Rassegna stampa (news selezionate da staff saluteme.it) di salute e ambiente in Sicilia
sabato 31 marzo 2012
L'inquinamento dei motori diesel provoca tumore ai polmoni
Una conferma della pericolosità dell'inquinamento atmosferico per la salute umana arriva da altri due studi recentemente pubblicati sul Journal of the National Cancer Institute. Stando a queste ricerche, i gas di scarico dei motori diesel sono particolarmente nocivi, aumentando in modo significativo le probabilità di avere un tumore ai polmoni.
I Nas all'ospedale San Vincenzo di Taormina: riscontrate carenze igieniche, chiusa la mensa
La lente d’ingrandimento dei Carabinieri s’è soffermata sull’ospedale San Vincenzo di Taormina.
I Militari del Nucleo Antisofisticazione di Catania durante una serie di controlli hanno riscontrato gravi carenze di tipo igienico sanitario nella mensa dell’ospedale. I problemi sono emersi nel corso di un’ispezione che ha interessato vari locali tra cui, cucine, magazzini, depositi e macchinari. Immediatamente è stata disposta la sospensione della produzione e della somministrazione dei pasti al pubblico. Complessivamente sono stati sequestrati prodotti alimentari ed elevate sanzioni amministrative per circa 3.000 euro.
Nel corso dei controlli i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni hanno anche scoperto alcune derrate alimentari scadute e sporcizia presente in varie zone della mensa.
I Militari del Nucleo Antisofisticazione di Catania durante una serie di controlli hanno riscontrato gravi carenze di tipo igienico sanitario nella mensa dell’ospedale. I problemi sono emersi nel corso di un’ispezione che ha interessato vari locali tra cui, cucine, magazzini, depositi e macchinari. Immediatamente è stata disposta la sospensione della produzione e della somministrazione dei pasti al pubblico. Complessivamente sono stati sequestrati prodotti alimentari ed elevate sanzioni amministrative per circa 3.000 euro.
Nel corso dei controlli i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni hanno anche scoperto alcune derrate alimentari scadute e sporcizia presente in varie zone della mensa.
venerdì 30 marzo 2012
Non accettate caramelle
Gli è stato detto "Ti diamo uno scivolo per la pensione". "Ti paghiamo due anni di stipendio se firmi l'esodo volontario dall'azienda". "Non devi avere preoccupazioni per il tuo futuro perché dopo ti aspetta la pensione". 350.000 persone vicine ai sessant'anni hanno creduto, hanno accettato e ora si trovano "esodate" dopo la riforma della pensione del Governate di Varese.
L'esodato non lavora e non è pensionato. L'azienda che se ne è liberata non lo vuole indietro neppure con il lifting. E' un aspirante barbone che deve fare una marcia nel deserto senza reddito per 5/6/8 anni senza un euro in tasca. Gli esodati tengono di solito una famiglia da mantenere. Il numero di chi è finito nel limbo della miseria va almeno moltiplicato per due. Quindi 700.000. Le dimensioni di una grande città italiana. Come farà a sopravvivere questa gente? Si venderà la casa se ne ha una o vivrà di carità? L'esodato è un vuoto a perdere, non è riciclabile. Non può neppure emigrare in cerca di fortuna, troppo vecchio.
L'esodato è spesso un ex dipendente pubblico che non sospettava che lo Stato, il suo datore di lavoro, il convitato di pietra all'atto della sua firma di uscita, cambiasse le regole del gioco. La Frignero pensava che gli esodati fossero un po' di meno, "solo" 50.0000 e ha dichiarato "Siamo stati chiamati a fare un lavoro sgradevole non a distribuire caramelle". Esodati: occhio! Non accettate caramelle dagli sconosciuti, ma soprattutto dalla Frignero (Blog Beppe Grillo)
L'esodato non lavora e non è pensionato. L'azienda che se ne è liberata non lo vuole indietro neppure con il lifting. E' un aspirante barbone che deve fare una marcia nel deserto senza reddito per 5/6/8 anni senza un euro in tasca. Gli esodati tengono di solito una famiglia da mantenere. Il numero di chi è finito nel limbo della miseria va almeno moltiplicato per due. Quindi 700.000. Le dimensioni di una grande città italiana. Come farà a sopravvivere questa gente? Si venderà la casa se ne ha una o vivrà di carità? L'esodato è un vuoto a perdere, non è riciclabile. Non può neppure emigrare in cerca di fortuna, troppo vecchio.
L'esodato è spesso un ex dipendente pubblico che non sospettava che lo Stato, il suo datore di lavoro, il convitato di pietra all'atto della sua firma di uscita, cambiasse le regole del gioco. La Frignero pensava che gli esodati fossero un po' di meno, "solo" 50.0000 e ha dichiarato "Siamo stati chiamati a fare un lavoro sgradevole non a distribuire caramelle". Esodati: occhio! Non accettate caramelle dagli sconosciuti, ma soprattutto dalla Frignero (Blog Beppe Grillo)
Tecnici, che mascalzoni
All’inizio pensavo che il governo, sedicente tecnico, fosse composto da pretini del liberismo e della finanza, intenti a leggere e recitare i messali della scuola di Chicago e attenti agli ordini della nunziatura di Berlino e di quello Ior del pensiero e denaro unico che è la Bce. Poi è arrivata ad ondate, come una febbre malarica, l’iniquità di tassazioni recessive e la chiara volontà di colpire il lavoro in tutti i suoi aspetti, per favorire la ricchezza e la rendita, premiare la pigrizia e l’incapacità, nascondere sotto densi fumi d’incenso la scarsa volontà di colpire la vera piaga del Paese che è la corruzione. E badato che non è un’invenzione comunista, lo dice anche il Wall Street Journal che è tutto dire.
Poi sono arrivate le bugie e le auto incensazioni insieme alla sfrontatezza dei diktat, gli annunci per farsi belli o simulare equità finiti in nulla e infine le lettere autorefenziali ai giornali amici. E allora mi è diventato chiaro che non si tratta solo di rigidità e vuotaggine ideologica priva di realismo di sensibilità sociale . Ma soprattutto c’è anche una buona dose di mascalzonaggine nel modulare la crisi secondo la convenienza e disegni tenuti accuratamente nascosti grazie ai complici sparsi in Italia e in Europa.
Poi sono arrivate le bugie e le auto incensazioni insieme alla sfrontatezza dei diktat, gli annunci per farsi belli o simulare equità finiti in nulla e infine le lettere autorefenziali ai giornali amici. E allora mi è diventato chiaro che non si tratta solo di rigidità e vuotaggine ideologica priva di realismo di sensibilità sociale . Ma soprattutto c’è anche una buona dose di mascalzonaggine nel modulare la crisi secondo la convenienza e disegni tenuti accuratamente nascosti grazie ai complici sparsi in Italia e in Europa.
Messina che sprofonda: si apre una voragine in pieno centro cittadino (via Nicola Fabrizi)
Voragine che quasi inghiotte un camion in Via Nicola Fabrizi, in pieno centro di Messina (foto da: nuovosoldo.net).
SEQUESTRO DIA MESSINA: CON APPOGGIO CLAN I FRATELLI LAMONICA VINCEVANO APPALTI
I due imprenditori Antonino e Tindaro Lamonica, ai quali la Dia ha sequestrato beni per un valore di 30 milioni, avevano vinto appalti pubblici importanti in attività cantieristiche come la realizzazione dell’autostrada A20 Messina-Palermo oppure i lavori di metanizzazione di alcuni Comuni del messinese grazie alle loro amicizie con importanti esponenti di Cosa Nostra palermitana e con i clan della zona dei Nebrodi.
Le loro imprese hanno anche operato nella realizzazione di parchi eolici sia in Sicilia che in altre regioni. Le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e i risultati degli accertamenti finanziari svolti dagli investigatori hanno consentito di ricostruire l’ascesa imprenditoriale ‘anomala’ dei due imprenditori che fatturavano oltre 2 milioni di euro l’anno. Tindaro Lamonica è attualmente consigliere comunale di minoranza del Comune di Caronia, mentre il fratello Antonino è stato recentemente arrestato in flagranza per reati ambientali dopo essere stato gia’ condannato in primo grado a 4 anni e sei mesi per mafia nel processo nato dall’operazione ‘Barbarossa’ nel 1999. Successivamente è stato imputato nel processo nato dall’operazione San Lorenzo che coinvolgeva personaggi di assoluto rilievo criminale, come Salvatore e Sandro Lo Piccolo di Palermo e nell’operazione antimafia ‘Montagna’.
Le loro imprese hanno anche operato nella realizzazione di parchi eolici sia in Sicilia che in altre regioni. Le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e i risultati degli accertamenti finanziari svolti dagli investigatori hanno consentito di ricostruire l’ascesa imprenditoriale ‘anomala’ dei due imprenditori che fatturavano oltre 2 milioni di euro l’anno. Tindaro Lamonica è attualmente consigliere comunale di minoranza del Comune di Caronia, mentre il fratello Antonino è stato recentemente arrestato in flagranza per reati ambientali dopo essere stato gia’ condannato in primo grado a 4 anni e sei mesi per mafia nel processo nato dall’operazione ‘Barbarossa’ nel 1999. Successivamente è stato imputato nel processo nato dall’operazione San Lorenzo che coinvolgeva personaggi di assoluto rilievo criminale, come Salvatore e Sandro Lo Piccolo di Palermo e nell’operazione antimafia ‘Montagna’.
LAMEZIA TERME: Tu “timbri” il badge a me, io a te. Indagati per truffa 14 medici, 3 biologhe, tanti infermieri e amministrativi. I NOMI
Un valzer di badge ed un ping-pong di favori tra colleghi. Gli infermieri che timbravano per i medici, questi ultimi che restituivano il piacere, presenze “fantasma” tra gli amministrativi, vere e proprie coppie fraudolente che prendevano in giro i registri automatici delle presenze. In un solo mese di controlli accurati i carabinieri hanno registrato 93 assenteisti, ancora presunti finchè non si pronunceranno i giudici, alcuni particolarmente «truffaldini» secondo l’accusa. Per 27 di loro la procura ha chiesto la sospensione dal lavoro.
Nel luglio dell’anno scorso, complice il gran caldo e l’incontrollabile voglia d’andare al mare, tra i dipendenti dell’ospedale c’era tanta allegria. Un centinaio di persone in appena 30 giorni ha scelto di truffare l’Asp scambiandosi i badge: oggi io timbro per te, domani lo farai a me. Una logica perversa che ha fatto scattare indagini accurate dopo che un primo controllo dei carabinieri all’ospedale aveva accertato che il sistema truffaldino era stato adottato da una dottoressa che dopo aver timbrato intorno alle 8 del mattino era uscita dal nosocomio risalendo in macchina per andare allo sportello postale.
Nel luglio dell’anno scorso, complice il gran caldo e l’incontrollabile voglia d’andare al mare, tra i dipendenti dell’ospedale c’era tanta allegria. Un centinaio di persone in appena 30 giorni ha scelto di truffare l’Asp scambiandosi i badge: oggi io timbro per te, domani lo farai a me. Una logica perversa che ha fatto scattare indagini accurate dopo che un primo controllo dei carabinieri all’ospedale aveva accertato che il sistema truffaldino era stato adottato da una dottoressa che dopo aver timbrato intorno alle 8 del mattino era uscita dal nosocomio risalendo in macchina per andare allo sportello postale.
giovedì 29 marzo 2012
Il diritto alla salute per tutti
In Italia abbiamo le normative, che sono delle migliori del mondo, a cominciare dell'articoli 32 della nostra bella costituzione, diritto alla salute per tutti i cittadini. La legge 833 del 1978 che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, che contiene dei principi, di uguaglianza di trattamento, decentramento di gestione e unificazione di intervento su tutto il territorio nazionale, contiene anche degli obiettivi di prevenzione, cura e riabilitazione. ...
Il diesel aumenta il rischio di cancro ai polmoni
Una conferma della pericolosità dell'inquinamento atmosferico per la salute umana arriva da due studi appena pubblicati sul Journal of the National Cancer Institute. Stando a queste ricerche cominciate negli anni ottanta, i gas di scarico dei motori diesel sarebbero particolarmente nocivi per l'organismo umano, aumentando in modo significativo le probabilità di morire per un tumore ai polmoni.
Sergio Harari, responsabile dell'Unità di Pneumologia dell'ospedale San Giuseppe di Milano, commenta: “gli ultimi esiti delle ricerche americane rafforzano i dati di altre analisi precedenti che documentavano come l’inquinamento atmosferico fosse causa oltre che di malattie respiratorie e cardiovascolari anche di tumori, e in particolare di tumori polmonari. Bisogna però ricordare che la prima causa di questo killer è di gran lunga il fumo di sigaretta, nel nostro paese sempre più diffuso tra i giovani e fra le donne. E se si aggiunge che l’azione nociva del tabacco è potenziata dallo smog è chiaro che smettere di fumare è ancora più fondamentale per chi vive in città industriali”.
LA MESSINA IN MANO A POCHI: Mortelle-Tono, la speculazione è a monte. Aree agricole che diventano di fatto edificabili, un insensato consumo di territorio e la “cesura” con il mare
Chi potrebbe essere contrario a un Parco urbano? Solo uno stolto o un arido affarista. Ma non è certo questo il nodo cruciale da sciogliere. La discussione che sta infiammando il dibattito cittadino sul Piano particolareggiato della linea costiera Mortelle-Tono ha messo in risalto alcuni aspetti, trascurandone altri altrettanto rilevanti, tra cui quello forse più importante di tutti.
La (presunta) speculazione edilizia non riguarda la fascia del Piano proposto dall’assessore Gianfranco Scoglio ma è insita a monte dell’intera operazione. E a spiegarlo è il Consiglio dell’Ordine degli architetti che ha dedicato un’intera seduta per approfondire il tema in questione. Cosa è accaduto e cosa può accadere? Il primo dato rilevato è il consistente ampliamento dell’ambito delle aree soggette a Piano particolareggiato, «già esattamente individuato all’interno del Prg vigente e di cui il Ppe deve essere strumento esecutivo di attuazione».
Di fatto, il confine meridionale del Piano particolareggiato, previsto ben al di sotto della strada statale, è stato ampliato verso sud fino al limitare della stessa “113″, aumentando la superficie interessata dalla Variante in questione di circa il 60 per cento del perimetro originario, comprendendo aree agricole già declassate dall’assessorato regionale al Territorio in fase di esame e di approvazione del Piano regolatore generale. «Conseguentemente – è il ragionamento dei componenti della commissione “Governo del territorio” dell’Ordine degli architetti – sono stati incrementati sia la volumetria insediabile nell’intera fascia costiera della Mortelle-Tono sia il numero degli abitanti da insediare. Per questo, anziché redigere un Piano particolareggiato attuativo del Prg vigente, è stata proposta una variante di crescita ed espansione urbana». Lo dicono gli addetti ai lavori, dunque, non gli ambientalisti pronti a dire no a tutto: assieme al “parco”, agli “orti”, alle “dune” e ai “lidi”, vi è un evidente disegno di “espansione urbana”. Non vogliamo chiamarla speculazione edilizia? Bene, ma in qualche modo va pur chiamata. E attenzionata.
... (da Enricodigiacomo)
La (presunta) speculazione edilizia non riguarda la fascia del Piano proposto dall’assessore Gianfranco Scoglio ma è insita a monte dell’intera operazione. E a spiegarlo è il Consiglio dell’Ordine degli architetti che ha dedicato un’intera seduta per approfondire il tema in questione. Cosa è accaduto e cosa può accadere? Il primo dato rilevato è il consistente ampliamento dell’ambito delle aree soggette a Piano particolareggiato, «già esattamente individuato all’interno del Prg vigente e di cui il Ppe deve essere strumento esecutivo di attuazione».
Di fatto, il confine meridionale del Piano particolareggiato, previsto ben al di sotto della strada statale, è stato ampliato verso sud fino al limitare della stessa “113″, aumentando la superficie interessata dalla Variante in questione di circa il 60 per cento del perimetro originario, comprendendo aree agricole già declassate dall’assessorato regionale al Territorio in fase di esame e di approvazione del Piano regolatore generale. «Conseguentemente – è il ragionamento dei componenti della commissione “Governo del territorio” dell’Ordine degli architetti – sono stati incrementati sia la volumetria insediabile nell’intera fascia costiera della Mortelle-Tono sia il numero degli abitanti da insediare. Per questo, anziché redigere un Piano particolareggiato attuativo del Prg vigente, è stata proposta una variante di crescita ed espansione urbana». Lo dicono gli addetti ai lavori, dunque, non gli ambientalisti pronti a dire no a tutto: assieme al “parco”, agli “orti”, alle “dune” e ai “lidi”, vi è un evidente disegno di “espansione urbana”. Non vogliamo chiamarla speculazione edilizia? Bene, ma in qualche modo va pur chiamata. E attenzionata.
... (da Enricodigiacomo)
Sicilia: Rilevate irregolarità in struttura Centro Ippocrate di Palermo
Per gravissime carenze assistenziali, organizzative e strutturali, l'assessorato regionale siciliano della Salute ha chiesto alla direzione dell'Asp di Palermo l'immediata revoca dell'autorizzazione sanitaria nei confronti del ''Centro Ippocrate'' di Palermo.
La vicenda ha preso spunto alcuni giorni fa da una segnalazione pervenuta alla segreteria dell'assessorato da parte di un paziente che lamentava di avere ricevuto indebite richieste economiche dalla struttura per prestazioni che avrebbero dovuto essere effettuate gratuitamente.
Dopo aver verificato che il ''Centro Ippocrate'' non era autorizzato a svolgere quel tipo di prestazioni, l'assessore regionale Massimo Russo ha sollecitato l'intervento dei carabinieri del Nas la cui ispezione ha fatto emergere gravi irregolarita'.
da - Agenzia di Stampa Asca
La vicenda ha preso spunto alcuni giorni fa da una segnalazione pervenuta alla segreteria dell'assessorato da parte di un paziente che lamentava di avere ricevuto indebite richieste economiche dalla struttura per prestazioni che avrebbero dovuto essere effettuate gratuitamente.
Dopo aver verificato che il ''Centro Ippocrate'' non era autorizzato a svolgere quel tipo di prestazioni, l'assessore regionale Massimo Russo ha sollecitato l'intervento dei carabinieri del Nas la cui ispezione ha fatto emergere gravi irregolarita'.
da - Agenzia di Stampa Asca
Occupy Tg4
E’ davvero straordinario come in questo Paese non ci siano le piazze piene come altrove, quasi non esistano dei movimenti di alternativa al sistema, se non quelli che si coagulano attorno a qualcosa di specifico, ma esista un Occcupy Tg4, realizzato da un fedele di Berlusconi che a 81 anni non vuole lasciare la sedia sulla quale si è insediato da tempo ormai immemorabile.
Il Mario Appelius del regime berlusconiano, l’amico di killeraggi e di spassi che è stato Emilio Fede, è chiuso dentro l’ufficio come in una ridotta, forse sperando di muovere a commozione Silvio o di rimanere protagonista attraverso un’azione clamorosa, magari propulsiva per una sua discesa in politica.
Ora la cosa è talmente curiosa, penosa, patetica che in realtà non merita commenti se non quello che in un Paese normale la carriera giornalistica di Emilio Fede si sarebbe chiusa all’indomani della suo coinvolgimento in una squallida vicenda di gioco d’azzardo e di polli da spennare. Però come il resistente di Palazzo dei Cigni dimostra, non siamo in un Paese normale. Per molti motivi: perché Fede rappresenta al peggio molto di questi decenni: la ricerca spasmodica di un padrone da servire e magari da fare fesso dietro le spalle, la doppia morale, l’opportunismo che lo portò a sposare la figlia del vicepresidente della Rai dove lui lavorava, pur essendo un noto e incallito bel ami a cui mancava solo il bilbocchetto, una mortale allergia alla realtà e alla verità che non desse ragione al suo editore, l’ipocrisia di una amicalità che era invece dipendenza e sfruttamento allo stesso tempo.
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Il Mario Appelius del regime berlusconiano, l’amico di killeraggi e di spassi che è stato Emilio Fede, è chiuso dentro l’ufficio come in una ridotta, forse sperando di muovere a commozione Silvio o di rimanere protagonista attraverso un’azione clamorosa, magari propulsiva per una sua discesa in politica.
Ora la cosa è talmente curiosa, penosa, patetica che in realtà non merita commenti se non quello che in un Paese normale la carriera giornalistica di Emilio Fede si sarebbe chiusa all’indomani della suo coinvolgimento in una squallida vicenda di gioco d’azzardo e di polli da spennare. Però come il resistente di Palazzo dei Cigni dimostra, non siamo in un Paese normale. Per molti motivi: perché Fede rappresenta al peggio molto di questi decenni: la ricerca spasmodica di un padrone da servire e magari da fare fesso dietro le spalle, la doppia morale, l’opportunismo che lo portò a sposare la figlia del vicepresidente della Rai dove lui lavorava, pur essendo un noto e incallito bel ami a cui mancava solo il bilbocchetto, una mortale allergia alla realtà e alla verità che non desse ragione al suo editore, l’ipocrisia di una amicalità che era invece dipendenza e sfruttamento allo stesso tempo.
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3 quintali di veleno nel santuario dei cetacei
articolo di Maria Ferdinanda Piva per Byoblu.com
Una vera pesca miracolosa, quella che l'Arpa Toscana (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) ha effettuato la scorsa settimana vicino all'isola della Gorgona (che fa parte del Parco nazionale Arcipelago Toscano), all'interno dell'area protetta “Santuario dei Cetacei”. Erano in corso campionamenti per verificare eventuali contaminazioni derivanti dal fatto che, in dicembre, la motonave da carico Venezia durante una tempesta molto violenta ha perduto nella zona 198 bidoni pieni di veleni. La rete dell'Arpa ha tirato su uno di questi bidoni. Vuoto. Il che significa che i veleni ora sono liberi di scorrazzare insieme a balenottere, capodogli, delfini, globicefali e altri sacrificabilissimi esemplari di vita residua nei nostri mari. L'ennesima grossa grana ambientale dimenticata dai media è scoppiata perché niente e nessuno impedisce ad una nave carica di sostanze tossiche di attraversare un tratto di mare protetto: nemmeno quando il barometro va giù in picchiata.Non esistono prove che si sia voluto approfittare della tempesta per sbarazzarsi dei bidoni. La società armatrice della Venezia dovrebbe sottoporre in questi giorni alle autorità toscane il piano per recuperarli ingaggiando una nave dotata di cassoni stagni a chiusura ermetica. Un particolare che la dice lunga sulle caratteristiche dei materiali da ripescare!
....
Maria Ferdinanda Piva
Lombardo sotto processo per mafia
Il Gip Luigi Barone non ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Catania e ha disposto l’imputazione coatta per concorso esterno all’associazione mafiosa e voto di scambio aggravato del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e di suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa.
"Non mi dimetto". E' stata questa la reazione del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, alla notizia che andrà a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
"Non mi dimetto". E' stata questa la reazione del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, alla notizia che andrà a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
Lamezia Terme: 93 sanitari denunciati per assenteismo
I carabinieri hanno denunciato, a Lamezia Terme (CZ), 93 dipendenti dell’ospedale tra medici, infermieri e personale di laboratorio per truffa ai danni dell’Asl locale e di Catanzaro: l’accusa è assenza illegittima dal posto di lavoro.
Per un anno i militari di Lamezia e Catanzaro hanno controllato il personale per casi di assenteismo. Il gip ha disposto interrogatori di garanzia per la richiesta della Procura della Repubblica di emissione di misure interdittive e sospensioni dal servizio. (Ansa.it)
Per un anno i militari di Lamezia e Catanzaro hanno controllato il personale per casi di assenteismo. Il gip ha disposto interrogatori di garanzia per la richiesta della Procura della Repubblica di emissione di misure interdittive e sospensioni dal servizio. (Ansa.it)
Mafia: Ingroia, relazione criminalità con classe dirigente
Il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, intervenendo alla presentazione di un libro, ha detto che ”esiste una relazione tra ceti criminali e classe dirigente del nostro Paese. La societa’ italiana avrebbe potuto recidere questi legami, ma non lo ha fatto”. Ingroia ha aggiunto che ”la magistratura, nella lotta alla mafia, ha svolto un ruolo di contrasto in totale isolamento e solitudine”. ”Rispetto a 40 anni fa – ha concluso – la mafia finanziaria non si e’ ridimensionata”. (ANSA)
Università, Policlinico e Papardo-Piemonte uniscono le forze e danno vita ad un’unica struttura oncologica
Università ,Policlinico e Papardo-Piemonte uniscono le forze e danno vita ad un’unica struttura oncologica. Le tre realtà hanno deciso di fondersi e puntare su ricerca, medicina ed assistenza : così prevede la convenzione avente per oggetto la costituzione di una struttura oncologica integrata presso l’azienda Papardo.
Il protocollo d’intesa – siglato il 26 marzo dal rettore Francesco Tomasello, dal direttore generale del Policlinico Giuseppe Pecoraro e dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Ospedali riuniti Papardo-Piemonte Armando Caruso - determina l’attivazione di un’unità operativa complessa, con posti letto di day hospital e ordinari, che vedrà l’apporto in termini di didattica e ricerca dell’Università di Messina. Per quanto riguarda l’organico, l’Azienda ospedaliera “G. Martino” e l’Università di Messina assegneranno un direttore di struttura complessa, tre dirigenti medici con contratto a tempo indeterminato, quattro ricercatori e un numero congruo di specializzandi. A dirigere la nuova struttura sarà il prof. Vincenzo Adamo, ordinario di oncologia medica. L’A.O.O.R. Papardo-Piemonte fornirà il personale infermieristico e ausiliario, oltre a tutti quei servizi generali funzionali e indispensabili per espletare le attività assistenziali. da tempostretto
Il protocollo d’intesa – siglato il 26 marzo dal rettore Francesco Tomasello, dal direttore generale del Policlinico Giuseppe Pecoraro e dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Ospedali riuniti Papardo-Piemonte Armando Caruso - determina l’attivazione di un’unità operativa complessa, con posti letto di day hospital e ordinari, che vedrà l’apporto in termini di didattica e ricerca dell’Università di Messina. Per quanto riguarda l’organico, l’Azienda ospedaliera “G. Martino” e l’Università di Messina assegneranno un direttore di struttura complessa, tre dirigenti medici con contratto a tempo indeterminato, quattro ricercatori e un numero congruo di specializzandi. A dirigere la nuova struttura sarà il prof. Vincenzo Adamo, ordinario di oncologia medica. L’A.O.O.R. Papardo-Piemonte fornirà il personale infermieristico e ausiliario, oltre a tutti quei servizi generali funzionali e indispensabili per espletare le attività assistenziali. da tempostretto
mercoledì 28 marzo 2012
Il Pdl contro la legge anti-corruzione
Il Pdl, infatti, si oppone strenuamente a una legge anticorruzione più incisiva, soprattutto sul fronte di un inasprimento delle pene, che comporterebbe tra l’altro un allungamento dei tempi di prescrizione, con conseguente maggiore probabilità che i processi per tangenti e simili arrivino regolarmente a sentenza. E così il partito berlusconiano intavola la trattativa. Strumenti di pressione, lo spauracchio delle responsabilità civile dei giudici, già passata alla Camera per iniziativa leghista, e l’eterno ddl sulle intercettazioni telefoniche, la famigerata “legge bavaglio”. Che potrebbero diventare merce di scambio per fermare una riforma troppo dura in tema di corruzione.
Ad associare esplicitamente i tre temi, tra l’altro, il parlamentare pidiellino Osvaldo Napoli, in risposta ale polemiche sollevate da Fli, con Fabio Granata che ha definito gli ex alleati “sempre più lontani dall’essere il partito degli onesti”.
Libero corruttore in Stato corrotto
Il costo della corruzione
Ad associare esplicitamente i tre temi, tra l’altro, il parlamentare pidiellino Osvaldo Napoli, in risposta ale polemiche sollevate da Fli, con Fabio Granata che ha definito gli ex alleati “sempre più lontani dall’essere il partito degli onesti”.
Libero corruttore in Stato corrotto
Il costo della corruzione
Medicina centrata sul paziente
E su chi altro dovrebbe essere centrata la Medicina se non sul paziente? Se lo chiede il dottor Charles Bardes, un medico di medicina generale del Weill Cornell Medical College di New York sul New England Journal of Medicine, in un editoriale significativamente intitolato Defining “Patient-centered medicine”.
Potrebbe essere centrata sul medico, ad esempio, ossia una Medicina centrata più sui bisogni e gli interessi del medico e dell’istituzione sanitaria, piuttosto che sui bisogni e gli interessi del paziente. Francamente non mi sentirei di escludere che una simile medicina possa esistere e che esista in realtà. E non solo per l’ormai straconosciuto potenziale conflitto di interesse nel quale molti medici si trovano per varie motivi (economici, professionali, familiari, eccetera), ma anche per il semplice fatto che al centro dell’interesse del medico ci sono talvolta più gli aspetti scientifici della malattia e meno quelli connessi alla reale esperienza del paziente. E’ la moderna medicina a essere fatta così, dice il dottor Bardes, è abituata a porre l’enfasi sulla patofisiologia piuttosto che su altre modalità di comprensione della persona malata.
Potrebbe essere centrata sul medico, ad esempio, ossia una Medicina centrata più sui bisogni e gli interessi del medico e dell’istituzione sanitaria, piuttosto che sui bisogni e gli interessi del paziente. Francamente non mi sentirei di escludere che una simile medicina possa esistere e che esista in realtà. E non solo per l’ormai straconosciuto potenziale conflitto di interesse nel quale molti medici si trovano per varie motivi (economici, professionali, familiari, eccetera), ma anche per il semplice fatto che al centro dell’interesse del medico ci sono talvolta più gli aspetti scientifici della malattia e meno quelli connessi alla reale esperienza del paziente. E’ la moderna medicina a essere fatta così, dice il dottor Bardes, è abituata a porre l’enfasi sulla patofisiologia piuttosto che su altre modalità di comprensione della persona malata.
Meglio non abusare di tisane e integratori
Non bisognerebbe fidarsi ciecamente dei prodotti cosiddetti “naturali” come infusi, tisane e integratori. A dirlo è un documento pubblicato dal Ministero della Salute attraverso la commissione unica per la dietetica e la nutrizione, che lancia l'allarme sul consumo crescente di tali prodotti nella convinzione che abbiano un qualche potere terapeutico in realtà del tutto assente.
"I prodotti presentati come 'naturali' - sottolinea il ministero - soprattutto di derivazione vegetale, stanno riscuotendo un crescente interesse presso il pubblico, con un consumo che coinvolge in modo significativo anche bambini nella prima infanzia e donne in gravidanza o durante l'allattamento. È bene precisare che i prodotti in questione, riconducibili ad alimenti a base vegetale come tisane o integratori, non hanno e non possono avere alcuna finalità di cura. Il loro ruolo può essere quello di favorire fisiologicamente le funzioni dell'organismo nell'intento di ottimizzarne il normale svolgimento. Funzioni alterate in senso patologico richiedono sempre il controllo e l'intervento del medico, con la prescrizione all'occorrenza dei presidi terapeutici più indicati nel caso specifico per il recupero delle condizioni di normalità".
L'origine naturale dei prodotti non può cancellare ogni precauzione: “bisogna leggere attentamente quanto indicato in etichetta, dove possono essere riportate anche specifiche avvertenze in presenza di particolari estratti vegetali". Quando l'assunzione dei prodotti avviene contemporaneamente a quella di farmaci c'è inoltre il pericolo di "reazioni e interazioni metaboliche passibili anche di sfociare in effetti inattesi e indesiderati".
Marocco: suicida la 16enne costretta a sposare il suo stupratore
Il governo marocchino sta prendendo in considerazione la possibilità di apportare modifiche alla legislazione sui diritti delle donne, a seguito della tragedia della sedicenne Amina Filali, suicidatasi dopo essere stata costretta a sposare il suo stupratore. La vicenda che ha sconvolto l'intero Paese e dato vita a numerose manifestazioni di protesta, oltre ad iniziaitive online, inclusa una pagina su Facebook intitolata: 'No allo stupro con la complicità dello Stato'.
Tagli alle spese militari: è solo fumo negli occhi
Forse è il momento di rispolverare l’articolo 11 della nostra Costituzione. E ripartire da lì. «L’Italia», si legge, «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». Dopo gli orrori del secondo conflitto mondiale, l’Italia faceva a sé stessa una promessa: «Valga solo la forza della ragione. Si smetta con le ragioni della forza, sostenute con le armi». In questi ultimi anni, però, per aggirare il dettato costituzionale, si è fatto uso di ogni contorsione verbale. E si è ignorato il Magistero dei Papi che contro il ricorso alla guerra come strumento per risolvere i contrasti tra le nazioni hanno scritto pagine esemplari. Dalla Pacem in terris di Giovanni XXIII alla Populorum progressio di Paolo VI, fino al monito di Giovanni Paolo II: «Mai più la guerra!».
ASP5: lunghe file per ottenere l'esenzione ticket per reddito
Il personale messo a disposizione per ottenere esenzione per reddito è sottodimensionato e giornalmente si creano forti tensioni tra i lavoratori e l’utenza nelle strutture abilitate al servizio. Un elenco delle strutture abilitate a ricevere l'esenzione non c'è, oltre l’ex ospedale Margherita c'è il palazzo satellite alla Stazione.
I motivi dei malumori degli utenti sono dovuto alle estenuanti file che l’utente deve fare spesso anche arrivando ore prima dell’apertura degli sportelli. Inoltre molti utenti sono costretti ad andare via perché il personale ha un limite orario oltre il quale non può andare.
Questo comporta che l’utente spesso anche anziano deve ritornare senza nessuna certezza di poter ottenere l’esenzione.
I motivi dei malumori degli utenti sono dovuto alle estenuanti file che l’utente deve fare spesso anche arrivando ore prima dell’apertura degli sportelli. Inoltre molti utenti sono costretti ad andare via perché il personale ha un limite orario oltre il quale non può andare.
Questo comporta che l’utente spesso anche anziano deve ritornare senza nessuna certezza di poter ottenere l’esenzione.
Scadenza autocertificazione esenzione per reddito
martedì 27 marzo 2012
Il paradosso del mentitore
Sono circa 2600 anni che il paradosso del mentitore sorprende e insinua crepe nell’ordine logico della narrazione del mondo fin da quando fu formulato da Epimenide di Creta: tutti i cretesi mentono. Ma visto che lui era cretese stava mentendo, asserendo perciò stesso che i suoi concittadini dicono invece la verità? Oppure diceva la verità smentendo però l’assunto? La frase è indecidibile perché è autonegante. Dunque è vera e falsa insieme. Il paradosso, riscritto in altre mille forme e studiato da tutti i logici rappresenta qualcosa che nella realtà è impossibile, almeno fino al gatto quantistico di Schroedinger.
Tuttavia a volte il reale che è l’insieme degli eventi fattuali e delle loro descrizioni ci va vicino e noi stiamo vivendo proprio in questi giorni una situazione di questo tipo. Le borse stanno rispondendo bene alla politica monetaria espansiva della Federal Reserve, così come anche il mercato del lavoro americano, anche se in ragioni così modeste da poter essere un semplice effetto statistico. Questo porta a una conseguenza benefica sul celebre spread dei nostri titoli che pur tenendosi costantemente sopra i 300 punti, a volte anche abbondanti, non sale con lo stesso vigore con cui si accavallano le cattive notizie per la nostra economia. E qui veniamo al paradosso perché il governo si fa forte di questa circostanza per rendersi credibile e far accettare l’idea che sta lavorando bene, pur adottando una politica diametralmente opposta a quella espansiva che produce l’euforia di borsa e il contenimento momentaneo dello spread.
E così pure il premier riceve tante belle e gratuite pacche sulle spalle da Washington a Pechino, pur senza portare a casa nulla, ma rafforzando così una fiducia che è auto contraddittoria perché deriva esattamente dal contrario di ciò che sta facendo. Naturalmente il paradosso riguarda anche il resto dell’Europa e in particolare la Germania, titolare dell’idea di castrazione di bilancio: con il solo particolare che mentre questo clima generato dalla Fed tende ad aumentare il suo export, da noi ha l’effetto di un impoverimento generale.
Quindi meglio guardarsi dai paradossi e soprattutto da quelli dei mentitori.
Tuttavia a volte il reale che è l’insieme degli eventi fattuali e delle loro descrizioni ci va vicino e noi stiamo vivendo proprio in questi giorni una situazione di questo tipo. Le borse stanno rispondendo bene alla politica monetaria espansiva della Federal Reserve, così come anche il mercato del lavoro americano, anche se in ragioni così modeste da poter essere un semplice effetto statistico. Questo porta a una conseguenza benefica sul celebre spread dei nostri titoli che pur tenendosi costantemente sopra i 300 punti, a volte anche abbondanti, non sale con lo stesso vigore con cui si accavallano le cattive notizie per la nostra economia. E qui veniamo al paradosso perché il governo si fa forte di questa circostanza per rendersi credibile e far accettare l’idea che sta lavorando bene, pur adottando una politica diametralmente opposta a quella espansiva che produce l’euforia di borsa e il contenimento momentaneo dello spread.
E così pure il premier riceve tante belle e gratuite pacche sulle spalle da Washington a Pechino, pur senza portare a casa nulla, ma rafforzando così una fiducia che è auto contraddittoria perché deriva esattamente dal contrario di ciò che sta facendo. Naturalmente il paradosso riguarda anche il resto dell’Europa e in particolare la Germania, titolare dell’idea di castrazione di bilancio: con il solo particolare che mentre questo clima generato dalla Fed tende ad aumentare il suo export, da noi ha l’effetto di un impoverimento generale.
Quindi meglio guardarsi dai paradossi e soprattutto da quelli dei mentitori.
Finanziaria regionale: tutto più caro
Rincari del 30% di tutte le tarriffe per l’accesso ai servizi pubblici, raffiche di aumenti dei canoni di concessione di acqua, beni demaniali e patrimoniali e introduzione di una tassa carico delle imprese di estrazione nelle cave, che varia da 0,50-0,80 euro al metro cubo. In arrivo anche maggiori oneri per il rilascio di autorizzazioni e pareri, con costi per i privati che vanno da mille euro per l’istruttoria del nulla osta al vincolo idrogeologico fino a 6 mila euro (si parte da mille) per l’attivazione del procedimento di valutazione ambientrale strategica (Vas).
Body scanner negli aeroporti: costosi e inutili
Gli scanner aeroportuali della TSA statunitense sono lesivi della privacy e della dignità, costano una barca di soldi, espongono la gente a radiazioni e non perseguono lo scopo per il quale sono installati! Queste in sintesi le argomentazioni di Jonathan Corbett, cittadino statunitense che con il suo blog “TSA Out of Our Pants” ha messo al tappeto la Transportation Security Administration, citandola in giudizio e arrivando a dichiarare che la vicenda scanner sarebbe un’autentica e costosa truffa ai danni dello Stato, quindi, dei cittadini.
lunedì 26 marzo 2012
Il potere dei bugiardi
Bei tempi quando si poteva scherzare di Berlusconi, stemperando la collera per le sue politiche piduiste dentro il caleidoscopio buffo e inverecondo del suo repertorio di bugiardo compulsivo, puttaniere, barzellettiere ed espressione della buffonerie nazionale. Oggi purtroppo tocca essere noiosi perché gli uomini in grigio perseguono gli stessi obiettivi, ma schermandoli dietro una presunta serietà. Che è reale se la si prende come espressione di servizio incondizionato alla finanza e alle oligarchie autoctone, ma è solo fumo negli occhi se la si volesse prendere come tentativo di fare qualcosa di conforme agli interessi del Paese e del suo popolo.
Il manager distruggi e scappa
Massimo Pizzoglio per il Simplicissimus
Nella vita, mi sono occupato professionalmente di molte cose diverse, dal punto di vista progettuale, produttivo e commerciale, ma c’è un personaggio in cui ho sempre inciampato nella mia strada: il manager salva-aziende.
E’ un essere con alcune caratteristiche standard fondamentali, pur differendo per età, genere (anche se è quasi sempre maschio), fisico e provenienza.
In primis ha l’aria seria, anche un po’ triste, dà sempre l’impressione di esser preso da pensieri cosmogonici.
Nella vita, mi sono occupato professionalmente di molte cose diverse, dal punto di vista progettuale, produttivo e commerciale, ma c’è un personaggio in cui ho sempre inciampato nella mia strada: il manager salva-aziende.
E’ un essere con alcune caratteristiche standard fondamentali, pur differendo per età, genere (anche se è quasi sempre maschio), fisico e provenienza.
In primis ha l’aria seria, anche un po’ triste, dà sempre l’impressione di esser preso da pensieri cosmogonici.
Ponte, il fronte del No non molla: ‘chiudere la Stretto spa’
Chiudere la Stretto di Messina Spa, rescindere il contratto con Impregilo, non riconoscere alcun debito nei confronti delle società consociate in Eurolink, impiegare le risorse attualmente impegnate nella politica delle grandi opere per realizzare le infrastrutture di prossimità, tra le quali, in primo piano, la messa in sicurezza sismica ed idrogeologica del territorio.
E’ questa la piattaforma di mobilitazione decisa nel corso dell’assemblea pubblica dal titolo “Quale futuro per il Movimento No Ponte?”, svoltasi domenica 25 marzo al l Salone dei Mosaici della Stazione Marittima di Messina e organizzata dalla Rete No Ponte – Comunità dello Stretto.
E’ questa la piattaforma di mobilitazione decisa nel corso dell’assemblea pubblica dal titolo “Quale futuro per il Movimento No Ponte?”, svoltasi domenica 25 marzo al l Salone dei Mosaici della Stazione Marittima di Messina e organizzata dalla Rete No Ponte – Comunità dello Stretto.
domenica 25 marzo 2012
Affondo dei sindacati al commissario straordinario dell'Asp5 Poli
Affondo dei sindacati al commissario straordinario dell'Asp5 Poli:
I sindacati avevano un asso nella manica, l'hanno tenuto nascosto per uscirlo all'occorrenza. Il Commissario Straordinario Francesco Poli aveva risposto piccato e senza remore alla lettera di fuoco dei sindacati, probabilmente non sapeva nemmeno di non essere in regola o pensa di infischiarsene. Così fanno in tanti e il Sindaco di Messina Buzzanca, a Part-time, ne è un esempio. Ma Poli ha pure necessità, con quasi 75 anni ormai è meglio arraffare quel che si può.
Le osservazioni dei sindacati muovono da quanto previsto dall’art.3 bis comma 8 del decreto legislativo 502/1992, poi modificato dal decreto legislativo 229/1999, che nell’ambito del riordino della disciplina sanitaria prevede disposizioni ben precise anche rispetto alla nomina degli incarichi “superiori”: “Il rapporto di lavoro del direttore generale, del direttore amministrativo e del direttore sanitario – si legge - e' esclusivo ed e' regolato da contratto di diritto privato. La carica di direttore generale è incompatibile con la sussistenza di altro rapporto di lavoro, dipendente o autonomo”. L’esatto opposto di quanto invece avviene per il commissario Poli: quest’ultimo, infatti, come spiegato dai sindacati, nominato a Messina nel settembre del 2011, ricopriva e ricopre incarico di Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania.
Che sbadati! Possibile che alla Regione l'Assessore e tutti gli altri non si siano accorti di nulla?
I sindacati avevano un asso nella manica, l'hanno tenuto nascosto per uscirlo all'occorrenza. Il Commissario Straordinario Francesco Poli aveva risposto piccato e senza remore alla lettera di fuoco dei sindacati, probabilmente non sapeva nemmeno di non essere in regola o pensa di infischiarsene. Così fanno in tanti e il Sindaco di Messina Buzzanca, a Part-time, ne è un esempio. Ma Poli ha pure necessità, con quasi 75 anni ormai è meglio arraffare quel che si può.
Le osservazioni dei sindacati muovono da quanto previsto dall’art.3 bis comma 8 del decreto legislativo 502/1992, poi modificato dal decreto legislativo 229/1999, che nell’ambito del riordino della disciplina sanitaria prevede disposizioni ben precise anche rispetto alla nomina degli incarichi “superiori”: “Il rapporto di lavoro del direttore generale, del direttore amministrativo e del direttore sanitario – si legge - e' esclusivo ed e' regolato da contratto di diritto privato. La carica di direttore generale è incompatibile con la sussistenza di altro rapporto di lavoro, dipendente o autonomo”. L’esatto opposto di quanto invece avviene per il commissario Poli: quest’ultimo, infatti, come spiegato dai sindacati, nominato a Messina nel settembre del 2011, ricopriva e ricopre incarico di Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania.
Che sbadati! Possibile che alla Regione l'Assessore e tutti gli altri non si siano accorti di nulla?
AMBIENTE, CATANIA SCALA LA CLASSIFICA DELLE CITTÀ VIRTUOSE
Cultura e coscienza sono le parole chiave quando si parla di rifiuti. Ma bisogna proseguire nel percorso di conoscenza e tenere sempre bene a mente la regola delle “4R”: riutilizzare i prodotti; ridurre alla fonte i rifiuti; riciclare, trasformando gli scarti in nuovi oggetti; recuperare materia e energia.
E la città di Catania dal 2004 al 2011 ha di certo fatto strada nell’ambito della raccolta differenziata, passando dal 3% del 2004 al 16% di inizio 2012. Un buon punto di partenza che acquista maggior importanza se rapportato anche a un altro dato: nel 2009 su 390 comuni siciliani Catania occupava la posizione numero 216, mentre secondo una proiezione del 2011 raggiungerebbe la settantesima posizione, per scalare ancora la vetta nel 2012. (nuovosoldo)
E la città di Catania dal 2004 al 2011 ha di certo fatto strada nell’ambito della raccolta differenziata, passando dal 3% del 2004 al 16% di inizio 2012. Un buon punto di partenza che acquista maggior importanza se rapportato anche a un altro dato: nel 2009 su 390 comuni siciliani Catania occupava la posizione numero 216, mentre secondo una proiezione del 2011 raggiungerebbe la settantesima posizione, per scalare ancora la vetta nel 2012. (nuovosoldo)
MESSINA E IL POST ALLUVIONE: «Solo promesse, non ho più fiducia». Come Nino Lonia urla la sua rabbia e punta l’indice contro Lombardo
Oggi le mani di Cettina non sono più sporche di fango. Ma lo sono state per giorni. Per quelle interminabili settimane, dopo il 1. ottobre, durante le quali ha cercato il suo Luccio, nel torrente che dalle vette rocciose di Altolia strapiomba verso Molino e poi veloce sino a Giampilieri. Ha sperato per giorni di ritrovare il suo corpo, per piangere, in pace, su un sepolcro che non fosse vuoto. Ma non c’è stato nulla da fare.
Il fango non ha mai restituito le spoglie di Luccio Sciliberto. Cettina continua nella sua mente a rivivere quei flashback, ma le ferite più grandi sono nel suo cuore. Per quello che non ha più, il suo adorato marito, e per quelle promesse mai mantenute da parte della gran parte dei politici che in quei giorni si affrettarono a prendere impegni, regalare certezze e soprattutto fare passerella. Lei come Nino Lonia racconta la sua rabbia. L’omaccione di Giampilieri lo ha fatto la settimana scorsa alzando la voce, lei invece è chiusa tra le sue spalle, gioca con un portachiavi tra le dita, sussurra. Ma le sue parole sono come macigni. Che rotolano, anche questa volta, sul presidente della Regione, Raffaele Lombardo. «L’ho incontrato un paio di volte – racconta Cettina – in entrambe le occasioni a Giampilieri. Aveva voluto raccontata la mia storia e mi aveva detto che sarebbe stata attenzionata in maniera particolare. Erano passate poche settimane dalla tragedia del 1. ottobre. L’ho rivisto durante l’ultimo anniversario, gli ho detto che avevo ancora fiducia. Non ho mai parlato, non ho mai rilasciato interviste. Ho vissuto il mio dolore in silenzio, sperando nella buona fede e nella coscienza di chi governa le varie istituzioni. Ma oggi la speranza ha lasciato il posto alla delusione. Ho capito che Lombardo ci ha preso in giro. È venuto qui promettendoci un lavoro e garantendoci un impegno costante. Sono certamente arrivati i fondi per gli interventi per la messa in sicurezza, sacrosanti e necessari, così come molto è stato realizzato ad Altolia anche in memoria di Luccio. Ma nessuno si è preoccupato di chi in quella notte ha perso tutto e adesso deve andare avanti».
Il fango non ha mai restituito le spoglie di Luccio Sciliberto. Cettina continua nella sua mente a rivivere quei flashback, ma le ferite più grandi sono nel suo cuore. Per quello che non ha più, il suo adorato marito, e per quelle promesse mai mantenute da parte della gran parte dei politici che in quei giorni si affrettarono a prendere impegni, regalare certezze e soprattutto fare passerella. Lei come Nino Lonia racconta la sua rabbia. L’omaccione di Giampilieri lo ha fatto la settimana scorsa alzando la voce, lei invece è chiusa tra le sue spalle, gioca con un portachiavi tra le dita, sussurra. Ma le sue parole sono come macigni. Che rotolano, anche questa volta, sul presidente della Regione, Raffaele Lombardo. «L’ho incontrato un paio di volte – racconta Cettina – in entrambe le occasioni a Giampilieri. Aveva voluto raccontata la mia storia e mi aveva detto che sarebbe stata attenzionata in maniera particolare. Erano passate poche settimane dalla tragedia del 1. ottobre. L’ho rivisto durante l’ultimo anniversario, gli ho detto che avevo ancora fiducia. Non ho mai parlato, non ho mai rilasciato interviste. Ho vissuto il mio dolore in silenzio, sperando nella buona fede e nella coscienza di chi governa le varie istituzioni. Ma oggi la speranza ha lasciato il posto alla delusione. Ho capito che Lombardo ci ha preso in giro. È venuto qui promettendoci un lavoro e garantendoci un impegno costante. Sono certamente arrivati i fondi per gli interventi per la messa in sicurezza, sacrosanti e necessari, così come molto è stato realizzato ad Altolia anche in memoria di Luccio. Ma nessuno si è preoccupato di chi in quella notte ha perso tutto e adesso deve andare avanti».
sabato 24 marzo 2012
Sanità, i ricoveri nel pubblico costano meno del privato
Da l’ultimo Rapporto sui ricoveri pubblicato dal ministero della Salute, è emerso che in Sicilia nel 2010 i ricoveri acuti (sia in regime ordinario che Day hospital) nelle strutture pubbliche sono costati al sistema sanitario nazionale 1,6 miliardi, mentre per gli stessi ricoveri nelle strutture private accreditate si è speso 2 miliardi. Anche nella riabilitazione le cifre cambiano secondo le strutture pubbliche o private. Nel primo caso si parla di 32 milioni e nel secondo caso di ben 106 milioni!
Il privato costa di più anche nella lungodegenza: 8 milioni contro i 6 milioni che sono stati spesi nel 2010 per i ricoveri presso le strutture pubbliche.
Il privato costa di più anche nella lungodegenza: 8 milioni contro i 6 milioni che sono stati spesi nel 2010 per i ricoveri presso le strutture pubbliche.
Riforma Art.18: il potere che avanza
La sterilizzazione dell'Art.18 deterrente per i licenziamenti senza giustificato motivo, per esempio punire il lavoratore che chieda di godere delle ferie o di vedersi pagato lo straordinario, metterà nelle condizioni le aziende di rimodulare al ribasso la totalità dei contratti. Anche quelli indeterminati. Pena il licenziamento senza alcuna speranza di reintegro.
Il lavoratore sarà costretto ad accettare sostanziose decurtazioni del salario, che le aziende non mancheranno di applicare. Tagli del 30% e oltre, a seconda della voracità del datore di lavoro. Immaginatevi le donne a quali ricatti potranno essere sottoposte.
La riforma dei tecnocretini
I giorni che stiamo vivendo mi ricordano irresistibilmente un lampo di Ennio Flaiano: “oggi anche i cretini si sono specializzati”. Perché se c’è un tratto specifico della riforma del lavoro che in questi giorni viene imposta al paese, non è che sia inutile, non è che sia ideologica, non è che sia controproducente e nemmeno che sia il cavallo di troia per distruggere lo stato sociale. E’ tutte queste cose insieme, ma è principalmente e soprattutto cretina. Il frutto marcio di un Paese e di una classe dirigente marcia.
Viene venduta, come avviene spesso con i cibi avariati, dentro confezioni bugiarde comprate ai discount dell’intelligenza: la riforma dei giovani contro i vecchi, protezione estese a tutti ( quando in realtà si tratta di platee molto piccole), senza piani o finanziamenti per l’ aggiornamento, insomma tutta la paccottiglia della vulgata neoliberista. Però oltre a essere un inganno è anche la spia di una mediocrità di pensiero che fa impressione.
Viene venduta, come avviene spesso con i cibi avariati, dentro confezioni bugiarde comprate ai discount dell’intelligenza: la riforma dei giovani contro i vecchi, protezione estese a tutti ( quando in realtà si tratta di platee molto piccole), senza piani o finanziamenti per l’ aggiornamento, insomma tutta la paccottiglia della vulgata neoliberista. Però oltre a essere un inganno è anche la spia di una mediocrità di pensiero che fa impressione.
Barletta: muore donna per avvelenamento dopo test intolleranza alimentare
Non si è trattato di uno shock anafilattico, come sospettato all'inizio, ma di un avvelenamento. Teresa Sunna, 28 anni, è morta durante l'esame clinico per accertare un'intolleranza alimentare, per un reagente chimico acquistato su internet. La sostanza incriminata è il sorbitolo che, secondo quanto hanno accertato le prime analisi chimiche, era contaminato. Pare sia arrivato dall'inghilterra. Il ministero della Salute è stato allertato per eventuali altre partite di farmaco, acquistate in maniera illecita, e utilizzati da altri centri disgnostici sul territorio italiano.
Mongolia: piantare alberi contro la desertificazione diffusa
Non è proprio come il proverbiale effetto farfalla che se batte le ali crea un uragano in tutto il mondo, ma la desertificazione in Mongolia sta comunque generando pericolose tempeste di polvere che si propagano per migliaia di chilometri.
L'ex ambasciatore sudcoreano in Cina, Kwon Byong Hyon, ha compreso la pericolosità della situazione più di un decennio fa, e da allora si è impegnato a piantare alberi in Mongolia, nella speranza di migliorare sia la vita dei pastori nomadi del deserto sia la qualità dell'aria a cui sono esposti i suoi stessi figli a Seul.
L'ex ambasciatore sudcoreano in Cina, Kwon Byong Hyon, ha compreso la pericolosità della situazione più di un decennio fa, e da allora si è impegnato a piantare alberi in Mongolia, nella speranza di migliorare sia la vita dei pastori nomadi del deserto sia la qualità dell'aria a cui sono esposti i suoi stessi figli a Seul.
PALERMO: Michele Aiello, l’ex re della Sanità siciliana, condannato a 15 anni e 6 mesi, è allergico ai legumi. Il giudice gli concede i domiciliari
«Il vitto carcerario non ha consentito un’alimentazione adeguata del detenuto, risultando dal diario nutrizionale la presenza costante di alimenti potenzialmente scatenanti una crisi emolitica e assolutamente proibiti». In carcere, cioè, si mangia solo a base di fave e piselli e un detenuto affetto da favismo come Michele Aiello, l’ex re della Sanità siciliana, condannato a 15 anni e 6 mesi, non può rimanere in prigione, perchè esposto «a serio e concreto rischio di vita o a irreversibile peggioramento delle già scadute condizioni fisiche».
È con questa sorprendente motivazione, che il tribunale di sorveglianza dell’Aquila ha concesso, nei giorni scorsi, la detenzione domiciliare per un anno ad Aiello, ritenuto vicinissimo a Bernardo Provenzano e condannato nello stesso processo in cui è risultato colpevole anche l’ex presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro. Che invece è in carcere, a Rebibbia, dove sta scontando sette anni.
È con questa sorprendente motivazione, che il tribunale di sorveglianza dell’Aquila ha concesso, nei giorni scorsi, la detenzione domiciliare per un anno ad Aiello, ritenuto vicinissimo a Bernardo Provenzano e condannato nello stesso processo in cui è risultato colpevole anche l’ex presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro. Che invece è in carcere, a Rebibbia, dove sta scontando sette anni.
MESSINA: La lite tra i medici al Policlinico. Due richieste di giudizio
Il procuratore aggiunto Ada Merrino e il sostituto Federica Rende hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex primario del reparto di Ostetricia e ginecologia del Policlinico, Domenico Granese, e del ginecologo Antonino De Vivo, con l’accusa di abuso d’ufficio. Secondo la Procura e sulla scorta delle successive indagini il dott. De Vivo essendo un assegnista a contratto non poteva entrare in sala parto e non poteva assistere le puerpere, o operarle. Proprio a causa della sua presenza nacque una lite tra De Vivo e il collega Vincenzo Benedetto, quest’ultimo responsabile in quel determinato momento del reparto (ma Benedetto ha sempre affermato di essere stato mero soggetto “passivo” della vicenda, ricevendo insuti). Questo avrebbe ritardato il parto provocando danni alla puerpera, alla quale fu asportato l’utero, e al bambino che al momento della nascita riportò lesioni cerebrali.
Taranto, deturpano l’ambiente per raccogliere datteri di mare: la Guardia Costiera ne arresta tre
Una vera e propria organizzazione dedita al prelievo ed alla vendita sistematica di datteri di mare è stata scoperta e sgominata dagli uomini della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Taranto.
In quattro sono finiti nei guai. Si tratta di tarantini. Per tre sono scattati gli arresti, il quarto se l’è cavata con una denuncia. Alcuni erano già noti per precedenti specifici.
I tre arrestati dovranno rispondere di danneggiamento aggravato, deturpamento di bellezze naturali e prelievo di specie ittiche protette. L’unico denunciato, il titolare di un chiosco nella Città Vecchia, dovrà invece difendersi dall’accusa di ricettazione.
In quattro sono finiti nei guai. Si tratta di tarantini. Per tre sono scattati gli arresti, il quarto se l’è cavata con una denuncia. Alcuni erano già noti per precedenti specifici.
I tre arrestati dovranno rispondere di danneggiamento aggravato, deturpamento di bellezze naturali e prelievo di specie ittiche protette. L’unico denunciato, il titolare di un chiosco nella Città Vecchia, dovrà invece difendersi dall’accusa di ricettazione.
ASAEC, «NO AI FINANZIAMENTI REGIONALI ALLE ASSOCIAZIONI ANTIRACKET»
Lettera dell'ASAEC al presidente della Commissione regionale antimafia Calogero Speziale e ad altri componenti dell’organismo, in merito alle misure di sostegno finanziario rivolte alle associazioni antiracket.
L’Asaec, Associazione antiestorsione di Catania “Libero Grassi” nata nel 1991, vanta oltre 150 costituzioni di parte civile ed essendo la seconda associazione nata dopo quella di Capo d’Orlando, è stata tra i fondatori della Fai, Federazione delle associazioni antiracket.
L’Asaec, Associazione antiestorsione di Catania “Libero Grassi” nata nel 1991, vanta oltre 150 costituzioni di parte civile ed essendo la seconda associazione nata dopo quella di Capo d’Orlando, è stata tra i fondatori della Fai, Federazione delle associazioni antiracket.
L’INCHIESTA DI ANTONIO MAZZEO, L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL’ON. ALESSANDRA SIRAGUSA (PD): L’inamovibile preside del Liceo Bisazza di Messina
L’INCHIESTA DI ANTONIO MAZZEO, L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL’ON. ALESSANDRA SIRAGUSA (PD): L’inamovibile preside del Liceo Bisazza di Messina
Una condanna per truffa aggravata ai danni dello Stato a 10 mesi di reclusione e 400 euro di multa, poi la richiesta di trasferimento per incompatibilità ambientale da parte dell’organizzazione sindacale, ma la dirigente scolastica Anna Maria Gammeri resta intoccabile alla guida del Liceo “Bisazza” di Messina.
Una condanna per truffa aggravata ai danni dello Stato a 10 mesi di reclusione e 400 euro di multa, poi la richiesta di trasferimento per incompatibilità ambientale da parte dell’organizzazione sindacale, ma la dirigente scolastica Anna Maria Gammeri resta intoccabile alla guida del Liceo “Bisazza” di Messina.
venerdì 23 marzo 2012
Pezzi di carta
Una delle primissime interviste che mi capitò di fare fu sul valore legale della laurea. Correvano gli anni ’70 e un barone di Medicina, vicino al Pli, che forse voleva arrivare alle orecchie e alle simpatie di Zanone, insisteva per parlare dell’argomento chiedendo non senza una certa protervia, l’attenzione della stampa. Fui mandato io – per competenza – perché fino a pochi mesi prima ero assistente nella medesima Alma mater studiorum bononiensis e dunque probabilmente in grado di interpretare bizzarrie e modi baronali.
Il fatto che lavorassi in un giornale non suggerì al capocronista la possibilità che non fosse proprio così, ma comunque mi avviai nella desolazione quasi estiva all’appuntamento. Presentazioni, chiacchiere, velate accuse di insensibilità ai grandi temi e finalmente l’argomento fine di mondo sulla soppressione del valore legale del pezzo di carta. Non ricordo più molto bene che gli argomenti, ma solo il fatto che ogni capitolo di quel trionfale rosario terminava con un ” non crede”?
Alla fine mi stufai e dissi che no, francamente non credevo, che forse in un mondo ideale, il razionalismo un po’ artefatto di quei ragionamenti avrebbe potuto essere preso in considerazione, ma che in sostanza il risultato che si sarebbe ottenuto era quello di escludere i meno abbienti dall’università. Non ci voleva molto a capire che il valore si sarebbe trasferito completamente da quello legale a quello della singola scuola o università: chi poteva permettersi di pagare tasse alte, spese di soggiorno, viaggi all’estero sarebbe stato enormemente favorito. Gli chiesi ” non è vero”? E lui dovette ammettere che si il rischio era quello, ma che in realtà non ci aveva pensato. da simplicissimus
Il fatto che lavorassi in un giornale non suggerì al capocronista la possibilità che non fosse proprio così, ma comunque mi avviai nella desolazione quasi estiva all’appuntamento. Presentazioni, chiacchiere, velate accuse di insensibilità ai grandi temi e finalmente l’argomento fine di mondo sulla soppressione del valore legale del pezzo di carta. Non ricordo più molto bene che gli argomenti, ma solo il fatto che ogni capitolo di quel trionfale rosario terminava con un ” non crede”?
Alla fine mi stufai e dissi che no, francamente non credevo, che forse in un mondo ideale, il razionalismo un po’ artefatto di quei ragionamenti avrebbe potuto essere preso in considerazione, ma che in sostanza il risultato che si sarebbe ottenuto era quello di escludere i meno abbienti dall’università. Non ci voleva molto a capire che il valore si sarebbe trasferito completamente da quello legale a quello della singola scuola o università: chi poteva permettersi di pagare tasse alte, spese di soggiorno, viaggi all’estero sarebbe stato enormemente favorito. Gli chiesi ” non è vero”? E lui dovette ammettere che si il rischio era quello, ma che in realtà non ci aveva pensato. da simplicissimus
Frustate agli schiavi moderni
Il frustino picchiato sulle gambe a qualche telefonista che nel call center batteva la fiacca, il divieto di alzarsi per andare in bagno se non avevano già fatto un certo numero di chiamate e trovato gli appuntamenti ai venditori per presentare l'aspirapolvere anti-acaro, nei passaggi porta a porta.
Umilianti richiami davanti a tutti per chi non raggiungeva gli obiettivi stabiliti e, al contrario, premi, applausi e attestati di lode per chi migliorava i risultati: "Ti stimo tantissimo, non provare mai a deludermi" si legge in una delle pergamene sequestrate dalla Guardia di Finanza di Firenze nella ditta Italcarone di Incisa Valdarno. Sembra di essere nel film di Virzì o fra le pagine del libro autobiografico di Michela Murgia, "Il mondo deve sapere", resoconto di un mese passato al telefono a prendere appuntamenti per smerciare a centinaia di casalinghe gli aspirapolveri di una multinazionale americana. Quasi lo stesso metodo e stesso marchio di elettrodomestico.
Umilianti richiami davanti a tutti per chi non raggiungeva gli obiettivi stabiliti e, al contrario, premi, applausi e attestati di lode per chi migliorava i risultati: "Ti stimo tantissimo, non provare mai a deludermi" si legge in una delle pergamene sequestrate dalla Guardia di Finanza di Firenze nella ditta Italcarone di Incisa Valdarno. Sembra di essere nel film di Virzì o fra le pagine del libro autobiografico di Michela Murgia, "Il mondo deve sapere", resoconto di un mese passato al telefono a prendere appuntamenti per smerciare a centinaia di casalinghe gli aspirapolveri di una multinazionale americana. Quasi lo stesso metodo e stesso marchio di elettrodomestico.
Art.18: scioperi spontanei dei lavoratori
Operai Fincantieri che si astengono dalle attività a Palermo, Castellammare di Stabia, Monfalcone, insieme a quelli di altre aziende in Toscana e Liguria, per manifestare contrarietà soprattutto all'impossibilità del reintegro nel licenziamento economico. Nel 2002 provarono a infrangere il tabù Berlusconi e Maroni. Alle manifestazioni di questi giorni aderiscono a livello territoriale anche altre sigle sindacali.
Dieci anni dopo, la Cgil chiama ancora alla mobilitazione in difesa dell'articolo 18 e contro la riforma del mercato del lavoro. Il sindacato diretto da Susanna Camusso ha già annunciato uno sciopero generale di 8 ore, in data da definirsi, più altre giornate di astensione dal lavoro che saranno utilizzate nel prossimo periodo per sostenere la battaglia contro le modifiche alla normativa sul lavoro indicate come "il via ai licenziamenti facili". E alle proteste in corso in questi giorni, aderiscono anche - a livello territoriale - appartenenti alle altre sigle sindacali. (da Repubblica.it)
Dieci anni dopo, la Cgil chiama ancora alla mobilitazione in difesa dell'articolo 18 e contro la riforma del mercato del lavoro. Il sindacato diretto da Susanna Camusso ha già annunciato uno sciopero generale di 8 ore, in data da definirsi, più altre giornate di astensione dal lavoro che saranno utilizzate nel prossimo periodo per sostenere la battaglia contro le modifiche alla normativa sul lavoro indicate come "il via ai licenziamenti facili". E alle proteste in corso in questi giorni, aderiscono anche - a livello territoriale - appartenenti alle altre sigle sindacali. (da Repubblica.it)
Colloqui per assunzioni: la password Facebook non si rivela
Facebook non ci sta e risponde per le rime. In seguito alla sempre più diffusa abitudine dei datori di lavoro di chiedere i dati di accesso a Facebook ai propri candidati per un posto di lavoro, il gigante dei social network ha rilasciato un comunicato in cui afferma che tale pratica "indebolisce le aspettative di privacy e la sicurezza sia dell'utente che degli amici dell'utente" e avverte che il dirigente è esposto a "responsabilità legali".
Il comunicato, firmato da Erin Egan, il responsabile dell'Ufficio Privacy di Facebook, specifica che gli utenti del social network non dovrebbero mai rivelare la propria password, permettere a qualcuno di accedere al proprio account, compromettere la sicurezza dell'account stesso o violare la privacy degli amici.
Il comunicato, firmato da Erin Egan, il responsabile dell'Ufficio Privacy di Facebook, specifica che gli utenti del social network non dovrebbero mai rivelare la propria password, permettere a qualcuno di accedere al proprio account, compromettere la sicurezza dell'account stesso o violare la privacy degli amici.
3D vietato solo ai minori di 3 anni
Gli occhialini 3D impiegati nei cinema saranno proibiti solo ai minori di 3 anni, il divieto prima era previsto fino ai 6.
Il TAR del Lazio si è espresso sul ricorso presentato da Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e da una sala cinematografica di Roma, con cui si chiedeva l'annullamento della circolare del Ministero della Salute e il parete del Consiglio Superiore di Sanità circa i limiti associati all'impiego degli occhialini necessari per vedere i film in 3D.
Il giudice amministrativo ha deciso di attenersi in buona parte a quanto comunicato dal Ministero della Salute, che fornisce indicazioni precise circa le informazioni che le sale cinematografiche devono dare al pubblico, sia rispetto al tipo di prodotto si rispetto alla pulizia che devono condurre per assicurarne l'utilizzo.
Avatar (film 3D) può causare nausea e mal di testa
Il TAR del Lazio si è espresso sul ricorso presentato da Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e da una sala cinematografica di Roma, con cui si chiedeva l'annullamento della circolare del Ministero della Salute e il parete del Consiglio Superiore di Sanità circa i limiti associati all'impiego degli occhialini necessari per vedere i film in 3D.
Il giudice amministrativo ha deciso di attenersi in buona parte a quanto comunicato dal Ministero della Salute, che fornisce indicazioni precise circa le informazioni che le sale cinematografiche devono dare al pubblico, sia rispetto al tipo di prodotto si rispetto alla pulizia che devono condurre per assicurarne l'utilizzo.
Avatar (film 3D) può causare nausea e mal di testa
La Pistolera ha fatto ingiustizia
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Così LaPistolera ha portato a termine il suo sporco lavoro, perchè lei ce l’ha un lavoro e sempre più garantito. Con la loro sussiegosa prolissità, didascalica, monocorde e inconfutabile, confortati dalla benedizione dell’alta carica, La Fornero e il suo boss ci hanno comunicato che la dottrina della quale sono custodi impone di fare giustizia dei diritti, in nome “insindacabile” della loro suprema ingiustizia. E’ finito il tempo della concertazione cui preferiscono l’”esecuzione”, alla quale i nostri rappresentanti eletti ci hanno consegnato senza farci nemmeno esprimere l’ultimo desiderio.
Non so cosa direbbe la cabala a proposito dei due numeri, 81 e 18, vessilli simbolici da ammainare con ignominia, nella loro querra senza quartiere alla democrazia. Una maggioranza bulgara sta approvando a tappe forzate la revisione dell’articolo 81 della nostra Costituzione per introdurvi l’obbligo del pareggio di bilancio, in modo tale da precludere anche un referendum confermativo, in modo da colpire quel residuo brandello di sovranità nazionale sui bilanci per sostituirle un dominio sovra nazione retta da organismi del tutto a-democratici.
Così LaPistolera ha portato a termine il suo sporco lavoro, perchè lei ce l’ha un lavoro e sempre più garantito. Con la loro sussiegosa prolissità, didascalica, monocorde e inconfutabile, confortati dalla benedizione dell’alta carica, La Fornero e il suo boss ci hanno comunicato che la dottrina della quale sono custodi impone di fare giustizia dei diritti, in nome “insindacabile” della loro suprema ingiustizia. E’ finito il tempo della concertazione cui preferiscono l’”esecuzione”, alla quale i nostri rappresentanti eletti ci hanno consegnato senza farci nemmeno esprimere l’ultimo desiderio.
Non so cosa direbbe la cabala a proposito dei due numeri, 81 e 18, vessilli simbolici da ammainare con ignominia, nella loro querra senza quartiere alla democrazia. Una maggioranza bulgara sta approvando a tappe forzate la revisione dell’articolo 81 della nostra Costituzione per introdurvi l’obbligo del pareggio di bilancio, in modo tale da precludere anche un referendum confermativo, in modo da colpire quel residuo brandello di sovranità nazionale sui bilanci per sostituirle un dominio sovra nazione retta da organismi del tutto a-democratici.
Alcuni esperimenti recenti per ricavare energia dal sole
articolo di Maria Ferdinanda Piva per Byoblu.com
Ma da quanto tempo il senatore Franco Asciutti, in quota Pdl, è fuori dal mondo? Da almeno 15 anni i pannelli solari funzionano e si moltiplicano senza più stupire nessuno; lui invece, in un intervento alla Commissione Istruzione del Senato, ha parlato in termini piuttosto dubitativi di “alcuni esperimenti recenti per ricavare energia dal sole” che “bisognerà valutare quanto a funzionamento ed oneri”. Testuale, dal resosoconto della seduta svoltasi il 14 marzo scorso!Integratori di vitamina E non previene crisi cardiaca
Non c'è correlazione fra consumo di integratori a base di vitamina E e minor rischio di insufficienza cardiaca per le donne. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Circulation: Heart Failure da un team del Massachusetts General Hospital di Boston.
I ricercatori statunitensi hanno analizzato i dati provenienti da un campione molto vasto, formato da circa 40 mila donne oltre i 45 anni, circa 40 mila donne oltre i 45 anni, che all'inizio della ricerca risultavano sane. Stando ai dati ottenuti, il team ha concluso che non vi è alcun effetto positivo legato all'assunzione di vitamina E.
giovedì 22 marzo 2012
Antiossidanti? No, grazie!
Antiossidanti? No, grazie…!:
L’utilizzo di sostanze cosiddette antiossidanti, in cui c’è presenza di vitamina C, E, e coenzima Q, non preserverebbe da malattie che coinvolgono le funzioni superiori, come la memoria, la organizzazione del pensiero.
Ad affermarlo è una ricerca condotta da Ronald Petersen, capo del Mayo Alzheimer's Disease Research Center in Rochester, Minnesota, pubblicato sugli "Archives of Neurology”.
Ad affermarlo è una ricerca condotta da Ronald Petersen, capo del Mayo Alzheimer's Disease Research Center in Rochester, Minnesota, pubblicato sugli "Archives of Neurology”.
Lo studio condotto nell’arco di 4 mesi in alcuni soggetti che regolarmente assumevano sostanze con
proprietà antiossidanti ha di fatto evidenziato che un peggioramento più rapido delle capacità mnesiche dei soggetti era presente proprio in quelle persone che avevano assunto antiossidanti, ancor più di coloro che tali sostanze non le avevano assunte e avevano preso il placebo. "Ci sono molte, troppe persone che stanno assumendo degli integratori antiossidanti senza alcuna giustificazione scientifica", ha detto Petersen.
Nello studio sono stai inclusi 78 soggetti con diagnosi di Alzheimer, di grado lieve o moderato.
L’utilizzo di sostanze cosiddette antiossidanti, in cui c’è presenza di vitamina C, E, e coenzima Q, non preserverebbe da malattie che coinvolgono le funzioni superiori, come la memoria, la organizzazione del pensiero.
Ad affermarlo è una ricerca condotta da Ronald Petersen, capo del Mayo Alzheimer's Disease Research Center in Rochester, Minnesota, pubblicato sugli "Archives of Neurology”.
Ad affermarlo è una ricerca condotta da Ronald Petersen, capo del Mayo Alzheimer's Disease Research Center in Rochester, Minnesota, pubblicato sugli "Archives of Neurology”.
Lo studio condotto nell’arco di 4 mesi in alcuni soggetti che regolarmente assumevano sostanze con
proprietà antiossidanti ha di fatto evidenziato che un peggioramento più rapido delle capacità mnesiche dei soggetti era presente proprio in quelle persone che avevano assunto antiossidanti, ancor più di coloro che tali sostanze non le avevano assunte e avevano preso il placebo. "Ci sono molte, troppe persone che stanno assumendo degli integratori antiossidanti senza alcuna giustificazione scientifica", ha detto Petersen.
Nello studio sono stai inclusi 78 soggetti con diagnosi di Alzheimer, di grado lieve o moderato.
Art.18: licenziamento facile, senza giusta causa, anche nel pubblico impiego
La revisione dell'articolo 18 di fatto apre le porte alla possibilità di licenziare nel settore pubblico e nelle grandi imprese. Ora sarà facile per il datore di lavoro trovare una motivazione fintamente non discriminatoria per mandare via, o minacciare di farlo, chiunque chieda il rispetto dei diritti o si permetta di criticare.
I sindacalisti veri avranno vita difficile. Onore alla CGIL cacciata da Merchionne e che non ha accettato la riforma, disonore invece a CISL e UIL. Sofferenza a tutti i suoi iscritti. Bonanni ha desiderato che la riforma arrivasse in porto. Dopo le votazioni delle RSU l'accordo è stato accettato con entusiasmo. Sull'articolo 18 è stato fatto "un compromesso onorevole", ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni
Confindustria, che sostiene questo governo dello spread, aveva un l'obiettivo: introdurre la libertà di licenziamento, l'ha ottenuto. Ora può ricattare chiunque abbia a cuore i diritti dei lavoratori e non sia servo o acefalo.
I sindacalisti veri avranno vita difficile. Onore alla CGIL cacciata da Merchionne e che non ha accettato la riforma, disonore invece a CISL e UIL. Sofferenza a tutti i suoi iscritti. Bonanni ha desiderato che la riforma arrivasse in porto. Dopo le votazioni delle RSU l'accordo è stato accettato con entusiasmo. Sull'articolo 18 è stato fatto "un compromesso onorevole", ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni
Confindustria, che sostiene questo governo dello spread, aveva un l'obiettivo: introdurre la libertà di licenziamento, l'ha ottenuto. Ora può ricattare chiunque abbia a cuore i diritti dei lavoratori e non sia servo o acefalo.
Corruzione: tutto slitta a dopo le urne
Come volevasi dimostrare mentre il governo ha una fretta dannata di distruggere le tutele del lavoro, se la prende invece molto calma con la corruzione. Tre settimane fa la Severino disse che i provvedimenti anti corruzione sarebbero stati il suo unico pensiero e il fatto che si volesse derubricare il reato di concussione facevano pensare che effettivamente il ministro se ne stesse occupando a tempo pieno e non solo a contratto. Anche con la geniale trovata di renderla penalmente irrilevante e di stroncare le intercettazioni per evitare anche quelle indagini pallose che non si sa mai a cosa portano.
Certo un altro bel peso in capo ai partiti che votano senza se, senza ma e senza testa, ma adesso si apprende che probabilmente l’esame del dll sarà rinviato a dopo le elezioni amministrative, durante le quali tutti potranno fare finta di avere l’unico scopo nella vita di debellare la corruzione. Soprattutto i corrotti. Poi passata la tornata, gabbato l’elettore.
Ma probabilmente questa è solo un’indebita malizia. Forse il ministro Severino pensa molto lentamente, forse non si vuole correre il rischio di ostacolare la festa all’articolo 18, forse si vuole dare tempo ai corrotti di pentirsi o si attende l’enciclica Sollicitudo Silvii atque comitatus miraculi. Fatto sta che i presidenti delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera scriveranno al governo per chiedere lumi sul verminaio che già s’intuisce.
Alla fine vuoi vedere che l’unica cosa che effettivamente ci chiede l’Europa non sarà fatta? Anzi dal momento che ci siamo possiamo immaginare una soluzione che forse al governo e ai suoi sostenitori non dispiacerà: applichiamo l’articolo 18 non a chi lavora ma a corrotti e corruttori, giusto per ristabilire un minimo di equità.Niente licenziamento senza ingiusta causa. Ilsimplicissimus2
Certo un altro bel peso in capo ai partiti che votano senza se, senza ma e senza testa, ma adesso si apprende che probabilmente l’esame del dll sarà rinviato a dopo le elezioni amministrative, durante le quali tutti potranno fare finta di avere l’unico scopo nella vita di debellare la corruzione. Soprattutto i corrotti. Poi passata la tornata, gabbato l’elettore.
Ma probabilmente questa è solo un’indebita malizia. Forse il ministro Severino pensa molto lentamente, forse non si vuole correre il rischio di ostacolare la festa all’articolo 18, forse si vuole dare tempo ai corrotti di pentirsi o si attende l’enciclica Sollicitudo Silvii atque comitatus miraculi. Fatto sta che i presidenti delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera scriveranno al governo per chiedere lumi sul verminaio che già s’intuisce.
Alla fine vuoi vedere che l’unica cosa che effettivamente ci chiede l’Europa non sarà fatta? Anzi dal momento che ci siamo possiamo immaginare una soluzione che forse al governo e ai suoi sostenitori non dispiacerà: applichiamo l’articolo 18 non a chi lavora ma a corrotti e corruttori, giusto per ristabilire un minimo di equità.Niente licenziamento senza ingiusta causa. Ilsimplicissimus2
Articolo 18: incompetenti e bugiardi
Non c’è dubbio che il governo e, in particolare Monti e La Fornero, ci offrono una nutrita serie di opzioni e ci lasciano sempre nel dubbio: sono degli incompetenti, dei bugiardi, degli ottusi o dei servi disponibili a tutto? E’ un dilemma che con la volontà di distruggere a tutti i costi l’articolo 18, diventa di dolorosa attualità, ma acquista anche un’evidenza impossibile da negare.
Sono incompetenti o bugiardi quando dicono che in cambio della giubilazione dell’articolo 18 offrono importanti e nuove concessioni ai giovani e ai lavoratori più deboli? Un bella domanda perché le loro meravigliose offerte già sono nella legislazione italiana da un bel po’: il termine massimo dei tre anni per le assunzioni a tempo determinato c’è da oltre 11 anni, mentre il reintegro nelle aziende sotto i 15 dipendenti è invece previsto da 22 anni. Insomma ci voglio fare fessi oppure sono dei fessi loro.
Sono servi, incompetenti o ottusi quando fanno capire che con l’abolizione dell’articolo 18 ci sarà chissà quale ripresa delle assunzioni? Eh si perché il collegamento tra tutele del lavoro e occupazione semplicemente non esiste. Olivier Blanchard, docente di economia al Mit, attuale economista capo al Fondo monetario internazionale, autore di una manuale di macroeconomia che è la bibbia del liberismo, sostiene che «le differenze nei regimi di protezione dell’impiego appaiono largamente incorrelate alle differenze tra i tassi di disoccupazione dei vari paesi» .
Sono incompetenti o bugiardi quando dicono che in cambio della giubilazione dell’articolo 18 offrono importanti e nuove concessioni ai giovani e ai lavoratori più deboli? Un bella domanda perché le loro meravigliose offerte già sono nella legislazione italiana da un bel po’: il termine massimo dei tre anni per le assunzioni a tempo determinato c’è da oltre 11 anni, mentre il reintegro nelle aziende sotto i 15 dipendenti è invece previsto da 22 anni. Insomma ci voglio fare fessi oppure sono dei fessi loro.
Sono servi, incompetenti o ottusi quando fanno capire che con l’abolizione dell’articolo 18 ci sarà chissà quale ripresa delle assunzioni? Eh si perché il collegamento tra tutele del lavoro e occupazione semplicemente non esiste. Olivier Blanchard, docente di economia al Mit, attuale economista capo al Fondo monetario internazionale, autore di una manuale di macroeconomia che è la bibbia del liberismo, sostiene che «le differenze nei regimi di protezione dell’impiego appaiono largamente incorrelate alle differenze tra i tassi di disoccupazione dei vari paesi» .
Licenziati due dipendenti di MessinaAmbiente: rubavano il gasolio
Il commissario liquidatore di Messinambiente, Armando Di Maria, ha inviato una lettera di licenziamento ai dipendenti Carmelo Ragusa e Salvatore Savoca, arrestati dai carabinieri domenica scorsa a Terme Vigliatore (Messina), perchè sorpresi a rubare gasolio da alcuni mezzi della società di raccolta dei rifiuti.
MESSINA: Doppio incarico, il tribunale di Palermo dichiara Buzzanca decaduto da deputato
L’ennesima sentenza, l’ennesima pronuncia su un fatto acclarato: Giuseppe Buzzanca non può ricoprire contemporaneamente le due cariche di deputato e di sindaco. E questa mattina lo ha ribadito anche il tribunale di Palermo: il presidente Francesco Caccamo della prima sezione civile ha depositato la sentenza (relatrice Marinella Laudani) per cui Buzzanca viene dichiarato decaduto da deputato regionale.
mercoledì 21 marzo 2012
Ludopatia è malattia inserita nei Lea, più controlli agli spot
La ludopatia sarà classificata come una vera e propria malattia. Una dipendenza dal gioco d’azzardo che in Italia coinvolge circa 1 milione di persone, inclusi molti giovani.
”La strada maestra – spiega il ministro della Salute Renato Balduzzi – è regolamentare la materia e l’esecutivo e’ pronto a muoversi. Proibire non è mai la soluzione, nemmeno quando si tratta di dire basta al gioco d’azzardo. Serve serietà, perché bisogna dire che i divieti assoluti rischiano sempre di provocare l’effetto opposto”.
E’ necessario curare questa patologia e limitarne i danni, anche attraverso il divieto di pubblicità che parlano di una vita migliore grazie al gioco spingendo così le persone a tentare fino renderle schiave.
”La strada maestra – spiega il ministro della Salute Renato Balduzzi – è regolamentare la materia e l’esecutivo e’ pronto a muoversi. Proibire non è mai la soluzione, nemmeno quando si tratta di dire basta al gioco d’azzardo. Serve serietà, perché bisogna dire che i divieti assoluti rischiano sempre di provocare l’effetto opposto”.
E’ necessario curare questa patologia e limitarne i danni, anche attraverso il divieto di pubblicità che parlano di una vita migliore grazie al gioco spingendo così le persone a tentare fino renderle schiave.
Su Focus i migliori ospedali d'Italia - wellMe.it
gli italiani possono scegliere a quale ospedale rivolgersi per essere curati bene.
Una valutazione può essere fatta in base a dati oggettivi, che deriva da un progetto di raccolta dati messo a punto nell'ambito del "Programma nazionale esiti" voluto dal Ministero della Sanità, condotto da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e concretamente portato a termine dal dipartimento di epidemiologia dell'Asl Roma E
Trasparenza sanitaria: Focus chiedeva da tempo che questi dati fossero resi pubblici, in base alle leggi sulla libertà di informazione che tutti i paesi democratici, compresa l'Italia, hanno adottato. E a un principio di trasparenza che è indispensabile per mettere i cittadini in condizione di fare le proprie scelte in base a dati certi sulla qualità del servizio offerto.
Ecco qualche esempio dei dati messi a disposizione.
Una valutazione può essere fatta in base a dati oggettivi, che deriva da un progetto di raccolta dati messo a punto nell'ambito del "Programma nazionale esiti" voluto dal Ministero della Sanità, condotto da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e concretamente portato a termine dal dipartimento di epidemiologia dell'Asl Roma E
Trasparenza sanitaria: Focus chiedeva da tempo che questi dati fossero resi pubblici, in base alle leggi sulla libertà di informazione che tutti i paesi democratici, compresa l'Italia, hanno adottato. E a un principio di trasparenza che è indispensabile per mettere i cittadini in condizione di fare le proprie scelte in base a dati certi sulla qualità del servizio offerto.
Ecco qualche esempio dei dati messi a disposizione.
I Moratti vogliono trivellare il Paradiso
articolo di Maria Ferdinanda Piva per Byoblu.com
A giorni la Regione Sardegna dovrà pronunciarsi sulla richiesta di scavare un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi ad Arborea, in provincia di Oristano. Un po' come andare a trivellare il Paradiso. Il luogo scelto per il pozzo infatti, battezzato Eleonora, è vicino al mare e soprattutto si trova a meno di 200 metri dallo stagno di S'Ena Arrubia e a meno di 100 metri dal complesso del Sinis e degli stagni di Oristano. Si tratta appunto di aree protette di importanza europea legate alla rete Natura 2000 e alla Direttiva Uccelli che - fra l'altro – offrono rifugio ai fenicotteri. Altre tre aree protette dello stesso genere, sempre regno di fenicotteri e non solo, si trovano nel raggio di cinque chilometri da Eleonora: sono gli stagni di Corru S'Ittiri, Santa Giusta e Cirras.
MESSINA: Non fece visita domiciliare, assolto
Il medico Caterina Iofrida era finita sotto processo per una telefonata notturna nel febbraio del 2007, quando era di turno alla guardia medica “Messina Centro”: una mamma che chiamava disperata per la febbre alta. Dopo la denuncia della donna, che lamentò il mancato arrivo di un medico per un controllo a sua figlia, per la dott. Caterina Iofrida, che era di turno quella sera, venne ipotizzata l’omissione di atti d’ufficio.
Adesso, solo a distanza di cinque anni, è arrivata l’assoluzione con la formula piena, «perché il fatto non sussiste», decisa dalla prima sezione penale del tribunale presieduta dal giudice Salvatore Mastroeni. Questo perché dopo un lungo dibattimento i giudici hanno accertato che quella sera del febbraio del 2007 in quel caso specifico non sussisteva l’urgenza della visita domiciliare.
Adesso, solo a distanza di cinque anni, è arrivata l’assoluzione con la formula piena, «perché il fatto non sussiste», decisa dalla prima sezione penale del tribunale presieduta dal giudice Salvatore Mastroeni. Questo perché dopo un lungo dibattimento i giudici hanno accertato che quella sera del febbraio del 2007 in quel caso specifico non sussisteva l’urgenza della visita domiciliare.
Camion dei rifiuti trancia la linea del tram a Messina
Un camion di MessinAmbiente dotato di gru intorno, alle 7 e 30, mentre transitava sul Viale Europa in direzione monte valle, ha intercettato la linea di alimentazione del tram trascinando con se i cavi elettrici. Nell’impatto il braccio della gru dell’automezzo di MessinAmbiente ha divelto ben trecento metri di linea elettrica del tram. “Abbiamo dovuto interrompere l’erogazione dell’energia elettrica – ha precisato Buzzanca – e fermare la linea tramviaria. Avremo disagi per due giorni. Intanto, nella zona sud abbiamo istituito bus sostitutivi, cercheremo di attivare almeno il servizio tram per la zona nord.
martedì 20 marzo 2012
Cresce spesa sanitaria privata
Cresce spesa sanitaria privata:
È stimato in 17 miliardi di euro nel 2015 il gap tra le risorse di cui ci sarebbe bisogno per coprire i bisogni sanitari dei cittadini e i soldi pubblici che presumibilmente il Servizio sanitario nazionale avrà a disposizione. Questo il primo dato messo emerso dalla ricerca del Censis ‘Quale sanità dopo i tagli? Quale futuro per le risorse in sanità?’ sullo stato di salute della sanità italiana.
Poche risorse pubbliche rispetto ai bisogni reali, con tagli che colpiscono principalmente i servizi. È quindi questo lo scenario della sanità in Italia.
È stimato in 17 miliardi di euro nel 2015 il gap tra le risorse di cui ci sarebbe bisogno per coprire i bisogni sanitari dei cittadini e i soldi pubblici che presumibilmente il Servizio sanitario nazionale avrà a disposizione. Questo il primo dato messo emerso dalla ricerca del Censis ‘Quale sanità dopo i tagli? Quale futuro per le risorse in sanità?’ sullo stato di salute della sanità italiana.
Poche risorse pubbliche rispetto ai bisogni reali, con tagli che colpiscono principalmente i servizi. È quindi questo lo scenario della sanità in Italia.
Articolo 18: i serissimi buffoni
Grazie a queste persone che vedete nella foto non verrà più tutelato il posto di lavoro perché in qualsiasi momento un’azienda potrà decidere che una una funzione non serve più o può decidere di farla svolgere all’esterno da chi magari si avvale di contratti precari. E questo chi può essere una società appartenente all’azienda stessa, come suggerisce la furbesca e truffaldina flessibilità all’italiana oppure trovarsi in un altro continente, secondo le regole della delocalizzazione nascosta.
Ma non verrà più tutelato il lavoratore che potrà essere licenziato per motivi che nulla hanno che vedere con le scelte e le necessità produttive, ma magari con la sua appartenenza a sindacati che danno fastidio. Al massimo potrà ottenere un indennizzo presumibilmente miserabile.
MESSINA: Nave contro gli scogli, il comandante dormiva. Inserito il pilota automatico
Gli uomini della Capitaneria e del Vts, il sistema di controllo della navigazione nello Stretto di Messina lo avevano già ipotizzato, ma oggi lo ha confermato in Procura lo stesso comandante ucraino Sergy Kryvodud, 41 anni: durante la navigazione si è addormentato in plancia e ha inserito il pilota automatico per questo è andato a sbattere con la sua nave mercantile, l’Hc Rubina, lo scorso sabato contro gli scogli antistanti il rione di Ganzirri a Messina. L’uomo ha detto quindi di non aver sentito gli uomini del Vts che più volte gli chiedevano di cambiare rotta. Si è risvegliato poco prima dell’impatto ed è solo riuscito a ridurre la velocità. L’ucraino è indagato per naufragio e violazione del codice della navigazione. In plancia, oltre al comandante, secondo quanto previsto per la navigazione dello Stretto ci sarebbero dovuti essere altri membri dell’equipaggio. Sul caso è intervenuto il presidente del Sasmant, il comandante Sebastiano Pino che ha spiegato: «Per l’attraversamento di aree come lo Stretto di Messina le norme prevedono la presenza sul ponte di Comando di almeno quattro persone: timoniere, vedetta, ufficiale di guardia e la supervisione del comandante. Questa volta è andata bene, nessuna vittima, nessun danno. Ma un evento del genere, in altre circostanze, avrebbe potuto avere conseguenze veramente tragiche per la vita umana e l’ambiente». Gianluca Rossellini - corrieredelmezzoggiorno (foto: Enricodigiacomo)
Dramma in una abitazione di San Pier Niceto (Messina): Due anni, finisce nell’acqua bollente. E’ grave. Il piccolo, ustionato in gran parte del corpo, è ricoverato in terapia intensiva al Cannizzaro di Catania
Dramma in una abitazione di San Pier Niceto. Un bambino di appena due anni e mezzo è sfuggito per un attimo al controllo dei genitori ed è stato investito in pieno da una grossa quantità di acqua bollente che si trovava all’interno di un pentolone. Il piccolo che chiameremo Antonio ha riportato ustioni gravissime nel nel 75 per cento del corpo e adesso è ricoverato in condizioni critiche al centro grandi ustioni di Catania. Da tre giorni è in coma farmacologico in una stanzetta sterile del nosocomio etneo; accanto a lui, dietro il vetro, la giovane mamma disperata per quanto accaduto che prega affinchè il figlio possa riaprire gli occhi.
lunedì 19 marzo 2012
Crescina ritirata dal commercio: non fa ricrescere i capelli
La Crescina per la ricrescita dei capelli, non è più in vendita. E’ stata ritirata dal commercio da parte della stessa Labo Europa, la società produttrice del cosmetico in questione che ha anche bloccato la campagna pubblicitaria. Il tutto è nato da un provvedimento del nostro ministero della salute che aveva inviato alla società una diffida dalla prosecuzione della commercializzazione del prodotto. Le analisi effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità su Crescina, avevano evidenziato (già mesi or sono) la scarsa attinenza tra la pubblicità e la reale efficacia del cosmetico per la ricrescita dei capelli.
Crescina non funziona e non fa ricrescere i capelli
Crescina non funziona e non fa ricrescere i capelli
Tumore al cervello: utilizzava il cellulare sette ore al giorno
Sette ore al giorno di utilizzo ininterrotto del telefono con chiamate della durata di almeno dieci minuti l’una. E la notte, il cellulare acceso in carica a nemmeno mezzo metro della testa. Mai utilizzati vivavoce o auricolare. Il risultato: un glioblastoma.
Poli risponde ai sindacati
Poli risponde alle forti critiche espresse dai sindacati che auspicano il termine del commissariamento dell'ASP5 di Messina.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina esprime forte stupore rispetto alla critica espressa dai sindacati nei confronti della scelta della stessa Azienda di condividere con i legittimi rappresentanti della popolazione, quali sono i deputati regionali, i criteri per una riorganizzazione della sanità messinese.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina esprime forte stupore rispetto alla critica espressa dai sindacati nei confronti della scelta della stessa Azienda di condividere con i legittimi rappresentanti della popolazione, quali sono i deputati regionali, i criteri per una riorganizzazione della sanità messinese.
Tonno in scatola, la classifica di Greenpeace
Il tonno in scatola è la conserva ittica più comune nelle case degli italiani ma pochi sanno che una pesca al tonno eccessiva, indiscriminata e troppo spesso illegale minaccia la specie e l'intero ecosistema marino.
Greenpeace ha svolto la III indagine sulla sostenibilità della pesca esaminando le aziende che coprono più dell'80% del mercato nazionale del tonno in scatola, con l'obiettivo di spingerle ad una maggiore sostenibilità e orientare i consumatori ad acquisti più responsabili.
Al primo posto si conferma Asdomar perché migliora i propri impegni e li mette in pratica. Segue Mareblu che promette di utilizzare solo tonno pescato in modo sostenibile nel 100% dei suoi prodotti entro il 2016. Rio Mare rimane indietro con un impegno a metà. Agli ultimi posti Nostromo, MareAperto STAR e Maruzzella per non aver adottato nessun criterio per garantire ai consumatori che il proprio tonno non arriva da una pesca distruttiva.
Il PBC che ci avvelena
A fronte di alti livelli di bifenili policlorurati (PCB) nell'organismo in gravidanza, il rischio di una nascita sottopeso del bambino è molto alta. Il nesso è stato evidenziato da una ricerca condotta da un team internazionale e pubblicata sulla rivista Environmental Health Perpectives.
I PCB, proibiti nella maggior parte dei paesi già da diversi decenni a causa della tossicità e della classificazione come inquinante organico permanente, erano usati come fluidi dielettrici e refrigeranti per esempio in trasformatori, condensatori e motori elettrici. Per la loro propensione ad accumularsi nel tessuto grasso, risultano decisamente pericolosi. La fonte principale di PCB nelle persone proviene dal consumo di pesce grasso, ma nell'ambiente ci sono anche altre fonti.
Plastica: sempre un pericolo per la salute
La plastica entra nella catena alimentare umana
Un Oceano di plastica
I PCB, proibiti nella maggior parte dei paesi già da diversi decenni a causa della tossicità e della classificazione come inquinante organico permanente, erano usati come fluidi dielettrici e refrigeranti per esempio in trasformatori, condensatori e motori elettrici. Per la loro propensione ad accumularsi nel tessuto grasso, risultano decisamente pericolosi. La fonte principale di PCB nelle persone proviene dal consumo di pesce grasso, ma nell'ambiente ci sono anche altre fonti.
Plastica: sempre un pericolo per la salute
La plastica entra nella catena alimentare umana
Un Oceano di plastica
Messina sorda: gli indici del rumore di febbraio oltre i limiti
Il servizio ambientale del Comune di Messina, con la rete di monitoraggio continuo del rumore derivante dal traffico veicolare, ha diffuso i valori per lo scorso mese di febbraio. I dati rilevati in continuo dalle stazioni di rilevamento ubicate in viale Boccetta, in viale della Libertà, in via La Farina alla A.S.P., in via Taormina alla caserma Ainis, ed alla caserma Zuccarello sul viale Europa, sono trasmessi all’unità centrale di controllo del sistema di monitoraggio.
- Per viale Boccetta i livelli di rumorosità riferiti a febbraio sono stati: LAeq giorno 72,5 dB(A), LAeq notte 68,5 dB(A);
- per viale della Libertà queste le risultanze dei rilevamenti: LAeq giorno 67,5 dB(A), LAeq notte 63,5 dB(A);
- Via La Farina i livelli di rumorosità riferiti sempre a febbraio sono stati: LAeq giorno 71 dB(A), LAeq notte 69 dB(A);
- Via Celi a Tremestieri, LAeq giorno 70,5 dB(A), LAeq notte 67 dB(A);
- Via Taormina, LAeq giorno 70,5 dB(A), LAeq notte 68 dB(A);
- Viale Europa, LAeq giorno 68 dB(A), LAeq notte 64 dB(A).
I limiti diurni e notturni sono pari a 65 e 55 dB(A).
Nuove terapia per epatite B e C
Nuove terapia per epatite B e C:
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le epatiti virali B e C (la A non cronicizza mai) sono una «bomba a tempo»: una volta che cronicizzano possono portare a fibrosi, cirrosi e carcinoma del fegato.
La prevenzione è fondamentale, rapporti sessuali senza preservativo sono a rischio, non solo per l'epatite, come anche aghi, tatuaggi, piercing e rasoi infetti). Per l'epatite B c'è il vaccino obbligatorio e gratuito (in Italia), non esiste invece vaccino per l'Epatite C in quanto il virus muta continuamente.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le epatiti virali B e C (la A non cronicizza mai) sono una «bomba a tempo»: una volta che cronicizzano possono portare a fibrosi, cirrosi e carcinoma del fegato.
La prevenzione è fondamentale, rapporti sessuali senza preservativo sono a rischio, non solo per l'epatite, come anche aghi, tatuaggi, piercing e rasoi infetti). Per l'epatite B c'è il vaccino obbligatorio e gratuito (in Italia), non esiste invece vaccino per l'Epatite C in quanto il virus muta continuamente.
Le favole di LaFornero
Le favole di LaFornero:
Massimo Pizzoglio per il Simplicissimus
Come LaFontaine, LaFornero sta provando ad ammannirci delle belle favolette didattiche, per educare questo popolo infantile ed ingenuo ad accettare il Nuovo Ordine Tecnico che il governo di Mari-o-Monti, abilmente animato dai pupari della compagnia “Spread and Puppet”, sta instaurando nel nostro paese.
Le favole, si sa, sono servite, nei secoli bui dell’analfabetismo quasi totale, a educare la “gente” sui pericoli della vita (manco i poveracci già non se ne accorgessero da soli) e anche a insegnare qualche semplice nozione scientifica.
Le favole venivano poi raccontate la sera intorno al camino, o più sovente nel caldo della stalla, dall’anziana della casa, che le aveva imparate a memoria e le ripeteva, sempre uguali, perché anche i piccoli ascoltatori, a loro volta, le metabolizzassero come reali e le memorizzassero per tramandarle alla progenie.
Massimo Pizzoglio per il Simplicissimus
Come LaFontaine, LaFornero sta provando ad ammannirci delle belle favolette didattiche, per educare questo popolo infantile ed ingenuo ad accettare il Nuovo Ordine Tecnico che il governo di Mari-o-Monti, abilmente animato dai pupari della compagnia “Spread and Puppet”, sta instaurando nel nostro paese.
Le favole, si sa, sono servite, nei secoli bui dell’analfabetismo quasi totale, a educare la “gente” sui pericoli della vita (manco i poveracci già non se ne accorgessero da soli) e anche a insegnare qualche semplice nozione scientifica.
Le favole venivano poi raccontate la sera intorno al camino, o più sovente nel caldo della stalla, dall’anziana della casa, che le aveva imparate a memoria e le ripeteva, sempre uguali, perché anche i piccoli ascoltatori, a loro volta, le metabolizzassero come reali e le memorizzassero per tramandarle alla progenie.
Ismett, medici e infermieri sorpresi a dormire - La Sicilia
Invece di assistere i pazienti ricoverati, la metà del personale in servizio, tra medici e infermieri, schiacciava un pisolino durante il turno notturno. E' accaduto all'Ismett di Palermo, l'Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione, fiore all'occhiello della sanità in Sicilia, nato nel 1997 grazie a una partnership tra la Regione, attraverso le aziende ospedaliere Arnas Civico e Vincenzo Cervello, e l'University of Pittsburgh medical center.
L'azienda ha scoperto il comportamento non proprio professionale di alcuni dei propri dipendenti a seguito di una indagine interna scattata dopo le segnalazioni di alcuni pazienti che non riuscivano a contattare il personale.
Così durante un'ispezione ha sorpreso alcuni medici e infermieri mentre dormivano; nei loro confronti è stata emessa una nota di ammonizione. La direzione generale, ha stilato un verbale consegnato ai sindacati, chiedendo alle organizzazioni dei lavoratori supporto per evitare che l'episodio si possa ripetere.
L'azienda ha scoperto il comportamento non proprio professionale di alcuni dei propri dipendenti a seguito di una indagine interna scattata dopo le segnalazioni di alcuni pazienti che non riuscivano a contattare il personale.
Così durante un'ispezione ha sorpreso alcuni medici e infermieri mentre dormivano; nei loro confronti è stata emessa una nota di ammonizione. La direzione generale, ha stilato un verbale consegnato ai sindacati, chiedendo alle organizzazioni dei lavoratori supporto per evitare che l'episodio si possa ripetere.
Beati e corrotti
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Sappiamo per certo che si svolgevano pantagruelici banchetti “con brindisi liberali e liberale schiuma di champagne”, ma, cozze o non cozze, non sarà stato solo questo il movente dell’invettiva di quel “prussiano” contro le misure illiberali del governo. “Non è la vergogna che fa le rivoluzioni”, tuttavia “la vergogna è già una rivoluzione in qualche modo… se un’ intera nazione esperimenta davvero il senso di vergogna è come un leone accovacciato pronto a balzare”, scriveva Marx.
C’è da chiedersi quanta vergogna dobbiamo ancora provare prima di spiccare il salto, e che qualità di vergogna sia decisiva, il caviale di Lusi, la stizza di Rutelli, l’astice di Emiliano, l’insana protervia di Monti, l’arrogante insipienza dell’uomo che coi nostri quattrini ha fatto della Fabbrica italiana un cacciavite al servizio di altri?
Non siamo sotto il re di Prussia, ma la tremenda commistione tra potere autoritario e dispotico, malaffare, corruzione, collusione, clientelismo, evasione, e lesione dei diritti e delle garanzie, razzia del patrimonio dello Stato, impoverimento dei suoi poteri, significa che non siamo nemmeno “sotto” la democrazia.
Sappiamo per certo che si svolgevano pantagruelici banchetti “con brindisi liberali e liberale schiuma di champagne”, ma, cozze o non cozze, non sarà stato solo questo il movente dell’invettiva di quel “prussiano” contro le misure illiberali del governo. “Non è la vergogna che fa le rivoluzioni”, tuttavia “la vergogna è già una rivoluzione in qualche modo… se un’ intera nazione esperimenta davvero il senso di vergogna è come un leone accovacciato pronto a balzare”, scriveva Marx.
C’è da chiedersi quanta vergogna dobbiamo ancora provare prima di spiccare il salto, e che qualità di vergogna sia decisiva, il caviale di Lusi, la stizza di Rutelli, l’astice di Emiliano, l’insana protervia di Monti, l’arrogante insipienza dell’uomo che coi nostri quattrini ha fatto della Fabbrica italiana un cacciavite al servizio di altri?
Non siamo sotto il re di Prussia, ma la tremenda commistione tra potere autoritario e dispotico, malaffare, corruzione, collusione, clientelismo, evasione, e lesione dei diritti e delle garanzie, razzia del patrimonio dello Stato, impoverimento dei suoi poteri, significa che non siamo nemmeno “sotto” la democrazia.
domenica 18 marzo 2012
Portacontainer sbarca a Ganzirri
Spettacolare quanto misterioso incidente nei pressi di Ganzirri a Messina. Una nave portacontainer (nella foto di Enrico Di Giacomo) ha urtato degli scogli e si è incagliata nei bassi fondali. Si tratta della Hc Rubina battente bandiera di Antigua, lunga 126 metri. A quanto fanno sapere le autorità marittime la nave è vuota ed era diretta a Massa Carrara.
sabato 17 marzo 2012
Le province riducono le spese ma non spariscono
La vera riforma verrà varata entro la fine dell’anno. Le Province, almeno per il momento, non verranno abolite. Intanto è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana di oggi la legge contenente le nuove norme sulle funzioni e gli organi di governo delle Province.
La normativa, come a livello nazionale, attribuisce alle Province regionali funzioni di indirizzo e coordinamento e rinvia l'adozione di una riforma organica a un successivo disegno di legge, da emanarsi entro il 31 dicembre 2012. In attesa del varo della riforma, viene sospeso il rinnovo degli organi provinciali in scadenza quest'anno.
La normativa, come a livello nazionale, attribuisce alle Province regionali funzioni di indirizzo e coordinamento e rinvia l'adozione di una riforma organica a un successivo disegno di legge, da emanarsi entro il 31 dicembre 2012. In attesa del varo della riforma, viene sospeso il rinnovo degli organi provinciali in scadenza quest'anno.
Messina, ASP5: il commissario part-time Poli è da licenziare
In un documento unitario, i tre sindacati puntano il dito contro il Commissario, che non ha avvertito l’esigenza di incontrarsi con il sindacato confederale, malgrado le reiterate istanze e i diversi solleciti» e chiedono al Governatore Lombardo e all’assessore Russo di prendere posizione.
«L’ASP di Messina – sostengono Cgil, Cisl e Uil - con il suo vasto territorio non può essere retta da un Commissario a Messina solo part-time. L’incarico del dott. Poli è quello di risanare il bilancio dell’Azienda e per fare ciò ha pensato di nominare dei consulenti esterni o di utilizzare professionalità del Cannizzaro. Come dire che quelli di Messina non ne hanno le capacità».
Per Cgil, Cisl e Uil è encomiabile che a Taormina si sia dato vita al Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo gestito dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «Ma il progetto – ricordano - ha un costo di gestione di 7 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 8 milioni e 300 mila euro per gli anni successivi e un finanziamento della Regione Sicilia a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di 4 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 5 milioni e 300 mila euro per i successivi tre anni». Con queste cifre è facile diventare eccellenza, se poi lo è davvero... c'è molto da chiarire. Cardiochirurgia pediatrica Bambino Gesù alla conquista dell'Italia.
«L’ASP di Messina – sostengono Cgil, Cisl e Uil - con il suo vasto territorio non può essere retta da un Commissario a Messina solo part-time. L’incarico del dott. Poli è quello di risanare il bilancio dell’Azienda e per fare ciò ha pensato di nominare dei consulenti esterni o di utilizzare professionalità del Cannizzaro. Come dire che quelli di Messina non ne hanno le capacità».
Per Cgil, Cisl e Uil è encomiabile che a Taormina si sia dato vita al Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo gestito dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «Ma il progetto – ricordano - ha un costo di gestione di 7 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 8 milioni e 300 mila euro per gli anni successivi e un finanziamento della Regione Sicilia a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di 4 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 5 milioni e 300 mila euro per i successivi tre anni». Con queste cifre è facile diventare eccellenza, se poi lo è davvero... c'è molto da chiarire. Cardiochirurgia pediatrica Bambino Gesù alla conquista dell'Italia.
Scandalo intramoenia irregolare
Visite svolte in ospedale ma compensi presi sottobanco, induzione a cure a pagamento presso strutture private, prestazioni in regime libero-professionale (ALPI) in orario istituzionale, falsificazione degli atti per indennità di esclusiva...
Queste solo alcune irregolarità commesse da quasi il 50% dei medici dipendenti del Ssn nell'ambito della loro attività libero profesionale, scattata dai carabinieri dei Nas che, nel corso dell’indagine svolta nel 2011 e denominata “Tra le mura", ha portato a verificare l’attività di 704 medici denunciandone oltre la metà, 356 (di cui 337 in intramoenia e 19 in extramoenia) per un danno stimato di 4 milioni di euro!
rassegna web salute e ambiente
Queste solo alcune irregolarità commesse da quasi il 50% dei medici dipendenti del Ssn nell'ambito della loro attività libero profesionale, scattata dai carabinieri dei Nas che, nel corso dell’indagine svolta nel 2011 e denominata “Tra le mura", ha portato a verificare l’attività di 704 medici denunciandone oltre la metà, 356 (di cui 337 in intramoenia e 19 in extramoenia) per un danno stimato di 4 milioni di euro!
rassegna web salute e ambiente
venerdì 16 marzo 2012
Global Markette
Anna Lombroso per il Simplicissimus
«Il punto di vista espresso non rispecchia il modo in cui agiamo. Il successo dei clienti è il cuore del nostro business», risponde in puro stile Gekko il vertice di Goldman Sachs alle accuse lanciate da Greg Smith, dirigente “infedele” che ha affidate la sua abiura dalla finanza rapace alle pagine del New York Times. Ha fatto seguito una lettera ai dipendenti, firmata dall’amministratore delegato Lloyd Blankfein e dal direttore operativo Gary Cohn,. «Non siamo perfetti, ma rispondiamo in modo serio e concreto se emerge un problema, lo abbiamo dimostrato con i fatti anche durante la crisi finanziaria». Ma certo in un’azienda con oltre 30.000 dipendenti ci possono essere malumori e malcontento e in fondo «tutti hanno diritto ad avere un’opinione, ma è una cosa spiacevole quando uno parla a voce più alta del normale e dalle pagine di un giornale».
«Il punto di vista espresso non rispecchia il modo in cui agiamo. Il successo dei clienti è il cuore del nostro business», risponde in puro stile Gekko il vertice di Goldman Sachs alle accuse lanciate da Greg Smith, dirigente “infedele” che ha affidate la sua abiura dalla finanza rapace alle pagine del New York Times. Ha fatto seguito una lettera ai dipendenti, firmata dall’amministratore delegato Lloyd Blankfein e dal direttore operativo Gary Cohn,. «Non siamo perfetti, ma rispondiamo in modo serio e concreto se emerge un problema, lo abbiamo dimostrato con i fatti anche durante la crisi finanziaria». Ma certo in un’azienda con oltre 30.000 dipendenti ci possono essere malumori e malcontento e in fondo «tutti hanno diritto ad avere un’opinione, ma è una cosa spiacevole quando uno parla a voce più alta del normale e dalle pagine di un giornale».
COSENZA, UNICAL: Il prof denunciò, ‘I miei plichi neppure aperti’. A giudizio per concorso in falso i tre docenti che valutarono curriculum e attestati presentati dai candidati
Cosenza - La storia d’una selezione per insegnanti universitari a tempo determinato costituisce la fisionomia d’una inchiesta per falso che sarà esplorata in dibattimento. Erano stati il procuratore aggiunto Domenico Airoma e il pm Giuseppe Casciaro a sollevare dubbi sul concorso sollecitando il processo. E il gup, Enrico Di Dedda, ha rinviato a giudizio i docenti che facevano parte della Commissione giudicatrice per l’attribuzione delle idoneità dei candidati.
Tre professori che avrebbero esaminato curriculum e attestati dei partecipanti alla selezione pubblica per titoli comparativi, per la copertura mediante affidamento o contratto degl’insegnamenti programmati dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical, per l’anno accademico 2009-2010.
Una prova che sarebbe stata conclusa, secondo la ricostruzione accusatoria, ignorando la valutazione dei titoli richiesti dal bando e presentati da uno dei concorrenti esclusi. Un ipotetico illecito che i magistrati inquirenti hanno configurato nel presunto reato di falso in concorso nei confronti di tre membri della commissione giudicatrice per l’attribuzione delle idoneità dei candidati. Si tratta di: Nicola Leone, Wolfgang Faber, e Giorgio Terracina. GDS
Tre professori che avrebbero esaminato curriculum e attestati dei partecipanti alla selezione pubblica per titoli comparativi, per la copertura mediante affidamento o contratto degl’insegnamenti programmati dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical, per l’anno accademico 2009-2010.
Una prova che sarebbe stata conclusa, secondo la ricostruzione accusatoria, ignorando la valutazione dei titoli richiesti dal bando e presentati da uno dei concorrenti esclusi. Un ipotetico illecito che i magistrati inquirenti hanno configurato nel presunto reato di falso in concorso nei confronti di tre membri della commissione giudicatrice per l’attribuzione delle idoneità dei candidati. Si tratta di: Nicola Leone, Wolfgang Faber, e Giorgio Terracina. GDS
Sensibilità al glutine diventa business
Sensibilità al glutine diventa business:
Negli Stati Uniti, milioni di persone sono ormai certe di essere sensibili al glutine e seguono una dieta alimentare priva della sostanza, convinti che ciò possa migliorare i sintomi che avvertono, in particolare diarrea, meteorismo, emicrania, dolori addominali.
L'accesso sempre più facile a test fai da te per la sensibilità al glutine ha convinto molte persone, ma l'affidabilità di questi test è quasi nulla.
Negli Stati Uniti, milioni di persone sono ormai certe di essere sensibili al glutine e seguono una dieta alimentare priva della sostanza, convinti che ciò possa migliorare i sintomi che avvertono, in particolare diarrea, meteorismo, emicrania, dolori addominali.
L'accesso sempre più facile a test fai da te per la sensibilità al glutine ha convinto molte persone, ma l'affidabilità di questi test è quasi nulla.
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