 49enne Nicolina Buda.
La seconda parte della truffa consisteva, invece, nella stipula di contratti con numerose finanziarie, che prevedevano la trattenuta del quinto dello stipendio sulle singole rate della stessa pensione di reversibilità, un meccanismo consolidato, reso possibile dall’abuso di potere di Angelo Genitore. (enricodigiacomo.org)
A finire in manette 12 persone, otto delle quali poste ai domiciliari mentre risultano indagati a piede libero 4 promotori finanziari messinesi. Secondo i riscontri ottenuti dagli investigatori, la mente del gruppo era il 56enne Angelo Genitore, dipendente dell’Inpdap fino allo scorso febbraio quando fu licenziato. Approfittando della sua posizione, avrebbe convinto i complici a presentare false autocertificazioni con defunti pensionati, per lo più uomini, non coniugati così da avere la certezza che l’emolumento dopo il decesso potesse essere riscosso dal falso consorte attraverso la reversibilità. Sovente il beneficiario di una pensione era delegato alla riscossione di un’altra dello stesso gruppo. Secondo l’accusa, infatti, Genitore avrebbe agito con l’aiuto di altre tre persone. Il 57enne Rosario Grasso, il 42enne Mario Miceli e la 49enne Nicolina Buda.
La seconda parte della truffa consisteva, invece, nella stipula di contratti con numerose finanziarie, che prevedevano la trattenuta del quinto dello stipendio sulle singole rate della stessa pensione di reversibilità, un meccanismo consolidato, reso possibile dall’abuso di potere di Angelo Genitore. (enricodigiacomo.org)
Cancro al Seno: la guarigione spontanea esiste ma non la vediamo
La prevenzione strumentale del cancro della mammella dovrebbe consentire di scoprire un tumore ancora ai primi stadi, per cui trattandolo dovremmo vedere ridotto il numero dei tumori del seno incurabili, che arrivano all'ultimo stadio. Si tratta di un principio basilare, su cui si confronta da sempre la medicina. Se una azione preventiva non riduce il numero delle morti tumorali, non serve: vuol dire che non si riesce ad agire sulla malattia, ma solo su quello che si crede che la malattia rappresenti.
Fa scalpore, evidentemente, un articolo pubblicato su una delle riviste più importanti al mondo di medicina, il New England Journal of Medicine, nel novembre 2012. La valutazione super documentata di trenta anni di screening mammografico ha portato infatti alla scoperta di un numero molto elevato di cancri allo stato iniziale, che non ha per niente ridotto il numero di forme tumorali esiziali, cioè di morti per cancro del seno.
In parole più povere, scoprendo un mucchio di piccoli cancri ed operando le donne per questo problema, dovremmo vedere ridotto il numero globale di morti per cancro del seno. Invece le morti per cancro rimangono quasi uguali nonostante la individuazione mammografica di un numero decisamente elvato di forme tumorali iniziali.
Fa scalpore, evidentemente, un articolo pubblicato su una delle riviste più importanti al mondo di medicina, il New England Journal of Medicine, nel novembre 2012. La valutazione super documentata di trenta anni di screening mammografico ha portato infatti alla scoperta di un numero molto elevato di cancri allo stato iniziale, che non ha per niente ridotto il numero di forme tumorali esiziali, cioè di morti per cancro del seno.
In parole più povere, scoprendo un mucchio di piccoli cancri ed operando le donne per questo problema, dovremmo vedere ridotto il numero globale di morti per cancro del seno. Invece le morti per cancro rimangono quasi uguali nonostante la individuazione mammografica di un numero decisamente elvato di forme tumorali iniziali.
Direttori Generali e trasparenza: interpellanza del M5S sulle ASP siciliane
I cittadini a 5 stelle all'ARS (primo firmatario Matteo Mangiacavallo) hanno presentato un'interpellanza al Governo Regionale circa la trasparenza delle procedure di selezione dei Direttori Generali delle ASP Siciliane e i criteri di merito adottati.
L'appartenenza politica dei Direttori Generali emerge palesemente dall'analisi delle loro nomine ed è stata denunciata da tanti professionisti sanitari attraverso articoli di stampa, testimoniando che, sino a oggi, una politica poco lungimirante ha considerato le strutture sanitarie come fonti da cui attingere consenso elettorale.
Gli amministratori della Sanità sono i principali responsabili della stessa e devono essere in grado di soddisfare le reali esigenze di salute provenienti dal territorio. E' necessario individuare, tra i soggetti inseriti nell'elenco permanente dei candidati idonei alla nomina di Direttore Generale nelle ASP, i migliori professionisti selezionabili attraverso criteri oggettivi di merito con procedure quanto più possibile trasparenti. Inoltre è opportuno che siano fatte compilare e siano prese in esame schede di valutazione curriculare molto più complete e dettagliate rispetto a quelle proposte dalla Regione Sicilia (vedi, ad es., la scheda delle competenze richieste in Emilia Romagna), dalle quali possano emergere le reali esperienze professionali e la competenza dei direttori generali candidati.
Blog di Beppe Grillo
Mi sembra opportuno riportare qui un commento all'articolo Chi controlla i Direttori Generali? che mi è piaciuto:
Forse basterebbe la trasparenza degli atti. Ad esempio le ASL dovrebbero essere obbligate a pubblicare, sul sito aziendale, reclami e risposte (salvaguardando la privacy), le delibere (integralmente) , ecc.
L'Assessore alla Salute, dovrebbe valutare i DG anche per il grado di trasparenza e vicinanza alle esigenze della gente.
In pratica un controllo continuo da parte della gente, l'unica che non può essere corrotta e non smette di valutare e percepire inefficienze.
L'appartenenza politica dei Direttori Generali emerge palesemente dall'analisi delle loro nomine ed è stata denunciata da tanti professionisti sanitari attraverso articoli di stampa, testimoniando che, sino a oggi, una politica poco lungimirante ha considerato le strutture sanitarie come fonti da cui attingere consenso elettorale.
Gli amministratori della Sanità sono i principali responsabili della stessa e devono essere in grado di soddisfare le reali esigenze di salute provenienti dal territorio. E' necessario individuare, tra i soggetti inseriti nell'elenco permanente dei candidati idonei alla nomina di Direttore Generale nelle ASP, i migliori professionisti selezionabili attraverso criteri oggettivi di merito con procedure quanto più possibile trasparenti. Inoltre è opportuno che siano fatte compilare e siano prese in esame schede di valutazione curriculare molto più complete e dettagliate rispetto a quelle proposte dalla Regione Sicilia (vedi, ad es., la scheda delle competenze richieste in Emilia Romagna), dalle quali possano emergere le reali esperienze professionali e la competenza dei direttori generali candidati.
Blog di Beppe Grillo
Mi sembra opportuno riportare qui un commento all'articolo Chi controlla i Direttori Generali? che mi è piaciuto:
Forse basterebbe la trasparenza degli atti. Ad esempio le ASL dovrebbero essere obbligate a pubblicare, sul sito aziendale, reclami e risposte (salvaguardando la privacy), le delibere (integralmente) , ecc.
L'Assessore alla Salute, dovrebbe valutare i DG anche per il grado di trasparenza e vicinanza alle esigenze della gente.
In pratica un controllo continuo da parte della gente, l'unica che non può essere corrotta e non smette di valutare e percepire inefficienze.
Caso Ruggeri: l’OrSA rivendica l’azione di denuncia
La pubblicazione della notizia secondo cui l’ex presidente dell’ATO 3, Antonio Ruggeri, è stato raggiunto dall’avviso di conclusione indagini avente per oggetto un’ipotesi di peculato legato alla scoperta dell’impiego di un furgone della Società per il trasporto di un gommone di proprietà dello stesso Ruggeri da Portorosa a Larderia e viceversa, costituisce un fatto per certi aspetti clamoroso che da quanto si conosce trae la propria origine da una denuncia il cui autore è sino ad oggi rimasto anonimo.
Ebbene, giunti alla conclusione delle indagini preliminari, il sindacato di Base OrSA interviene per rendere pubblicamente noto che l’azione investigativa ha tratto avvio da un esposto dell’OrSA depositato in Procura il 23 dicembre 2011, rimasto riservato per ragioni di opportunità, suggerite dagli stessi inquirenti.
In effetti, l’esposto faceva riferimento ad una serie di viaggi compiuti sulla tratta Messina Falcone nei mesi estivi con l’automobile di servizio per i quali, tra l’altro, pare che i magistrati stiano optando per l’archiviazione alla luce di un nuovo orientamento giurisprudenziale che legittimerebbe l’uso dell’auto di servizio per raggiungere l’abitazione privata anche fuori dal comune di residenza, ma l’attività di indagine svolta, anche attraverso l’assunzione di fondamentali informazioni da parte di alcuni dipendenti della Società d’Ambito sentiti e regolarmente verbalizzati, ha portato alla scoperta dei “viaggi del gommone” per i quali pare sussistano tutte le ragioni per parlare di peculato.
Ebbene, giunti alla conclusione delle indagini preliminari, il sindacato di Base OrSA interviene per rendere pubblicamente noto che l’azione investigativa ha tratto avvio da un esposto dell’OrSA depositato in Procura il 23 dicembre 2011, rimasto riservato per ragioni di opportunità, suggerite dagli stessi inquirenti.
In effetti, l’esposto faceva riferimento ad una serie di viaggi compiuti sulla tratta Messina Falcone nei mesi estivi con l’automobile di servizio per i quali, tra l’altro, pare che i magistrati stiano optando per l’archiviazione alla luce di un nuovo orientamento giurisprudenziale che legittimerebbe l’uso dell’auto di servizio per raggiungere l’abitazione privata anche fuori dal comune di residenza, ma l’attività di indagine svolta, anche attraverso l’assunzione di fondamentali informazioni da parte di alcuni dipendenti della Società d’Ambito sentiti e regolarmente verbalizzati, ha portato alla scoperta dei “viaggi del gommone” per i quali pare sussistano tutte le ragioni per parlare di peculato.
venerdì 25 gennaio 2013
Curare il cancro senza chemioterapie
Roberta Benetti è la ricercatrice italiana che ha scoperto le molecole che bloccano la proliferazione tumorale e che, aggredendo soltanto le cellule malate, potranno rappresentare l’alternativa alla chemio e alla radioterapia: la soluzione, quindi, è quella di autoproteggersi dai tumori con l’aiuto di molecole prodotte dall’organismo umano. Una cura che – tra qualche anno – potrebbe eliminare la chemio e la radioterapia. La strada a questo tipo di cure è stata aperta dall’Università di Udine grazie a uno studio guidato dalla ricercatrice monfalconese Roberta Benetti; studio che pubblicato sulla pretsigiosa rivista interrnazionale Cancer Research dell’American Association for Cancer Research, una delle più prestigiose a livello mondiale del settore.
Lo studio è stato pubblicato mercoledì e spiega del successo ottenuto dal gruppo della facoltà di Medicina dell’ateneo di Udine. «In particolare – spiega l’Università –, la ricerca ha per la prima volta dimostrato che una delle molecole microRna, precisamente la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo, della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori».
Lo studio è stato pubblicato mercoledì e spiega del successo ottenuto dal gruppo della facoltà di Medicina dell’ateneo di Udine. «In particolare – spiega l’Università –, la ricerca ha per la prima volta dimostrato che una delle molecole microRna, precisamente la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo, della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori».
Giochi Sporchi per Nascondere i Danni dei Vaccini
Ancora lo scorso 7 e 8 giugno 2000, al Simpsonwood Retreat Center di Norcross (Georgia, USA), si è tenuto un meeting che aveva per tema "Scientific Review of Vaccine Safety Datalink Information". Erano stati invitati 51 scienziati e medici, di cui 5 rappresentanti di altrettanti industrie farmaceutiche produttrici di vaccini (Smith Kline Beecham, Merck, Wyeth, North American Vaccine e Aventis Pasteur). Durante la conferenza gli scienziati si erano concentrati sullo studio del materiale emerso dal Vaccine Safety Datalink e in particolare sul lavoro del Dr. Thomas Verstraeten, che allora era un dipendente del National Immunization Program controllato dagli autorevoli Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta (USA).
Verstraeten aveva esaminato i dati del Vaccine Safety Datalink trovando una correlazione significativa tra l’assunzione di thimerosal (mercurio contenuto nei vaccini pediatrici) e diversi disturbi dello sviluppo neurologico pediatrico tra cui i tic, i ritardi e i disturbi del linguaggio e anche il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
La notizia di quella riunione (che fu fatta a porte chiuse) fu diffusa grazie ad una lettera che il deputato americano Dr. David Weldon inviò al direttore dei CDC, Dr. Julie L. Gerberding, per sapere come mai Verstraeten aveva pubblicato i suoi risultati sulla rivista Pediatrics solo quattro anni dopo e per di più presentando i dati in modo ambiguo e concludendo affermando quasi il contrario, e cioè che non vi era una correlazione certa tra i disturbi dello sviluppo neurologico e la somministrazione del thimerosal nei neonati (2). Il Dr. Russell Blaylock, che venne a conoscenza della lettera scritta dal deputato americano Weldon, contattò quest’ultimo e, impugnando la Freedom of Information Act con l’aiuto di un legale, si fece consegnare la documentazione.
Non va scordato di sottolineare che nella rivista dove ha pubblicato il suo studio, il Dr. Verstraeten ha dichiarato di lavorare per i CDC, mentre è noto che il ricercatore, poco dopo il meeting a porte chiuse tenutosi nello Stato della Georgia (2000), ha lasciato i CDC ed è andato a lavorare in Belgio per la GlaxoSmithKline, una delle maggiori produttrici di vaccini pediatrici e anche una delle maggiori ditte coinvolte in numerose cause legali per danni da vaccini. Pertanto, quando il lavoro è stato presentato alla rivista Pediatrics per la pubblicazione (2003), Verstraeten era già dipendente della GlaxoSmithKline da alcuni anni, ma questo conflitto di interesse non viene riportato nell'articolo.
Verstraeten aveva esaminato i dati del Vaccine Safety Datalink trovando una correlazione significativa tra l’assunzione di thimerosal (mercurio contenuto nei vaccini pediatrici) e diversi disturbi dello sviluppo neurologico pediatrico tra cui i tic, i ritardi e i disturbi del linguaggio e anche il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
La notizia di quella riunione (che fu fatta a porte chiuse) fu diffusa grazie ad una lettera che il deputato americano Dr. David Weldon inviò al direttore dei CDC, Dr. Julie L. Gerberding, per sapere come mai Verstraeten aveva pubblicato i suoi risultati sulla rivista Pediatrics solo quattro anni dopo e per di più presentando i dati in modo ambiguo e concludendo affermando quasi il contrario, e cioè che non vi era una correlazione certa tra i disturbi dello sviluppo neurologico e la somministrazione del thimerosal nei neonati (2). Il Dr. Russell Blaylock, che venne a conoscenza della lettera scritta dal deputato americano Weldon, contattò quest’ultimo e, impugnando la Freedom of Information Act con l’aiuto di un legale, si fece consegnare la documentazione.
Non va scordato di sottolineare che nella rivista dove ha pubblicato il suo studio, il Dr. Verstraeten ha dichiarato di lavorare per i CDC, mentre è noto che il ricercatore, poco dopo il meeting a porte chiuse tenutosi nello Stato della Georgia (2000), ha lasciato i CDC ed è andato a lavorare in Belgio per la GlaxoSmithKline, una delle maggiori produttrici di vaccini pediatrici e anche una delle maggiori ditte coinvolte in numerose cause legali per danni da vaccini. Pertanto, quando il lavoro è stato presentato alla rivista Pediatrics per la pubblicazione (2003), Verstraeten era già dipendente della GlaxoSmithKline da alcuni anni, ma questo conflitto di interesse non viene riportato nell'articolo.
Gli OGM Sono Tossici? Lo dice uno studio di Seralini.
Il termine OGM significa letteralmente Organismo geneticamente modificato. Con OGM si intendono soltanto gli organismi in cui parte del genoma sia stato modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria genetica. Gli OGM vengono spesso indicati come organismi transgenici: i due termini non sono però sinonimi in quanto, il termine transgenesi si riferisce all’inserimento, nel genoma di un dato organismo, di geni provenienti da un organismo di specie diversa.
La modificazione del genoma è una tecnica antichissima che risale a 14mila anni fa con l’addomesticamento del cane.
Le tecniche per ottenere gli OGM, invece, sono relativamente recenti, le modifiche riguardanti caratteri facilmente controllabili tramite l’inserimento di uno o pochi geni che servono a fornire direttamente una data caratteristica (es. resistenza a una malattia).
Il dibattito sugli OGM non riguarda solo i rischi ambientali e per la salute, valutabili attraverso la ricerca scientifica, bensì l’introduzione, in particolare nel settore agroalimentare, di organismi geneticamente modificati, può avere potenziali conseguenze economiche e sociali sullo sviluppo delle aree ad economia agricola in cui vengono coltivati.
Tra pochi giorni l’EFSA pubblicherà il giudizio circa lo studio professor Gilles-Eric Seralini, dell’Università di Caen, in Francia, che ha denunciato la tossicità degli OGM. L’EFSA, chiaramente, darà un giudizio di valutazione insieme all’Agenzia di Sicurezza Alimentare.
Stragi e Antidepressivi: c’è un nesso, ma non si dice. Big Pharma non Vuole
Un altro assurdo omicidio plurimo in America. Un altro ragazzo, un quindicenne, questa volta in New Mexico, uccide un uomo, una donna, due bambini, una bambina. E’il terzo episodio di folle violenza multipla in pochi mesi, dopo la strage di Aurora alla prima di Batman, e dopo il massacro nella scuola di Sandy Hook. Quasi un’epidemia. In Europa ci chiediamo: perché tante stragi senza senso negli Stati Uniti? Perché tante uccisioni compiute da ragazzi, spesso nelle stesse scuole?
Il presidente Obama, che proprio ieri ha cominciato il suo secondo mandato, si impegna formalmente a mettere sotto controllo le armi, diffusissime dal momento che è la stessa Costituzione americana a garantire il diritto all’autodifesa.
E però - denunciano vari blog/siti alternativi - i grandi media continuano a tacere sulle connessioni fra uccisioni di massa e farmaci psicotropi di cui negli Stati Uniti si fa un uso non meno largo che di pistole, fucili e armi d’assalto. Antidepressivi tipo Prozac, sempre più spesso prescritti anche ad adolescenti e bambini anche di soli 5 anni.
In prima fila la Citizen Commission of Human Rights International che da due decenni si batte per fare chiarezza sugli effetti dei farmaci psicotropi e ha raccolto dati sulle uccisioni senza senso compiute da giovani e giovanissimi trovando che gli sparatori li assumevano o li avevano appena smessi.
Ma poco o nulla se ne parla, in America e quindi anche da noi. Un silenzio complice.
Se la lobby delle armi, la National Rifle Association (NRA) fortissima e oggi polemizza col governo Obama, ancor più potente e ramificata è la lobby delle case farmaceutiche, la Big Pharma cinica e durissima presa di mira da John Le Carré già una dozzina di anni fa. Un potere silenzioso che intimidisce i media americani (Pfitzer, Glaxo, Eli Lilly ecc. potrebbero subito togliere la pubblicità) e perfino la polizia. Arrivando a corrompere noti psichiatri professionisti.
Il presidente Obama, che proprio ieri ha cominciato il suo secondo mandato, si impegna formalmente a mettere sotto controllo le armi, diffusissime dal momento che è la stessa Costituzione americana a garantire il diritto all’autodifesa.
E però - denunciano vari blog/siti alternativi - i grandi media continuano a tacere sulle connessioni fra uccisioni di massa e farmaci psicotropi di cui negli Stati Uniti si fa un uso non meno largo che di pistole, fucili e armi d’assalto. Antidepressivi tipo Prozac, sempre più spesso prescritti anche ad adolescenti e bambini anche di soli 5 anni.
In prima fila la Citizen Commission of Human Rights International che da due decenni si batte per fare chiarezza sugli effetti dei farmaci psicotropi e ha raccolto dati sulle uccisioni senza senso compiute da giovani e giovanissimi trovando che gli sparatori li assumevano o li avevano appena smessi.
Ma poco o nulla se ne parla, in America e quindi anche da noi. Un silenzio complice.
Se la lobby delle armi, la National Rifle Association (NRA) fortissima e oggi polemizza col governo Obama, ancor più potente e ramificata è la lobby delle case farmaceutiche, la Big Pharma cinica e durissima presa di mira da John Le Carré già una dozzina di anni fa. Un potere silenzioso che intimidisce i media americani (Pfitzer, Glaxo, Eli Lilly ecc. potrebbero subito togliere la pubblicità) e perfino la polizia. Arrivando a corrompere noti psichiatri professionisti.
Diffamazione, condannato il pg di Messina
Il procuratore generale di Messina, Francesco Antonio Cassata è stato condannato per diffamazione dal giudice di pace di Reggio Calabria. Cassata, nel settembre 2009, divulgò un dossier, allora anonimo, contro il professore Adolfo Parmaliana. Un memoriale inviato, tra gli altri, allo scrittore Alfio Caruso (che in quel momento era impegnato nella stesura del libro «Io che da morto vi parlo», biografia del docente suicidatosi il 2 ottobre 2008) e al senatore Beppe Lumia, amico di Parmaliana.
Cassata è stato condannato a 800 euro di multa e al risarcimento del danno in favore dei familiari di Parmaliana. Docente universitario e segretario dei DS nel paese di Terme Vigliatore (Messina), Parmaliana, si gettò da un cavalcavia dell’autostrada Messina-Palermo, lasciando una lettera in cui denunciava le gravi responsabilità di politici e magistrati nel rallentare le indagini sulla mafia.
Fonte: Corriere.it
Cassata è stato condannato a 800 euro di multa e al risarcimento del danno in favore dei familiari di Parmaliana. Docente universitario e segretario dei DS nel paese di Terme Vigliatore (Messina), Parmaliana, si gettò da un cavalcavia dell’autostrada Messina-Palermo, lasciando una lettera in cui denunciava le gravi responsabilità di politici e magistrati nel rallentare le indagini sulla mafia.
Fonte: Corriere.it
mercoledì 23 gennaio 2013
Dirigenza feudale nell'Ospedale Papardo
Dirigenza feudale nell'Ospedale Papardo:
La fine del mondo non è arrivata!... e purtroppo neanche quella che molti di noi speravano: è sempre lo stesso "vecchio mondo", quello in cui coloro che si credono forti hanno il sopravvento sui deboli, quello in cui i direttori di unità operativa credono di comandare sul loro piccolo feudo facendo il bello e il cattivo tempo.
... il potere che avanza
su saluteme.it
La fine del mondo non è arrivata!... e purtroppo neanche quella che molti di noi speravano: è sempre lo stesso "vecchio mondo", quello in cui coloro che si credono forti hanno il sopravvento sui deboli, quello in cui i direttori di unità operativa credono di comandare sul loro piccolo feudo facendo il bello e il cattivo tempo.
... il potere che avanza
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Lettera di Andrea Camilleri in sostegno del teatro in Fiera Pinelli di Messina occupato
Cari amici, sono naturalmente con lo spirito accanto a voi e confido nella vostra giusta causa. Spero che questo movimento di recupero alla comunità di spazi culturali abbandonati si diffonda sempre più in Italia e che una nuova rinascita culturale avvenga, una volta tanto, “dal basso” e per iniziativa autonoma dei lavoratori dello spettacolo e della cultura.
Sono particolarmente legato al Teatro in Fiera poichè lo inaugurai nel 1977 con lo spettacolo Merli e malvizi di Biagio Belfiore, storia della guerra intestina tra le due opposte fazioni nella Messina del 1600. Si volle inaugurare l’attività del teatro proprio con uno spettacolo che riguardasse la storia della città e che fu appositamente scritto per l’occasone. Un impegno sostanziale poichè, non solo si affrontava una prima teatrale ma si trattava anche di inaugurare una struttura nuova con i problemi di rodaggio che questo comportava (illuminotecnica, montaggio e smontaggio etc..), oltre ad essere un allestimento notevole per ricchezza di costumi e scenografia. La compagnia venne formata da Massimo Mollica, all’epoca il numero uno degli attori messinesi.
Erano gli anni delle agitazioni studentesche. La sera della prima una folla di studenti contestava l’ingresso del pubblico, formato dall’alta società messinese e dalle autorità, rendendo il passaggio poco agevole e rischioso alle signore in pelliccia. Fortunatamente però il tutto si svolse senza sostanziali incidenti.
Ricordo con particolare commozione quella data: è sempre bello inaugurare un teatro, sentirlo vivere con i primi spettatori che mettono piede al suo interno. Così come è importante il legame che si forma con il suo territorio: alcuni tra i nomi che compaiono del vostro elenco lavorarono con me alla realizzazione di questo spettacolo.
Un affettuoso abbraccio e un sincero augurio di buon lavoro
Andrea Camilleri
Fonte: www.enricodigiacomo.it
Erano gli anni delle agitazioni studentesche. La sera della prima una folla di studenti contestava l’ingresso del pubblico, formato dall’alta società messinese e dalle autorità, rendendo il passaggio poco agevole e rischioso alle signore in pelliccia. Fortunatamente però il tutto si svolse senza sostanziali incidenti.
Ricordo con particolare commozione quella data: è sempre bello inaugurare un teatro, sentirlo vivere con i primi spettatori che mettono piede al suo interno. Così come è importante il legame che si forma con il suo territorio: alcuni tra i nomi che compaiono del vostro elenco lavorarono con me alla realizzazione di questo spettacolo.
Un affettuoso abbraccio e un sincero augurio di buon lavoro
Andrea Camilleri
Fonte: www.enricodigiacomo.it
Sicilia: scandalo formazione, trasferiti 60 tra dirigenti e funzionari
Palermo (Adnkronos) – Il presidente della regione siciliana Rosario Crocetta, ha trasferito, con decorrenza immediata, tutti i dirigenti e i funzionari dell’assessorato alla Formazione professionale. Si tratta di 7 dirigenti e oltre 50 funzionari, trasferiti in altri dipartimenti. “La formazione e’ finalmente libera”, ha detto all’Adnkronos lo stesso Crocetta. E’ stato il governatore, subito dopo il suo insedimanento, a denunciare lo scandalo del settore della formazione in Sicilia. “Questa e’ la rivoluzione – dice ancora Crocetta – e’ un settore che ha fatto solo scandalo. Siamo stati conosciuti proprio per questo in Italia e in Europa”. Sotto la lente d’ingrandimento una serie di affari e di rapporti poco chiari sulla formazione in Sicilia, finita anche nel mirino della trasmissione ‘Report’.
martedì 22 gennaio 2013
"Caldaia sicura", Croce accoglie le richieste. Proroga al 31 marzo
Per qualunque informazione sulla campagna, è stato attivato lo sportello del cittadino, affidato alla Promoeco SME srl in via Nino Bixio, 32. Lo sportello è aperto da lunedì a venerdì: dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15.30 alle 16.30, ed il sabato, dalle ore 9 alle 12. Ci si può rivolgere negli stessi orari anche al numero verde 800 090589
Maxi liquidazione non dovuta, arrestato ex commissario dell’Ato 3 di Messina
Arrestato e posto ai domiciliari dalla polizia l’ex commissario liquidatore dell’Ato3 di Messina, Antonio Ruggeri. Il provvedimento cautelare è stato firmato dal Gip Salvatore Mastroeni su richiesta del sostituto procuratore Liliana Todaro. L’accusa è di peculato. Prima di dimettersi, lo scorso 5 settembre, Ruggeri firmò – nonostante la rinuncia, nel 2010, al compenso perché contemporaneamente capo di gabinetto del sindaco Giuseppe Buzzanca (Pdl) – il bonifico della sua liquidazione: 136 mila euro. Il Gip ha ordinato così anche il sequestro preventivo del suo conto corrente, fino a un importo massimo di 110 mila euro, somma che però gli agenti della polizia giudiziaria non avrebbero trovato depositata in banca.
Fonte: Repubblica.it
Fonte: Repubblica.it
lunedì 21 gennaio 2013
Papardo, il cervello in 3D col nuovo apparecchio endoscopico
Un apparecchio endoscopico di nuovissima generazione consente la visione tridimensionale delle parti del cervello da operare. Un delicatissimo intervento chirurgico è stato eseguito dall'equipe di neurochirurgia dell'ospedale Papardo diretta dal professore Francesco Salpietro. E' stato asportato un tumore dell’ipofisi per via trans-naso-sfenoidale.
Tutto questo grazie a un nuovo apparecchio endoscopico che permette la visione tridimensionale. Si tratta di una innovazione tecnologica grazie alla quale si riesce ad ottenere una visione stereoscopica che consente di avere il senso di profondità importantissimo negli interventi sul cervello.
Al paziente è stato asportato un macroadenoma ipofisario. Negli ultimi mesi aveva accusato intensa cefalea e gravi disturbi visivi oltre a disfunzioni ormonali. L' endoscopio a visione tridimensionale ha consentito una accuratissima dissezione della lesione consentendo di ottenere con maggiore sicurezza la radicalità asportazione del tumore senza ledere in alcun modo le importanti strutture neurovascolari circostanti.
(Giornale di Sicilia)
Tutto questo grazie a un nuovo apparecchio endoscopico che permette la visione tridimensionale. Si tratta di una innovazione tecnologica grazie alla quale si riesce ad ottenere una visione stereoscopica che consente di avere il senso di profondità importantissimo negli interventi sul cervello.
Al paziente è stato asportato un macroadenoma ipofisario. Negli ultimi mesi aveva accusato intensa cefalea e gravi disturbi visivi oltre a disfunzioni ormonali. L' endoscopio a visione tridimensionale ha consentito una accuratissima dissezione della lesione consentendo di ottenere con maggiore sicurezza la radicalità asportazione del tumore senza ledere in alcun modo le importanti strutture neurovascolari circostanti.
(Giornale di Sicilia)
Mafia-Stato la trattativa continua ora
Un immenso cratere in autostrada, allo svincolo per Capaci. Il gran botto in via d’Amelio, carcasse d’auto e corpi straziati. Poi le bombe e le stragi a Roma, Firenze, Milano. L’offensiva mafiosa, la sapiente direzione strategica delle centrali del terrore. E la trattativa degli apparati infedeli dello Stato. Sino alla capitolazione: la seconda repubblica di matrice neoliberista, i nuovi interlocutori politici all’ombra del biscione, il colpo di spugna sul carcere duro per boss e gregari. Vent’anni di segreti e veleni, una tragedia infinita su cui indagano senza sosta tre Procure. Per inchiodare i mandanti dal volto coperto, esecutori e protettori, spie e doppiogiochisti. Nonostante i non ricordo di ex ministri e presidenti.
Muore dopo l’amputazione di una gamba, otto medici indagati
Messina – Sono otto i medici indagati per la morte di una donna di 57 anni, Maria Miduri, avvenuta la sera del 12 gennaio al Papardo dopo aver subito l’amputazione di una gamba. Il sostituto procuratore Margherita Brunelli, come atto dovuto, li ha iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Il magistrato, nella giornata di domani, conferirà l’incarico per effettuare l’autopsia.
La donna accusava un dolore alla gamba; i medici le diagnosticarono una lombosciatalgia e la dimisero.
Qualche giorno dopo, Maria Miduri è tornata al Papardo, questa volta in Chirurgia Vascolare ed il giorno seguente i medici le hanno diagnosticato una cancrena gassosa per la quale s’è reso necessario l’intervento per l’amputazione dell’arto. La donna però non s’è più ripresa ed è morta il giorno seguente. (nuovosoldo.it)
La donna accusava un dolore alla gamba; i medici le diagnosticarono una lombosciatalgia e la dimisero.
Qualche giorno dopo, Maria Miduri è tornata al Papardo, questa volta in Chirurgia Vascolare ed il giorno seguente i medici le hanno diagnosticato una cancrena gassosa per la quale s’è reso necessario l’intervento per l’amputazione dell’arto. La donna però non s’è più ripresa ed è morta il giorno seguente. (nuovosoldo.it)
Mozione all’Ars del M5S per fermare le trivelle nel Belice
No alle estrazioni nella Valle del Belice. Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars, raccogliendo le istanze dei comuni della zona e del comitato No Trivelle, ha dichiarato guerra alle attività di estrazione nell’area del Trapanese e ha chiesto al governo regionale di revocare le autorizzazioni già rilasciate, di fermare le attività di ricerca in corso e sospendere i procedimenti ancora in attesa di autorizzazione.
La mozione approderà in Aula a fine mese. (nuovosoldo.it)
Per stoppare le trivelle i 15 deputati stellati, primo firmatario il presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino, hanno presentato una mozione all’ Assemblea, preparata assieme all’ingegnere Mario Di Giovanna e ai dottori Giuseppe Palazzolo e Alessia Cerzoso, esperti in diritto dell’ambiente.
La mozione prende le mosse dalla pubblicazione su alcuni quotidiani dell’avviso per la ricerca di idrocarburi, denominato Masseria Frisella, in un area di 681,66 Kmq in piena Valle del Belice, per il quale, nonostante l’opposizione di numerosi comuni della zona, è arrivato il parere favorevole dell’Urig, l’organo di vigilanza nel settore estrattivo.
“Lo sfruttamento industriale del territorio, ed in particolare l’estrazione di idrocarburi – si legge nella mozione - comporta rischi di incidenti, di sversamenti e inquinamento delle falde acquifere e dell’aria, ed è incompatibile con lo sviluppo economico ed ecosostenibile che l’area della Valle del Belice ha da anni intrapreso con successo. E’ inoltre penalizzante per la popolazione che ha già scelto di contribuire allo sviluppo del Paese con l’installazione nel proprio territorio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.
Il procedimento avallato dall’Urig inoltre presenterebbe irregolarità di carattere amministrativo.La mozione approderà in Aula a fine mese. (nuovosoldo.it)
Sicilia: “Truffa allo Stato”, Codacons denuncia 29 deputati ‘fantasma’
Deputati Regionali pianisti. Il Codacons ha presentano un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo e alla Procura presso la Corte dei Conti, redatto dai penalisti Isabella Altana e Bruno Messina. “La legislatura dell’Assemblea Regionale Siciliana è appena cominciata e già si registrano deplorevoli episodi che meritano un approfondimento giudiziario in sede penale” scrivono i una nota i rappresentanti dei consumatori. L’azione legale fa riferimento alla denuncia del deputato Cancelleri (M5s), corredata da fotografie, secondo la quale durante la seduta dello scorso 16 gennaio, 29 deputati assenti hanno lasciato il proprio tesserino nel lettore per far apparire la loro presenza e ciò anche allo scopo di non perdere l’indennità che spetta loro pari a circa 225 euro.
Secondo il Codacons si configurano gli estremi per indagare sul reato previsto e punito dall’art. 640 del codice penale e cioè truffa ai danni dello Stato. “Oltre all’illecito profitto che deriva da una simile condotta, afferma una nota del Codacons, è intollerabile che i cittadini siciliani vengano traditi dai loro rappresentanti appena eletti con un comportamento che merita una condanna esemplare. Bisogna avere rispetto per i cittadini siciliani e per le istituzioni di cui si fa parte. Tradire gli uni e le altre significa non essere degni del ruolo che si ricopre”.
(nuovosoldo.it)
(nuovosoldo.it)
sabato 19 gennaio 2013
Consulenze record per il governo Monti. Lannutti: “Perché spesa da 2,3 milioni?”
Il senatore presenta un'interrogazione in Parlamento segnalando il boom di collaborazioni esterne dell'esecutivo del Professore: 111 incarchi, più di quanto fece il governo Berlusconi (108), per una spesa annua di poco inferiore. Tra gli apparati più "generosi" la Protezione civile e il dipartimento del Turismo. (il fatto quotidiano)
Se Berlusconi restasse senza platea
di ROBERTO SAVIANO.
LA COSA sorprendente di questa campagna elettorale è che l'ex primo ministro, lo stesso che ha avuto a disposizione decenni di comunicazione televisiva e giornalistica, oggi torna a pretendere e ottenere un pulpito. E da esso conquisti anche larga audience. Accade poi che, grazie a quel pulpito, sembra guadagnare come decorazioni al merito, un'immagine nuova, diversa, svecchiata. Quella che doveva apparire come la più logora e stantia delle proposte politiche, d'improvviso sembra diventare, per un trucco mediatico, il nuovo che attrae. Lo si segue in televisione, si cliccano i video delle sue interviste, si resta lì, incollati allo schermo, ipnotizzati, invece di cambiare canale, per decenza.
Ci dovrebbe essere un unanime "ancora lui, basta" e invece no. E ciò che tutti un anno fa credevamo sarebbe stata l'unica reazione possibile alla incredibile ricomparsa sulla scena politica di Silvio Berlusconi non si sta verificando. Una certa indignazione - naturalmente - talvolta una presa di distanza, ma non rifiuto, non rigetto.
Quando Berlusconi va in tv sa esattamente cosa fare: la verità è l'ultimo dei suoi problemi, il giudizio sui suoi governi, il disastro economico, le leggi ad personam, i fatti - insomma - possono essere tranquillamente aggirati anche grazie all'inconsapevolezza dei suoi interlocutori. Il Cavaliere mette su sipari, sceneggiate, battutine. È smaliziato, non ha paura di dire fesserie, non ha paura di essere insultato, di cadere in luoghi comuni, di ripetere storielle false sulle quali è già stato smascherato. Occupa la scena. E c'è chi cade nel tranello: questo trucco da prim'attore, incredibilmente, ancora una volta crea una sorta di strana empatia, di immedesimazione. C'è chi dice: sarà anche un buffone, ma meglio lui dei sedicenti buoni.
E allora sedie spolverate, segni delle manette, lavagnette in testa. Torna lui, lui che ci ha ridotti sul lastrico, lui che ha candidato chiunque, lui che ha detto tutto e il contrario di tutto ed è stato smentito mille volte.
LA COSA sorprendente di questa campagna elettorale è che l'ex primo ministro, lo stesso che ha avuto a disposizione decenni di comunicazione televisiva e giornalistica, oggi torna a pretendere e ottenere un pulpito. E da esso conquisti anche larga audience. Accade poi che, grazie a quel pulpito, sembra guadagnare come decorazioni al merito, un'immagine nuova, diversa, svecchiata. Quella che doveva apparire come la più logora e stantia delle proposte politiche, d'improvviso sembra diventare, per un trucco mediatico, il nuovo che attrae. Lo si segue in televisione, si cliccano i video delle sue interviste, si resta lì, incollati allo schermo, ipnotizzati, invece di cambiare canale, per decenza.
Ci dovrebbe essere un unanime "ancora lui, basta" e invece no. E ciò che tutti un anno fa credevamo sarebbe stata l'unica reazione possibile alla incredibile ricomparsa sulla scena politica di Silvio Berlusconi non si sta verificando. Una certa indignazione - naturalmente - talvolta una presa di distanza, ma non rifiuto, non rigetto.
Quando Berlusconi va in tv sa esattamente cosa fare: la verità è l'ultimo dei suoi problemi, il giudizio sui suoi governi, il disastro economico, le leggi ad personam, i fatti - insomma - possono essere tranquillamente aggirati anche grazie all'inconsapevolezza dei suoi interlocutori. Il Cavaliere mette su sipari, sceneggiate, battutine. È smaliziato, non ha paura di dire fesserie, non ha paura di essere insultato, di cadere in luoghi comuni, di ripetere storielle false sulle quali è già stato smascherato. Occupa la scena. E c'è chi cade nel tranello: questo trucco da prim'attore, incredibilmente, ancora una volta crea una sorta di strana empatia, di immedesimazione. C'è chi dice: sarà anche un buffone, ma meglio lui dei sedicenti buoni.
E allora sedie spolverate, segni delle manette, lavagnette in testa. Torna lui, lui che ci ha ridotti sul lastrico, lui che ha candidato chiunque, lui che ha detto tutto e il contrario di tutto ed è stato smentito mille volte.
Il prefetto rideva e fingeva commozione per le vittime del terremoto dell’Aquila
E' quanto emerge da un'intercettazione telefonica predisposta dai pm partenopei nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per la sicurezza a Napoli. Giovanna Iurato (nella foto sotto) parlava con il collega Gratteri e "scoppiava a ridere ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani"
Rideva infatti il prefetto. Ma non lo faceva vedere. E fingeva di piangere. Lacrime di falsa commozione, davanti ai bambini rimasti orfani a causa del terremoto dell’Aquila.
E’ lei stessa dirlo, al telefono con un altro prefetto. Purtroppo per lei quelle conversazioni (e il loro tono scherzoso) sono state registrate dagli inquirenti. Ed è il tono, più che le parole, a suscitare la reazione indignata dei pm di Napoli che intercettano quella telefonata: “Una risata non giustificabile”... (Il Fatto Quotidiano)
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, si dice sorpreso e attonito, non solo in quanto primo cittadino, ma come uomo: "Ci sto malissimo. La verità è una: mi sto accorgendo, a mano a mano che escono retroscena della vicenda aquilana, che abbiamo avuto tanta gente a lavorare con noi, ma nessuno è entrato fino in fondo in questo dramma - dice Cialente - . Anche alla luce di altre intercettazioni, da Piscicelli a Bertolaso, ciò che emerge è la solitudine di questa comunità. La cosa di quell'intercettazione che più mi colpisce è l'interlocutore della Iurato (il prefetto Francesco Gratteri, ndr) che questo racconto lo vive come fosse una cosa esterna". (repubblica.it)
Rideva infatti il prefetto. Ma non lo faceva vedere. E fingeva di piangere. Lacrime di falsa commozione, davanti ai bambini rimasti orfani a causa del terremoto dell’Aquila.
E’ lei stessa dirlo, al telefono con un altro prefetto. Purtroppo per lei quelle conversazioni (e il loro tono scherzoso) sono state registrate dagli inquirenti. Ed è il tono, più che le parole, a suscitare la reazione indignata dei pm di Napoli che intercettano quella telefonata: “Una risata non giustificabile”... (Il Fatto Quotidiano)
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, si dice sorpreso e attonito, non solo in quanto primo cittadino, ma come uomo: "Ci sto malissimo. La verità è una: mi sto accorgendo, a mano a mano che escono retroscena della vicenda aquilana, che abbiamo avuto tanta gente a lavorare con noi, ma nessuno è entrato fino in fondo in questo dramma - dice Cialente - . Anche alla luce di altre intercettazioni, da Piscicelli a Bertolaso, ciò che emerge è la solitudine di questa comunità. La cosa di quell'intercettazione che più mi colpisce è l'interlocutore della Iurato (il prefetto Francesco Gratteri, ndr) che questo racconto lo vive come fosse una cosa esterna". (repubblica.it)
Trucco e parrucco del montiano doc
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Se per caso si sentivano “prestati” alla politica, la politica farebbe meglio a restituirli, a rimandarli al mittente: risparmieremmo la mortificazione di correre il rischio di essere rappresentati da creature a un tempo mediocri e superbe, ignave ma affaccendate nei cantieri dell’assoggettamento nei confronti di padroni dei quali riconoscono la superiorità tanto da voler loro assomigliare anche somaticamente e da desiderare che tutti siano conformi ai loro modelli.
Si spiega così la richiesta di Ichino, Albertini e Mauro di avere a disposizione un agile manualetto che indottrini a un corretto comportamento elettorale i candidati lombardi della lista Monti. Sono stati subito accontentati così una società specializzata ha messo a punto 15 paginette rivolte ai “saliti” in politica, con utili suggerimenti e preziose raccomandazioni diventare uomini di mondo, per affrontare le sfide e i trabocchetti, dalle interviste alla raccolta dei finanziamenti, dall’abbigliamento al public speacking, che deve ispirarsi sempre alla semplicità, come se ci si rivolgesse a un elettore “bambino” da ammaestrare e persuadere per il suo stesso bene. ...
Se per caso si sentivano “prestati” alla politica, la politica farebbe meglio a restituirli, a rimandarli al mittente: risparmieremmo la mortificazione di correre il rischio di essere rappresentati da creature a un tempo mediocri e superbe, ignave ma affaccendate nei cantieri dell’assoggettamento nei confronti di padroni dei quali riconoscono la superiorità tanto da voler loro assomigliare anche somaticamente e da desiderare che tutti siano conformi ai loro modelli.
Si spiega così la richiesta di Ichino, Albertini e Mauro di avere a disposizione un agile manualetto che indottrini a un corretto comportamento elettorale i candidati lombardi della lista Monti. Sono stati subito accontentati così una società specializzata ha messo a punto 15 paginette rivolte ai “saliti” in politica, con utili suggerimenti e preziose raccomandazioni diventare uomini di mondo, per affrontare le sfide e i trabocchetti, dalle interviste alla raccolta dei finanziamenti, dall’abbigliamento al public speacking, che deve ispirarsi sempre alla semplicità, come se ci si rivolgesse a un elettore “bambino” da ammaestrare e persuadere per il suo stesso bene. ...
venerdì 18 gennaio 2013
ARS scandalo presenze fantasma
Dei 56 deputati ufficialmente presenti a Sala d'Ercole, ieri ne risultavano in Aula solo 27. E scoppia il "caso". Il Movimento cinque stelle ha chiesto ufficialmente i nominativi: "Vogliono evitare la decurtazione di 225 euro dalla diaria".
Ma il presidente Ardizzone dichiara: "Comportamento non regolare, ma non è uno scandalo. Presto norme più restrittive in caso di assenza". Non è solo uno scandalo è proprio una truffa, al pari e peggio dell'assenteismo dei dipendenti della PA.
Per quale motivo questa disparità di trattamento? La Legge è veramente uguale per tutti? Allora arrestate i Deputati presenti solo con il tesserino!!!!!! Ladri e truffatori di professione!
Ma il presidente Ardizzone dichiara: "Comportamento non regolare, ma non è uno scandalo. Presto norme più restrittive in caso di assenza". Non è solo uno scandalo è proprio una truffa, al pari e peggio dell'assenteismo dei dipendenti della PA.
Per quale motivo questa disparità di trattamento? La Legge è veramente uguale per tutti? Allora arrestate i Deputati presenti solo con il tesserino!!!!!! Ladri e truffatori di professione!
Ecco il Fungo Anti-Cancro
Una ricerca americana ha svelato le inaspettate proprietà antitumorali di una specie di fungo, l'Arthrobotrys oligospora. Lo studio dell'Università del Tennesse è stato coordinato dal ricercatore di origine cinese Mingjung Zhang e pubblicato sulla rivista Advanced Functional Materials.
Stando ai risultati della ricerca, le nanoparticelle prodotte dal fungo aiuterebbero il sistema immunitario a combattere con maggior vigore le cellule corrotte. Il team, famoso per la ricerca di terapie alternative contro il cancro, ha scoperto che il fungo secerne nanocomposti costituiti da nanoparticelle altamente uniformi.
Il dott. Zhang spiega: “le nanoparticelle presenti in natura hanno attirato un crescente interesse da parte della comunità scientifica per la loro biocompatibilità e per la caratteristica di attraversare facilmente le membrane cellulari grazie alle ridotte dimensioni. Elementi che le rendono potenzialmente essenziali per la terapia del cancro".
La stimolazione esercitata da queste nanoparticelle si concentra all'interno dei globuli bianchi. L'efficacia delle nanoparticelle utilizzate come agenti antitumorali è stata verificata da alcuni test in vitro, dai quali è emerso che la sostanza ricavata dal fungo è riuscita ad eliminare due linee di cellule tumorali.
Il dott. Zhang ha commentato entusiasticamente: “questo studio potrebbe costituire la porta di ingresso in una miniera d'oro di nuove opportunità per il trattamento dei tumori".
Fonte: Italiasalute
Sicilia: disegno di legge contro discriminazioni omosessuali
Vigilanza contro il mobbing per discriminazioni legate all’orientamento sessuale, libero accesso in ospedale e nelle strutture sanitarie per i compagni dei degenti, potenziamento delle prerogative delle consigliere di parità nella lotta alle discriminazioni. (saluteme.it)
giovedì 17 gennaio 2013
F35, il bidone volante invisibile solo ai media
Sull’ultimo numero de L’Espresso c’è un pezzo nel quale si rivela che gli F35, i caccia del nostro scontento, sono un bidone. La cosa è strana: che si trattasse di uno dei più costosi catorci della storia dell’aviazione era ben noto da tempo, bastava leggere, anche solo per curiosità, i media specializzati. Non ci voleva molto, tanto che su questo stesso blog alla fine del 2011 ho scritto un post (qui) in cui si analizzavano tutte le manchevolezze dell’apparecchio, i problemi di progetto e infine l’esorbitante costo di manutenzione. Occorreva solo lo sforzo di digitare F35 e con un po’ di pazienza andarsi a recuperare le documentazioni più corpose.
Però sulla stampa mainstream, guarda caso, non è comparso nulla di tutto questo fino a che l’acquisizione del nuovo caccia non è stata ben al sicuro nella saccoccia di governo. Si, querimonie sulle spese belliche sconsiderate, ma badando bene a dare l’idea che l’ F35 fosse un gioiello della tecnologia. Viene da pensare che si volesse in qualche modo proteggere l’insensata operazione agli occhi di quella parte di opinione pubblica magmatica e disorientata che senza un input chiaro non sa dove voltarsi: la notizia che non solo si spendeva una marea di miliardi per nuovi strumenti bellici dall’uso imprecisato, ma che questi strumenti erano anche un bidone avrebbe avuto un “effetto risveglio” e creato un fronte del no assai più vasto e imbarazzante per il governo.
Non grido affatto al complotto, ma a una astuta o inconscia arrendevolezza al potere e magari alle politiche editoriali che trasforma i segugi che vorrebbero essere i giornalisti, in cani da tartufo così privi di olfatto che un tubero odoroso non lo troverebbero nemmeno a una sagra di trifolau. Ma impareggiabili nell’avvertire il tartufismo di quelli che contano. Dall’altra parte ci si scontra spesso con una sorta di cecità psicologica che fa ritenere alle molte persone impegnate contro la guerra e lo spreco di risorse che la pessima qualità degli strumenti bellici per cui si buttano via risorse preziose, sia un elemento marginale del discorso, mentre magari è quello più efficace per chi non è abituato a destreggiarsi nelle questioni di principio e a conviverci.
Sta di fatto che la tecnologia stealth, l’invisibilità ai radar vantata dall F35, ma in realtà assai dubbia, anzi quasi inesistente secondo la documentazione canadese, ha funzionato a meraviglia nel tenere nascosta la sostanziale mediocrità di un progetto. Oltre che la proterva e opaca adesione ad esso, nonostante ogni razionalità. Stupisce infatti che mentre fiorivano interrogazioni che sollecitavano il governo a creare un ente che si occupi di gestire gli alieni di Medvedev, non ci sia stato uno straccio di parlamentare che abbia osato informarsi e denunciare la bidonata che stavamo per prendere.
F35, L'Espresso (da Il semplicissimus)
Però sulla stampa mainstream, guarda caso, non è comparso nulla di tutto questo fino a che l’acquisizione del nuovo caccia non è stata ben al sicuro nella saccoccia di governo. Si, querimonie sulle spese belliche sconsiderate, ma badando bene a dare l’idea che l’ F35 fosse un gioiello della tecnologia. Viene da pensare che si volesse in qualche modo proteggere l’insensata operazione agli occhi di quella parte di opinione pubblica magmatica e disorientata che senza un input chiaro non sa dove voltarsi: la notizia che non solo si spendeva una marea di miliardi per nuovi strumenti bellici dall’uso imprecisato, ma che questi strumenti erano anche un bidone avrebbe avuto un “effetto risveglio” e creato un fronte del no assai più vasto e imbarazzante per il governo.
Non grido affatto al complotto, ma a una astuta o inconscia arrendevolezza al potere e magari alle politiche editoriali che trasforma i segugi che vorrebbero essere i giornalisti, in cani da tartufo così privi di olfatto che un tubero odoroso non lo troverebbero nemmeno a una sagra di trifolau. Ma impareggiabili nell’avvertire il tartufismo di quelli che contano. Dall’altra parte ci si scontra spesso con una sorta di cecità psicologica che fa ritenere alle molte persone impegnate contro la guerra e lo spreco di risorse che la pessima qualità degli strumenti bellici per cui si buttano via risorse preziose, sia un elemento marginale del discorso, mentre magari è quello più efficace per chi non è abituato a destreggiarsi nelle questioni di principio e a conviverci.
Sta di fatto che la tecnologia stealth, l’invisibilità ai radar vantata dall F35, ma in realtà assai dubbia, anzi quasi inesistente secondo la documentazione canadese, ha funzionato a meraviglia nel tenere nascosta la sostanziale mediocrità di un progetto. Oltre che la proterva e opaca adesione ad esso, nonostante ogni razionalità. Stupisce infatti che mentre fiorivano interrogazioni che sollecitavano il governo a creare un ente che si occupi di gestire gli alieni di Medvedev, non ci sia stato uno straccio di parlamentare che abbia osato informarsi e denunciare la bidonata che stavamo per prendere.
F35, L'Espresso (da Il semplicissimus)
Treni, pendolari in rivolta
Il comitato dei pendolari ha svolto un’analisi sulle corse dei treni stamane dalle 5.05 alle 9.40. Sui 19 treni che percorrono la Messina-Catania-Siracusa e viceversa, 16 hanno avuto un ritardo tra 5 e 86 minuti, uno è stato soppresso e due sono arrivati in anticipo tra 2 e 5 minuti. “La situazione del trasporto pubblico ferroviario – dice il comitato – non è più tollerabile. Il diritto alla mobilità deve essere garantito dalle istituzioni, non dalle aziende di trasporto”. Il ritardo più elevato è stato registrato sul treno Messina-Siracusa delle 5.25 che ha accumulato 86 minuti. Ritardo di 47 minuti sulla stessa tratta alle 6.35. Il Messina-Catana delle 5.50 è stato soppresso. (da nuovosoldo.it)
mercoledì 16 gennaio 2013
L'Irlanda ha sconfitto la crisi economica diventando 'green'
I TEMPI DURI l'Irlanda sta facendo di tutto per lasciarseli alle spalle. E a rimettere in sesto le tasche e l'umore degli orgogliosissimi irlandesi non è stato però (solo) il piano di salvataggio speciale disposto dal Fondo monetario iInternazionale, che poche settimane fa ha versato nelle casse del Paese ben 1,17 miliardi di dollari: il governo e la popolazione hanno fatto la propria parte, adottando un strategia di crescita totalmente innovativa, basata sulle energie rinnovabili.
Secondo l'Economist, quella che oggi è la nazione più verde d'Europa - e che quattro anni fa era solo 'al verde' - dovrebbe essere in grado di riportare il rapporto deficit-Pil al di sotto della soglia del 2% grazie a una crescita che potrebbe a sua volta raggiungere un "miracoloso" 2%. .
Per risollevare le sorti economiche del Paese e risparmiare sulle fonti energetiche, infatti, il governo ha cominciato a tassare l'utilizzo di combustibili fossili di case, uffici, automobili e fabbriche. Più diossido di carbonio produci, più paghi. E se non fai la raccolta differenziata e inquini a sproposito, vieni a maggior ragione tassato (i rifiuti degli irlandesi, in questi tre anni, sono stati sistematicamente controllati e pesati).
La manovra ha fatto automaticamente salire, con aumenti dal 5 al 10%, il costo di petrolio, gas naturale e cherosene, riducendo la popolazione a un bivio: da una parte la possibilità di continuare a inquinare dilapidando il patrimonio in tasse; dall'altra un'inversione di marcia nel segno dell'ecologia. Gli irlandesi hanno scelto la seconda opzione e oggi il Paese non solo sta uscendo dalla crisi ma vanta un livello di sfruttamento dell'energia pulita da primato, con livelli di emissioni calati del 15% dal 2008 e del 6,7% nel solo 2011, anno in cui l'economia irlandese ha ricominciato a crescere.
E dire che solo qualche anno fa il Paese era uno dei peggiori in Europa sotto il profilo della produzione di gas serra procapite, con livelli degni dei non certo eco-friendly Stati Uniti. "Non siamo dei santi come gli scandinavi - ha detto al New York Times Eamon Ryan, ministro dell'energia dal 2007 al 2011 - e infatti continuiamo a bruciare combustibili fossili e compriamo macchine e case sempre più grandi, in perfetto stile americano. Ma stiamo lentamente e progressivamente cambiando le nostre abitudini di vita".
Di fronte all'imposizione della carbon tax, che in tre anni ha permesso al governo irlandese di raccogliere circa un miliardo di euro, di cui 400 milioni solo nel 2012, i partiti dell'isola di smeraldo non hanno battuto ciglio e la popolzione ha risposto investendo in energie rinnovabili e riciclaggio rifiuti. Un atteggiamento diverso rispetto a quello riscontrato negli Usa, dove l'imposta è stata ostacolata allo stremo dai repubblicani. (da Repubblica.it)
Secondo l'Economist, quella che oggi è la nazione più verde d'Europa - e che quattro anni fa era solo 'al verde' - dovrebbe essere in grado di riportare il rapporto deficit-Pil al di sotto della soglia del 2% grazie a una crescita che potrebbe a sua volta raggiungere un "miracoloso" 2%. .
Per risollevare le sorti economiche del Paese e risparmiare sulle fonti energetiche, infatti, il governo ha cominciato a tassare l'utilizzo di combustibili fossili di case, uffici, automobili e fabbriche. Più diossido di carbonio produci, più paghi. E se non fai la raccolta differenziata e inquini a sproposito, vieni a maggior ragione tassato (i rifiuti degli irlandesi, in questi tre anni, sono stati sistematicamente controllati e pesati).
La manovra ha fatto automaticamente salire, con aumenti dal 5 al 10%, il costo di petrolio, gas naturale e cherosene, riducendo la popolazione a un bivio: da una parte la possibilità di continuare a inquinare dilapidando il patrimonio in tasse; dall'altra un'inversione di marcia nel segno dell'ecologia. Gli irlandesi hanno scelto la seconda opzione e oggi il Paese non solo sta uscendo dalla crisi ma vanta un livello di sfruttamento dell'energia pulita da primato, con livelli di emissioni calati del 15% dal 2008 e del 6,7% nel solo 2011, anno in cui l'economia irlandese ha ricominciato a crescere.
E dire che solo qualche anno fa il Paese era uno dei peggiori in Europa sotto il profilo della produzione di gas serra procapite, con livelli degni dei non certo eco-friendly Stati Uniti. "Non siamo dei santi come gli scandinavi - ha detto al New York Times Eamon Ryan, ministro dell'energia dal 2007 al 2011 - e infatti continuiamo a bruciare combustibili fossili e compriamo macchine e case sempre più grandi, in perfetto stile americano. Ma stiamo lentamente e progressivamente cambiando le nostre abitudini di vita".
Di fronte all'imposizione della carbon tax, che in tre anni ha permesso al governo irlandese di raccogliere circa un miliardo di euro, di cui 400 milioni solo nel 2012, i partiti dell'isola di smeraldo non hanno battuto ciglio e la popolzione ha risposto investendo in energie rinnovabili e riciclaggio rifiuti. Un atteggiamento diverso rispetto a quello riscontrato negli Usa, dove l'imposta è stata ostacolata allo stremo dai repubblicani. (da Repubblica.it)
Vaccino Epatite B: Obbligatorio dal 1991 a Seguito di una Tangente si Continua a Somministrare ai Neonati
Le vaccinazioni obbligatorie in Italia sono 4: difterite, tetano, poliomelite ed epatite B. Quanto all'epatite B, in Italia questo vaccino è obbligatorio dal maggio 1991, quando l'allora Ministro della Sanità, il poco “onorevole” De Lorenzo e l'allora responsabile del settore farmaceutico del ministero Duilio Poggiolini, intascarono dall'azienda Glaxo -SmithKline, unica produttrice del vaccino Engerix B, ben 600 milioni di lire per renderlo obbligatorio in Italia, nonostante l'assenza di sufficienti sperimentazioni.
Entrambi sono stati condannati in via definitiva con sentenza della Cassazione per questo e per altri reati.
Andrebbero finalmente considerati i gravissimi rischi derivanti da questa vaccinazione: “100 volte più grande del rischio di epatite B” ha dichiarato, già nel 1999, la dott.ssa Jane Orient, presidente dell'Associazione dei medici e chirurghi americani, che ha testimoniato davanti alla Commissione di riforma del governo ricordando i 4600 dossier che additano la sclerosi a placche, la sindrome di Guillan-Barré, il lupus eritematoso, le nevriti ottiche, le poliartriti, pericarditi, uveiti posteriori, paralisi facciali, il lichen planus, oltre all'aumento inquietante dell'asma e del diabete insulino-dipendente, riferibili alla vaccinazione.
Fonte: Tuttosteopatia
Entrambi sono stati condannati in via definitiva con sentenza della Cassazione per questo e per altri reati.
Andrebbero finalmente considerati i gravissimi rischi derivanti da questa vaccinazione: “100 volte più grande del rischio di epatite B” ha dichiarato, già nel 1999, la dott.ssa Jane Orient, presidente dell'Associazione dei medici e chirurghi americani, che ha testimoniato davanti alla Commissione di riforma del governo ricordando i 4600 dossier che additano la sclerosi a placche, la sindrome di Guillan-Barré, il lupus eritematoso, le nevriti ottiche, le poliartriti, pericarditi, uveiti posteriori, paralisi facciali, il lichen planus, oltre all'aumento inquietante dell'asma e del diabete insulino-dipendente, riferibili alla vaccinazione.
- “Le maggiori imprese farmaceutiche coinvolte – si legge in un articolo del Corriere del 20 luglio 1996 - sono Glaxo, Inverni Della Beffa, Menarini, Lepetit, Pfizer, Sigma Tau, Poli, Chiesi. Gli imprenditori farmaceutici che hanno patteggiato la pena sono 20 versando complessivamente 14 miliardi e 800 milioni a titolo di risarcimento del danno”. Nulla in confronto a quello che hanno guadagnato.
- Nonostante ciò, ancora oggi non si limita l'obbligatorietà di un vaccino per anni somministrato perentoriamente ai neonati a seguito di tangenti e corruzione.
Fonte: Tuttosteopatia
Favignana (Trapani) invasa da catrame
L’isola di Favignana, al largo di Trapani, è stata invasa da 500 kg di catrame. In tanti si sono chiesti come ciò potesse accadere dato che non ci sono incidenti noti nell’area. Legambiente ha parlato di uno sversamento di qualche nave che ha pulito le proprie cisterne nelle vicinanze della costa.
Bottiglie di candeggina per illuminare manila - Video e Istruzioni
Geniale l'Idea Avuta da Amy Smith
Un ingegnere del Massachussets Institute of Technology, ecologica, semplice ed utilissima per portare un po’ di umanità nelle baracche della gente che vive a Manila, nel buio di una vita senza elettricità.Questa idea fa parte del progetto “Isang Litrong Liwanag” – letteralmente “Un litro di luce” – creato dall’importatore dell’invenzione Illac Diaz dell’organizzazione no-profit My Shelter Foundation, che si rifà alle ideologie dell’Appropriate Technology, un movimento ideologico che si basa sulle tecnologie semplici, appropriate ed eco-sostenibili con cui il filosofo ed economista Ernst Friedrich «Fritz» Schumacher sognava di migliorare il mondo più povero.Le “Solar Bottle Bulb”, ovvero lampadine bottiglie solari,crea una luce che dura tutto il giorno ed è sicuramente la migliore scelta rispetto ad altre soluzioni: per esempio è meglio di una finestra, che potrebbe essere infranta nella stagione dei tifoni, è meglio delle candele ed è meglio degli allacciamenti illegali alla rete elettrica.
Ma Cos'è la Solar Bottle Bulb?
Ma cos’è la Solar Bottle Bulb? Niente di meno che una bottiglia in plastica riempita di candeggina e installata nel soffitto delle baracche di Manila,
da un foro nei tetti di lamiera ondulata viene posizionata la bottiglia e il suo contenuto viene colpito a 360 gradi dai raggi solari,
generando una rifrazione orizzontale che fornisce un’illuminazione paragonabile a quella di una normale lampadina da 55 watt.
Nei quartieri più poveri della capitale delle Filippine, in ben 3 milioni di case (se così si possono chiamare gli slum di Manila) la vita domestica si svolge prevalentemente al buio, ma grazie a questa semplice invenzione la vita di molte famiglie è stata migliorata notevolmente.
Un ingegnere del Massachussets Institute of Technology, ecologica, semplice ed utilissima per portare un po’ di umanità nelle baracche della gente che vive a Manila, nel buio di una vita senza elettricità.Questa idea fa parte del progetto “Isang Litrong Liwanag” – letteralmente “Un litro di luce” – creato dall’importatore dell’invenzione Illac Diaz dell’organizzazione no-profit My Shelter Foundation, che si rifà alle ideologie dell’Appropriate Technology, un movimento ideologico che si basa sulle tecnologie semplici, appropriate ed eco-sostenibili con cui il filosofo ed economista Ernst Friedrich «Fritz» Schumacher sognava di migliorare il mondo più povero.Le “Solar Bottle Bulb”, ovvero lampadine bottiglie solari,crea una luce che dura tutto il giorno ed è sicuramente la migliore scelta rispetto ad altre soluzioni: per esempio è meglio di una finestra, che potrebbe essere infranta nella stagione dei tifoni, è meglio delle candele ed è meglio degli allacciamenti illegali alla rete elettrica.
Ma Cos'è la Solar Bottle Bulb?
Ma cos’è la Solar Bottle Bulb? Niente di meno che una bottiglia in plastica riempita di candeggina e installata nel soffitto delle baracche di Manila,
da un foro nei tetti di lamiera ondulata viene posizionata la bottiglia e il suo contenuto viene colpito a 360 gradi dai raggi solari,
generando una rifrazione orizzontale che fornisce un’illuminazione paragonabile a quella di una normale lampadina da 55 watt.
Nei quartieri più poveri della capitale delle Filippine, in ben 3 milioni di case (se così si possono chiamare gli slum di Manila) la vita domestica si svolge prevalentemente al buio, ma grazie a questa semplice invenzione la vita di molte famiglie è stata migliorata notevolmente.
Melfi, il carburante della Fiat è la cassa integrazione
Anna Lombroso per il Simplicissimus
A un mese dalla liturgia dei padroni, dalla cerimonia a conferma dell’indissolubile sodalizio delle due M a Melfi, con gli applausi teleguidati di qualche comparsa operaia, oggi l’annuncio, la rivelazione prevedibile: la Fiat ha richiesto per lo stabilimento di Melfi la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale dal prossimo 11 febbraio al 31 dicembre 2014. Lo rende noto la Fiom-Cgil, che esprime “forte preoccupazione perché ad oggi ancora non si conoscono i dettagli degli investimenti per lo stabilimento”. La Cig interesserà tutti i dipendenti e una linea produttiva per volta, mentre l’altra continuerà a sfornare le “Punto”.
Non è certo una sorpresa, non potevate non saperlo, non poteva non immaginarlo il Pd, non potrà negarlo il presidente del consiglio schizzato che in campagna elettorale si disdice. Le premesse c’erano tutte: una fabbrica il cui manager osannato aveva promesso in regalo agli operai in cambio delle garanzie, e agli italiani in cambio dei diritti degli operai, un megalomane piano industriale da 20 miliardi di euro, una sòla rifilata a chi voleva solo essere persuaso che è così si che si entrava nella globalizzazione, che in fondo il risultato meritava di umiliare con i lavoratori, il lavoro stesso.
ALLARME CINA: NEL 2014 DIVENTERA’ IL PIU’ GRANDE INQUINATORE DEL MONDO
In un mondo sempre più “verde”, c’è un “nemico degli ambientalisti”. E’ la Cina, che da sola rappresenta oltre il 45% del consumo mondiale di carbone, un valore destinato a superare la soglia del 50% entro un anno. “Il cambiamento climatico – spiegano gli attivisti – non è solo un problema mondiale. E’ anche e soprattutto un problema della Cina, che ne è uno dei principali responsabili e al tempo stesso una delle vittime maggiori”. L’economia cinese è in grande crescita, ma il fabbisogno energetico del Paese non è da meno. Il che si traduce in un costante aumento – circa il 10% all’anno – dei consumi di carbone, la risorsa energetica meno costosa.
Entro il 2014, in sostanza, la Cina sarà il più grande inquinatore del mondo, con un tasso di anidride carbonica (CO2) nell’aria che in alcune zone ha già superato i livelli d’allerta per la salute. Sotto la pressione della comunità internazionale, però, le autorità cinesi hanno varato il “12° Piano quinquennale per l’economia nazionale e lo sviluppo sociale”, che entro il 2015 prevede una virata netta verso forme d’approvvigionamento energetico ecosostenibili. “L’investimento totale – spiega un analista della banca d’investimenti ‘North Square Blue Oak’ – sarà di oltre 400 miliardi di euro. Non è poco: dimostra che il governo non è cieco di fronte alle tematiche ambientali”. Ma, secondo molti osservatori, solo un rallentamento della crescita economica di Pechino potrà portare a un riequilibrio dei consumi a favore di un futuro veramente più ecosostenibile. (nelcuore.org)
Entro il 2014, in sostanza, la Cina sarà il più grande inquinatore del mondo, con un tasso di anidride carbonica (CO2) nell’aria che in alcune zone ha già superato i livelli d’allerta per la salute. Sotto la pressione della comunità internazionale, però, le autorità cinesi hanno varato il “12° Piano quinquennale per l’economia nazionale e lo sviluppo sociale”, che entro il 2015 prevede una virata netta verso forme d’approvvigionamento energetico ecosostenibili. “L’investimento totale – spiega un analista della banca d’investimenti ‘North Square Blue Oak’ – sarà di oltre 400 miliardi di euro. Non è poco: dimostra che il governo non è cieco di fronte alle tematiche ambientali”. Ma, secondo molti osservatori, solo un rallentamento della crescita economica di Pechino potrà portare a un riequilibrio dei consumi a favore di un futuro veramente più ecosostenibile. (nelcuore.org)
martedì 15 gennaio 2013
Chemioterapia nella Cura del Tumore. E’ la Strada Giusta?
Riporto qui informazioni, poco note ma essenziali, di soggetti che criticano l’approccio vigente per la cura dei tumori, suggerendo altri approcci e altri protocolli sanitari. Conoscere significa sempre decidere meglio e coscientemente.
La maggior parte delle persone, ammalandosi di tumore, ricorre alla chirurgia invasiva e alla chemioterapia. Una prassi ormai diffusa da molti decenni. Dobbiamo chiederci: è la strada giusta ed unica? Quanto è efficace e risolutiva? Quali rischi, danni, sofferenze, costi, comporta per il malato e la famiglia?
Chemioterapia, cura dannosa e sconsigliabile?
La medicina naturale, contesta l’approccio vigente ultradecennale – chirurgia demolitiva, chemio e radiazioni – ritenendolo dannoso, inefficace, costoso e doloroso per i motivi che qui indico. Propone invece soluzioni non invasive, più efficaci, meno costose, non dolorose (cura Di Bella, Simoncini, Aloe, ecc.).
Soluzioni, che all’inizio, sono state irrise o criminalizzate dalla medicina ufficiale, ma che oggi ottengono riconoscimenti significativi e qualificati, generando una moltiplicazione di ricerche scientifiche alternative, nonché delle persone che vi ricorrono. Di tutto questo ho già riferito in un articolo: Tumori e medicina naturale (del 22 agosto 2012)
Sintetizzo qui le informazioni – ricavate da fonti indicate in seguito – che danno risposte documentate a domande essenziali e logiche: la chemioterapia è utile ed efficace per la cura dei tumori oppure è addirittura dannosa e sconsigliabile? Quali reazioni e conseguenze dannose provoca nel malato? Quali risultati consegue nel breve e medio periodo? Perché, nonostante tutto, viene usata dalla medicina ufficiale? Perché insuccessi e conseguenze sono così poco diffusi o taciuti o manipolati?
Le risposte a queste domande si trovano in libri, video, siti Web e documenti prodotti da associazioni che contestano la chemioterapia e le radiazioni usate comunemente. Uno di questi siti è http://aloearborescens.tripod.com/ che ciascuno può visitare e valutare liberamente. In sintesi, cosa viene detto da questi soggetti critici, non commerciali?
La maggior parte delle persone, ammalandosi di tumore, ricorre alla chirurgia invasiva e alla chemioterapia. Una prassi ormai diffusa da molti decenni. Dobbiamo chiederci: è la strada giusta ed unica? Quanto è efficace e risolutiva? Quali rischi, danni, sofferenze, costi, comporta per il malato e la famiglia?
Chemioterapia, cura dannosa e sconsigliabile?
La medicina naturale, contesta l’approccio vigente ultradecennale – chirurgia demolitiva, chemio e radiazioni – ritenendolo dannoso, inefficace, costoso e doloroso per i motivi che qui indico. Propone invece soluzioni non invasive, più efficaci, meno costose, non dolorose (cura Di Bella, Simoncini, Aloe, ecc.).
Soluzioni, che all’inizio, sono state irrise o criminalizzate dalla medicina ufficiale, ma che oggi ottengono riconoscimenti significativi e qualificati, generando una moltiplicazione di ricerche scientifiche alternative, nonché delle persone che vi ricorrono. Di tutto questo ho già riferito in un articolo: Tumori e medicina naturale (del 22 agosto 2012)
Sintetizzo qui le informazioni – ricavate da fonti indicate in seguito – che danno risposte documentate a domande essenziali e logiche: la chemioterapia è utile ed efficace per la cura dei tumori oppure è addirittura dannosa e sconsigliabile? Quali reazioni e conseguenze dannose provoca nel malato? Quali risultati consegue nel breve e medio periodo? Perché, nonostante tutto, viene usata dalla medicina ufficiale? Perché insuccessi e conseguenze sono così poco diffusi o taciuti o manipolati?
Le risposte a queste domande si trovano in libri, video, siti Web e documenti prodotti da associazioni che contestano la chemioterapia e le radiazioni usate comunemente. Uno di questi siti è http://aloearborescens.tripod.com/ che ciascuno può visitare e valutare liberamente. In sintesi, cosa viene detto da questi soggetti critici, non commerciali?
L’INCHIESTA DI ANTONIO MAZZEO: Golpe della Cancellieri per il MUOS a Niscemi
Pessimo scivolone sul MUOS della ministra degli Interni, Annamaria Cancellieri. In una nota inviata lo scorso 3 gennaio al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, la responsabile del Viminale invade arbitrariamente il campo del collega di governo, l’ammiraglio Gianpaolo Di Paola, collezionando una serie di madornali inesattezze sul nuovo sistema satellitare che il Pentagono intende installare a Niscemi (Caltanissetta). “A seguito della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa del 1° giugno 2011 tra il ministero della Difesa e Regione Siciliana – scrive la Cancellieri – è stata avviata la realizzazione di uno dei quattro terminali terrestri MUOS nell’area del demanio militare di Niscemi, utilizzata dalla Marina Militare degli Stati Uniti dal marzo 1987, per l’ammodernamento tecnologico della stazione radio denominata Naval Radio Transmitter Facility (NRTF), già in servizio da oltre un ventennio a beneficio non solo delle forze navali statunitensi, ma anche di tutte le forze alleate della NATO e, quindi, di quelle italiane”. Per il Viminale, cioè, la nuova installazione costituisce solo “un aggiornamento tecnologico dell’attuale sistema di comunicazioni operante”. Sarebbe però bastata un’occhiata alla documentazione tecnica in possesso del governo e del parlamento per rendersi conto che le tecnologie e i sistemi di telecomunicazione presenti hanno funzioni ed obiettivi strategici del tutto differenti da quelli in via d’installazione a Niscemi. E che soprattutto si tratta di sistemi di guerra d’attacco di proprietà ed uso esclusivo delle forze armate USA. (da enricodigiacomo.org)
Sciopero Atm, fermi bus e tram a Messina
MESSINA – Stamane alle 4 si è fermata l’attività dell’Atm, l’azienda di trasporti di Messina. Lo comunica il sindacato Orsa. Il motivo della protesta è il mancato accreditamento degli stipendi negli ultimi mesi. Oggi, per tutta la giornata, non funzioneranno bus e tram. Attualmente i lavoratori sono in assemblea spontanea permanente nell’auditorium dell’azienda.
Teatro Pinelli occupato a Messina: stiamo restituendo questi spazi sottratti alla città
Il teatro in fiera Pinelli occupato chiede una rettifica immediata delle informazioni divulgate da Lucio D’Amico negli articoli apparsi sulla prima pagina della Cronaca di Messina della Gazzetta del sud di oggi, e rilanciate da quasi tutta la stampa locale.
Il teatro Pinelli non ha nessun “responsabile del gruppo rapporti con i media”. Il comunicato citato nell’articolo è firmato “Teatro in fiera Pinelli occupato”, ed è stato redatto collettivamente e approvato dall’assemblea del cantiere costituente. Chiunque, facente parte o meno dell’assemblea, divulghi i nostri comunicati non può esserne ritenuto l’unico firmatario.
Il teatro Pinelli non ha nessun “responsabile del gruppo rapporti con i media”. Il comunicato citato nell’articolo è firmato “Teatro in fiera Pinelli occupato”, ed è stato redatto collettivamente e approvato dall’assemblea del cantiere costituente. Chiunque, facente parte o meno dell’assemblea, divulghi i nostri comunicati non può esserne ritenuto l’unico firmatario.
lunedì 14 gennaio 2013
Crocetta chiuda l'Arsea
Domani a Sala d'Ercole la votazione del documento che impegna il governo a "dismettere" l'Agenzia che si occupa dei fondi per l'Agricoltura, mai entrata in funzione e divenuta, dopo le inchieste di Live Sicilia, il simbolo dello spreco. Il dirigente generale Claudio Raciti fu consulente della moglie di Lombardo e candidato con l'Mpa.
La tragedia del “Segesta Jet” a Messina sei anni dopo
15 gennaio 2007 – 15 gennaio 2013. Ricorre il sesto anniversario della tragica collisione del “Segesta Jet” con la motonave “Susan Borchard”, avvenuta nelle acque dello Stretto. A causa di quel tremendo impatto, persero la vita quattro membri dell’equipaggio del Segesta: il comandante Sebastiano Mafodda, il direttore di macchina Marcello Sposito, il marinaio Palmiro Lauro e il motorista Domenico Zona, mentre rimasero feriti circa 80 dei 151 passeggeri. Anche quest’anno il Sasmant, il sindacato autonomo dello Stato maggiore delle navi traghetto, organizza il memorial “Segesta”, un appuntamento fisso per onorare la memoria dei colleghi.
Alle 9.30, all’hotel Royal, si terrà una tavola rotonda dal titolo “La disciplina del lavoro nautico e la prevenzione del rischio”, al termine della quale verranno consegnate, come di consueto, le borse di studio agli allievi più meritevoli dell’Istituto Nautico Caio Duilio.
Su iniziativa di Rfi, alle 15.30, sarà reso omaggio alle vittime con il lancio in mare di una corona di alloro nel punto della collisione. Alle 16.30, nella chiesa di Santa Caterina, in via Garibaldi, verrà celebrata una Messa in suffragio delle vittime. Infine alle 17.54, ora in cui avvenne la collisione, sarà deposta una corona di alloro presso il monumento alle vittime del Segesta alla Stazione Marittima di Messina. (nuovosoldo)
Su iniziativa di Rfi, alle 15.30, sarà reso omaggio alle vittime con il lancio in mare di una corona di alloro nel punto della collisione. Alle 16.30, nella chiesa di Santa Caterina, in via Garibaldi, verrà celebrata una Messa in suffragio delle vittime. Infine alle 17.54, ora in cui avvenne la collisione, sarà deposta una corona di alloro presso il monumento alle vittime del Segesta alla Stazione Marittima di Messina. (nuovosoldo)
Gardaland dice stop allo spettacolo dei delfini
Dopo vent’anni Gardaland, il mega parco divertimenti di Castelnuovo del Garda (VR), dice addio ai delfini. Il 6 gennaio scorso, come riporta il ‘Corriere del Veneto’, Robin, Teide, Betty e Nau, i quattro mammiferi cresciuti all’ombra delle montagne russe, hanno fatto la loro ultima esibizione e in questi giorni è iniziato lo smantellamento della struttura che serviva per gli spettacoli.
”Prima ancora delle pressioni esterne – sottolinea il direttore del Parco, Danilo Santi, riferendosi alle polemiche suscitate in passato dalla morte di alcuni esemplari – ha pesato il fatto che ‘Merlin Entertainments’, la società inglese proprietaria della struttura, ha nel suo dna una politica di profondo rispetto per gli animali. La scelta di dire addio al delfinario ne è quindi una diretta conseguenza”. (Ansa.it)
”Prima ancora delle pressioni esterne – sottolinea il direttore del Parco, Danilo Santi, riferendosi alle polemiche suscitate in passato dalla morte di alcuni esemplari – ha pesato il fatto che ‘Merlin Entertainments’, la società inglese proprietaria della struttura, ha nel suo dna una politica di profondo rispetto per gli animali. La scelta di dire addio al delfinario ne è quindi una diretta conseguenza”. (Ansa.it)
VIETNAM, IL MAIALE “DIMEZZATO” DA PORTAFORTUNA: LA PETIZIONE DA FIRMARE
Ogni anno, il 28 gennaio, nel villaggio Vietnamita di Nem Thuong ha luogo una cerimonia tradizionale durante la quale un maiale viene brutalmente tagliato in due mentre è del tutto cosciente. Decine di persone accorrono per partecipare alla cerimonia in onore del guardiano Doan Thuong, la loro divinità. Durante il rituale, il suino è trasportato in processione attorno al villaggio, per essere poi collocato a terra a pancia in su. Gli assistenti gli legano gli arti e scoprono il ventre, finché un uomo colpisce l’animale e lo taglia a metà con una grossa lama. A questo punto, la folla si precipita attorno alla pozza di sangue, immergendovi le proprie banconote, nella credenza che questo sarà di buon auspicio per l’anno nuovo.
“Ancora una volta – osserva l’Oipa – sono gli animali a essere uccisi nel nome di assurdi e anacronistici festival tradizionali sporchi di sangue”. L’organizzazione condanna questa insensata e disumana cerimonia e ne chiede l’immediata abolizione, invitando il governo vietnamita a promuovere occasioni celebrative non violente. Per sottoscrivere la petizione: http://www.oipa.org/italia/2013/appelli/vietnam_petizione.html
domenica 13 gennaio 2013
L'inquinamento dell'aria uccide
L'inquinamento dell'aria uccide:
Lo smog uccide. Può farlo in maniera lenta, può colpire al cuore o creare le condizioni per lo sviluppo di un tumore, ma di certo è terribilmente nocivo. A confermarlo arriva un grande studio epidemiologico italiano pubblicato sulla rivista specializzata Environmental Health Perspectives. E a sostenerlo non sono pochi gli studi già pubblicati...
Lo smog uccide. Può farlo in maniera lenta, può colpire al cuore o creare le condizioni per lo sviluppo di un tumore, ma di certo è terribilmente nocivo. A confermarlo arriva un grande studio epidemiologico italiano pubblicato sulla rivista specializzata Environmental Health Perspectives. E a sostenerlo non sono pochi gli studi già pubblicati...
Pechino soffocata dallo smog: il sole oscurato dalla nube tossica
PECHINO – L’aria irrespirabile, una cielo grigio e un sole irriconoscibile. Sembra una foto scattata per cogliere un’eclissi solare, ma in realtà la macchina fotografica usata monta un’ottica tradizionale e quella cappa grigia, quasi nera, che soffoca la città di Pechino è lo smog. La foto è stata scattata l’11 gennaio alle 8 di mattina, mentre la qualità dell’aria era classificata come pericolosa per quantità di 434 pm2,5 con picchi di 700, (le polveri sottili, un sottoinsieme del pm10, il cui limite medio giornaliero per l’Ue è di 50 microgrammi per metro cubo) e un livello di ozono di 456. I dati sono stati rilevati dall’ambasciata statunitense a Pechino. E’ il prezzo del turbinoso sviluppo industriale cinese, che richiede sacrifici enormi in termini di diritti dei lavoratori, qualità della vita e inquinamento.
Gli amministratori locali della capitale cinese hanno avvertito che i livelli non dovrebbero abbassarsi prima di martedì prossimo, invitando i cittadini a rimanere a casa il più possibile. La cappa di smog ha avvolto la Cina nord-orientale, creando difficoltà nei trasporti aerei e la chiusura di 20 tra strade e autostrade.
Migliaia di persone sono morte in Cina quest’anno a causa dell’inquinamento. In particolare, oltre che a Pechino, a Shanghai, Guangzhou (la ex Canton) e Xìan sarebbero 8572 persone morte prematuramente quest’anno a causa di alti livelli nell’aria di particolato di diametro inferiore a 2,5 micron, secondo uno studio pubblicato dalla scuola di sanità pubblica dell’università di Pechino e da Greenpeace. Delle quattro città cinesi esaminate il maggior numero di decessi si è registrato a Shanghai. (Il Messaggero.it)
Gli amministratori locali della capitale cinese hanno avvertito che i livelli non dovrebbero abbassarsi prima di martedì prossimo, invitando i cittadini a rimanere a casa il più possibile. La cappa di smog ha avvolto la Cina nord-orientale, creando difficoltà nei trasporti aerei e la chiusura di 20 tra strade e autostrade.
Migliaia di persone sono morte in Cina quest’anno a causa dell’inquinamento. In particolare, oltre che a Pechino, a Shanghai, Guangzhou (la ex Canton) e Xìan sarebbero 8572 persone morte prematuramente quest’anno a causa di alti livelli nell’aria di particolato di diametro inferiore a 2,5 micron, secondo uno studio pubblicato dalla scuola di sanità pubblica dell’università di Pechino e da Greenpeace. Delle quattro città cinesi esaminate il maggior numero di decessi si è registrato a Shanghai. (Il Messaggero.it)
sabato 12 gennaio 2013
Voyager viola contratto di servizio. Partita petizione per sopprimere programma di RaiDue
Nel corso del tempo, nonostante le numerose critiche ricevute, i costi ragguardevoli e gli ascolti inferiori alla media della rete, la trasmissione ha continuato e continua ad andare in onda. Si è anzi allargata con pubblicazioni editoriali e spin-off, e alquanto incredibilmente ha persino ricevuto il Patrocinio del Ministero dei beni culturali!!
Riteniamo che il programma in questione violi il Contratto di servizio Rai, che impone di assicurare “qualità dell’informazione” e promozione della cultura. Voyager si contraddistingue invece per un’informazione sensazionalista e per confondere, piuttosto che chiarire, le idee al telespettatore, non fornendogli ragguagli accurati e affidabili.
La Rai ha un robusto passato di servizio pubblico efficace, e grazie ai meriti acquisiti negli anni ‘60 e ‘70 gode ancora oggi di un’aura di credibilità e “verità” che, nel caso di trasmissioni come questa, rischia di provocare seri danni, anche se ovviamente non quantificabili. Per questi motivi chiediamo che la Rai interrompa immediatamente la trasmissione Voyager, sostituendola con un programma di autentica divulgazione scientifica.
Riteniamo che il programma in questione violi il Contratto di servizio Rai, che impone di assicurare “qualità dell’informazione” e promozione della cultura. Voyager si contraddistingue invece per un’informazione sensazionalista e per confondere, piuttosto che chiarire, le idee al telespettatore, non fornendogli ragguagli accurati e affidabili.
La Rai ha un robusto passato di servizio pubblico efficace, e grazie ai meriti acquisiti negli anni ‘60 e ‘70 gode ancora oggi di un’aura di credibilità e “verità” che, nel caso di trasmissioni come questa, rischia di provocare seri danni, anche se ovviamente non quantificabili. Per questi motivi chiediamo che la Rai interrompa immediatamente la trasmissione Voyager, sostituendola con un programma di autentica divulgazione scientifica.
Chi controlla i Direttori Generali?
"Il paziente con problemi agli occhi resta fuori dall'ambulatorio in attesa che la visita urologica finisca. Poi il paziente con problemi alla vescica esce e nello stesso identico ambulatorio entra il cittadino con problemi agli occhi. Questo è ciò che è accaduto dal 24 dicembre nel reparto di Urologia del Maggiore (BO). (da: saluteme.it )
Sicilia, Crocetta blocca il Muos: "Poche informazioni sui rischi per la salute"
Il Muos, sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, rischia di arenarsi. In queste ore, infatti, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, dopo le proteste dei giorni scorsi scoppiate tra gli abitanti di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dove dovrebbe sorgere una delle stazioni di terra interessate dal progetto, ha revocato le autorizzazioni per i lavori sull’impianto.A preoccupare Crocetta, in particolare, i rischi per la salute: “Ci sono limiti nel modo in cui la vicenda del Muos è stata trattata nel passato, con una documentazione che giudichiamo incompleta per autorizzarla. Non credo sia stata fatto con dolo, ma alcune cose sono sfuggite”.
Crocetta ha precisato: “Non siamo contro gli americani e non siamo contro il Muos. Vogliamo tutte le garanzie per la tutela della salute dei cittadini”. ha poi aggiunto: “Nell’esame delle carte abbiamo notato vizi che potrebbero portare alla nullità degli atti già emessi da parte dell’amministrazione regionale. Per tutti questi motivi, nelle more di acquisire la documentazione mancante e gli interventi mancanti, avvieremo procedura di sospensione dei lavori del Muos. La salute è un interesse nazionale costituzionalmente garantito, nessun interesse nazionale può essere contro la Costituzione”.
Crocetta ha precisato: “Non siamo contro gli americani e non siamo contro il Muos. Vogliamo tutte le garanzie per la tutela della salute dei cittadini”. ha poi aggiunto: “Nell’esame delle carte abbiamo notato vizi che potrebbero portare alla nullità degli atti già emessi da parte dell’amministrazione regionale. Per tutti questi motivi, nelle more di acquisire la documentazione mancante e gli interventi mancanti, avvieremo procedura di sospensione dei lavori del Muos. La salute è un interesse nazionale costituzionalmente garantito, nessun interesse nazionale può essere contro la Costituzione”.
venerdì 11 gennaio 2013
I Cinque Cibi Killer: I Grassi Trans
I 5 killer dell’alimentazione naturale sono cibi molto diffusi nel mondo occidentale, e ad un certo livello li considero dei veri e propri veleni per l’organismo umano.
Non voglio dilungarmi nella terminologia e soprattutto non voglio essere preso per uno che fa “terrorismo alimentare”, vorrei solo che tu ti renda conto che forse tutto quello che ci propina il mercato, l’industria alimentare e la pubblicità non è proprio il massimo della salute.
I GRASSI TRANS
I grassi trans non sono altro che grassi che hanno subito una trasformazione chimica artificiale. Per avere un grasso trans è sufficiente aggiungere un po’ di idrogeno ad un olio vegetale per renderlo più solido. C’è tutto un processo che utilizza anche dei metalli altamente pericolosi (come il nichel) che fungono da catalizzatori, ma ti risparmio le lezioni di chimica e passo alle cose importanti.
I vantaggi a livello industriale sono notevoli. E’ possibile in questo modo ottenere grasso vegetale solido a basso costo, molto più pratico da usare dei classici oli vegetali, che tra l’altro irrancidiscono facilmente.
Non voglio dilungarmi nella terminologia e soprattutto non voglio essere preso per uno che fa “terrorismo alimentare”, vorrei solo che tu ti renda conto che forse tutto quello che ci propina il mercato, l’industria alimentare e la pubblicità non è proprio il massimo della salute.
I GRASSI TRANS
I grassi trans non sono altro che grassi che hanno subito una trasformazione chimica artificiale. Per avere un grasso trans è sufficiente aggiungere un po’ di idrogeno ad un olio vegetale per renderlo più solido. C’è tutto un processo che utilizza anche dei metalli altamente pericolosi (come il nichel) che fungono da catalizzatori, ma ti risparmio le lezioni di chimica e passo alle cose importanti.
I vantaggi a livello industriale sono notevoli. E’ possibile in questo modo ottenere grasso vegetale solido a basso costo, molto più pratico da usare dei classici oli vegetali, che tra l’altro irrancidiscono facilmente.
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