Rassegna stampa (news selezionate da staff saluteme.it) di salute e ambiente in Sicilia
giovedì 31 maggio 2012
La finta legge anti corruzione
E’ stato congelato l’emendamento, in discussione con il disegno di legge sulla corruzione, che non permette ai politici “scartati” di ricoprire incarichi dirigenziali nella Pubblica amministrazione, se non dopo uno stop di 3 anni.
E’ passata invece alla Camera la norma che mette lo stop ai regali agli statali. La Camera ha dato disco verde alla proposta delle commissioni. Questa modifica prevede il divieto per tutti i dipendenti pubblici di chiedere o accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità, in connessione con l’espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d’uso, purché di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia, ma senza specificare il valore massimo.
mercoledì 30 maggio 2012
La mala parata
Grottesca, stupida inutile. E anche bugiarda. Mi scuserete, ma non mi viene altro da dire sulla parata a cui il presidente tiene tanto da farla a dispetto della stragrande maggioranza degli italiani. Francamente la desolazione mi prosciuga la fantasia, sarà che sono appena tornato da una lunga e pesante riunione in terra di Francia, anzi a proposito di riviste militari, da una terra irredenta “Quando saremo a Nizza/ noi pianterem la giostra,/ diremo ai francesi/che siamo in casa nostra”. Vent’anni di queste stronzate non ci sono bastati.
Grottesca perché festeggiare con una parata militare la festa di una Repubblica che ha ripudiato la guerra è davvero assurdo.
Stupida perché in questo momento drammatico, il Paese ha bisogno di ritrovarsi con qualche unità di intenti e invece lo si divide ulteriormente buttando un sacco di soldi per una manifestazione militare che nemmeno è simbolica visto che dovrebbe celebrare l’abbandono della strada delle armi.
Inutile perché il tempo delle parate come dimostrazione di potenza è passato da un bel pezzo, è un’eredita dei fascismi e in ogni caso, ciò che eventualmente conferisce potenza militare non lo si può mostrare coram populo.
Bugiarda perché è mica vero che si spenderanno solo 3 milioni. Come sostengono fonti credibili, quella è solo la cifra che si riferisce al trasferimento dei reparti. Poi c’è tutto il resto, l’organizzazione per far sfilare i soldati, il costo dei sorvoli, tutto il lavoro per mandare avanti e indietro i mezzi, le diarie, i soggiorni e quant’altro. Il conto finale potrebbe essere vicino ai 6-7 milioni, senza naturalmente mettere in lista i costi indiretti. Se questo è festeggiare sobriamente…..
Ma invece di dare queste risorse ormai preziose ai terremotati cosa, questa sì, che sarebbe una manifestazione di unità oltre di buon senso del Paese, invece di usare quegli uomini per dare una mano in Emilia, dovremo assistere a compiacimenti patetici sul palco delle autorità, nonostante la palpabile ostitlità generale a un inutile spreco di risorse. Ostilità così forte che i vigili del fuoco non vogliono partecipare e persino un fascistone come Alemanno considera una follia l’intestardirsi nel fare comunque la rivista militare.
Insomma è una mala parata. Purtroppo non è stata l’unica dalle parti del Quirinale: perché si sa che il passo delle oche ha un grande fascino.
Grottesca perché festeggiare con una parata militare la festa di una Repubblica che ha ripudiato la guerra è davvero assurdo.
Stupida perché in questo momento drammatico, il Paese ha bisogno di ritrovarsi con qualche unità di intenti e invece lo si divide ulteriormente buttando un sacco di soldi per una manifestazione militare che nemmeno è simbolica visto che dovrebbe celebrare l’abbandono della strada delle armi.
Inutile perché il tempo delle parate come dimostrazione di potenza è passato da un bel pezzo, è un’eredita dei fascismi e in ogni caso, ciò che eventualmente conferisce potenza militare non lo si può mostrare coram populo.
Bugiarda perché è mica vero che si spenderanno solo 3 milioni. Come sostengono fonti credibili, quella è solo la cifra che si riferisce al trasferimento dei reparti. Poi c’è tutto il resto, l’organizzazione per far sfilare i soldati, il costo dei sorvoli, tutto il lavoro per mandare avanti e indietro i mezzi, le diarie, i soggiorni e quant’altro. Il conto finale potrebbe essere vicino ai 6-7 milioni, senza naturalmente mettere in lista i costi indiretti. Se questo è festeggiare sobriamente…..
Ma invece di dare queste risorse ormai preziose ai terremotati cosa, questa sì, che sarebbe una manifestazione di unità oltre di buon senso del Paese, invece di usare quegli uomini per dare una mano in Emilia, dovremo assistere a compiacimenti patetici sul palco delle autorità, nonostante la palpabile ostitlità generale a un inutile spreco di risorse. Ostilità così forte che i vigili del fuoco non vogliono partecipare e persino un fascistone come Alemanno considera una follia l’intestardirsi nel fare comunque la rivista militare.
Insomma è una mala parata. Purtroppo non è stata l’unica dalle parti del Quirinale: perché si sa che il passo delle oche ha un grande fascino.
L’associazione non traspare
Ci vuole più trasparenza sui rapporti di sponsorizzazione tra l’industria farmaceutica e le associazioni di pazienti. E’ il messaggio proveniente da una ricerca realizzata da un gruppo dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano e pubblicato sulla rivista open access PLoS One. Lo studio, condotto da Cinzia Colombo, Paola Mosconi, Walter Villani e Silvio Garattini, ha esaminato i siti web delle più importanti aziende farmaceutiche internazionali e italiane, rilevando quali fossero le associazioni di pazienti sponsorizzate; poi i ricercatori sono passati a confrontare quali di queste associazioni dichiaravano sui loro siti web la sponsorizzazione ricevuta. I dati emersi dall’incrocio, che ha coinvolto 17 aziende farmaceutiche e 157 associazioni di pazienti, non sono molto confortanti. I tre quarti delle aziende farmaceutiche esaminate dichiarano di sponsorizzare almeno un’associazione di pazienti, specificando in alcuni casi le attività sponsorizzate; solo il 15 per cento di quelle che lo dichiarano specificano anche l’ammontare delle sponsorizzazione. Sul versante delle associazioni, meno di un terzo dichiara di ricevere una sponsorizzazione da un’azienda farmaceutica, e di queste solo il sei per cento dichiara l’ammontare della sponsorizzazione ricevuta. Interessante notare anche che, dai dati di questa ricerca, le associazioni dichiarano le informazioni sulla sponsorizzazione ricevuta solo nell’undici per cento dei casi nell’home page del loro sito. Negli altri casi questa informazione deve essere cercata in specifiche sezioni dedicate o in pagine interne del sito.
“Anche se alcune associazioni italiane di pazienti hanno specifiche regole di condotta su questi argomenti, c’è bisogno di un miglioramento nel livello di trasparenza, divulgazione e abilità nel gestire le relazioni con gli sponsor” scrivono gli autori della ricerca nelle conclusioni del loro articolo. In effetti, fino a non molto tempo fa sembrava che la questione del potenziale conflitto di interesse derivante dal rapporto di sponsorizzazione gravasse solo sui clinici, che certamente erano stati il primo obiettivo da parte dell’industria farmaceutica. Ma negli ultimi anni è emerso sempre più chiaramente come anche le associazioni possano più o meno inconsapevolmente, giocare un ruolo molto significativo nell’orientare i consumatori verso l’utilizzo di farmaci e test diagnostici.
“Anche se alcune associazioni italiane di pazienti hanno specifiche regole di condotta su questi argomenti, c’è bisogno di un miglioramento nel livello di trasparenza, divulgazione e abilità nel gestire le relazioni con gli sponsor” scrivono gli autori della ricerca nelle conclusioni del loro articolo. In effetti, fino a non molto tempo fa sembrava che la questione del potenziale conflitto di interesse derivante dal rapporto di sponsorizzazione gravasse solo sui clinici, che certamente erano stati il primo obiettivo da parte dell’industria farmaceutica. Ma negli ultimi anni è emerso sempre più chiaramente come anche le associazioni possano più o meno inconsapevolmente, giocare un ruolo molto significativo nell’orientare i consumatori verso l’utilizzo di farmaci e test diagnostici.
Arriva in Sicilia la Carovana antimafie
Sbarca in Sicilia la Carovana internazionale antimafie 2012. Giovedì 31 maggio alle 8.30 la Carovana traghetterà da Villa San Giovanni a Messina, e da lì si muoverà a toccare Barcellona e Furnari.
Venerdì 1 giugno è invece previsto l'arrivo a Palermo, dove la manifestazione sarà ospitata a Palazzo Steri per una giornata densa di incontri, seminari e laboratori, sposandosi anche con il contestuale evento "Una marina di libri", il festival del libro palermitano che apre i battenti allo Steri nella stessa giornata.
Sabato 2 giugno la Caravana si sposterà a Castellammare del Golfo, quindi il 3 giugno a Bivona, Campofranco e Sutera. Il 4 giugno sarà la volta di Leonforte e Niscemi, mentre il 5 giugno il percorso dovrebbe toccare Catania e Acireale. ... Livesicilia
Venerdì 1 giugno è invece previsto l'arrivo a Palermo, dove la manifestazione sarà ospitata a Palazzo Steri per una giornata densa di incontri, seminari e laboratori, sposandosi anche con il contestuale evento "Una marina di libri", il festival del libro palermitano che apre i battenti allo Steri nella stessa giornata.
Sabato 2 giugno la Caravana si sposterà a Castellammare del Golfo, quindi il 3 giugno a Bivona, Campofranco e Sutera. Il 4 giugno sarà la volta di Leonforte e Niscemi, mentre il 5 giugno il percorso dovrebbe toccare Catania e Acireale. ... Livesicilia
Reazioni alla sentenza di Londra sul caso Assange
A qualche ora dalla notizia, su Twitter molti continuano a rilanciarla in vario modo, mentre queste alcune reazioni più articolate (#Assange e #Wikileaks):
In riferimento al fatto che la decisione sia dovuta all'estesa interpretazione sul significato della terminologia francese, riguardo "l'autorità giudiziaria" incaricata di prendere la decisione, rispetto invece al più stringente codice inglese:
h4364r (@h4364r): I giudici hanno giocato sulle parole per l'estradizione di #Assange — RT | http://unurl.org/hBS | #Wikileaks
Len @lenbowcott: Julian Assange ha sempre saputo che sarebbe stato estradato. E sa anche che verrà crocifisso, come tutte le persone che osano dire la verità.
In riferimento al fatto che la decisione sia dovuta all'estesa interpretazione sul significato della terminologia francese, riguardo "l'autorità giudiziaria" incaricata di prendere la decisione, rispetto invece al più stringente codice inglese:
h4364r (@h4364r): I giudici hanno giocato sulle parole per l'estradizione di #Assange — RT | http://unurl.org/hBS | #Wikileaks
Len @lenbowcott: Julian Assange ha sempre saputo che sarebbe stato estradato. E sa anche che verrà crocifisso, come tutte le persone che osano dire la verità.
L’INCHIESTA DI CENTONOVE - MESSINA, SANITA’ PRIVATA: SANTA RITA SULLA CROCE. L’AZIENDA SANITARIA 5 SOSPENDE L’ATTIVITA’ DELLA CASA DI CURA PRIVATA DI GIOVANNI PIZZO E GRAZIA ROMANO
MESSINA - ‘Non abbiamo i soldi per comprare i farmaci necessari per curare i pazienti. Dimettiamo gli ultimi ricoverati ma chiediamo che rimanga aperta l’attività ambulatoriale per gli esterni”. La nota l’hanno inviata l’amministratore unico, Giovanni Pizzo, e il direttore sanitario Antonino Arcoraci, della casa di cura Santa Rita di Messina, ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina. Francesco Poli, il commissario straordinario, quando l’ha letta ha strabuzzato gli occhi. ln via Colapesce al centro della città, dove è ubicata la clinica, ha subito inviato il direttore del Dipartimento di Spedalità privata, Giuliana Fazio. Dopo una breve un’ispezione la dirigente ha disposto la sospensione di tutta l’attività sanitaria, anche di quella che i vertici della struttura avevano chiesto rimanesse aperta. I funzionari dell’azienda sanitaria hanno vigilato sul trasferimento nelle altre casa di cura private di 9 degli ultimi pazienti trovati in corsia. La chiusura, di fatto, della casa di cura, che contava 64 dipendenti, è il segno più evidente di una crisi economica e finanziaria che ha investito il gruppo capeggiato da Giovanni Pizzo, palermitano trapiantato a Messina, e Grazia Romano. Da tempo i dipendenti e fornitori lamentavano ritardi nel pagamento degli stipendi di 7 o 8 mesi. ll tracollo del gruppo, che agli inizi del duemila contava cooperative che lavorano nel settore dei servizi sociali, della riabilitazione, e vari ambulatori privati, non si è fermata nonostante due anni fa, Romano e Pizzo abbiano venduto al gruppo Giomi, titolare a Messina del l’lstituto Ortopedico Meditenaneo, il gioiello del gruppo: “Villa Cappellanl, casa di cura con 6 milioni di budget annui, lievitati sino a 8 milioni dalle prestazioni a centinaia di pazienti provenienti dalla vicina Calabria.
LE DUE VERITA’ - Giovanni Pizzo se la prende con l’Azienda sanitaria 5: “Non solo ci devono un milione mila euro di arretrato per il 2012, ma ci hanno trattenuto ingiustamente somme di denaro quantificabili in un milione e mezzo di euro. ln tutto fanno 2 milioni e mezzo, la cui mancanza ci ha messo in ginocchio”. ll manager Francesco Poli, ribatte: “Non è assolutamente vero, I ritardi nei pagamenti sono quelli ordinari che riguardano tutti i fornitori. Quanto alle somme trattenute si tratta denaro che l’Asp aveva pagato ad una società di factoring per un credito che poi si è rivelato inferiore a quello vantato dalla clinica. ll recupero era dovuto”.
LE DUE VERITA’ - Giovanni Pizzo se la prende con l’Azienda sanitaria 5: “Non solo ci devono un milione mila euro di arretrato per il 2012, ma ci hanno trattenuto ingiustamente somme di denaro quantificabili in un milione e mezzo di euro. ln tutto fanno 2 milioni e mezzo, la cui mancanza ci ha messo in ginocchio”. ll manager Francesco Poli, ribatte: “Non è assolutamente vero, I ritardi nei pagamenti sono quelli ordinari che riguardano tutti i fornitori. Quanto alle somme trattenute si tratta denaro che l’Asp aveva pagato ad una società di factoring per un credito che poi si è rivelato inferiore a quello vantato dalla clinica. ll recupero era dovuto”.
martedì 29 maggio 2012
La sindrome di Quirra
byoblu di Valerio Valentini.
A sud-est della Sardegna, nella subregione di Quirra, si trova il poligono militare sperimentale più grande d’Europa, utilizzato sia dall’esercito sia dalle aziende private, italiane e non. Quirra, però, non è più soltanto il nome della zona invalicabile in cui avvengono le sperimentazioni di missili e razzi, ma è anche il nome di una malattia: la sindrome di Quirra.
I dati di questa sindrome, come è facilmente prevedibile, sono difficili da trovare, anche per la scarsa collaborazione delle istituzioni. Si hanno però i dati diffusi dalle Asl di Cagliari e Lanusei, che fotografano una situazione inquietante: negli ultimi dieci anni, il 65% dei pastori della zona ha riportato leucemie e linfomi. E si parla di “almeno 21 deceduti per tumori al sistema emolinfatico tra pastori ogliastrini e sarrabesi” a cui vanno aggiunti “una ventina di bambini nati con gravissime malformazioni”. Non solo: nella frazione di Villaputzu, vicina al poligono militare, il 15% della popolazione ha riportato delle neoplasie maligne. Un bollettino da tragedia, “come Chernoyl”, denunciano le associazioni che da anni si battono contro questa strage reiterata.
A sud-est della Sardegna, nella subregione di Quirra, si trova il poligono militare sperimentale più grande d’Europa, utilizzato sia dall’esercito sia dalle aziende private, italiane e non. Quirra, però, non è più soltanto il nome della zona invalicabile in cui avvengono le sperimentazioni di missili e razzi, ma è anche il nome di una malattia: la sindrome di Quirra.
I dati di questa sindrome, come è facilmente prevedibile, sono difficili da trovare, anche per la scarsa collaborazione delle istituzioni. Si hanno però i dati diffusi dalle Asl di Cagliari e Lanusei, che fotografano una situazione inquietante: negli ultimi dieci anni, il 65% dei pastori della zona ha riportato leucemie e linfomi. E si parla di “almeno 21 deceduti per tumori al sistema emolinfatico tra pastori ogliastrini e sarrabesi” a cui vanno aggiunti “una ventina di bambini nati con gravissime malformazioni”. Non solo: nella frazione di Villaputzu, vicina al poligono militare, il 15% della popolazione ha riportato delle neoplasie maligne. Un bollettino da tragedia, “come Chernoyl”, denunciano le associazioni che da anni si battono contro questa strage reiterata.
Un uovo fa bene, due no
Le uova saziano più di altri alimenti. Lo dice una recente ricerca pubblicata sull'International Journal of Food Sciences and Nutrition, che ha analizzato proprio questo aspetto su un gruppo di 30 volontari sani. Chi pranzava con un'omelette mostrava un senso di sazietà molto maggiore rispetto a quello offerto da un pasto con lo stesso apporto di calorie, ma più ricco di carboidrati.
Del resto, indurre la sazietà non è l'unico effetto positivo dell'uovo sul nostro organismo. Sono infatti pochi gli alimenti che garantiscono in sole 70 calorie un apporto di sostanze nutritive così elevato come quello delle uova, ricche di minerali come il ferro e lo zinco, e di vitamine, in particolare la B e la D.
Ci sono tuttavia anche gli aspetti dolenti, ben rappresentati dall'alto contenuto di colesterolo. (Italiasalute)
L’INCHIESTA DI ANTONIO MAZZEO: Il Muostro, chi ci guadagna e chi vuole imporlo per forza
Chi è contro il Muos (l’inquinantissima base elettronica dell’Us Navy a Niscemi)? I soliti “professionisti dell’antimafia”, naturalmente. Che vogliono ridurre in miseria tutte le imprese… Niscemi, Caltanissetta, tarda mattinata del 7 maggio. Caldo torrido, sembra agosto. La piazza centrale è però viva, i bar pieni, i capannelli di avventori discutono della Juve scudetto e del totosindaco. Le urne sono ancora aperte, si rinnova l’amministrazione e il consiglio comunale. D’un tratto una ruspa viola l’isola pedonale. Ha le insegne della Calcestruzzi Piazza Srl, l’azienda che ha spianato mezza collina di contrada Ulmo, nella riserva naturale “Sughereta”, per realizzare le piattaforme in cemento su cui poggeranno le maxiantenne del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare degli Stati uniti d’America. Dalla cabina esce il titolare, Francesco Piazza. Trasuda rabbia da tutti i pori, impreca, si dimena. Impugna una tanica piena di benzina. Poi si posiziona all’interno di una pala meccanica che lo solleva in alto sino a dominare la piazza. Eleva la tanica, la inclina sul capo e minaccia di cospargersi col liquido il corpo e gli indumenti. E darsi fuoco con la benzina. “Andrò ad infoltire l’elenco degli imprenditori suicidi”, urla il Piazza ai presenti attoniti. L’uomo sostiene di essere rimasto senza lavoro perché la sua azienda è stata infangata dagli onnipotenti e onnipresenti professionisti dell’antimafia. “È stata lanciata una campagna diffamatoria senza frontiere nei nostri confronti, attuata con vari articoli che hanno determinato gradualmente un calo di richieste di lavoro nei confronti della nostra ditta, fino al punto che dopo aver ultimato la fornitura del calcestruzzo per i tralicci del MUOS, ci ritroviamo senza più richieste di forniture”. Una versione dei fatti di parte quella di Francesco Pizza. A causare lo stop delle commesse erano stati infatti la Provincia regionale di Caltanissetta e il Comune di Niscemi che avevano escluso l’azienda dall’Albo dei fornitori di fiducia. Un atto dovuto dopo che il Prefetto di Caltanissetta, il 7 novembre 2011, aveva reso noto che a seguito delle verifiche disposte dalle normative in materia di certificazione antimafia erano “emersi allo stato degli attuali accertamenti e dagli atti esistenti presso questo ufficio elementi tali da non potere escludere la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società”.
lunedì 28 maggio 2012
Sicilia: "Non hanno dichiarato i redditi", diffidati 21 manager inadempienti
Ricoprono la carica di presidenti, direttori generali, amministratori delegati di importanti enti o aziende. Manager dalle indennità a diversi zeri. Che, però, dimenticano di presentare la dichiarazione dei redditi.
Lunga la lista degli evasori notabili, ventuno per la precisione, fra presidenti, vice presidenti e amministratori delegati di aziende ed enti come la camera di commercio di Messina, l'Ismett, o il Coribia (consorzio ricerca rischio biologico agricoltura).
Fra chi ha non ha presentato la copia della dichiarazione dei redditi 2010 relativa al periodo d'imposta 2009 e un resoconto della situazione patrimoniale, troviamo, nomi noti come quello di Francesco Poli, uomo molto vicino a Raffaele Lombardo e direttore generale dell'azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania; il direttore generale dell'Ausl n.1 di Agrigento Giuseppe Di Carlo; Antonino Pisano, amministratore delegato di Sicilia & Ricerca, una delle quattordici società partecipate della Regione “salvata” nel piano di riordino voluto dall'assessore Armao.
E ancora, nella lista ecco Camillo Ricordi, presidente dell'Ismett, Leonardo Agueci, presidente dell'Istituto regionale vite e vino, Rosario Alaimo vicepresidente del parco scientifico e tecnologico, il vicepresidente del consorzio Asi di Agrigento Maurizio Bonomo, il vicepresidente del fantomatico Ente autonomo portuale di Messina Attilio Camaioni, di Nicolò Gebbia, presidente del Consorzio ricerca rischio biologico agricoltura.
Luigi Giacalone, vicepresidente del consorzio Asi di Trapani, Alfredo Gurrieri, direttore generale dell'azienda ospedaliera Umberto I, Giuseppe Licitra, presidente del consorzio ricerca filiera lattiero-casearia, Santo Mocciaro vicepresidente consorzio ricerca filiera carni Sicilia, Vincenzo Musmeci, segretario generale della camera di commercio Messina, il direttore generale dell'azienda ospedaliera S. Elia di Caltanissetta, Alberto Paladino, Antonio Fabio Maria Scavone, direttore generale Ausl n. 3 di Catania, Filippo Sparla, Segretario generale della camera di commercio di Trapani, Paolo Tusa, Vicepresidente consorzio Gian Pietro Ballatore, Stefano Vullo, presidente Istituto incremento ippico per la Sicilia.
Risultano addirittura irreperibili invece Claudio Angiolucci, presidente delle Terme di Acireale e Sergio Mario Illuminato, amministratore delegato dell'Inforac Map, centro per l'informazione e la comunicazione. Livesicilia
Lunga la lista degli evasori notabili, ventuno per la precisione, fra presidenti, vice presidenti e amministratori delegati di aziende ed enti come la camera di commercio di Messina, l'Ismett, o il Coribia (consorzio ricerca rischio biologico agricoltura).
Fra chi ha non ha presentato la copia della dichiarazione dei redditi 2010 relativa al periodo d'imposta 2009 e un resoconto della situazione patrimoniale, troviamo, nomi noti come quello di Francesco Poli, uomo molto vicino a Raffaele Lombardo e direttore generale dell'azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania; il direttore generale dell'Ausl n.1 di Agrigento Giuseppe Di Carlo; Antonino Pisano, amministratore delegato di Sicilia & Ricerca, una delle quattordici società partecipate della Regione “salvata” nel piano di riordino voluto dall'assessore Armao.
E ancora, nella lista ecco Camillo Ricordi, presidente dell'Ismett, Leonardo Agueci, presidente dell'Istituto regionale vite e vino, Rosario Alaimo vicepresidente del parco scientifico e tecnologico, il vicepresidente del consorzio Asi di Agrigento Maurizio Bonomo, il vicepresidente del fantomatico Ente autonomo portuale di Messina Attilio Camaioni, di Nicolò Gebbia, presidente del Consorzio ricerca rischio biologico agricoltura.
Luigi Giacalone, vicepresidente del consorzio Asi di Trapani, Alfredo Gurrieri, direttore generale dell'azienda ospedaliera Umberto I, Giuseppe Licitra, presidente del consorzio ricerca filiera lattiero-casearia, Santo Mocciaro vicepresidente consorzio ricerca filiera carni Sicilia, Vincenzo Musmeci, segretario generale della camera di commercio Messina, il direttore generale dell'azienda ospedaliera S. Elia di Caltanissetta, Alberto Paladino, Antonio Fabio Maria Scavone, direttore generale Ausl n. 3 di Catania, Filippo Sparla, Segretario generale della camera di commercio di Trapani, Paolo Tusa, Vicepresidente consorzio Gian Pietro Ballatore, Stefano Vullo, presidente Istituto incremento ippico per la Sicilia.
Risultano addirittura irreperibili invece Claudio Angiolucci, presidente delle Terme di Acireale e Sergio Mario Illuminato, amministratore delegato dell'Inforac Map, centro per l'informazione e la comunicazione. Livesicilia
Cardiologia, all'ospedale Civico utilizzano per la prima volta stent riassorbibile
All'ospedale Civico, nell'unità operativa di Cardiologia, diretta da Amerigo Stabile, sono stati applicati gli stent riassorbibili, per la prima volta in una struttura pubblica della Sicilia occidentale.
Si tratta di una innovativa tecnologia per il trattamento delle coronaropatie ostruttive che ripristina il flusso sanguigno riaprendo i vasi ostruiti e sostenendone le pareti per poi dissolversi in due anni, evitando così al paziente la presenza di una protesi metallica permanente. "Con questa nuova tecnica - sottolinea il primario Amerigo Stabile - si evitano successive possibili trombosi, o l'insorgenza di infezioni - E' una novità significativa per i pazienti che necessitano di questo tipo di intervento non chirurgico della coronaropatia". Gli studi in corso dimostrano come, grazie al completo riassorbimento dello stent, potrebbe diminuire la necessità di somministrare ai pazienti una terapia antiaggregante nel lungo periodo.
Il vaso sanguigno trattato con questa tecnologia riprende la mobilità e la flessibilità dei vasi "sani". All'Ospedale Civico lo stent riassorbibile è stato applicato su due uomini, un palermitano e un marsalese, di 52 e 56 anni. Entrambi stanno bene e sono già stati dimessi. Livesicilia
Si tratta di una innovativa tecnologia per il trattamento delle coronaropatie ostruttive che ripristina il flusso sanguigno riaprendo i vasi ostruiti e sostenendone le pareti per poi dissolversi in due anni, evitando così al paziente la presenza di una protesi metallica permanente. "Con questa nuova tecnica - sottolinea il primario Amerigo Stabile - si evitano successive possibili trombosi, o l'insorgenza di infezioni - E' una novità significativa per i pazienti che necessitano di questo tipo di intervento non chirurgico della coronaropatia". Gli studi in corso dimostrano come, grazie al completo riassorbimento dello stent, potrebbe diminuire la necessità di somministrare ai pazienti una terapia antiaggregante nel lungo periodo.
Il vaso sanguigno trattato con questa tecnologia riprende la mobilità e la flessibilità dei vasi "sani". All'Ospedale Civico lo stent riassorbibile è stato applicato su due uomini, un palermitano e un marsalese, di 52 e 56 anni. Entrambi stanno bene e sono già stati dimessi. Livesicilia
Lo zucchero potrebbe farti diventare "stupido"
Un nuovo studio dalla University of California-Los Angeles indica che un alto contenuto di fruttosio nella dieta peggiora l’apprendimento e la memoria nei ratti. Lo studio, pubblicato sul Journal of Physiology, mostra anche come gli acidi grassi omega-3 sono in grado di contrastarne gli effetti.
"I nostri risultati dimostrano che ciò che si mangia influenza il modo di pensare", ha detto il Dott. Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia presso la David Geffen School of Medicine presso la UCLA e professore di biologia integrativa e fisiologia presso la Facolta 'di Lettere e UCLA Scienza.
In precedenza veniva indicato il fruttosio come dannoso per il suo ruolo sul fegato, diabete, obesità e grassi, questo studio rivela come il dolcificante influenzi anche il cervello, secondo i ricercatori.
"Naturalmente, non stiamo parlando di fruttosio contenuto nella frutta, che contiene anche importanti antiossidanti", ha detto Gomez-Pinilla. "Siamo preoccupati dell’alto contenuto di fruttosio aggiunto ai prodotti alimentari lavorati come dolcificante e conservante."
Somatoline cellulite, la pubblicità continua...
Di tanto in tanto mi tocca sopportare la pubblicità della Somatoline e mi sorprendo che non si riesca a bloccare le falsità e idiozie reclamizzate. Dopo una ricerca in rete, invece, ho trovato chi ha già denunciato le scorrettezze e l'azienda è stata anche sanzionata.
Somatoline cellulite: pubblicità scorretta
Somatoline cellulite: pubblicità scorretta
Emilia-Romagna, oltre il terremoto l'amianto
Mentre i terremoti in Emilia-Romagna si susseguono e gli aiuti non sembrano efficienti per i 5000 sfollati, c'è da segnalare anche l'emergenza amianto nelle zone colpite dal terremoto.
Molti immobili costruiti prima del 1992, e soprattutto alcuni capannoni industriali crollati nella zona di Sant’Agostino, hanno coperture in amianto (Eternit) che franando hanno diffuso nell’aria una enorme quantità di fibre altamente nocive per la salute. Il Fatto Quotidiano riporta l'esempio del capannone della Tecopress crollato durante il sisma, sotto il quale è morto un operaio. I vigili del fuoco che stanno rimuovendo le macerie non adottano tutte le precauzioni necessarie. Anche se le maschere più adeguate, secondo gli esperti, non hanno la totale capacità di evitare l’esposizione all’amianto ma al massimo la possono limitare fino al 90%.
Molti immobili costruiti prima del 1992, e soprattutto alcuni capannoni industriali crollati nella zona di Sant’Agostino, hanno coperture in amianto (Eternit) che franando hanno diffuso nell’aria una enorme quantità di fibre altamente nocive per la salute. Il Fatto Quotidiano riporta l'esempio del capannone della Tecopress crollato durante il sisma, sotto il quale è morto un operaio. I vigili del fuoco che stanno rimuovendo le macerie non adottano tutte le precauzioni necessarie. Anche se le maschere più adeguate, secondo gli esperti, non hanno la totale capacità di evitare l’esposizione all’amianto ma al massimo la possono limitare fino al 90%.
IL PROCESSO D’APPELLO ALL’EX GOVERNATORE CUFFARO. LA CLAMOROSA RIVELAZIONE: “Tangenti per aprire cliniche a MESSINA”. Nuova intercettazione accusa Cuffaro
L'intercettazione risalente al ‘98 accuserebbe Cuffaro, già in carcere per scontare una condanna a sette anni, di avere incassato tangenti insieme al boss Michele Aiello per aprire nuove cliniche private in provincia di Messina. E’ quanto è emerso nel corso del processo davanti alla sesta sezione della Corte d’appello di Palermo, dopo il proscioglimento deciso dal Gup per “ne bis in idem” (doppio giudizio sugli stessi fatti). Il procuratore generale Luigi Patronaggio, che sostiene l’accusa, ha parlato di presunte tangenti che l’ex uomo politico e il manager sanitario Michele Aiello, pure lui condannato per mafia a 15 anni e 6 mesi, nel processo Talpe, avrebbero chiesto, per consentire l’apertura di cliniche private nel Messinese: questa accusa proverrebbe “da un imprenditore di quella provincia. Altro elemento arriva da un’intercettazione ambientale del 1998, realizzata nell’ambito di un’indagine contro la mafia delle Madonie. Uno degli indagati, Giorgio Liberto, avrebbe raccomandato ai compari di stare attenti alle microspie, ma poi avrebbe detto che in ogni caso “non c’è problema, c’è Cuffaro”. Il nome del presidente della Regione (all’epoca non ancora in carica) era stato trascritto per errore “Cupparo” e per questo l’indizio non era mai venuto fuori. Si tratterebbe di un riscontro molto importante, dato che è risalente a un periodo in cui non erano state nemmeno avviate le indagini sulle talpe in Procura. Tutto questo potrebbe voler dire che il sistema di “spionaggio” contro le indagini e gli inquirenti, messo su dall’ex governatore e da Aiello potrebbe essere datato anche agli anni ‘90, quando Cuffaro era assessore regionale all’Agricoltura.
MILAZZO: «Voi non rispettate i temi ambientali». Contestata la Pfm
La Pfm ha richiamato un pubblico numeroso che ha applaudito la performance. Anche se una quarantina di giovani, sabato sera, alla Marina Garibaldi, ha accolto Mussida e soci con mascherine antismog e ceri accesi, intonando slogan e fischiando la band, rea, secondo loro, di aver dato la disponibilità alla Raffineria di Milazzo per un concerto in occasione dei festeggiamenti dei 50 anni dell’azienda. Protesta poi scemata.
domenica 27 maggio 2012
MESSINA: Troppi debiti, da lunedì il tram si ferma, ci sarà un autobus sostitutivo. Ma in serata si è trovato l'accordo
Uno stop annunciato, ma non per questo meno clamoroso. Da lunedì 28/05/2012 il tram rimarrà in deposito. La tranvia si ferma per ragioni non dovute a scioperi o proteste, ma di crisi strutturale di un’azienda, l’Atm, ormai decotta.
Una nota ufficiale dell'ATM dice che «a seguito della probabile astensione dal lavoro della ditta F. Ventura C. F. Srl, ditta appaltatrice dei servizi di presidio, controllo e manutenzione dell’infrastruttura tranviaria, si potrà disporre la sospensione cautelativa del servizio tranviario per il giorno 28 maggio 2012. Questa azienda nell’eventualità, al fine di limitare i disagi per l’utenza, predisporrà un servizio sostitutivo con autobus della linea 28R (velocittà rosso)».
La Ventura, dunque, è preoccupata perché i crediti che vanta nei confronti dell’Atm (2.2 milioni) cominciano a essere troppi. Ben 4 i mesi di stipendi non pagati ai dipendenti ATM e con la crisi del debito pubblico che bussa alla porta i rischi di non vedere nemmeno un euro sono tanti.
Si è trovato un accordo in estremis. Ieri in tarda serata, al termine di una giornata di “trattative” con la ditta Ventura che qualche ora addietro aveva minacciato di fermare il tram, è arrivata la tregua. Nessun blocco quindi: le vetture della linea tranviaria viaggeranno regolarmente.
Una nota ufficiale dell'ATM dice che «a seguito della probabile astensione dal lavoro della ditta F. Ventura C. F. Srl, ditta appaltatrice dei servizi di presidio, controllo e manutenzione dell’infrastruttura tranviaria, si potrà disporre la sospensione cautelativa del servizio tranviario per il giorno 28 maggio 2012. Questa azienda nell’eventualità, al fine di limitare i disagi per l’utenza, predisporrà un servizio sostitutivo con autobus della linea 28R (velocittà rosso)».
La Ventura, dunque, è preoccupata perché i crediti che vanta nei confronti dell’Atm (2.2 milioni) cominciano a essere troppi. Ben 4 i mesi di stipendi non pagati ai dipendenti ATM e con la crisi del debito pubblico che bussa alla porta i rischi di non vedere nemmeno un euro sono tanti.
Si è trovato un accordo in estremis. Ieri in tarda serata, al termine di una giornata di “trattative” con la ditta Ventura che qualche ora addietro aveva minacciato di fermare il tram, è arrivata la tregua. Nessun blocco quindi: le vetture della linea tranviaria viaggeranno regolarmente.
L’INCHIESTA DI ANTONIO MAZZEO: Barcellona PG. Nella città dei padrini stravincono gli antimafiosi
L’INCHIESTA DI ANTONIO MAZZEO
Elezioni in una piccola e tosta città di mafia. Città di vecchi padripadroni, che o stanno con la mafia o non osano andarle contro. Se avessero potuto votare soltanto loro… Solo un paio di anni fa sarebbe stato pressoché impossibile avvicinarsi all’onnipotente Senatore nel suo giro per i seggi. Cortigiani, clienti, vassalli e galoppini a spintonarsi per una pacca sulle spalle o una stretta di mano, la promessa d’intercessione contro l’inferno della miseria e della disoccupazione. Ogni volta gli stessi riti, gli stessi bagni di folla. Lunedì 21 maggio, ore 12,30, di fronte al Municipio del Longano, la scena è differente.
Manca poco e niente allo sfoglio dei voti per la scelta del nuovo sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto e Domenico “Mimmo” Nania discute pacatamente con Santino Catalano, già deputato regionale in quota Pid, dichiarato decaduto perché incandidabile per una pregressa condannata patteggiata. Accanto ci sono solo altre due persone. Più in là una volante della Polizia a monitorare l’ingresso di una scuola sede elettorale. Un senso di solitudine, presagio del tramonto di un’era.
Tre ore più tardi la città-palude della legalità, la città-fortezza dei poteri forti e della borghesia massomafiosa sarà investita da un desiderio collettivo di rottura e cambiamento. Col 61,3% dei consensi e 13.664 voti, Maria Teresa Collica, 42 anni, ricercatrice universitaria e presidente di Città Aperta, spezza dieci anni di predominio della destra estrema e moderata. Candidata di una coalizione di associazioni di volontariato, Prc, Sel, Socialisti e Idv, sembrava la vittima sacrificale per provare a strappare almeno un consigliere comunale al partito unico dei nania boys.
Invece, a sorpresa, la Collica ha sbaragliato prima i concorrenti delle primarie del centrosinistra (snobbate dal Pd), poi, al primo turno, si è piazzata poco dietro il candidato unto dal signor-senatore, Rosario Catalfamo. Al ballottaggio lo Tsunami.
Elezioni in una piccola e tosta città di mafia. Città di vecchi padripadroni, che o stanno con la mafia o non osano andarle contro. Se avessero potuto votare soltanto loro… Solo un paio di anni fa sarebbe stato pressoché impossibile avvicinarsi all’onnipotente Senatore nel suo giro per i seggi. Cortigiani, clienti, vassalli e galoppini a spintonarsi per una pacca sulle spalle o una stretta di mano, la promessa d’intercessione contro l’inferno della miseria e della disoccupazione. Ogni volta gli stessi riti, gli stessi bagni di folla. Lunedì 21 maggio, ore 12,30, di fronte al Municipio del Longano, la scena è differente.
Manca poco e niente allo sfoglio dei voti per la scelta del nuovo sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto e Domenico “Mimmo” Nania discute pacatamente con Santino Catalano, già deputato regionale in quota Pid, dichiarato decaduto perché incandidabile per una pregressa condannata patteggiata. Accanto ci sono solo altre due persone. Più in là una volante della Polizia a monitorare l’ingresso di una scuola sede elettorale. Un senso di solitudine, presagio del tramonto di un’era.
Tre ore più tardi la città-palude della legalità, la città-fortezza dei poteri forti e della borghesia massomafiosa sarà investita da un desiderio collettivo di rottura e cambiamento. Col 61,3% dei consensi e 13.664 voti, Maria Teresa Collica, 42 anni, ricercatrice universitaria e presidente di Città Aperta, spezza dieci anni di predominio della destra estrema e moderata. Candidata di una coalizione di associazioni di volontariato, Prc, Sel, Socialisti e Idv, sembrava la vittima sacrificale per provare a strappare almeno un consigliere comunale al partito unico dei nania boys.
Invece, a sorpresa, la Collica ha sbaragliato prima i concorrenti delle primarie del centrosinistra (snobbate dal Pd), poi, al primo turno, si è piazzata poco dietro il candidato unto dal signor-senatore, Rosario Catalfamo. Al ballottaggio lo Tsunami.
sabato 26 maggio 2012
Spagna in crisi: Bankia salvata
Madrid, scricchiola Bankia, la quarta banca spagnola, è in gravi difficoltà a causa della sua esposizione nel settore immobiliare, ha annunciato che chiederà un aiuto di stato record, per 19 miliardi di euro. "Chiederemo al Frob (Fondo speciale a sostegno del settore ndr.) - si legge in una dichiarazione al termine del Cda della banca - una sottoscrizione a un aumento di capitale da 19 miliardi di Bfa" (Banco Financiero y de Ahorros), holding di Bankia, che dovrebbe poi ricevere la maggior parte dei fondi (12 miliardi di euro).
Questi soldi vanno ad aggiungersi ai 4,5 miliardi di euro di prestiti governativi convertiti in azioni che hanno di fatto nazionalizzato parzialmente la banca il 9 maggio scorso. Questa settimana la Spagna si è impegnata a fornire tutti i fondi necessari per salvare Bankia che rappresenta il 10% del sistema finanziario del paese ed considerata "too big to fail" (troppo grande per fallire). (ASCA-AFP)
Fuga dall'Euro
L'articolo sullo smobilizzo di asset in euro è firmato dal Financial Times, che riporta come gli stessi gestori dei fondi abbiano confermato la notizia. Si spiega così il forte e improvviso calo dell'euro nel corso di questo mese: la moneta unica ha perso il 5% nelle ultime tre settimane, dopo una performance che è stata praticamente laterale nei confronti del dollaro, per gran parte dell'anno. Nella giornata di ieri, la valuta è precipitata al nuovo minimo degli ultimi 2 anni.
Ma sono gli stessi fondi europei a scappare dall'euro. Tra questi Amundi, gruppo che gestisce gli investimenti di alcuni tra i più importanti fondi pensione e società del Vecchio Continente, e che è convinto che il rischio che la crisi contagi la Spagna e l'Italia stia aumentando, visto che le autorità europee non sono riuscite a convincere gli investitori di disporre di sufficienti protezioni per evitare il contagio.
Ma sono gli stessi fondi europei a scappare dall'euro. Tra questi Amundi, gruppo che gestisce gli investimenti di alcuni tra i più importanti fondi pensione e società del Vecchio Continente, e che è convinto che il rischio che la crisi contagi la Spagna e l'Italia stia aumentando, visto che le autorità europee non sono riuscite a convincere gli investitori di disporre di sufficienti protezioni per evitare il contagio.
Asteroide sfiorerà la Terra
Si chiama 2012 KP24 il piccolo asteroide di 25 metri di diametro,recentemente scoperto, che si appresta a fare il suo transito ravvicinato alla Terra il prossimo 28 maggio.La roccia spaziale passera' ad appena 50.000 km ad una velocita' orbitale di 13 km/s.Il sito della Nasa gli ha dato un codice 8 su una scala che va da 1 a 10. Esiste quindi una piccola possibilità che entri nell’atmosfera terrestre.
Il nuovo stragismo italiano
Era strano che ancora sul bolg di Beppe Grillo non fosse apparso un articolo che decifrasse le troppe "preoccupazioni" delle istituzioni su attentati e bombe. Le decine di esternazioni di politici, ministri e dirigenti essenzialmente diffondono paura tra la gente, sono evidenti messaggi. Manca la promessa, l'affanno dell'attività investigativa, mancano gli arresti, manca la risolutezza che uno Stato veramente democratico e libero dovrebbe saper fare. E invece di assicurare i colpevoli alla giustizia, diffondono notizie investigative importanti, come nel caso del video dell'attentatore di Brindisi. Dovevano trovarlo subito senza rischi di strani "suicidi" o sparizioni, con la possibilità di rintracciare complici e mandanti, invece diffondono il video e non per avere un aiuto a trovarlo, ma forse per avvertirlo.
Bomba o non bomba, arriveremo a Roma. Nell'aria c'è odore di zolfo, ma il cambiamento non si può arrestare. Se tre indizi (il ferimento di Adinolfi a Genova, la bomba di Brindisi e le continue esternazioni sul ritorno del terrorismo) fanno una prova, allora ci sono ottime probabilità del ritorno di una stagione stragista. Per ora le nuove sigle e i nuovi bombaroli non sono all'altezza di piazza Fontana, che bloccò le aperture a sinistra di Aldo Moro, o della stazione di Bologna, alla quale fecero seguito un decennio di craxismo e un ventennio di berlusconismo.
Bomba o non bomba, arriveremo a Roma. Nell'aria c'è odore di zolfo, ma il cambiamento non si può arrestare. Se tre indizi (il ferimento di Adinolfi a Genova, la bomba di Brindisi e le continue esternazioni sul ritorno del terrorismo) fanno una prova, allora ci sono ottime probabilità del ritorno di una stagione stragista. Per ora le nuove sigle e i nuovi bombaroli non sono all'altezza di piazza Fontana, che bloccò le aperture a sinistra di Aldo Moro, o della stazione di Bologna, alla quale fecero seguito un decennio di craxismo e un ventennio di berlusconismo.
venerdì 25 maggio 2012
La frode scientifica: il lato oscuro della ricerca
Fintanto che la ricerca rimarrà strumentale al perseguimento di obiettivi personali e commerciali, spesso convergenti, la frode scientifica rappresenterà un ineluttabile effetto collaterale del sistema.
“Una letteratura attendibile ha la capacità di trasformare l’autore tanto quanto il lettore” - mentre – “la frode nell’ambito della ricerca scientifica può danneggiare i pazienti, distorcere le evidenze, determinare uno spreco di risorse economiche e danneggiare la fiducia riposta nella scienza” – e ancora – “tali comportamenti sembrerebbero essere largamente diffusi fra i ricercatori”. Queste affermazioni intitolano e introducono due coraggiosi editoriali di Fiona Godlee, direttrice del British Medical Journal (BMJ), recentemente comparsi sulla rivista inglese in occasione di una conferenza sulla frode scientifica nel Regno Unito, organizzata congiuntamente dal BMJ e dalla Committee on Publication Ethichs (COPE) [da saluteinternazionale]
Dopo pranzo niente riposino, è pericoloso per la nostra salute
Il tanto amato riposino dopo pranzo, la famosa siesta alla quale in molti, se possono, di certo non rinunciano, in realtà potrebbe essere pericolosa per la nostra salute.
A rivelarlo uno studio inglese condotto presso l’università di Reading, dove è stato scoperto che trascorsa un’ora dal pranzo, il livello dei trigliceridi si innalza notevolmente rispetto alla norma, danneggiando nel tempo le arterie.
Il nostro sistema circolatorio può dunque subire dei danni dato che, se si dorme durante il periodo della digestione, non si avvia il processo di eliminazione degli acidi grassi.
La ricerca ha coinvolto circa 250 adulti sani, sottoposti a prelievo di campioni di sangue a intervalli regolari da 30-60 minuti, fino a 8 ore dopo colazione e pranzo. Ed è stato notato che circa un’ora dopo il pasto il picco di trigliceridi può variare dal +30% al +300% rispetto ai livelli a digiuno. (da vita di donna)
Ior…ate fratres
Tra tutti i misteri gloriosi e dolorosi della Chiesa, ce n’è uno che viene recitato solo a mezza voce e in stanze ben chiuse: quello dello Ior, la sempre sia lodata banca vaticana. E il mistero s’infittisce con la cacciata di Gotti Tedeschi dalla presidenza, ufficialmente per “non avere svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio”, ma in realtà vittima delle furibonde lotte intestine tra le gerarchie che si contendono lo sterco del diavolo come una santa reliquia.
Gotti era entrato in conflitto con Bertone per le oscure vicende che legano l’istituto al San Raffaele di don Verzè, con centinaia di milioni che ballano e che sono al centro di un’indagine così come altri 23 milioni costituiscono tema di un’altra inchiesta della Procura di Roma su 23 milioni sospettati di riciclaggio. Può darsi che il licenziamento in tronco sia anche dovuto a questo, ma la chiave di lettura dell’estromissione avvenuta in modi straordinariamente sbrigativi per il Vaticano, sta altrove e precisamente nella normativa antiriciclaggio di cui lo Ior deve dotarsi per essere inserito nella white list degli istituti di credito ”corretti”. Si sa che la banca in ottemperanza al catechismo materiale si è sempre incamminata sulla strada del Paradiso, nonostante il clima e il paesaggio non siano precisamente tropicali.
Gotti Tedeschi aveva spinto il Papa ad introdurre una nuova normativa antiriciclaggio entrata in vigore nell’aprile del 2011, tale da attenuare le ombre e da favorire la collaborazione esterna in caso di necessità, in primo luogo con l’amministrazione giudiziaria italiana. Una novità che era stata addirittura preceduta da un moraleggiante motu proprio del Papa. Tuttavia la legge è stata fin da subito al centro di tensioni e di scontri, tra le colombe come Gotti e i molti falchi delle gerarchie, tanto che nel gennaio di quest’anno ” per urgente necessità” è stata modificata e cambiata in senso restrittivo. Ma chi è stato a redigere la variazione? Davvero curioso: si tratta dall’avvocato della Santa Sede negli Usa, Jeffrey Lena. Proprio quello che ha difeso le diocesi americane nella miriade di cause di risarcimento per le vicende di pedofilia.
Straordinario accostamento di competenze e anche singolarissimo legame tra diocesi alla canna del gas a causa dei risarcimenti milionari per il “vizietto”e una norma che restringe le possibilità di indagine sul riciclaggio. Fatto sta che a marzo la Jp Morgan che non dev’essere proprio un modello di trasparenza, ha chiuso il conto della banca Vaticana nella propria filiale di Milano sostenendo di «non avere sufficienti informazioni per poter continuare a fornire il servizio ».
E gli ispettori di Moneyval, quelli che dovrebbero inserire lo Ior nella white list, sostengono che la prima versione dell’antiriciclaggio, quella ispirata da Gotti Tedeschi era assai migliore. Vai a sapere a questo punto quali siano le “funzioni di primaria importanza” che il presidente cacciato non avrebbe svolto. Ma anche questo fa parte dei misteri gaudiosi: iorate fratres
Gotti era entrato in conflitto con Bertone per le oscure vicende che legano l’istituto al San Raffaele di don Verzè, con centinaia di milioni che ballano e che sono al centro di un’indagine così come altri 23 milioni costituiscono tema di un’altra inchiesta della Procura di Roma su 23 milioni sospettati di riciclaggio. Può darsi che il licenziamento in tronco sia anche dovuto a questo, ma la chiave di lettura dell’estromissione avvenuta in modi straordinariamente sbrigativi per il Vaticano, sta altrove e precisamente nella normativa antiriciclaggio di cui lo Ior deve dotarsi per essere inserito nella white list degli istituti di credito ”corretti”. Si sa che la banca in ottemperanza al catechismo materiale si è sempre incamminata sulla strada del Paradiso, nonostante il clima e il paesaggio non siano precisamente tropicali.
Gotti Tedeschi aveva spinto il Papa ad introdurre una nuova normativa antiriciclaggio entrata in vigore nell’aprile del 2011, tale da attenuare le ombre e da favorire la collaborazione esterna in caso di necessità, in primo luogo con l’amministrazione giudiziaria italiana. Una novità che era stata addirittura preceduta da un moraleggiante motu proprio del Papa. Tuttavia la legge è stata fin da subito al centro di tensioni e di scontri, tra le colombe come Gotti e i molti falchi delle gerarchie, tanto che nel gennaio di quest’anno ” per urgente necessità” è stata modificata e cambiata in senso restrittivo. Ma chi è stato a redigere la variazione? Davvero curioso: si tratta dall’avvocato della Santa Sede negli Usa, Jeffrey Lena. Proprio quello che ha difeso le diocesi americane nella miriade di cause di risarcimento per le vicende di pedofilia.
Straordinario accostamento di competenze e anche singolarissimo legame tra diocesi alla canna del gas a causa dei risarcimenti milionari per il “vizietto”e una norma che restringe le possibilità di indagine sul riciclaggio. Fatto sta che a marzo la Jp Morgan che non dev’essere proprio un modello di trasparenza, ha chiuso il conto della banca Vaticana nella propria filiale di Milano sostenendo di «non avere sufficienti informazioni per poter continuare a fornire il servizio ».
E gli ispettori di Moneyval, quelli che dovrebbero inserire lo Ior nella white list, sostengono che la prima versione dell’antiriciclaggio, quella ispirata da Gotti Tedeschi era assai migliore. Vai a sapere a questo punto quali siano le “funzioni di primaria importanza” che il presidente cacciato non avrebbe svolto. Ma anche questo fa parte dei misteri gaudiosi: iorate fratres
Ordinanza per evitare la diffusione della zanzara tigre
Tutti i cittadini e gli amministratori condominiali dovranno evitare accumuli idrici a seguito di pioggia negli spazi aperti pubblici o privati, compresi i terrazzi; procedere allo svuotamento di eventuali contenitori dell'acqua contenuta ed alla loro sistemazione per evitare accumuli idrici a seguito di pioggia o procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto di immissione dell'acqua nei tombini; assicurare lo stato di efficienza degli impianti idrici dei fabbricati, dei locali annessi e degli spazi di pertinenza, onde evitare raccolte d'acqua stagnante anche temporanee; pulire i tombini di raccolta delle acque piovane ed effettuare idoneo trattamento larvicida; introdurre nei piccoli contenitori d'acqua che non possono essere rimossi, quali i vasi portafiori dei cimiteri, filamenti di rame in ragione di almeno 20 grammi per litro d'acqua non trattata con larvicida o sabbia fino al completo riempimento nel caso di contenitori di fiori finti; tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti, ed eventualmente recintarli in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti, provvedendo al regolare sfascio dell'erba e sistemandoli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza. I soggetti pubblici e privati, gestori di corsi d'acqua, di ferrovie ed autostrade, e di cigli stradali, dovranno curare la manutenzione dei corsi d'acqua, onde evitare ostacoli al deflusso delle acque stesse, e mantenere le aree libere da rifiuti o altri materiali che possono favorire il formarsi di raccolta d'acqua stagnante ed eliminare le eventuali sterpaglie.
giovedì 24 maggio 2012
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini: «Il ponte sullo Stretto? Non abbiamo deciso»
Roma - La decisione sul ponte sullo Stretto di Messina «è una decisione che deve essere presa dal governo» e «non è ancora all’ordine del giorno». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a margine del convegno “Approccio integrato alla sicurezza”, organizzato da Fs. «Dev’essere prima di tutto identificato se si tratta di un’opera strategica» ha detto Clini. La valutazione d’impatto ambientale «prescinde dalla decisione che dev’essere presa dal governo identificando le opere d’interesse strategico». «È una decisione che dev’essere presa dal governo su proposta del ministro delle Infrastrutture e che riguarda il Cipe» ha detto Clini, aggiungendo che «il ministero dell’Ambiente partecipa, non ci tiriamo indietro, io non sono capace di giocare al gioco dell’oca». Alla domanda su quale fosse la sua posizione personale, il ministro ha riposto che questa «al momento non conta».
Ma a che gioco vuole giocare??? Più che un governo tecnico sembra di incompetenti sbandati.
Ma a che gioco vuole giocare??? Più che un governo tecnico sembra di incompetenti sbandati.
Lunghe code agli sportelli dell'Asp. Gravi disagi per i cittadini
“Con la modifica dei criteri per ottenere l’esenzione dalla quota di compartecipazione alla spesa sanitaria – ha affermato Sidoti – tutte le persone che non sono ancora negli elenchi dei beneficiari, ma che comunque sanno di possederne i requisiti, possono rivolgersi agli sportelli distrettuali dell’Asp muniti della propria tessera sanitaria e ricevere il relativo documento di esenzione. I cittadini che avranno la necessità di autocertificare la propria esenzione sono numerosi tanto che gli sportelli aziendali distrettuali sono costantemente presi d’assalto e, a causa delle lunghe file di attesa, si sono spesso verificati spiacevoli episodi e gravi disagi, soprattutto per gli anziani”.
In conseguenza di ciò, l’esponente dell’Udc per il Terzo Polo ha chiesto al presidente Ricevuto di intervenire presso il direttore generale dell’ASP n. 5 al fine di favorire la stipula di una convenzione con i Caf per far fornire assistenza e consulenza ai cittadini, convenzione già stipulata in altre Province della Regione Sicilia. (da tempostretto.it)
In conseguenza di ciò, l’esponente dell’Udc per il Terzo Polo ha chiesto al presidente Ricevuto di intervenire presso il direttore generale dell’ASP n. 5 al fine di favorire la stipula di una convenzione con i Caf per far fornire assistenza e consulenza ai cittadini, convenzione già stipulata in altre Province della Regione Sicilia. (da tempostretto.it)
mercoledì 23 maggio 2012
COME SI ESCE DALL'EURO? Quello che dovete sapere.
Sul Corriere della Sera di oggi si inizia a parlare di "corsa alle banche", cioè della possibilità che si verifichi il ritiro massiccio dei depositi sui conti correnti da parte dei cittadini, spaventati dall'ipotesi di chiusura degli sportelli e dalla svalutazione sui risparmi, che a breve potrebbe far implodere il sistema monetario europeo.
Per cercare di fare chiarezza sullo scenario di una possibile uscita dell'Italia dall'euro ho intervistato Claudio Borghi, economista docente all'Università Cattolica di Milano, editorialista ed ex managing director di Deutsche Bank. Prendetevi un'ora di tempo, perché la rete, a differenza della televisione, non ha fretta. (da byoblu)
COME SI ESCE DALL'EURO?
Tutto quello che c'è da sapere per non farsi trovare impreparati‘NDRANGHETA: La pentita Giuseppina Pesce tira in ballo l’ex giudice Carnevale
REGGIO CALABRIA - «Il magistrato di Cassazione Corrado Carnevale era amico di mio suocero, Gaetano Palaia, che si rivolgeva a lui per ottenere scarcerazioni». È la rivelazione fatta ieri da Giuseppina Pesce, la pentita di ‘ndrangheta che sta deponendo nell’aula del carcere di Rebibbia nel processo alla cosca Pesce. I contatti tra Palaia e Carnevale, secondo quanto ha riferito Giuseppina Pesce rispondendo alle domande del Pm, Alessandra Cerreti, sarebbero andati avanti fino al 2005. «Dopo che Carnevale lasciò il suo incarico – ha detto la pentita – mio suocero rifiutò qualsiasi altra richiesta di intervento sostenendo che non poteva fare più niente perché non aveva i contatti di prima con la Cassazione e questo rendeva impossibile qualsiasi tentativo ulteriore di intercessione».
Libera Chiesa in servo Stato
Anna Lombroso per il Simplicissimus
“Non possiamo chiedere al vescovo di diventare un pubblico ufficiale: formalizzare la richiesta al vescovo di denunciare i casi di abuso vuol dire andare contro l’ordinamento…”.
Questa inopportuna manifestazione di disubbidienza civile viene dal segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata: l’occasione era la presentazione n Vaticano delle linee guida per i casi di abuso sessuale da parte del clero messe a punto dalla conferenza episcopale. Nel respingere sdegnosamente l’idea dell’istituzione di un “soggetto” responsabile della materia, presente invece in moltissimi altri paesi, Crociata (quando si dice il nome…) ha riconfermato l valore egemone, il potere assoluto per non dire dispotico della figura del vescovo: “In Italia, ha detto, non c’è bisogno di un’autorità terza per seguire questi casi, il vescovo è responsabile di tutto nella propria diocesi anche in questo campo”. Così, secondo quanto previsto dall’attuale legislazione italiana e dagli accordi concordatari, “i vescovi sono esonerati dall’obbligo di deporre o di esibire documenti in merito a quanto conosciuto o detenuto per ragioni del proprio ministero, in quanto nell’ordinamento italiano, il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti” di abuso sessuale da parte del clero”.
“Non possiamo chiedere al vescovo di diventare un pubblico ufficiale: formalizzare la richiesta al vescovo di denunciare i casi di abuso vuol dire andare contro l’ordinamento…”.
Questa inopportuna manifestazione di disubbidienza civile viene dal segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata: l’occasione era la presentazione n Vaticano delle linee guida per i casi di abuso sessuale da parte del clero messe a punto dalla conferenza episcopale. Nel respingere sdegnosamente l’idea dell’istituzione di un “soggetto” responsabile della materia, presente invece in moltissimi altri paesi, Crociata (quando si dice il nome…) ha riconfermato l valore egemone, il potere assoluto per non dire dispotico della figura del vescovo: “In Italia, ha detto, non c’è bisogno di un’autorità terza per seguire questi casi, il vescovo è responsabile di tutto nella propria diocesi anche in questo campo”. Così, secondo quanto previsto dall’attuale legislazione italiana e dagli accordi concordatari, “i vescovi sono esonerati dall’obbligo di deporre o di esibire documenti in merito a quanto conosciuto o detenuto per ragioni del proprio ministero, in quanto nell’ordinamento italiano, il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti” di abuso sessuale da parte del clero”.
martedì 22 maggio 2012
Assistenza ospedaliera. Rapporto Istat 2012: "Al Sud insoddisfatto l’80-90% dei ricoverati"
Disomogenità di salute, di spesa, di prestazioni, di assistenza agli anziani, qualità dei servizi in termini di efficacia, appropriatezza e soddisfazione dei pazienti ricoverati. E lo svantaggio è quasi sempre del Sud e dell’universo femminile, più colpite da malattie e discriminazioni.
Un quadro a chiaro-scuro quello dipinto dalla XX edizione del Rapporto Annuale Istat 2012 sulla situazione del Paese, che per la sanità rileva, ad esempio, come sui 111 miliardi di euro spesi nel 2010 dal Ssn, con una media pro capite a livello nazionale do 1.833 euro, vi sia una variabilità regionale nei consumi che raggiunge scarti fino a 500 euro: la P.A. di Bolzano spende mediamente 2.191 euro per ogni residente, la Sicilia 1.690. da Quotidiano Sanità
Ecco il Rapporto Istat 2012
Protezione solare ed endometriosi, c'è correlazione
La certezza non la si ha ancora, tuttavia potrebbe esserci un collegamento tra le sostanze chimiche contenute in alcune creme solari e lo sviluppo dell’endometriosi, il che suggerisce di utilizzare con cautela certi prodotti.
L’interazione tra sostanze chimiche e salute è da sempre dibattuta e, sebbene sia risaputo che ogni sostanza ha un impatto sull’organismo, ancora oggi nessuno si sente di affermare con certezza che le sostanze utilizzate nella produzione di cosmetici e creme solari abbiano un impatto negativo.
Fa il vaccino anti papilloma e si ammala: grave 12enne
A Milano una bambina di prima media è stata ricoverata in rianimazione neurochirurgica all'ospedale Niguarda. Quattro giorni prima aveva fatto il vaccino anti HPV. I medici: "Non si può stabilire con certezza il nesso di causa-effetto"
Vaccino anti papilloma: favorevoli e contrari
di Gioia Locati - 18 maggio 2012 - da www.ilgiornale.it
Una bambina di 12 anni è stata colpita da una grave forma neurologica dopo essersi sottoposta al vaccino anti papilloma virus (HPV). È successo a Milano, alla fine di febbraio. La ragazzina, che chiameremo Anna, è ancora in cura all’ospedale Niguarda e sta seguendo un percorso di riabilitazione.
I genitori di Anna avevano aderito alla campagna promossa dalle Asl: alle preadolescenti è offerto il vaccino anti HPV in tre somministrazioni. Quattro giorni dopo la prima iniezione Anna ha manifestato importanti disturbi tanto da essere ricoverata d’urgenza nella rianimazione neurochirurgia dell’ospedale Niguarda. Stretto riserbo sulla prognosi e sul nome della malattia. Gaetano Elli, direttore medico di presidio dell’ospedale spiega che la “ragazzina è arrivata in rianimazione neurochirugica a fine febbraio accusando sintomi importanti di tipo neurologico e sta ancora recuperando”. Il medico precisa che “non si può stabilire con certezza il nesso di causa-effetto tra il vaccino e la sindrome” e che forse questo legame non verrà mai appurato. Nonostante ciò, aggiunge Elli: “Il fatto è stato immediatamente segnalato alle autorità competenti”, ossia Asl, Aifa e ministero della salute. Marino Faccini, responsabile profilassi e vaccini alla Asl milanese, ha assicurato che la sindrome che ha colpito Anna è il primo effetto collaterale importante da quando è partita la campagna vaccinale e ha precisato “che per sapere con certezza che è stato il vaccino a provocare la malattia bisogna fare uno studio epidemiologico accurato. Certamente c’è stato un nesso temporale, i disturbi sono comparsi a quattro giorni dalla prima somministrazione”. Che genere di disturbi? “All’inizio la sintomatologia ha fatto pensare alla sindrome di Guillam Barrè (malattia neurologica infiammatoria che porta alla paralisi degli arti) ma poi si visto che i parametri clinici non corrispondevano: è un’altra rara forma neurologica”.
Vaccino anti papilloma: favorevoli e contrari
di Gioia Locati - 18 maggio 2012 - da www.ilgiornale.it
Una bambina di 12 anni è stata colpita da una grave forma neurologica dopo essersi sottoposta al vaccino anti papilloma virus (HPV). È successo a Milano, alla fine di febbraio. La ragazzina, che chiameremo Anna, è ancora in cura all’ospedale Niguarda e sta seguendo un percorso di riabilitazione.
I genitori di Anna avevano aderito alla campagna promossa dalle Asl: alle preadolescenti è offerto il vaccino anti HPV in tre somministrazioni. Quattro giorni dopo la prima iniezione Anna ha manifestato importanti disturbi tanto da essere ricoverata d’urgenza nella rianimazione neurochirurgia dell’ospedale Niguarda. Stretto riserbo sulla prognosi e sul nome della malattia. Gaetano Elli, direttore medico di presidio dell’ospedale spiega che la “ragazzina è arrivata in rianimazione neurochirugica a fine febbraio accusando sintomi importanti di tipo neurologico e sta ancora recuperando”. Il medico precisa che “non si può stabilire con certezza il nesso di causa-effetto tra il vaccino e la sindrome” e che forse questo legame non verrà mai appurato. Nonostante ciò, aggiunge Elli: “Il fatto è stato immediatamente segnalato alle autorità competenti”, ossia Asl, Aifa e ministero della salute. Marino Faccini, responsabile profilassi e vaccini alla Asl milanese, ha assicurato che la sindrome che ha colpito Anna è il primo effetto collaterale importante da quando è partita la campagna vaccinale e ha precisato “che per sapere con certezza che è stato il vaccino a provocare la malattia bisogna fare uno studio epidemiologico accurato. Certamente c’è stato un nesso temporale, i disturbi sono comparsi a quattro giorni dalla prima somministrazione”. Che genere di disturbi? “All’inizio la sintomatologia ha fatto pensare alla sindrome di Guillam Barrè (malattia neurologica infiammatoria che porta alla paralisi degli arti) ma poi si visto che i parametri clinici non corrispondevano: è un’altra rara forma neurologica”.
Epatite B, test gratis in 15 città ma è solo uno spreco
n 15 città, Milano, Brescia, Bergamo, Padova, Torino, Reggio Emilia, Pisa, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Foggia, Cagliari, Messina e Palermo, i laboratori aderenti all'iniziativa eseguiranno il test gratuitamente e sarà possibile prenotarsi al numero verde 800 027 325 o, on line, al sito www.epatiteb2012.it.
Quattro società scientifiche, AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato), SIGE (Società Italiana di Gastroenterologia), SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali), SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) - con il supporto di FederANISAP, Federazione Nazionale delle Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, con il contributo della casa farmaceutica Bristol Meyer Squibb, produttrice dei test, organizzano l'esecuzione gratuita del test fino al prossimo 15 giugno, per sottolineare l'insufficiente informazione sull'argomento.
Sarebbe però più logico e meno dispendioso eseguire un banale esame di screening comprensiva di ALT e AST (precedentemente denominata GOT-GPT) se questi valori sono alterati si esegue il test specifico per HCV e HBV. Non tutti hanno bisogno di eseguire il test HBV, visto che il vaccino obbligatorio è stato introdotto con la Legge 165 del 27 maggio 1991, per tutti i nuovi nati.
Diagnosi epatite B
Linee guida trattamento epatite B cronica
Quattro società scientifiche, AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato), SIGE (Società Italiana di Gastroenterologia), SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali), SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) - con il supporto di FederANISAP, Federazione Nazionale delle Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, con il contributo della casa farmaceutica Bristol Meyer Squibb, produttrice dei test, organizzano l'esecuzione gratuita del test fino al prossimo 15 giugno, per sottolineare l'insufficiente informazione sull'argomento.
Sarebbe però più logico e meno dispendioso eseguire un banale esame di screening comprensiva di ALT e AST (precedentemente denominata GOT-GPT) se questi valori sono alterati si esegue il test specifico per HCV e HBV. Non tutti hanno bisogno di eseguire il test HBV, visto che il vaccino obbligatorio è stato introdotto con la Legge 165 del 27 maggio 1991, per tutti i nuovi nati.
Diagnosi epatite B
Linee guida trattamento epatite B cronica
Palermo: scarichi fognari in mare, proseguono controlli Arpa Sicilia
L'Arpa, l'Agenzia regionale protezione ambiente della Regione siciliana, ha eseguito numerosi accertamenti sul litorale del comprensorio territoriale del comune di Carini (Palermo), dove ha individuato decine di scarichi fognari di abitazioni e di attivita' commerciali immesse in mare senza alcun trattamento depurativo. Cio' ha causato un grave inquinamento ambientale della costa, con un potenziale danno per l'ecosistema marino e un rischio per la salute e per la pubblica incolumita'.
L'attivita' di Arpa Sicilia e' principalmente svolta a tutela della salute pubblica ed a supporto dell'autorita' giudiziaria che, prima dell'inizio della stagione balneare, ha emanato il provvedimento. - da: LiberoQuotidiano.it
Era ora che si muovesse...
L'attivita' di Arpa Sicilia e' principalmente svolta a tutela della salute pubblica ed a supporto dell'autorita' giudiziaria che, prima dell'inizio della stagione balneare, ha emanato il provvedimento. - da: LiberoQuotidiano.it
Era ora che si muovesse...
La rete che avanza
tratto da quello che ho dichiarato a GQItalia.
Il Movimento Cinque Stelle ha vinto una città importante facendo una campagna elettorale con 6mila euro in tutto, autofinanziati. In comune ci andranno economisti del calibro di Loretta Napoleoni, una dei pochissimi ad avere previsto la crisi e commentatrice regolare di CNN e BBC, così come esperti di ambiente e di gestione dei rifiuti come Maurizio Pallante. Anche loro presteranno la loro consulenza a titolo gratuito.
Il Movimento Cinque Stelle dimostra così che la politica si può fare senza rubare e senza occupare poltrone a fini personali, ma al contrario sfruttando l'intelligenza condivisa della rete e l'autentica disponibilità a mettersi in gioco per il bene comune, caratteristiche alla base della definizione originale di "onorevole" che sono andate perdute. Sono più onorevoli, oggi, questi ragazzi, che gli ammiragli del transatlantico che hanno dissanguato il paese, accumulando privilegi senza meriti, autocompiacendosi nell'esercizio dell'arte retorica fine al mantenimento di privilegi acquisiti sulle spalle dei nuovi poveri, paralizzati dall'immobilismo dei tanti, troppi conflitti di interessi e responsabili di avere lasciato il Paese alla deriva, senza una guida, mentre veniva sospinto nella baia dei bucanieri, infestata dalla finanza speculativa.
Ora, il Movimento Cinque Stelle ha l'opportunità di dimostrare che è possibile amministrare con saggezza garantendo legalità, trasparenza, autentica rappresentanza, responsabilità e competenza, attraverso il modello concettuale di conoscenza condivisa che la rete consente. Possono riuscirci o fallire, ma con loro abbiamo nuovamente una possibilità. Con quegli altri, quale?
lunedì 21 maggio 2012
ALPI sempre rimandata
C'è chi è chiamato a sacrifici insopportabili, ma i privilegiati non rinunciano a nulla.
Le Regioni avranno tempo fino al 31 dicembre 2014 per organizzare gli spazi interni. Tra quasi un mese l’intramoenia allargata scadrà e senza un’ulteriore proroga si rischiava di obbligare i medici a prestare l'attività professionale privata all'interno della struttura in cui lavora, con grandissima difficoltà di evasione fiscale! Al solito, come sempre in cambio di questa ulteriore proroga ci sono altre promesse rivoluzionarie, che poi si assomigliano o sono sempre le stesse.
Entro ottobre le Regioni dovranno impegnarsi ad una ricognizione straordinaria degli spazi disponibili per la libera professione e, ove ve ne sia necessità e disponibilità di risorse, acquistare, affittare o stipulare convenzioni con altri enti pubblici per avere a disposizione altri ambulatori esterni, aziendali e multidisciplinari, per l’esercizio dell’attività istituzionale o della libera professione intramuraria ordinaria. Le aziende dove non risultino disponibili spazi per la libera professione possono autorizzare, in via sperimentale, un programma che preveda lo svolgimento dell’intramoenia presso studi collegati all’azienda attraverso una rete informativa. Le Regioni saranno garanti dell’attività, mentre le aziende ne saranno responsabili assicurandone il corretto esercizio....
Entro ottobre le Regioni dovranno impegnarsi ad una ricognizione straordinaria degli spazi disponibili per la libera professione e, ove ve ne sia necessità e disponibilità di risorse, acquistare, affittare o stipulare convenzioni con altri enti pubblici per avere a disposizione altri ambulatori esterni, aziendali e multidisciplinari, per l’esercizio dell’attività istituzionale o della libera professione intramuraria ordinaria. Le aziende dove non risultino disponibili spazi per la libera professione possono autorizzare, in via sperimentale, un programma che preveda lo svolgimento dell’intramoenia presso studi collegati all’azienda attraverso una rete informativa. Le Regioni saranno garanti dell’attività, mentre le aziende ne saranno responsabili assicurandone il corretto esercizio....
I probiotici distruggono le sostanze chimiche tossiche nel nostro intestino
Post date: Wednesday, May 9th 2012 at 7:30 am by Sayer Ji
E’ una cosa meravigliosa che la natura ci abbia fornito migliaia di miliardi di microrganismi all’interno del nostro corpo con DNA diverso dal nostro, alcuni dei quali abbattono sostanze chimiche tossiche che noi esseri umani abbiamo creato per uccidere altre cose ma che invece ci stanno uccidendo, ad esempio i pesticidi. Chi sono questi strani aiutanti?
I batteri!
Un attimo. I batteri non dovrebbero farci del male? Non sono il nostro nemico nella guerra senza fine contro l'infezione?
Beh, quando il nostro sistema immunitario non funziona, alcuni possono crescere oltre il normale. Ma non diversamente dalla maggior parte delle altre creature, rispondono all’ambiente in cui sono allevati. Assumete cibi organici, ortaggi genuini per esempio, e avrete un’attività positiva nel vostro intestino. Assumete zucchero, cibi elaborati e una miriade crescente di sostanze chimiche e nel vostro intestino tirerà una brutta aria!
Inoltre, che ci crediate o no, antichi batteri hanno fatto squadra milioni di anni fa con i nostri antenati cellulari, per creare gli organelli che producono energia all'interno delle nostre cellule, chiamati mitocondri. Quindi, siamo davvero così diversi dai batteri? No, in un certo senso, siamo batteri, infatti alcuni ricercatori ci descrivono come "meta-organismi" composti da diversi sistemi vitali che lavorano in simbiosi.
Quindi, diamo un'occhiata ad alcune delle incredibili gesta di questi batteri ....
1) La Tossicità del Bisfenolo A: assorbimento/escrezione - Bisfenolo A (BPA) è un derivato petrolchimico sempre più onnipresente che altera il sistema endocrino (cioè scombina i vostri ormoni!) e si trova negli scontrini di carta termica, in tutte le banconote di carta del mondo, nella plastica, e in molti altri beni di consumo. [1] Purtroppo, non è importante se tu sia esposto o meno, ma quanto. Introducendo i probiotici Bifidobacterium brevis e Lactobacillus casei nella dieta dei ratti esposti a BPA, la concentrazione ematica di BPA è scesa in modo significativo ed è stato escreto nelle loro feci 2,4 volte più rapidamente rispetto al gruppo di controllo senza integrazione. I ricercatori hanno concluso che i probiotici "... hanno ridotto l'assorbimento intestinale favorendo l'escrezione di BPA, e che questi probiotici potrebbero sopprimere gli effetti nocivi del BPA sulla salute umana."
2) La Tossicità del Bisfenolo A: degradazione - Nuovi ceppi batterici, bisfenolo A-degradanti sono stati isolati dal piatto tradizionale coreano a base di cavolo fermentato noto come kimchi [2] Tre batteri isolati da Bacillus pumilus sono stati in grado di degradare il BPA. I ricercatori hanno riportato che questi batteri derivati dal cibo porterebbero a sistemi efficienti e sicuri per la rimozione di BPA. Logicamente, il consumo di kimchi (o dei probiotici estratti da kimchi) consentirebbe al tratto gastrointestinale umano di abbattere questa sostanza chimica nociva.
3) La Tossicità degli Insetticidi - Arriva il kimchi in soccorso ancora una volta! Nel 2009, il Journal of Agricultural and Food Chemistry ha rivelato che tra gli alquanto sgradevoli insetticidi a base di clorpirifos (CP), che sono stati associati a effetti neurologici, a disturbi dello sviluppo e disturbi autoimmuni e i batteri che rendono possibile la fermentazione del kimchi, non c’è sfida! [3 ] I ricercatori hanno scoperto che i batteri contenuti nel Kimchi, hanno trasformato rapidamente il CP nella loro “colazione” degradandolo al terzo giorno (fino all’83,3%) e completamente al nono giorno! I supereroi di questa storia sono stati identificati come: WCP902 Lactobacillus brevis, Lactobacillus plantarum WCP931, e Lactobacillus sakei WCP904. Ma le cose stanno diventando ancora più incredibili .....
Questi supereroi mangia-tossine sono stati in grado di debellare altri quattro insetticidi:
1) Coumaphos - insetticida
2) Diazinon
3) Paratione
4) Metilparathion
Se pensate sia incredibile la capacità dei probiotici di mangiare le tossine e di degradarle, considerate il fatto che i probiotici sono in grado di favorire migliaia di funzioni vitali nel nostro corpo e sono stati clinicamente studiati per prevenire e/o ridurre i sintomi di quasi 200 malattie diverse. È possibile visionare i primi risultati sui benefici dei probiotici su GreenMedInfo.com, alla pagina dedicata al tema.
Termometri elettronici poco affidabili
La tossicità del mercurio spinse ad abbandonare i termometri che utilizzavano questo metallo e dal 3 aprile 2009 sono stati banditi dal commercio, secondo quanto previsto da una direttiva dell'Unione Europea. I nuovi termometri elettronici in commercio però spesso funzionano male, seppure costano anche più dei vecchi termometri, mentre, per la tecnologia utilizzata e per il costo di produzione dovrebbero costare pochi euro.
E' questo il capitalismo del 2000, si produce lo stesso prodotto di qualità inferiore, sfruttando il lavoro degli schiavi globalizzati e si vende nei paesi ricchi a prezzi più alti di prima. La ricchezza si sposta in poche mani e la povertà dilaga.
domenica 20 maggio 2012
STRANE FUORIUSCITE D'ACQUA DAL TERRENO PRIMA DEL TERREMOTO
Prima del terremoto di stanotte è aumentato il livello dell’acqua dei pozzi e dei fossi attorno a Finale Emilia, e alcune aree sono state allagate dall’apertura di fontanazzi, come nel caso della via Fruttarola, all’uscita dal paese, come documentano alcune foto scattate da un agricoltore. Nell’immagine qui affianco, invece, un altro fontanazzo aperto a Bondeno, nel ferrarese. Intanto due squadre dell’Ingv stanno arrivando sul posto e mentre una avrà il compito di installare nuovi strumenti per monitorare meglio i terremoti, un’altra è dedicata proprio a verificare gli effetti del sisma sul territorio, tra cui appunto proprio queste particolarita. (da meteoweb)
sabato 19 maggio 2012
Brindisi: bomba mafiosa uccide Melissa, 16 anni
Tre bombole di gas collegate a un innesco esplodono a Brindisi, davanti alla scuola professionale intitolata a Morvillo-Falcone. Una ragazza di 16 anni, Melissa, uccisa, era figlia unica. La disperazione dei genitori. Altre cinque ferite. Ondata di sdegno anche sul web per l'attentato. Su Facebook l'addio al 'piccolo angelo'. Manifestazione degli studenti con fazzoletti bianchi e striscioni: 'fuori i politici'. La scuola era stata premiata per progetto antimafia.
venerdì 18 maggio 2012
Lombardo si dimette il 28 luglio
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha annuciato che si dimetterà il 28 o 29 luglio e che si andrà al voto il 28 e il 29 ottobre.
Lombardo aveva più volte ripetuto che si sarebbe dimesso prima della decisione del gup di Catania sul rinvio a giudizio suo e di suo fratello per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, e aveva manifestato l'intenzione di indire elezioni regionali anticipate per ottobre.
Spending review per la sanità malata di sprechi
Grazia Labate, docente di Economia sanitaria all'Università di York, Inghilterra, scrive un articolo pubblicato su Quotidiano Sanità dal titolo "La nostra sanità pubblica, malata di sprechi e mal governo" in cui, senza demagogia, esorta a tagliare i veri sprechi della sanità italiana, per mantenere un SSN pubblico e funzionante per tutti. L'alternativa è infatti quella di un taglio drastico ai servizi e alle cure.
Chi continua a sostenere il rilancio di investimenti dimentica l’impegno d’onore sancito in Costituzione dell’obbligo del pareggio di bilancio e nonostante i tanti tagli lineari in vari settori e le imposte lievitate, con polemiche roventi sull'IMU, l'Italia ancora oggi continua a spendere più di quanto incassa. Altri 100 miliardi si sono aggiunti nell'ultimo anno al già pesantissimo debito pubblico. Proseguendo ci porterà velocemente al fallimento.
Chi continua a sostenere il rilancio di investimenti dimentica l’impegno d’onore sancito in Costituzione dell’obbligo del pareggio di bilancio e nonostante i tanti tagli lineari in vari settori e le imposte lievitate, con polemiche roventi sull'IMU, l'Italia ancora oggi continua a spendere più di quanto incassa. Altri 100 miliardi si sono aggiunti nell'ultimo anno al già pesantissimo debito pubblico. Proseguendo ci porterà velocemente al fallimento.
MESSINA: Atm, sei a giudizio e altrettanti prosciolti. Il dg Conte e altre cinque persone tra dirigenti e impiegati. Molti i casi dichiarati prescritti dal gup Vermiglio
Sei proscioglimenti e sei rinvii ai giudizio, poi una serie di prescrizioni, quindi alcuni proscioglimenti parziali. È complesso il responso che viene fuori dall’udienza preliminare “fiume” celebrata ieri davanti al gup Maria Vermiglio sui chilometraggi “gonfiati” e i contributi regioni all’Atm, la clamorosa inchiesta gestita dal sostituto procuratore Stefano Ammendola e dai carabinieri che nel novembre dello scorso anno portò anche ad alcuni arresti. C’erano in ballo reati come truffa aggravata in concorso, falso materiale e falso ideologico, più alcune ipotesi di reato che attenevano al ruolo di pubblico dipendente e venivano contestati a vario titolo. L’inchiesta ha ipotizzato una truffa ai danni della Regione e dell’Agenzia delle Dogane che, secondo l’accusa, avrebbero erogato all’Azienda trasporti un maggiore contributo attraverso falsi consuntivi sui chilometri percorsi dagli autobus.
GLI IMPUTATI - Erano in tutto quindici tra dirigenti e dipendenti: Paolo Altadonna, 66 anni; Antonio Cardia, 46 anni; Antonio Giovanni Carpita, 47 anni, tutti messinesi; Carlo Caruso, 47 anni, trapanese; Claudio Conte, 56 anni, tarantino di nascita ma messinese d’adozione; Giovanni Di Pasquale, 55 anni, e Bartolo Enea, 60 anni, di Messina; Guglielmo Lacava, 38 anni, di Sant’Agata Militello e residente a Sinagra; Giuseppe Lampi, 47 anni, Francesco Lisa, 56 anni, Vincenzo Maimone, 61 anni, Annunziato Mondello, 62 anni, Salvatore Orlando, 60 anni, Placido Signorino, 61 anni, tutti messinesi; Salvatore Zaccone, 62 anni, nato a Castroreale ma residente a Messina.
GLI IMPUTATI - Erano in tutto quindici tra dirigenti e dipendenti: Paolo Altadonna, 66 anni; Antonio Cardia, 46 anni; Antonio Giovanni Carpita, 47 anni, tutti messinesi; Carlo Caruso, 47 anni, trapanese; Claudio Conte, 56 anni, tarantino di nascita ma messinese d’adozione; Giovanni Di Pasquale, 55 anni, e Bartolo Enea, 60 anni, di Messina; Guglielmo Lacava, 38 anni, di Sant’Agata Militello e residente a Sinagra; Giuseppe Lampi, 47 anni, Francesco Lisa, 56 anni, Vincenzo Maimone, 61 anni, Annunziato Mondello, 62 anni, Salvatore Orlando, 60 anni, Placido Signorino, 61 anni, tutti messinesi; Salvatore Zaccone, 62 anni, nato a Castroreale ma residente a Messina.
BARCELLONA PG: Concessione edilizia irregolare. Notificati tredici avvisi di garanzia. Contestato l’abuso d’ufficio. Quasi tutti tecnici e un ex maresciallo GdF
A più di due anni dall’apertura dell’inchiesta giudiziaria “Tsunami” su politica e malaffare, rispolverata dai vecchi cassetti dopo l’insediamento del Procuratore capo Salvatore De Luca, i sostituti procuratori Francesco Massara e Giorgio Nicola, hanno concluso con la notifica di 13 avvisi di garanzia l’indagine con cui si contesta il reato di abuso d’ufficio in concorso a funzionari comunali e componenti di commissione edilizia in carica nel 2005. Sono in tutto 13 le persone raggiunte da avviso di garanzia a sette anni dai fatti contestati. Sono indagati l’ex maresciallo della Guardia di finanza Santi Pino, 66 anni; il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Barcellona, ing. Orazio Mazzeo, 61 anni; il suo predecessore ing. Gaetano Calabrò, 64 anni; il costruttore edile Giovanni Arlotta, 68 anni; il tecnico progettista e direttore dei lavori, ing. Giuseppe Settineri, 70 anni; i componenti pro tempore della commissione edilizia comunale in carica nel 2005; l’ex assessore comunale all’urbanistica Luciano Antonino Genovese, 57 anni nella qualità di presidente ed i commissari dell’epoca Carmelo Biagio Genovese, 70 anni; Antonino D’Amico, 72 anni; Vincenzo La Scala, 74 anni; Carmelo Antonino Giannetto, 59 anni; l’ex assessore comunale Amedeo Gitto, 62 anni; il dirigente sanitario Antonino Iannello, 58 anni e Franco Antonio Giunta, 44 anni. L’accusa per tutti è di abuso d’ufficio in concorso per il rilascio di una concessione edilizia la n. 58 del 28 aprile del 2005. L’inchiesta ha evidenziato una concessione edilizia, con mutamento di destinazione d’uso, per favorire - secondo l’ipotesi investigativa - l’imprenditore edile di Barcellona Giovanni Arlotta, proprietario del complesso immobiliare ubicato in via Kennedy a Pozzo di Gotto, accanto al torrente Idria e l’amministratore pro- tempore del gruppo commerciale “Fiorino snc”, (nel frattempo deceduto) che negli scantinati dell’immobile ha aperto un ipermercato. Tra gli indagati, indicato come “istigatore del reato di abuso d’ufficio”, l’ex maresciallo della Guardia di Finanza Santi Pino, all’epoca dei fatti comandante della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura.
giovedì 17 maggio 2012
Sicurezza lavoro: in Sicilia non conoscono i rappresentati per la sicurezza
Indagine della Cgil Sicilia su 700 lavoratori. Almeno la metà dei lavoratori non sa neppure chi sia il medico competente, l'addetto al primo soccorso o alle vie di fuga
Solo una parte dei lavoratori siciliani è a conoscenza dei propri diritti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e gli adempimenti legislativi per la prevenzione si rivelano molte volte un fatto puramente burocratico.
Sistri, parte a fine giugno?
Il sistema Sistri per il tracciamento elettronico dei rifiuti sembra ora pronto ad entrare a pieno regime nel prossimo 30 giugno, come ribadito dall'AD di Selex Service Management Massimo Veltroni - l'azienda del gruppo Finmeccanica che ha realizzato il sistema - nel corso di un intervento al Forum PA.
Lo stesso Veltroni ha spiegato che i test effettuati sul sistema non hanno fatto registrare anomalie tecniche, persino con un carico di dati 4 volte superiore a quello che Sistri dovrebbe sopportare.
"Dal punto di vista tecnico siamo pronti già dal 2010 - ha continuato Veltroni - non ci aspettiamo sorprese, anche se ovviamente un sistema complesso come questo avrà bisogno di un po' di rodaggio". "Il 30 giugno il Sistri deve partire e noi vogliamo sapere se tutto funziona correttamente", ha fatto eco il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. "Abbiamo chiesto a DigitPA, che dipende dal ministero della Ricerca, di avere una conferma tecnica sul funzionamento del sistema". Lo stesso Clini ha poi ricordato l'invio di un decreto al Consiglio di Stato per la riduzione del carico del Sistri sulle piccole imprese. (Punto Informatico)
"Dal punto di vista tecnico siamo pronti già dal 2010 - ha continuato Veltroni - non ci aspettiamo sorprese, anche se ovviamente un sistema complesso come questo avrà bisogno di un po' di rodaggio". "Il 30 giugno il Sistri deve partire e noi vogliamo sapere se tutto funziona correttamente", ha fatto eco il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. "Abbiamo chiesto a DigitPA, che dipende dal ministero della Ricerca, di avere una conferma tecnica sul funzionamento del sistema". Lo stesso Clini ha poi ricordato l'invio di un decreto al Consiglio di Stato per la riduzione del carico del Sistri sulle piccole imprese. (Punto Informatico)
Il grasso si deposita in tre ore, il rimedio nell’attività fisica
Capita spesso, dopo una cena abbondante, di avere la sensazione di gonfiore e la certezza che presto quella pancia tonda tornerà alla normalità. Non è proprio cosi: il grasso è molto più veloce di quello che si crede, o che si spera.
Secondo uno studio della Oxford University dopo un pasto il grasso che viene dagli alimenti, si deposita sul giro vita nell’arco di tre ore e qui rimane a meno che i nostri muscoli non vengano azionati dall’esercizio fisico, indispensabile per bruciare i grassi.
In sintesi, per chi non svolge attività fisica è molto difficile che quel grasso possa sparire magicamente. E’ anche per questo che il pasto della sera è bene che sia leggero, visto che difficilmente ci si muove dopo cena.
Secondo uno studio della Oxford University dopo un pasto il grasso che viene dagli alimenti, si deposita sul giro vita nell’arco di tre ore e qui rimane a meno che i nostri muscoli non vengano azionati dall’esercizio fisico, indispensabile per bruciare i grassi.
In sintesi, per chi non svolge attività fisica è molto difficile che quel grasso possa sparire magicamente. E’ anche per questo che il pasto della sera è bene che sia leggero, visto che difficilmente ci si muove dopo cena.
L'odore del sesso
A sedurre più di tutto è l'odore del nostro corpo. La scoperta è di un team di ricercatori dell'Università di Stirling nel Regno Unito e della Charles University di Praga. Gli scienziati, che hanno pubblicato il loro studio sulla rivista PLoS One, sostengono che non c'è nulla di più eccitante per gli esseri umani dell'odore dei propri simili, che sveglia il desiderio molto più di qualsiasi profumo......
Fukushima: restano pericoli catastrofe mondiale
Nelle maggiori testate mondiali è circolata la notizia della chiusura di tutte le centrale nucleare in Giappone, ma contemporaneamente si è fatto silenzio su una petizione firmata da esperti nucleari americani e giapponesi che denuncia un forte rischio di catastrofe nucleare mondiale dal reattore di Fukushima Daiichi numero 4.
Gli Ftalati e l’Autismo
È stata studiata l’esistenza della eventuale relazione tra alcuni derivati della plastica e i disturbi dello spettro autistico, una ricerca che ha visto protagonisti alcuni ricercatori italiani. Si tratta di una ricerca svoltasi presso la Neuropsichiatria Infantile del policlinico senese Santa Maria alle Scotte, diretta da Joussef Hayek con il neonatologo Claudio De Felice, il Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, con lo staff del Laboratorio Peptlab della professoressa Anna Maria Papini, e l’Università di Cergy-Pontoise di Parigi.
Gli scienziato hanno scelto di valutare le peculiarità di 48 soggetti in carico presso il Centro di Siena e porle a confronto con quelle di un gruppo di individui sani.
"Abbiamo scoperto - spiega Hayek – un’elevatissima escrezione urinaria di metaboliti di un noto plasticizzante, lo ftalato, estremamente diffuso nell'uso quotidiano. Abbiamo sintetizzato presso PeptLab i 4 principali derivati ossidati del prodotto contenuto nella plastica e ne abbiamo cercato la presenza nelle urine dei pazienti con autismo infantile, confrontandoli con i dati di un gruppo di soggetti sani".
Spese folli in Sicilia, la Regione assume i "camminatori" - La Stampa
Le periodiche polemiche attorno alla Regione Sicilia per i suoi strabocchevoli organici hanno perlomento raggiunto il risultato di un credibile censimento secondo cui nell’amministrazione lavorano oltre sedicimila dipendenti e oltre mille e duecento dirigenti (la Lombardia ne ha in tutto tremila e qualcosa). Una quota in continuo aggiornamento poiché arrivano i trenta camminatori ma anche sessanta funzionari direttivi e venti collaboratori preferibilmente - si segnala - con esperienza acquisita nei servizi di protocollo e archivio, per un totale provvisorio di centodieci new entry. Si premette che anche stavolta, come nelle volte precedenti, dalla Regione specificheranno che a loro carico c’è una pletora di dipendenti, più o meno i due terzi del totale, che altrove sono a carico dello Stato (e qualcuno replicherà citando per esempio il caso di una scuola di formazione pubblica che si chiama Cefop e ha ottocento dipendenti, pari a quelli del comune di Varese). E rimane così inspiegabile l’infittirsi di assunzioni a ridosso delle elezioni, a meno che non le si interpreti come occasioni di assistenzialismo.
E così tocca rifarsi a una recente indagine del governo (conclusa nello scorso ottobre) per raccattare qualche evidente esuberanza nella selezione del personale. In Sicilia sono in otto a occuparsi di «relazioni diplomatiche internazionali» e in ventuno che da mattina a sera si applicano alla «promozione dell’identità siciliana», mentre la signora Alessandra Russo, capo dipartimento del Lavoro, ha preso la funzione in senso estensivo e il lavoro lo dà a trentadue collaboratori. L’ufficio di presidenza onora il blasone di cui è portatore con una squadretta di centocinquantasette chauffeur. Poi ci sono certi uffici che tirano avanti con un solo dipendente (e un’imprecisabile quantità di precari) come l’Ufficio sismico regionale, il Servizio liquidazioni enti, il Servizio gestione interventi post diploma e università e il Servizio isole minori dell’assessorato alla Salute. (La Stampa)
E così tocca rifarsi a una recente indagine del governo (conclusa nello scorso ottobre) per raccattare qualche evidente esuberanza nella selezione del personale. In Sicilia sono in otto a occuparsi di «relazioni diplomatiche internazionali» e in ventuno che da mattina a sera si applicano alla «promozione dell’identità siciliana», mentre la signora Alessandra Russo, capo dipartimento del Lavoro, ha preso la funzione in senso estensivo e il lavoro lo dà a trentadue collaboratori. L’ufficio di presidenza onora il blasone di cui è portatore con una squadretta di centocinquantasette chauffeur. Poi ci sono certi uffici che tirano avanti con un solo dipendente (e un’imprecisabile quantità di precari) come l’Ufficio sismico regionale, il Servizio liquidazioni enti, il Servizio gestione interventi post diploma e università e il Servizio isole minori dell’assessorato alla Salute. (La Stampa)
mercoledì 16 maggio 2012
Contro l’eiaculazione precoce non servono farmaci
“L’eiaculazione precoce è la disfunzione sessuale più comune nella popolazione maschile, può manifestarsi a qualunque età dopo la pubertà ed è una condizione medica che può dare origine ad un forte disagio nell'uomo e ripercussioni negative sulla vita di coppia" , ha commentato il Dott. Lorenzo Melani, Direttore dello Sviluppo della Ricerca Clinica del Gruppo Menarini.
"Le statistiche indicano che questo disturbo ha un’incidenza nella popolazione maschile adulta tra il 20 e il 30% del totale, malgrado solo una bassa percentuale di uomini scelga di rivolgersi al proprio medico di fiducia per affrontare il problema e valutare possibili opzioni terapeutiche. Questa condizione clinica è infatti talmente diffusa che non ha ragione d'essere alcun senso di imbarazzo nell'affrontarla apertamente con il proprio medico al fine di individuare una valida soluzione e ristabilire una nuova sicurezza di sè e maggiore serenità sessuale nella vita di coppia." E prosegue parlando a favore dell'unico (nuovo) farmaco ultimamente autorizzato per il trattamento dell'eiaculazione precoce. Tanto che si percepisce una quasi sponsorizzazione del farmaco.
Dimentica infatti che tanti altri medici prediligono, giustamente, trattamenti non basati su farmaci.
"Le statistiche indicano che questo disturbo ha un’incidenza nella popolazione maschile adulta tra il 20 e il 30% del totale, malgrado solo una bassa percentuale di uomini scelga di rivolgersi al proprio medico di fiducia per affrontare il problema e valutare possibili opzioni terapeutiche. Questa condizione clinica è infatti talmente diffusa che non ha ragione d'essere alcun senso di imbarazzo nell'affrontarla apertamente con il proprio medico al fine di individuare una valida soluzione e ristabilire una nuova sicurezza di sè e maggiore serenità sessuale nella vita di coppia." E prosegue parlando a favore dell'unico (nuovo) farmaco ultimamente autorizzato per il trattamento dell'eiaculazione precoce. Tanto che si percepisce una quasi sponsorizzazione del farmaco.
Dimentica infatti che tanti altri medici prediligono, giustamente, trattamenti non basati su farmaci.
Messina: insediato consiglio di indirizzo Centro neurolesi Bonino Pulejo
Si e' insediato il Consiglio di Indirizzo e Verifica (Civ) dell'Irccs ''Centro Neurolesi Bonino Pulejo'' di Messina, organo di determinazione delle linee strategiche e di indirizzo dell'attivita' dell'Istituto, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di ricerca e di assistenza in coerenza con le risorse assegnate. I componenti del Civ nominati dal Ministro della Salute sono Paolo Rossini (presidente), direttore scientifico dell'AFaR (Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca - Isola Tiberina di Roma ed ordinario di Clinica neurologica all'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma); Robert Leonardi, docente della ''London School of Economics'' e Direttore dell'''Economic and Social Cohesion Laboratory'' presso il medesimo istituto londinese; Rita Formisano, primario dell'Unita' post-coma dell'Irccs ''Santa Lucia'' di Roma. La Regione siciliana ha nominato Antonio Mazzone, direttore del Dipartimento area medica dell'Ospedale di Legnano e presidente nazionale della Fondazione Fadoi e Benedetto Mezzanotte, dottore commercialista della provincia di Messina.
''Una squadra composta da figure professionali di eccellenza - ha commentato l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - che garantira' un'ulteriore crescita del ''Bonino Pulejo'' che gia' rappresenta un punto di riferimento strategico nell'ambito del recupero delle gravi celebro lesioni acquisite non soltanto in Sicilia ma in tutto il Meridione. La struttura fara' da centro di riferimento (Hub) per la rete regionale delle Suap, settore dedicato agli stati vegetativi e di minima coscienza nel quale la Sicilia e' all'avanguardia''.
L'Irccs di Messina e' l'unico istituto pubblico che si occupa di neuroscienze, con particolare riguardo alle gravi cerebrolesioni acquisite. Si e' costituito nel 1992 sulla base di una collaborazione tra la Fondazione Bonino Pulejo, l'Universita' di Messina e l'ex Ausl 5 di Messina. Dal 1992 al 2005 ha svolto la propria attivita' clinico-scientifica e didattica con tale assetto e nel 2006 il Ministero della Salute, su proposta della Regione, lo ha riconosciuto Irccs pubblico di rilievo nazionale nell'ambito delle neuroscienze.
Nel luglio 2009, a seguito di verifica ministeriale (la periodica site-visit), il Centro Neurolesi ha avuto riconfermata la qualifica di Irccs.
Il direttore generale Vincenzo Barone, nominato nel 2011, e il direttore scientifico Placido Bramanti, riconfermato nel 2011 per altri cinque anni, sono componenti e organi dell'Irccs e del Civ.
''Era un insediamento molto atteso - hanno sottolineato con soddisfazione Barone e Bramanti - e la straordinaria qualita' dei componenti del Civ non potra' che produrre eccellenti risultati per il futuro dell'Istituto''. ags
''Una squadra composta da figure professionali di eccellenza - ha commentato l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - che garantira' un'ulteriore crescita del ''Bonino Pulejo'' che gia' rappresenta un punto di riferimento strategico nell'ambito del recupero delle gravi celebro lesioni acquisite non soltanto in Sicilia ma in tutto il Meridione. La struttura fara' da centro di riferimento (Hub) per la rete regionale delle Suap, settore dedicato agli stati vegetativi e di minima coscienza nel quale la Sicilia e' all'avanguardia''.
L'Irccs di Messina e' l'unico istituto pubblico che si occupa di neuroscienze, con particolare riguardo alle gravi cerebrolesioni acquisite. Si e' costituito nel 1992 sulla base di una collaborazione tra la Fondazione Bonino Pulejo, l'Universita' di Messina e l'ex Ausl 5 di Messina. Dal 1992 al 2005 ha svolto la propria attivita' clinico-scientifica e didattica con tale assetto e nel 2006 il Ministero della Salute, su proposta della Regione, lo ha riconosciuto Irccs pubblico di rilievo nazionale nell'ambito delle neuroscienze.
Nel luglio 2009, a seguito di verifica ministeriale (la periodica site-visit), il Centro Neurolesi ha avuto riconfermata la qualifica di Irccs.
Il direttore generale Vincenzo Barone, nominato nel 2011, e il direttore scientifico Placido Bramanti, riconfermato nel 2011 per altri cinque anni, sono componenti e organi dell'Irccs e del Civ.
''Era un insediamento molto atteso - hanno sottolineato con soddisfazione Barone e Bramanti - e la straordinaria qualita' dei componenti del Civ non potra' che produrre eccellenti risultati per il futuro dell'Istituto''. ags
Prima del ricovero bisogna andare allo studio privato
Tra gli italiani che hanno ricevuto un ricovero programmato in ospedale, 1 paziente su 3, prima di essere ricoverato, ha dovuto farsi visitare privatamente (intramoenia o ALPI) dal medico dell’ospedale, pur avendo già ricevuto l’indicazione del ricovero da un altro medico. saluteme.it
Con Passera non è più Malinconico
Carlo Malinconico scacciato dalla porta del governo per le vacanze pagate a sua insaputa, rientra dalla finestra. E che finestra: da 25 milioni di euro l’anno. L’incarico conferitogli dal ministro Passera consiste nel commissariare la gloriosa Fondazione Valore Italia, che dal 2005 si affatica a pensare come e dove realizzare una specie di esposizione permanente del made in Italy. Un impresa che naturalmente ha richiesto molto tempo, anni di riflessione, durante i quali però sono stati prodotti ben due convegni di mezza giornata, tra febbraio e marzo del 2007 in cui si è parlato di tecnologie digitali già vecchie di dieci anni. Ma anche molto denaro, tanto che al gruppo di lavoro destinato a concepire questa sorta di expò sono stati assegnati la bellezza di 15 milioni a fondo perduto e senza alcun vincolo nello statuto
Però il gruppo guidato da Massimo Arlecchino, cinque pensatori tutti di osservanza fascio finiana, tra cui anche Umberto Croppi, mica è stato con le mani in mano: si è dato da fare e ha girato il mondo per vedere come sono organizzati altrove musei ed esposizioni, immagino in compagnia di mogli, segretarie, collaboratrici. Quindi non si sa se la scelta di Malinconico derivi dal voler creare una discontinuità con Arlecchino o dalla volontà di permettere all’ ex sottosegretario di farsi laute vacanze senza interventi di sconosciuti finanziatori esterni che – zac -staccano l’assegno prima che uno riesca a pensare.
Passera che è il regista del recupero di Carlo il viaggiatore, balbetta di spending review , il nuovo totem verbale governativo, per giustificare la nomina, ma senza minimamente chiedersi la ragione di esistenza di questa Fondazione che è stata sette anni ad elaborare e ponzare, senza alcun risultato tangibile, se non per il gruppo di lavoro. Ed evidentemente al ministro premeva così tanto sistemare Malinconico che ha commissariato senza averne la facoltà che per un ente di diritto privato spetta al prefetto. Proprio questa è la cosa più spiacevole: la volontà pervicace e arrogante di non lasciare a piedi amici e compari incappati in “incidenti” opachi e risibili, la permanenza di enti del tutto parassitari in un momento drammatico, la dicono lunga sulla qualità dei tecnici e sul loro spirito di casta.
Ecco dove si arena e agonizza il valore Italia: in orrendi carrozzoni inutili e mangiasoldi per sistemare i complici del sistema. E purtroppo nemmeno in questo c’è la minima traccia di innovazione.
Però il gruppo guidato da Massimo Arlecchino, cinque pensatori tutti di osservanza fascio finiana, tra cui anche Umberto Croppi, mica è stato con le mani in mano: si è dato da fare e ha girato il mondo per vedere come sono organizzati altrove musei ed esposizioni, immagino in compagnia di mogli, segretarie, collaboratrici. Quindi non si sa se la scelta di Malinconico derivi dal voler creare una discontinuità con Arlecchino o dalla volontà di permettere all’ ex sottosegretario di farsi laute vacanze senza interventi di sconosciuti finanziatori esterni che – zac -staccano l’assegno prima che uno riesca a pensare.
Passera che è il regista del recupero di Carlo il viaggiatore, balbetta di spending review , il nuovo totem verbale governativo, per giustificare la nomina, ma senza minimamente chiedersi la ragione di esistenza di questa Fondazione che è stata sette anni ad elaborare e ponzare, senza alcun risultato tangibile, se non per il gruppo di lavoro. Ed evidentemente al ministro premeva così tanto sistemare Malinconico che ha commissariato senza averne la facoltà che per un ente di diritto privato spetta al prefetto. Proprio questa è la cosa più spiacevole: la volontà pervicace e arrogante di non lasciare a piedi amici e compari incappati in “incidenti” opachi e risibili, la permanenza di enti del tutto parassitari in un momento drammatico, la dicono lunga sulla qualità dei tecnici e sul loro spirito di casta.
Ecco dove si arena e agonizza il valore Italia: in orrendi carrozzoni inutili e mangiasoldi per sistemare i complici del sistema. E purtroppo nemmeno in questo c’è la minima traccia di innovazione.
POLICLINICO DI MESSINA: morte di un trapiantato di fegato. Sono ventiquattro i medici indagati
Sono ben 24 i medici iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo, tra anestesisti, chirurghi e internisti, nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura per il caso della morte di un uomo avvenuta al Policlinico nei giorni scorsi. Si tratta del decesso del medico messinese 64enne Pietro La Maestra, deceduto lo scorso 28 aprile nel reparto di Rianimazione.
La vicenda sanitaria del dott. La Maestra era iniziata parecchi mesi addietro, quando a gennaio era stato sottoposto ad un intervento di trapianto del fegato all’Ismett di Palermo. Rientrato a Messina, a marzo aveva accusato alcune complicanze ed era stato ricoverato al Policlinico, a quanto pare prima in Chirurgia, poi in Medicina interna, e quando le sue condizioni erano precipitate in Rianimazione. Ma nonostante l’impegno dei medici le complicanze dopo il trapianto di fegato non avevano lasciato scampo al dott. La Maestra, che è spirato lo scorso 28 aprile. Dopo il decesso i familiari, la moglie e i tre figli, avevano sporto denuncia chiedendo di accertare eventuali resposnabilità.
La vicenda sanitaria del dott. La Maestra era iniziata parecchi mesi addietro, quando a gennaio era stato sottoposto ad un intervento di trapianto del fegato all’Ismett di Palermo. Rientrato a Messina, a marzo aveva accusato alcune complicanze ed era stato ricoverato al Policlinico, a quanto pare prima in Chirurgia, poi in Medicina interna, e quando le sue condizioni erano precipitate in Rianimazione. Ma nonostante l’impegno dei medici le complicanze dopo il trapianto di fegato non avevano lasciato scampo al dott. La Maestra, che è spirato lo scorso 28 aprile. Dopo il decesso i familiari, la moglie e i tre figli, avevano sporto denuncia chiedendo di accertare eventuali resposnabilità.
Visite ed ecografie tiroide gratuite in endocrinologia
È il 23 Maggio il giorno scelto per celebrare la giornata mondiale della tiroide. Anche l’AOU “G. Martino” aderisce alla manifestazione che in tutta Italia promuove iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo scientifico sui problemi legati alle malattie della tiroide.
Dal 18 al 24 maggio, dalle 12 alle 14, l’UOC di Endocrinologia del Policlinico Universitario di Messina sarà aperta a tutte le donne in età fertile per offrire consulenze cliniche e strumentali (ecografia) gratuite, se rilevata l’indicazione. È necessario prenotare telefonando al numero 0902213560; ad ogni paziente verrà chiesto inoltre di compilare un questionario che sarà utile - una volta elaborate le risposte - per ricavare un quadro complessivo sullo stato di salute e di informazione della popolazione, così da pianificare e porre in atto ulteriori attività di prevenzione. È possibile scaricare il modulo con le domande anche dal sito dell’Azienda www.polime.it e consegnarlo, già compilato, nella giornata fissata per il controllo. Il corretto funzionamento della tiroide è importante nella donna in età fertile; lo è ancor di più in corso di gravidanza.
Tiroide: diagnosi e cura dell'ipotiroidismo
Dal 18 al 24 maggio, dalle 12 alle 14, l’UOC di Endocrinologia del Policlinico Universitario di Messina sarà aperta a tutte le donne in età fertile per offrire consulenze cliniche e strumentali (ecografia) gratuite, se rilevata l’indicazione. È necessario prenotare telefonando al numero 0902213560; ad ogni paziente verrà chiesto inoltre di compilare un questionario che sarà utile - una volta elaborate le risposte - per ricavare un quadro complessivo sullo stato di salute e di informazione della popolazione, così da pianificare e porre in atto ulteriori attività di prevenzione. È possibile scaricare il modulo con le domande anche dal sito dell’Azienda www.polime.it e consegnarlo, già compilato, nella giornata fissata per il controllo. Il corretto funzionamento della tiroide è importante nella donna in età fertile; lo è ancor di più in corso di gravidanza.
Tiroide: diagnosi e cura dell'ipotiroidismo
martedì 15 maggio 2012
Torino, terra di mafia
di Valerio Valentini
Prendetevi un minuto di pausa e fate un respiro profondo: oggi facciamo un gioco. Immaginate che un consiglio provinciale si costituisca parte civile in un processo di ‘ndrangheta, nel quale un noto politico locale è accusato di aver interloquito con la cosche calabresi, ottenendo voti e garantendo favori. Poi ipotizzate – ragionando sempre per assurdo – che nelle poltrone del consiglio provinciale costituitosi parte civile contro quel politico, sia seduto il figlio dello stesso politico. Che, tra l’altro, è stato eletto proprio grazie ai voti che suo padre, giudizioso, ha racimolato presso i boss.
Ora, terminato il gioco, strabuzzate pure gli occhi: quello che avete letto è tutto vero. Succede nella provincia di Torino, nel cuore di quel Piemonte che è diventato, ormai da anni, una vera e propria terra di mafia.
lunedì 14 maggio 2012
Statine: causano morte in allenamento
Le statine sono in conflitto con una delle più importanti e salutari abitudini per il cuore: l’attività fisica. Quanto più ci si allena assumendo statine, tanto più è probabile subirne gli effetti mortali. Statine ed esercizio fisico, infatti, possono essere una combinazione letale.
Una delle cose migliori che potete fare per diminuire rischi cardiovascolari è l'esercizio fisico. Tuttavia, per le persone che assumono statine, l'esercizio fisico può essere assai pericoloso. Le statine sono note per avere effetti citotossici. Tali effetti tossici sono moltiplicati con l'esercizio, e possono portare persino alla morte.
Una delle cose migliori che potete fare per diminuire rischi cardiovascolari è l'esercizio fisico. Tuttavia, per le persone che assumono statine, l'esercizio fisico può essere assai pericoloso. Le statine sono note per avere effetti citotossici. Tali effetti tossici sono moltiplicati con l'esercizio, e possono portare persino alla morte.
Tagli sanità
I responsabili per la Sanita' di Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania Puglia, Calabria e Sicilia entro il 31 dicembre di quest'anno, si legge in un documento elaborato dal ministero della Salute, da quello dell'Economia e dalla Regioni lo scorso marzo, per il contenimento dei costi, dovranno ridurre il numero delle strutture sanitarie. E molte Asl stanno avviando proprio in questi giorni le procedure per la nuova organizzazione. Nel territorio le strutture complesse previste dagli atti aziendali o da altri provvedimenti regionali e aziendali (riportate nel documento Ministero-Regioni) sono 6.738 e le strutture semplici 15.793.
Secondo i nuovi parametri dovrebbero diventare 4.917 le complesse e 6.441 le semplici. Si dovrebbero eliminare nel territorio, quindi, 1.821 strutture complesse e 9.352 strutture semplici.
Sarebbe interessante sapere quante di queste strutture sono private....
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